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Autore: JanineRyan    13/01/2014    2 recensioni
La storia è ambientata alcuni mesi dopo la grande vittoria di Harry & co., ma con alcuni cambiamenti... Voldemort non è morto, anzi si è riorganizzato per un nuovo e grandioso attacco! Altri personaggi, importanti nella mia storia, non sono morti: Piton, Silente, Bellatrix e...
Storia completamente concentrata sul mio personaggio preferito: Lucius Malfoy!!! Il quale dovrà confrontarsi con una ragazza di origini babbane che metterà in crisi le sue convinzioni di purosangue!
***
Ho modificato l'intro per la piega differente presa dalla storia!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
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L'umore di Chloe era nettamente migliorato dopo aver ricevuto notizie da Draco. Non riusciva a trattenere la contentezza: quella sera avrebbe visto l’amico e non aveva dubbi che ogni cosa sarebbe andata apposto. Era troppo importante per rinunciarci senza lottare. Hermione, seduta accanto a lei, le sussurrò:
«Tutto ok?»
«A meraviglia... Ottime notizie... »
«Bene... Da ieri eri un po' strana, triste... Ammettilo hai un ragazzo... »
Chloe arrossì pensando a Draco, decisamente non era il suo ragazzo, anche se gli voleva molto bene. Molto più di certi suoi ex.
«No, solo un amico speciale.» rispose.
«Gli amici sono importanti, non lo metto in dubbio. Ma se una persona ti rende così felice, potrebbe essere anche amore. »
«Non nel mio caso. » fece una pausa. «Ma tra te e Ron... Potrebbe essere amore... »
Hermione divenne rossa in volto.
«Ron? » disse. «Non capisco cosa stai dicendo... »
«Hermione bisogna essere ciechi per non capire che ci volete bene. Vi piacete. Lui è davvero cieco a non vederlo. Sai sareste una bella coppia. »
«Smettila! » disse Hermione picchiando una mano sul braccio di Chloe che era posato sul tavolo.
Il rumore fu tale che la classe si voltò per guardarle, il professor Rhuf non s’interruppe e continuò a parlare con aria monotona della ribellione dei Folletti. La lezione di storia della magia era la peggiore a detta di tutti, soporifera all'inverosimile. Poco mancava che gli studenti crollassero addormentati nei loro posti, alcuni posavano la testa sui banchi e chiudevano gli occhi. La maggior parte però parlava con il vicino.
Quando la campanella suonava, tutti erano sempre felici di andare via da quell'aula.
«Che lezione avete ora? » domandò Harry avvicinandosi a Chloe e Hermione, mentre gli studenti uscivano di corsa dalla classe del professor Rhuf.
«Io incantesimi. » rispose Hermione.
«Arti Oscure. » disse Chloe consultando la sua tabella degli orari.
«Con me. » affermò il ragazzo. "Ron ora ha pozioni... Povero non lo invidio, solo con Piton! »
Risero, anche Chloe li imitò. Nemmeno a lei piaceva quell'uomo.
«Attenzione Serpeverde a ora sei! » esclamò Harry.
Chloe voltandosi vide Draco che parlava con un ragazzo alto e magro abbracciato a una ragazza che le ricordò uno struzzo. I Serpeverde li superarono, il ragazzo diede una spallata ad Harry talmente forte da farlo sbattere contro il muro. Tutti e tre risero.
Quando il gruppetto di Serpeverde, capitanato da Draco, superò i Grifondoro, Chloe si voltò a guardarli. Gli occhi di Draco incrociarono i suoi; le sorrise. Quel piccolo gesto fu sufficiente per dichiarare pace fatta. Quando si sarebbero visti quella sera avrebbero messo una pietra sopra al malinteso. Dopotutto era stato uno stupido bacio.

Lucius lesse velocemente il gufo ricevuto dalla moglie: Narcissa voleva vederlo. Probabilmente lo avrebbe lasciato per rifarsi una vita con Derek, la notizia non lo sorprendeva affatto. Erano anni che la loro relazione continuava nonostante la crisi, prima o poi sarebbe successo.
Era strano per Lucius ritrovarsi con la prospettiva di dover essere solo. Si era così abituato alla presenza della donna per casa, erano diventati amici con il tempo... Ma ormai l'accordo che avevano fatto di stare insieme per Draco non valeva più; il loro bambino era cresciuto, diventando un giovane uomo. Era giusto che entrambi si rifacessero una vita, tentare per lo meno di trovare la felicità.
Dopo la riunione con l'Oscuro Signore non avevano avuto modo di parlare con la moglie, ma quella sera Narcissa sarebbe venuta a Hogwarts proprio per chiarire la situazione che si era creata tra loro due. Ma Lucius sapeva fin troppo bene la realtà. Narcissa desiderava iniziare una nuova vita con quel stupido bamboccio: Derek.
Si guardò l'orologio da polso, tra un paio d'ore sarebbe arrivata. Nonostante fosse la cosa migliore per entrambi e, ormai, anche inevitabile, si sentiva abbastanza nervoso. Non riuscì a mangiare nulla durante la cena, continuava a guardare le lancette che scorrevano; troppo lente, a suo parere.
Ancor prima che il dolce venisse servito, si allontanò dalla Sala Grande per andare nel suo studio, si versò un bicchiere di whisky e lo svuotò in un sorso. Poi se ne concesse un secondo, che lo gustò meglio, sorseggiandolo piano.
Terminato anche il terzo bicchiere, sentì la testa girargli lievemente e la mente diventare più leggera. Si tolse la veste lunga e nera che utilizzava per il lavoro e si guardò allo specchio. Ci teneva molto al suo aspetto, ogni mattina correva per il parco del castello e, a tempo perso, faceva sollevamento pesi.
Si fece una doccia veloce poi iniziò a prepararsi per l'imminente incontro. 
Narcissa spaccò il secondo, bussò alla sua porta alle otto e mezza, puntuale come sempre. La strega indossava un abito scuro, da viaggio, i capelli stretti in una coda severa. Gli sorrise nonostante la ragione della sua visita.
«Buona sera, caro. È un vero piacere vederti. Ti trovo bene…» disse lei con tono amorevole, restando ferma alla porta.
Lui posò una mano sul suo braccio e le baciò la guancia.
«Mi spiace che sei dovuta venire fin qui. Sarei venuto io a casa… non ci sarebbero stati problemi.»
«Alcun disturbo, sono io che dopotutto voglio il divorzio. Mi sembrava il minimo da parte mia.»
«Avanti, entriamo e parliamo.» concluse, invitandola ad entrare e facendole strada fino al salottino.
Si accomodarono su un divano di pelle nera, Lucius aveva preparato già due bicchieri contenenti ghiaccio e whisky: di certo avrebbero avuto entrambi bisogno di bere.
«Allora, dimmi tutto. Ti ascolto.» iniziò il mago.
«Lo sappiamo fin troppo bene: siamo stati insieme per Draco. Ma ora è cresciuto. Nessuno dovrebbe stare con l'altro solo perché costretti. Meritiamo di avere un'opportunità. Entrambi meritiamo di essere felici.» disse la donna.
Lucius sogghignò, non poté far a meno di pensare che la moglie negli ultimi anni era stata lo stesso felice, tra le braccia di Derek.
Scosse il capo, non voleva pensarci. Erano anni che non sfiorava Narcissa, ma si sentiva comunque triste; separarsi dalla donna era dura. Avevano condiviso molti anni insieme, ma ora voleva delle risposte.
«Derek. Parlami di lui. »
Narcissa si stupì della domanda di Lucius: era la prima volta che il marito le chiedeva del suo compagno. Fino a quel momento Derek era stato considerato una figura astratta, lontana, ma ormai era inevitabile. Narcissa voleva costruirsi una vita con lui e Lucius sapeva che doveva farsene una ragione.
«Derek... Mi chiedi di lui dopo tutti questi anni...» fece una pausa. «Cosa sai di lui? »
«Quasi nulla.» rispose il mago, senza guardare la donna in volto.
Guardava oltre la finestra, il buio gli impediva di vedere oltre il vetro.
«Ci siamo conosciuti a scuola, proprio qui ad Hogwarts. Era un Serpeverde quando lo ero anch’io. Eravamo innamorati. Lo conoscevo ancor prima che i miei genitori organizzassero le nostre nozze. Sono stata costretta a chiudere il nostro rapporto. Mio padre ordinava; ed io e le mie sorelle obbedivamo. Non avevamo scelta.»
Lucius vuotò il bicchiere e se ne versò un altro.
«L'ho sempre amato.» aggiunse lei.
«Bene. Credo non ci sia altro da aggiungere... siamo amici da anni Narcissa, sai che non ti negherei mai nulla.»
«Mi hai trattata molto meglio di quanto meritassi.» scoppiò in un singhiozzo.
Lucius si allungò verso la donna e la strinse tra le sue braccia, cercando di consolarla. Le porse un fazzoletto candido.
«Tranquilla... non devi preoccuparti... andrà tutto bene. Dimmi un po', dove andrete a vivere?»
Narcissa si asciugò le lacrime con il fazzoletto, poi guardò l'uomo. Lucius notò che aveva gli occhi arrossati, le fece tenerezza.
«A Londra. Lui ha un loft a Picadilly o ci trasferiamo nella tenuta della sua famiglia nello Yorkshire. Dobbiamo ancora decidere.»
«Lo Yorkshire mi pare un bel posto dove vivere. Per quanto riguarda Draco?»
Silenzio.
Rimasero a fissarsi a lungo. Dovevano parlargli, ormai non potevano più farne a meno.
Ancora silenzio.
«Gli parlerò io.» convenne Narcissa. «È giusto che sappia da me tutta la verità. Se me lo permetterai vorrei che vivesse con noi. Tu sei troppo preso dai tuoi impegni tra l'insegnamento e i doveri che hai verso Lui.»
«Non ci sono problemi, forse però sarà opportuno dirgli tutto al termine dell’anno scolastico, non vorrei che questa notizia influisse negativamente nella sua istruzione; è il suo ultimo anno. Deve dare il cento per cento. E, se lui lo vorrà, sarò ben lieto di saperlo al tuo fianco.»
«Qualunque donna sarebbe fortunata ad avere il tuo amore.» concluse lei baciandolo sulla fronte, prima di andarsene.
Rimasto solo nell’ufficio, Lucius svuotò il suo bicchiere e quello che la moglie aveva lasciato nel suo. Dunque avrebbero divorziato. Sarebbe stato libero da ogni impegno nei riguardi della donna. Libero di innamorarsi nuovamente. Libero di pensare a Chloe.

  
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