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Autore: Reil    01/06/2008    7 recensioni
- Sono passati cinque anni ed ancora non dimentichi?Non ti facevo così debole, Uchiha -
- Taci -
- Hai scelto tu di farlo -
- Stai zitto -
- Lei era una vergogna per il clan -
L'addio di Itachi per una persona speciale.ATTENZIONE spoiler del Cap.401-402
E' vietato inserire il doppio tag br nelle introduzioni.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Addio

Una figura stava camminando sotto la pioggia.

Indossava un mantello nero con delle nuvole rosse ed uno strano cappello
da cui pendevano dei fili bianchi che gli coprivano il volto.

Si trovava lì da molto.
Un'altra persona gli si avvicinò.
Era un ragazzo vestito di nero con una strana maschere arancione.
Il primo si voltò percependo la presenza di qualcuno.
- Sono passati cinque anni ed ancora non dimentichi?Non ti facevo così debole, Uchiha -
- Taci -
- Hai scelto tu di farlo -
- Stai zitto -
- Lei era una vergogna per il clan -
- Ti ho detto di andartene! -
- Come vuoi -
Il ragazzo con la maschere se ne andò lasciando l'Uchiha solo coi suoi ricordi.

FLASHBACK
- Itachi, cosa sta succedendo, figliolo? -
Un kunai trapassò il petto di sua zia, uccidendola.
Vedendo arrivare suo zio, incredulo per quello che stava succedendo,
gli riservò lo stesso trattamento.

Loro non sapevano perché lo stava facendo.
Loro non sapevano cosa c'era sotto.
Vide Madara passargli accanto e rompere il collo di suo zio.
- Non farli soffrire inutilmente -
Uscì dalla casa dei due e tese le orecchie, pronto a captare ogni rumore.
Si trovò davanti ad una casa dove ancora non era entrato.

Aprì la porta trovandosi davanti l'ingresso.
Conosceva quella casa.

Con sicurezza si diresse al piano superiore.
Aprì la porta della camera dei coniugi che sapeva abitavano lì e la trovò vuota.
La finestra era aperta e le coperte scomposte,
 segno che dovevano essere usciti nel sentire le grida degli altri abitanti.

Proseguì nel corridoio ed arrivò alla porta di lei.
Inowe.
Socchiuse la porta lentamente e non si sorprese di trovarla addormentata.
Aveva il sonno pesante.
Avrebbe potuto ucciderla senza problemi.
Ma lui DOVEVA dirle addio.
Si sedette sul letto accanto alla ragazza.
Con una mano andò ad accarezzarle i capelli.
- Inowe - la chiamò a bassa voce.
La mano si era posata sulla guancia e il pollice carezzava la liscia pelle.
- Inowe svegliati - questa volta alzò la voce scuotendole le spalle.
Gli occhi della ragazza si socchiusero leggermente.
Non appena lo riconobbe si rizzò sul letto arrossendo.
- Itachi, cosa ci fai qui? - guardò fuori dalla finestra.
- E' notte fonda -
- No, sono le dieci, non è molto tardi -
- Itachi cos'hai? -
Il moro la baciò dolcemente, poi allontanò lo sguardo
per poterla guardare in quegli occhi azzurri.

- Nulla - rispose carezzandole i capelli castano-chiaro.
La ragazza si alzò in piedi ed anche lui fece lo stesso.
La abbracciò avvolgendole la vita con le braccia.
Lei gli strinse le braccia al collo guardandolo preoccupata.
- Itachi, non è da te fare così -
- Lo so, scusa....ti amo -
- Ti amo anche io, ma.. -
Itachi la baciò impedendole di parlare.
Tirò fuori dalla cintura un kunai e si staccò dalle sue labbra.
- Mi dispiace -
- Cosa v.. -
Stavolta la frase venne fermate da un singhiozzo.
Scivolò lentamente tra le braccia del suo ragazzo.
- I-Ita-Itachi perch-chè? -
- Scusa, scusami, ti amo tanto -
Anche lui scivolò a terra, tenendola tra le braccia.
Inowe respirava velocemente e singhiozzando.
Lacrime lasciarono quei due zaffiri che si stavano pian piano spegnendo.
Itachi guardò la sua ragazza morire tra le proprie braccia.
Vide gli occhi chiudersi per sempre e sentì che
un pezzo di sé stesso se ne era andato con lei

e che non sarebbe mai tornato.
Rimase per un pò a guardare i tratti di quella ragazza che tanto amava.
Poi la adagiò sul letto ed uscì dalla finestra.
Salì su un palo ed attese il ritorno di Sasuke.
FINE FLASHBACK

Itachi si diresse verso il quartier generale dell'Akatsuki.
Anche quell'anno i ricordi lo avevano assalito,
 ma doveva tornare alla vita di tutti i giorni,

come aveva fatto negli ultimi quattro anni.


THE END


Ecco una piccola shottina su un personaggio che non posso vedere!
Spero che non vi sia spiaciuta!
Bacionionioni!
Cla21

  
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