Com’è che si dice? 2 piccioni con una fava… si e gli asini volano!

Winry aveva capito tutto da quella mattina, a lei non erano certo sfuggite le occhiatine che Envy e Roy inviavano al suo amato Edward. Così quella sera aveva spiato quei due nascondendosi dietro un cespuglio (magari di rose nd Me) quando era iniziata la battaglia, nel momento in cui aveva sentito ciò che si erano detti era quasi sbiancata, non pensava che Edward avesse così tanto successo men che meno fra i ragazzi.

Così ora doveva pensare una soluzione per liberarsi di quei due.

-La cosa migliore è quella di eliminare prima Roy dato che è quello che riscuote più successo agli occhi di Ed.

Sarà abbastanza facile dato che si fa tutte le ragazze di questo mondo, basta che Ed lo scorga in uno di quei tanti momenti e poi non lo vorrà più vedere; però mi serve l’aiuto di qualcuno… ma certo! Envy!... due piccioni con una fava… e poi pure a lui interessa liberarsi di Roy.

Poi basterà il mio fascino per far levare di torno anche lui e far cadere Edward ai miei piedi ihih- (ma quante pippe mentali ti sei fatta stamattina? Nd Me) (tante nd Ed) (di chi state parlando? Mi sono perso qualcosa… nd Roy) (di quante pippe mentali si è fatta stamattina Winry nd Ed) (ah… troppe se crede di portarti via da me con la sua misera bellezza mai paragonabile alla mia nd Roy) (-_- nd Ed) (TORNIAMO ALLA STORIA nd Me) (agli ordini! Nd Roy e Ed)

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Ed non riuscì a dormire quella notte… non sapeva perché ma gli dava fastidio che a Envy piacesse una ragazza, lo aveva sempre visto come un ragazzo silenzioso, non parlava mai con nessuno da quando quei suoi tre amici se ne erano andati, lui li aveva visti una sola volta, una ragazza che probabilmente doveva avere un anno in più di Envy, alta e dai lunghi capelli neri poco più giù delle spalle, leggermente mossi, un ragazzo che aveva più o meno l’eta di suo fratello e un altro ragazzo che aveva sempre qualcosa da mangiare in mano.

Poi un giorno quei tre se ne erano andati e Envy si era ritrovato solo in quella città e tutto ad un tratto era entrato a far parte del loro gruppo.

Ed sapeva di essere l’unico con cui parlava Envy, anche se non se ne era mai chiesto il motivo, forse semplicemente perché era l’unico che non credeva alle voci che giravano in città ma a volte gli veniva il sospetto che non fosse solo per quello.

Envy parlava solo con lui, punto e questo non è che gli desse poi tanto fastidio anzi a volte era anche felice che si fidasse solo di lui, ma poi si vergognava del suo egoismo e cercava di non pensarci.

Ora invece sapere che a Envy piacesse una ragazza lo faceva innervosire, sapere che lui non sarà più l’unico con cui parlerà gli dava un tremendo fastidio.

In fondo gli piaceva la sua compagnia anche quando lo prendeva in giro per la sua altezza (cosa stai insinuando? Nd Me) (chi io? Niente.. nd io) (COME HAI OSATO DIRE CHE SONO COSì PICCOLO DA PASSARE PER LA CRUNA DI UN AGO? Hè, COME HAI OSATO ?!? nd Ed) (Hei shorty la pianti di urlare e torni a dire cosa provi per me! *ç* nd Envy) (mi aggiungo *ç* nd Me) (Cosa? No… no, io non provo nulla per te! Nd Ed) (Si come no! Nd Me) (E tu che centri? Nd ED) (Io centro sempre nd Me)

Un brivido attraversò la sua schiena –Basta devo smetterla di pensare a queste cose- si rigirò nel letto e ben presto si addormentò.

Quella mattina fu svegliato da Al che appena aperti gli occhi si era fiondato in camera sua

“Hei fratellone ma a che ora sei tornato? Ho provato ad aspettarti ma poi mi è venuto sonno e sono andato a dormire… scusami”

“Ma che stai dicendo Al?!! Non ti devi scusare anzi dovrei essere io a scusarmi per essere tornato tardi e averti fatto preoccupare!”

“Dai non dire così Nii-san… andiamo a fare colazione!”

Ed si vestì e seguì il fratello in cucina.

Mentre in casa Elric i due fratelli mangiavano frittelle e cereali (niente latte vero ??? nd Ed) (-_-“ … si niente latte nd Me) (allora va bene ^^ nd Ed) (-___-) nello stesso istante in una viuzza della città una ragazza bionda correva verso una casa in fondo alla via cercando di non farsi vedere, aveva scelto apposta quell’orario; per incontrare il minor numero possibile di persone.

Appena arrivata suonò alla porta impaziente che qualcheduno venisse ad aprire, ma dato che questo non avvenne continuò a suonare fin quando non vide aprirsi una finestra, al primo piano, da cui sbucò la testa di un ragazzo dai capelli verdi ancora mezzo addormentato –He mo chi cazzo è a quest’ora? Stavo anche facendo un bel sogno… su Edward! OçO-

Guardò giù e vide Winry che lo stava guardando nervosamente –che cazzo ci fa questa qui??... non è che sto ancora sognando e questo in realtà è un incubo!?-

“Hei ti devo parlare! Sbrigati a scendere!” urlò Winry notando che Envy aveva intenzione di tornare a dormire dopo il terzo sbadiglio.

“Hum.. si si arrivo.. whuaaa (sbadiglio)” si vestì lentamente tanto non gli fregava niente se Winry aspettava là fuori. Non fece neanche in tempo ad aprire la porta di casa per uscire che quella si era già fatta le scale del condominio e ora aveva fatto irruzione in casa sua.

“Dobbiamo parlare” ripeté entrando nell’ingresso. Envy non poté far altro che lasciarla entrare e girarsi a guardarla

“A te piace Edward” non era una domanda, più che altro una affermazione.

-Cosaaa? E questa come fa a saperlo???-

“Certo che no!! Che stronzate dici?!?!!!!!”

“è inutile che menti lo so”

Un solo pensiero attraversò la mente di Envy.

“Grrrr… Roy… Grrr” non si era accorto di averlo detto ad alta voce

“Hu.. Roy? No, non è stato lui a dirmelo se questo è quello che pensi; comunque sono qui per proporti un patto.”

“Che vuoi? Parla!!”

“Proporti un patto come ti ho detto; tu vuoi sbarazzarti di Roy e io anche; coalizziamoci”  

“Scordatelo, non ci penso neanche!”

“Invece dovresti, ho anche già un piano”

“E tu che ci guadagni?”

“Oh.. io ci guadagno non ti preoccupare; allora accetti?”

“No e ancora no! Te l’ho già detto scordatelo”

“Facciamo una cosa tu mi aiuti a far sparire Roy e io non vado da Ed a dirgli che tu sei innamorato di lui”

“Cos’è una minaccia?”

“Nooo.. chiamalo più scambio equivalente”

-Cacchio che faccio? Di certo se non accetto questa andrà di sicuro da Ed a dirgli tutto e anche se a volte Ed è un po’ stupido capirebbe tutto immediatamente. Vabbè va’ accetto tanto tentar non nuoce,no?-

“Va bene dimmi il piano” –In effetti non ce la farei a liberarmi di Roy da solo-

Diversi minuti dopo..

“E questo sarebbe un piano?”

-Dubito che funzioni comunque ormai ho accettato non posso tirarmi indietro.-

“è il meglio che sono riuscita a pensare e poi non mi pare che tu abbia idee migliori oltre a prenderlo a pugni davanti gli occhi di Ed”

-Ha ragione… HEI ?! E questa come fa a sapere che io e Roy ci siamo presi a cazzotti?!?!!!-

Ma non fece in tempo a chiederglielo che Winry si era già defilata.

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Roy si svegliò di soprassalto con la fronte sudata e la gola secca.

-Un incubo, era solo un incubo…- respirò a pieni polmoni e cercò di calmarsi, inutile.

Il suo cuore batteva ancora a mille, la scena ancora nitida nella sua mente, si guardò intorno osservando la stanza cercando di tornare presente a se stesso e finalmente ci riuscì.

Qualcosa gli attanagliava il cuore ma non riusciva a capire cosa.

Ripensò al sogno che tanto lo aveva spaventato, spaventato che grande parola da dire, no forse non era paura forse era gelosia. Possibile? Lui, il bellissimo Roy Mustang che poteva avere qualunque ragazza volesse poteva essere geloso? No, certo che no. Ma se non fosse una ragazza, se fosse un ragazzo?… No… ancora peggio

-NON SONO GAY!- già facile pensarlo ma i fatti dicono il contrario e quel sogno ne era la prova.

Una scena, una sola scena e si era svegliato quasi urlando.

Inizio sogno

Envy e Ed che si baciavano e tu lì a guardarli, a urlare di fermarsi ma dalla tua gola non usciva neanche una sillaba, non ti vedevano, non ti sentivano, come se non esistessi… poi si staccarono, grazie al cielo forse ti avevano sentito… mai esistita speranza più falsa… stavano sorridendo, si erano staccati solo per riprendere fiato e ora le loro labbra si stavano avvicinando un’altra volta e tu urlasti ancora e poi ancora e un’altra volta ancora ma niente non ti sentivano e la gelosia ti prende il cuore e ti dilania lo stomaco, nessuno doveva baciare Ed, nessuno… tranne te.

Fine sogno

E qui si svegliò –Non sono gay, non sono gay, non sono gay- si ripeté questa frase come una litania come se potesse cancellare quel delirio e quella sensazione che ancora gli faceva torcere le viscere.

Si girò di scatto sentendosi osservato e i suoi occhi incontrarono quelli di una ragazza che gli stava accanto.

“Mi hai spaventato”

“Non era mia intenzione, scusami”

“Fa niente Margaret”

“Stai bene?”

“O_O? Si perché?”

“Ti agitavi nel sogno continuando a ripetere -No Fermi-“

“Era solo un sogno ora sto bene”

“Sicuro?”

“Si tranquilla”

La scena tornò nitida nella sua mente ancora una volta e il suo cuore ebbe una fitta.

-Devo distrarmi- prese la sua agenda aprendola a caso e lesse il primo nome all’inizio della pagina aperta.

-Hum… Lisa perfetto- si alzò dirigendosi al telefono per chiamare quella ragazza sotto lo sguardo della sorella che lo guardava un po’ accigliata.

“Pronto Lisa… si sono Roy… si volevo chiederti se oggi volevi uscire… si esatto con te… bene allora a dopo…“ attaccò il telefono e si diresse in bagno per lavarsi.

“Sai… dovresti trovare la persona giusta invece di uscire con tutte le ragazze del quartiere… lo dico per te…”

Roy fece finta di non sentire e si chiuse in bagno a lavarsi la faccia.

-La persona giusta… (Edward…)… no non c’è una persona giusta per me-

-Ne sei sicuro?-

-Si certo-

-E Edward allora?-

-Niente, non centra niente-

-E allora quel sogno come te lo spieghi?-

-Un incubo, solamente un incubo-

-Già un incubo… solo perché quello che baciava Ed non eri tu-

-No non è così…-

-E allora com’è?-

-……-

-Lo sapevo… bèh vedi tu ciao-

-O__O? Ma stavo parlando da solo?!?!?!!... come sono caduto in basso…-