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Autore: Dalinda    14/01/2014    2 recensioni
Una ragazza. Un incubo. Una famiglia distrutta. Un ragazzo le stravolgerà la vita. Un'inconveniente li separerà. Un viaggio per affrontare il suo incubo.
Come finirà?
Seguite la storia e lo scoprirete! Fatemi sapere se vi piace! :3 :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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-Gray Man-
 

(Emily’s pov)

 
Ero appena arrivata davanti il vialetto di casa mia quando vidi Noha, il mio fratellino più piccolo, insieme ad un uomo sulla cinquantina in giacca e cravatta. Noha gli dava la mano sinistra e l’uomo lo stava conducendo dentro casa. Mi avvicinai a passo svelto, aggressivamente presi la mano sinistra di Noha allontanandolo da quell’uomo. L’uomo mi osservò attonito mentre accarezzavo la guancia di mio fratello.
“Come stai?” dissi piano a Noha
“Bene! Questo signore mi ha preso da scuola e mi ha portato a prendere un gelato.” Disse lui con voce più forte della mia senza la preoccupazione che fosse sentito.
“Entra dentro!” ordinai sussurrando a mio fratello.
Mio fratello mi ascoltò ed entrò in casa. D’altronde come può un bambino di 8 anni sapere di cosa fosse capace quell’uomo così meschino e avido. Gliel’avevamo sempre nascosto, io, mia sorella, mia madre…
Dopo essermi assicurata che Noha non mi potesse né vedere né sentire mi rivolsi a lui, all’uomo in giacca e cravatta che aveva scombussolato tutta la nostra famiglia. Greg Black.
“Che gli hai fatto?” il mio tono non era più calmo come quello di prima, quando ancora c’era Noha, ero arrabbiata.
“Nulla, l’ho preso da scuola e l’ho portato a prendere un gelato!” disse lui calmo come se non avesse colpe.
“Perché lo hai preso tu?”
“Tu non potevi… eri a scuola!”
“Lo doveva prendere Ashley!” pronunciai… alla mia affermazione capii… Ashley… lui la teneva rinchiusa chissà dove! “Dov’è Ashley?”
“Al sicuro.” Rispose...
Lui parlava con voce calma e pacata come se tutto quello che faceva fosse normale. Io invece mi arrabbiavo sempre di più. Il mio pensiero venne confermato. La teneva lui!
“Con te nessuno è al sicuro...dimmi dov’è mia sorella.” gli ordinai.
“Non sono affari tuoi.”
“È mia sorella. Sono affari miei!”
“Vieni… e lo scoprirai!” mi invitò con un gesto della mano a seguirlo e ad entrare in auto.
“Neanche morta! Non verrei mai con te! nemmeno se fossi costretta!”
Volevo staccargli il collo a morsi… non poteva decidere così delle nostre vite. Non sarei mai e poi mai andata con lui, ma dovevo salvare Ashley a qualunque costo… Noha. Se me ne fossi andata con Greg, Noha che fine avrebbe fatto? Ho deciso. Salverò Ashley. Ma non adesso. È una donna forte, più di me! Resisterà ancora un po’.
“VATTENE VERME!” dissi a denti stretti.
“Me ne vado… ma non ho ancora finito.”
Greg finalmente entrò in auto, la accese e prima di uscire dal nostro vialetto e di andarsene, mi rivolse uno dei suoi sguardi. Uno sguardo oscuro, maligno e odioso. Un sospiro lasciò le mie labbra. Portai le mie dita in fronte stringendo la presa, mi sedetti sui gradini che davano sulla porta d’ingresso e pensavo a dove sarebbe potuta essere Ashley. Nulla. Non avevo idea di dove sarebbe potuta essere. Un altro sospiro lasciò le mie labbra, mi presi di coraggio. Dovevo essere forte. Per Noha e per me. Mi alzai ed entrai dentro casa. Posai lo zaino e tutto il resto. Noha era sul divano con la tv accesa che guardava un cartone. Mi sedetti accanto a lui, presi il telecomando e abbassai il volume. Lui si voltò verso di me e mi abbracciò. Gli accarezzai i capelli e gli diedi un bacio sulla guancia, sorreggendogli il volto con la mia esile mano.
“Di che ti ha parlato?” dissi restando calma. Non sarebbe servito a nulla agitarmi lo avrei solo spaventato.
“Mi ha detto che era venuto lui, perché Ashley non poteva venire. Era occupata. Lei si sarebbe arrabbiata se non fossi andato con lui e così l’ho fatto.” Mi disse con lo sguardo basso, sapeva che non doveva farsi convincere dagli sconosciuti ed andare con loro. Sapeva anche che ero arrabbiata con lui, e si aspettava lo sgridassi. Ma non lo feci.
“Ti ha detto qualcos’altro?”                                                            
“Mi ha detto che mi portava a casa, dove mi aspettava Ashley. Ma prima mi ha chiesto se avevo fatto merenda e gli ho risposto di no. Mi ha portato in un negozio di gelati e me ne ha comprato uno. Mi ha accompagnato a casa e siamo arrivati quando sei arrivata tu.”
“Perché gli hai dato la mano?” chiesi intenta a scoprirne di più.
“Perché me l’ha chiesto… mi è sembrato un tipo simpatico. In macchina cantava e rideva allegramente. E poi l’ho visto a casa nostra una volta, così ho pensato che conosceva veramente Ashley.” Raccontò con voce flebile. “Scusa.” Mi disse lui con lo sguardo basso. Lo abbracciai nuovamente.
“Ormai è passato. Ma non devi parlarci più, né salire in auto con lui, né aprirgli la porta, niente di niente.” Gli ordinai. Lui si limitò ad annuire. Gli diedi un bacio sulla guancia e alzai nuovamente il volume della tv, dirigendomi in cucina, dove preparai dei panini per niente salutari. Quando furono pronti, soddisfatta della mia opera, li portai in salotto e li mangiammo davanti la tv.
 



 
CIAO BELLISSIME!!!
Non vi rubo tanto tempo con le mie chiacchere, perciò… ecco a voi il capitolo numero 2!!! Che ve ne pare? Fatemelo sapere!! Baci <3




Emily
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Greg
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