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Autore: fearless13k    14/01/2014    1 recensioni
*Dal terzo capitolo*
-No! Non mi liquiderai così in fretta! Qual è il problema, eh? Sono le mie scarpe? È il mio cognome? Non è quello che determina la personalità di una persona!- continuai a dire ad alta voce, in modo che mi potesse sentire, nonostante il presunto sordismo (sì, continuerò ad utilizzare questa parola!) e i tre metri che ci separavano a causa delle mie scarpe da riccona. Accidenti di nuovo a loro! Stronze.
Liam si fermò in mezzo al corridoio e si girò, visibilmente incazzato. Come si permetteva di incazzarsi? LUI? Io ero appena stata definita Superficiale! Io mi sarei dovuta incazzare!
-Il problema non sono le scarpe, non è il cognome. Non sono queste cose in sé per sé, sono queste cose per quello che rappresentano, ovvero una persona ricca, che disprezza quelli che non sono come lei e se non li disprezza, li considera meno di zero e io non voglio che succeda a me.-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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9.”Oh, grazie tante!”
 
-Dunque, spiegami bene. Siete stati due ore a passeggio e lui ha fatto l’ameba per tutto il tempo e sembrava che non gliene fregasse un tubo di parlare con te o di starti a sentire, poi tu l’hai riaccompagnato a casa e ti ha detto che forse gli interessavi, ma tu non eri più sicura che ti interessasse e poi ieri sera, dopo aver ignorato cinque e dico cinque dei miei messaggi, ti ha chiamata e sabato uscite insieme?- mi domandò nuovamente Bess, che sembrava non riuscisse a farsi una ragione di quello che mi era accaduto in un solo giorno.
Cercai di ripercorrere mentalmente tutto quello che mi aveva detto Blair mentre camminavamo verso l’aula di Storia, poi annuii. –Sì, praticamente c’hai dato su tutto. Ma, B, il problema è che mi sento molto confusa! Pensavo che dopo ieri non ci saremmo mai più visti, avrei trovato un altro WHS dove comprare libri e caramelle e fine.- ammisi, tentando di schiarirmi le idee con l’aiuto della mia amica.
-Insomma, quando tu inizi a darti per vinta, è lui che attacca. . . bel macello!- commentò Blair, decisamente poco d’aiuto.
-Già.- concordai, sbuffando un po’, -Perché la vita degli adolescenti è un tale casino?- aggiunsi.
-Guarda, S, che ho paura che la vita non diventi mai una passeggiata. Comunque non inizieremo una discussione sul senso della vita prima di andare a lezione di Storia! Ti darò una semplice dritta su come muoverti a questo stupido appuntamento di sabato sera.- mi zittì, allungando il passo, visto che stavamo facendo tardi.
-Mh, grazie, ne ho davvero bisogno.- le dissi, visto che ero completamente fusa di cervello al momento.
-Tu presentati carina come sempre, fai la persona spontanea, sii te stessa e poi al massimo mi mandi un messaggio e io ti chiamo strillando, in modo che possa sentire anche lui, e ti supplico di venire da me al QQ. A quel punto, una volta dentro al locale, te la svigni di soppiatto e se ti scrive messaggi o roba del genere non gli rispondi e fingi che non ti sia arrivato nulla. FINE.- disse perentoria e con un’espressione piuttosto soddisfatta sul viso. La guardai male, giusto prima di entrare in classe.
-Davvero, B? davvero la prima metà del tuo discorso si basava sull’essere se stessi? Originalità portami via!- esclamai disappunto, sedendomi al mio solito posto e aprendo il libro sullo stupido concilio di Trento.
 
Per fortuna le lezioni di Storia non sembravano mai durare così tanto e potei tornare a pianificare il mio appuntamento con Liam Payne, in attesa che mi informasse con un messaggio sul luogo in cui saremmo andati  a mangiare o perlomeno sul luogo in cui ci saremmo visti.
-B, è normale che ancora non mi abbia detto nulla? Cioè, ok che mi ha invitata solo ieri sera, ma è già la terza ora e sono sicura che lo usa il cellulare a scuola, quindi perché non mi ha nemmeno mandato un messaggio, che ne so, del tipo “Sei ancora sicura di voler uscire con me?”?- mi sfogai, prendendo il cellulare per controllare l’ennesima volta, ma Bess fu più veloce di me.
-Selene, non so se hai presente quel noiosissimo detto “Le cose belle accadono quando meno te lo aspetti”, ma se eviti di pensarci, magari poi ti arriverà non solo un messaggio per confermare il tuo stupido appuntamento, ma, che ne so, anche una bella dichiarazione firmata Liam Pain!- mi rimproverò acida la mia amica, strappandomi di mano il telefono.
-Bess, ti prego, ridammi il cellulare. Potrei non essere responsabile delle mie azioni se non mi ridarai entro cinque secondi quell’aggeggio!- sibilai fra i denti tentando di recuperare il mio iPhone dalle sue grinfie malefiche, ma Bess tirò indietro la mano e fece qualche passo lontano da me.
-Selene, dammi retta! È meglio se questo lo tengo io!- mi ammonì di nuovo Bess.
-Bess, sto per incazzarmi seria, lasciami in pace e ridammi il mio telefono.- dissi perentoria, aprendo la mano perché mi restituisse ciò che era mio.
La mia amica osservò prima il mio sguardo furente, poi la mia mano, poi le mie parigine col tacco, poi le sue dannate ballerine. Ci misi qualche secondo a capire cosa stava architettando nel suo fottuto e geniale cervellino e quel breve tempo bastò a far sì che Bess partisse di corsa nel corridoio della scuola per seminarmi facilmente, ancora con il mio cellulare.
-Bess, se ti becco ti ammazzo!- esclamai, prima che scomparisse, voltandosi giusto il tempo per lanciarmi un bacetto con la mano. Che stronzetta di migliore amica.
Ancora una volta: dannate scarpe col tacco!
 
-Selene, te l’ho già detto, nel caso ti arrivi un messaggio, te lo faccio sapere e ti restituisco subito il cellulare, ma fino al contrordine, questo aggeggino tanto carino, rimane in mano mia, nella mia adorata tracolla di MiuMiu, capito?- mi informò Bess, poco prima che suonasse la campanella della sesta ora.
Per fortuna era venerdì e mancava poco alla campanella di fine giornata, non ce l’avrei fatta ancora per molto senza controllare Whatsapp o la casella vocale. Magari Liam aveva provato a chiamarmi, ma Blair era in un punto senza campo e quindi non aveva ricevuto la chiamata. . . magari no. Magari Liam aveva cambiato idea.
Ma non avevo mezzo cambiato idea anche io, dopotutto? In fondo fino alla sera precedente non ero sicura dei miei sentimenti per il Libraio Sexy. Perché certo, era davvero carino, ma dal punto di vista umanistico sembrava piuttosto carente. . . però ero convinta di poterci lavorare, cioè magari non era male come sembrava e aveva solo bisogno di aprirsi e sentirsi più a suo agio. Quel sabato sera gli avrei fatto bere un goccetto (sperando che non fosse uno di quelli che fanno gli astemi, puah!) e magari si sarebbe davvero sciolto! Dopotutto, ammettiamolo, che senso aveva giudicarlo e sputare tante sentenze se alla fine lo conoscevo da tipo una settimana e ci avevo parlato davvero solo per due ore o giù di lì?
Annuii più a me stessa che perché seguivo la lezione, convincendomi che mi sarei comportata da adulta e avrei colto ciò che mi si sarebbe presentato. Se quel sabato Liam non mi avesse fatto un’impressione migliore, o non mi avesse convinta a sperare in qualcosa di meglio che in un Librario Sexy ma terribilmente Rompicoglioni e Ameba, mi sarei messa l’anima in pace, convinta di aver tentato il tutto e per tutto.
Dio Santo, avevo diciassette anni, hai voglia di trovarne di ragazzi carini e non dementi! (Certo, la possibilità di seguire la mia vocazione come Zitella Gattara Triste era dietro l’angolo, ma in quel momento preferii non pensarci più di tanto!)
 
-E ridammi il mio stupido telefono!- esclamai, andando incontro a Bess che stava fuggendo furtiva verso la limousine alla quale era elegantemente appoggiato Jack.
-Oh, andiamo, Selene! Inizi a preoccuparmi seriamente! È solo un oggetto, mica un talismano magico!- mi rispose infastidita Bess, come se fosse lei quella dalla parte del giusto e non viceversa!
-Ma guarda un po’ te se mi doveva capitare una squinternata del genere come migliore amica! Fanculo, B!- le urlai contro a metà fra lo scherzoso e il serio, mentre mi restituiva ciò che era mio. –Jack, tienila parecchio d’occhio, potrebbe rubarti il cellulare da un momento all’altro!- dissi poi rivolta al suo fidanzato, che fece un mezzo sorriso. Jack era un tipo di poche parole.
Quando giunsi a casa, ormai senza speranze, mi buttai nello studio, certa che studiare in previsione dell’ammissione al college fosse l’unico modo per distrarmi dalla mia vita sentimentale.
 
Erano le dieci e mezza e io ero di nuovo sola, in camera mia, sul letto, con il cartone della pizza appoggiato sul comodino e gli occhi puntati sul programma più stupido che ci fosse in onda: “Married to Jonas”.
Non avevo idea di come avessi scoperto quel programma, ma essendo stata una grande fan della band, la serie mi aveva incuriosita e farsi i cavoli degli altri è un buon modo per non pensare ai propri!
Ero ipnotizzata dal punto clou della puntata, quando mentre Dani e Kevin discutevano l’idea di avere un figlio mi squillò il cellulare per avvisarmi dell’arrivo di un messaggio.
Sbuffai, seccata dall’interruzione e perché Kevin aveva fatto una battuta davvero squallida e mi voltai a cercare il telefono fra le coperte e i cuscini.
“Se sei ancora libera per domani sera, ci troviamo all’uscita Nord della stazione centrale alle 9. Poi andiamo a mangiare in un bistrò da quelle parti.” Diceva il messaggio che naturalmente proveniva dal numero di Liam. Assurdo come si facesse vivo nei momenti più impensabili.
“Che fissa hai per la notte, Mr. Liam Payne? “ gli risposi, volendo stuzzicarlo un po’.
“È l’unico momento che ho davvero libero. Vieni o no? Non voglio fare la figura dell’imbecille alla stazione!” mi scrisse dopo un paio di minuti.
“Verrò, solo per non farti fare la figura dell’imbecille, ovvio.” Digitai, sperando che non se la prendesse troppo per la mia malizia e dovetti attendere giusto un attimo prima che mi rispondesse: “Oh, grazie tante! Notte.”
E finalmente mi misi l’anima in pace. Adesso veniva il bello!

 
scusatemi infinitamente se ci ho messo tanto a pubblicare il nuovo capitolo,
il problema è che non è che mi senta tanto spronata ad aggiungere capitoli se non commentate,
mi capite, no? insomma, sembra che io scriva per nessuno.. 
va be', non posso stare più di tanto a lamentarmi per questo, ma sappiate
che ci terrei tanto che chiunque legge la mia ff commentasse..
comunque, finalmente le cose stanno prendendo un po' forma,
vedrete che il prossimo capitolo vi piacerà "ummonte"!
un bacione grande,

LA
  
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