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Autore: SynysterIsTheWay    15/01/2014    6 recensioni
Cosa farebbe una ragazza aristocratica in un covo di criminali?
"Spaventata, provo ad indietreggiare ma lui stesso, tenendo la sua mano calda sulla mia gamba, mi incita a guardarlo.
Per un attimo, ho pensato di esser in una sottospecie di Paradiso terrestre.
Le sue labbra piccole e sottili, quasi a forma di cuore, cominciano a torturare le mie facendomi sentire una stupida.
Perchè mi sento così impotente? Perchè non riesco ad allontanarlo?
Sentendo la sua lingua, giocare improvvisamente con la mia, provo a capire quali sono le sue intenzioni.
Lui si ferma, cacciandomi la lingua per mostrarmi una sottospecie di pillola bianca che sta per sciogliersi. Riprende a baciarmi e quella pillola
comincia ad entrare nella mia bocca.
Senza rendermene conto, finisco per ingoiarla.
Quando Gates smette di baciarmi, si allontana dalle mie labbra mostrandomi la lingua completamente vuota.
Ho appena ingoiato una pillola di cui non sò neanche l'esistenza!
-Buonanotte piccola.-
Guardo il volto soddisfatto del ragazzo con stranezza, inarcando un sopracciglio non capendo cosa stia accadendo.
Sto per ribattere ma non ci riesco vedendo improvvisamente il volto del ragazzo duplicarsi, per poi triplicarsi.
Chiudo gli occhi, annusando uno strano profumo di birra e sigarette..."
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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6° I'm yours.






 
Ci sono cose che non puoi vedere con gli occhi: devi vederle con il cuore e questo non è facile.
(Sergio Bambarén)






Apro gli occhi, ritrovandomi su di un letto che come già immagino, non è il mio.
Questa volta però, mi ritrovo su di un letto anche migliore del mio solito a baldacchino.
E' un letto matrimoniale e tutto ciò che vedo al mio risveglio, sono delle mura di un bianco avorio e degli oggetti
a dir poco maestosi che mi circondano.
Mi sono appena risvegliata in una camera da letto che pur non appartenendomi, sembra rispecchiare alla perfezione il mio stile.
Mi strofino gli occhi, ricordando ciò che è accaduto ieri notte. 
Sorrido come una stupida, toccandomi le labbra che hanno baciato per ore quelle di Brian. 
Stranamente soddisfatta, riporto la mia testa contro il cuscino, restando con il mio solito sguardo sognante...ma qualcosa, non và.
Per quanto morbido possa essere il cuscino, provo a spostarlo via intravedendo un qualcosa proprio al di sotto di esso.
Sposto il cuscino con decisione, trovandovo una pistola sul materasso, dopo aver spostato via il cuscino.
Prendo l'arma tra le mani, sospirando con preoccupazione. 
Perchè Brian nasconde una pistola, sotto al cuscino?
Ah...quasi dimenticavo che sono andata a letto con un criminale.
E' un uomo che uccide. Un uomo corrotto. Un uomo che non ha pietà. 
Improvvisamente però, la porta della camera si apre ma i miei occhi smettono di brillare vedendovi entrare una donna sulla cinquantina.
-Oh, mi scusi signorina, credevo non ci fosse nessuno...- Dice la donna, con alcuni arnesi tra le mani.
Ad occhio e croce, scommetto che dovrebbe essere una domestica.
-Oh...ma no, non si preoccupi...- Rispondo con tranquillità, rendendomi conto solo ora di essere ancora in intimo.
-Sono la domestica di turno, non le dispiace vero se metto un pò in ordine?-
-Ma no, si figuri...-
-Bene...avrò detto più di otto volte al signor Gates di non mettere in disordine l'intera casa e non mi ha mai dato ascolto.-
-Dev'essere un ragazzo...abbastanza testardo.-
-Lo è sempre stato, signorina!-
-Beh...allora la lascio svolgere il suo lavoro...- Borbotto infine, scendendo dal letto.
-Ma non si preoccupi signorina, ormai ci sono abituata.-
-Come?- Mi volto verso la donna, con il cuore in gola.
-Sempre la stessa storia...sempre le stesse donne. Haner non cambierà mai.-
-Haner?-
-E' il suo cognome...o almeno, il suo vero cognome.-
-Diceva su...Brian?-
-Che non cambierà mai. E'un uomo affascinante, rispettato da tutti...nessuno oserebbe mai complottare contro di lui ed i suoi migliori amici...loro
sono persone da cui è meglio stare lontani.-
-...Già.-
-Fanno i loro comodi con le ragazzine per poi piantarle e cercarsene una nuova al solito club...poi, quando si sono stancati, affogano con sè stessi
nell'alchool.-

Delle lacrime scorrono dal mio viso, facendomi sentire ancora più stupida di quanto io già lo sia.
Ma di cosa mi stupisco? Lui vuole solo una cosa specifica da me...sono sua solo perchè lo fa sentire bene sottomettere una ragazza.
Comincio a singhiozzare e la domestica questa volta, mi osserva con attenzione.
-Oh...cara...cosa le prende adesso? Non si sente bene?- Mi sussurra la donna, avvicinandosi a me.
Non riesco a rispondere, tremando a più non posso.
-Vuole che le prepari una tazza di thè caldo?-
-No, la ringrazio...sto bene adesso.- Rispondo, asciugandomi le lacrime con una mano.
Senza dire altro, vado in bagno facendomi una doccia veloce e vestendomi dopo aver visto che qualcuno deve aver portato la mia valigia fin qui.
Scendo dalle scale a chiocciola, andando verso il salotto e ritrovandomi dinanzi agli occhi quattro ragazzi che sembrano divertirsi giocando con dei videogiochi.
-Oh cazzo Matt! Sarà la quinta partita che vinci!- Urla Jimmy, rivolgendosi a Matt che continua a guardare lo schermo della televisione come 
stregato.
Gli altri ridono ma i loro sorrisi si spengono, vedendomi entrare nel salotto.
-Oh, ti sei svegliata.- Borbotta Zacky, rivolgendosi a me.
Non ci sto capendo niente...
-Forse ha visto un fantasma!- Continua quel Christ, prendendomi in giro.
-Birra?- Mi domanda Jimmy, porgendomi una bottiglia di birra.
Ma per chi mi hanno preso?
Faccio una smorfia, per poi osservare l'angolo in cui sono riposti alcuni libri.
-Come stai?- Zacky stranemente mi si avvicina e la cosa non fa altro che preoccuparmi.
-Dov'è il trucco?-
-Quale trucco?-
-Perchè all'improvviso siete così carini e gentili con me?-
-Perchè adesso sei la donna del nostro migliore amico...-
-Ti sembra una risposta adeguata? Io non sono la donna di nessuno...-
-Questo significa che i tuoi genitori faranno un bel viaggetto.-
-Se sono la sua donna è solo per salvare la mia famiglia.-
-Giusto. Ma chi tradisce Gates tradisce tutti noi.-
-Cos'è, una specie di inno?-
-Si, una sottospecie...comunque sia, Brian  ci ha chiesto di dirci che...tornerà stasera.-
-Perchè, adesso dov'è?-
-Non credo sarebbe prudente dirtelo.-
-Siete assurdi.-
-Tra un pò dobbiamo raggiungerlo. Volevamo assicurarci che qui fosse tutto apposto.-
-Sto alla grande, adesso potete tornarvene nel vostro giro di alchool e prostitute.- 
Zacky mi guarda per una frazione di secondi, allontanandosi da me con un sorrisino che non mi piace per niente.
Gli altri si voltano verso di me ma io li ignoro, correndo verso un bagno più vicino e piangendo a dirotto.
Ora che sò di non poter più stare con la mia famiglia...capisco quanti sacrifici avranno fatto per me. Solo ora, me ne rendo conto dopo che li
ho maltrattati per anni. Hanno lavorato sodo per crescermi al meglio...ed ora, non potrò più rivederli. Sono costretta ad entrare in contatto
con persone che non mi appartengono...con persone che non potranno mai capire quanto io stia soffrendo in questo momento.
E poi c'è Brian...colui che mi ha già uccisa dentro, senza rendersene neanche conto.































Non riesco a dormire, osservando ancora una volta il cancello d'entrata della villa,fuori dalla finestra.
L'auto di Brian non c'è e lui...beh lui...si starà divertendo con  qualche bella spogliarellista.
Eppure, non faccio altro che aspettarlo. Dopo tutte le lacrime che ho lasciato scivolare dal mio viso oggi, non riesco neanche più a capire
chi sono.
Pensando a lui, mi rivolgo allo specchio situato in questa camera, osservando la mia figura.
Ho gli occhi lucidi e le guancie sono tutte arrossate.
Oh mio Dio.
No, non posso essermi innamorata di lui. Questo è...assurdo.
Sconvolta, sento finalmente il rumore di un auto in lontananza ed il cancello della villa che comincia a chiudersi,cigolante.
Con velocità, scendo dalle solite scale e mi avvicino all'entrata osservando poi la porta sbattere con prepotenza.
-Sei ancora sveglia?- La voce calda di Brian, mi fa sussultare ma vedere il suo volto ricoperto da alcuni graffi e colmo di sangue, mi fa spaventare.
Anche Jimmy e gli altri, hanno i vestiti sporchi di sangue e sono ridotti piuttosto male.
-Johnny, respira!- Borbotta Matt e solo ora mi sono resa conto della situazione.
Johnny, il ragazzo più basso, è disteso sul divano e sta cacciando del sangue dalla bocca.
-Cosa sta succedendo qui...?- Domando, ritrovandomi quasi sul punto di svenire.
-Fran, torna in camera.- Ribatte Brian, spingendomi via, ma io non mi arrendo.
-Brian, dimmi cosa sta succedendo qui!-
-Fran, stanne fuori okay?- Mi urla contro Brian, spingendomi ancora nella speranza che io possa salire le scale alle mie spalle.
-Cosa avete fatto? Che cosa...-
-Frances cazzo, tornatene in quella cazzo di camera e stanne fuori! Resta fuori dalla mia vita.-
Sento gli occhi pizzicarmi più che mai, mentre vedo Brian allontanarsi da me contraendo la mascella.
-Avanti Christ, tieni duro! Pensa a tutte quelle belle donne che ti farai quando ce l'avrai fatta.- Dice Jimmy questa volta, sorridendo all'amico
che  non riesce a rispondere.
-Cazzo, sei salvo per un pelo amico...menomale che ti sei ricordato del giubbotto anti proiettile!- Esclama Zacky, dando alcuni schiaffetti sul viso
di Johnny per farlo riprendere.
-Non è nulla di grave Christ, adesso ti portiamo in ospedale. Ha ragione Jimmy, tieni duro, pensa a tutte le belle spogliarelliste che sarai in 
grado di scoparti.- Borbotta Gates cercando di far sorridere l'amico che purtroppo non ci riesce.
Johnny continua a sputare sangue e la cosa non sembra migliorare.
-No amico, non lasciarmi.- Urla Brian, fuori di sè, mentre continua a stringere la mano di Christ.
Non avevo mai visto Brian così disperato...
Senza perdere tempo, corro verso il bagno nella speranza di potervi ritrovare un kit medico.
Butto a terra tutti i vari scaffali, ritrovandomi poi una valigetta tipica del pronto soccorso. La prendo e torno verso il salotto
vedendo Jimmy e gli altri disperarsi.
-Fatemi passare!- Urlo facendomi spazio tra Matt e Jimmy.
-Fran, ti avevo detto di...-
-Stai zitto Brian.- Ribatto con un tono di voce che non mi appartiene.
Brian non risponde e gli altri mi osservano mentre apro la valigetta e provo a curare Christ.
Tempo fa, i miei genitori mi costrinsero a partecipare ad un corso privato di medicina e da lì, imparai tante cose sul mestiere anche se, diventare
una dottoressa non è mai stato nei miei piani.
Loro mi costrinsero perchè dicevano che sarebbe stata una cosa importante per il futuro dato che anche mia madre si è laureata in questo settore.
Riesco ad aiutare Johnny e lui, ben presto, si addormenta.
Gli altri mi osservano come pietrificati.
-Bene...adesso mi occuperò di voi.- Sospiro, indicando Matt che è stato ferito ad una gamba. Per fortuna, nulla di grave.
Dopo averli medicati tutti, ripongo tutto l'occorrente nella valigetta sospirando con tranquillità.
-Cazzo ragazzina...ci sai fare!- Mi dice Jimmy, più esaltato che mai.
-Dov'è che hai imparato?- Mi domanda poi Matt, con curiosità.
-I miei hanno sempre voluto che io mi laureassi in medicina...- Rispondo, portandomi una mano sulla fronte.
E' stata dura ma sono riuscita ad aiutarli anche se...non credo lo meritassero.
Brian mi ha osservata per tutto il tempo, ma non ha voluto che io lo medicassi...
La testa comincia ben presto a girarmi, così decido di salire al piano superiore e rintanarmi nella solita camera da letto.
Chiudo la porta, buttandomi a peso morto sul letto e sentendomi quasi mancare.
Posizionando la testa sul cuscino, comincio a piangere, annegando una parte di me nelle mie stesse lacrime.
Non sò perchè adesso sto piangendo ma...sono scossa. Tutta questa situazione, non fa altro che lacerarmi dentro.
Non dev'esser facile neanche per loro.
Vedere ogni giorno un amico, ritrovarsi in fin di vita non dev'essere il massimo.
Per un attimo però, sento la porta della camera aprirsi, ma non ho il coraggio di voltarmi. Resto distesa ad un lato del letto, sentendo altre
lacrime rigarmi il volto.
Non avevo mai pianto in questo modo...non per qualcuno.
Sento un corpo caldo, aderire al mio e delle enormi braccia tatuate, circondare metà del mio corpo.
Le sue mani, continuano ad accarezzarmi il braccio e le sue labbra, non fanno altro che baciare la mia tempia.
Perchè con lui funziona così...è un alternanza continua tra l'Inferno ed il Paradiso.
-Non odiarmi.- Mi sussurra Brian lievemente, smettendo questa volta di aderire le sue labbra contro la mia pelle.
Ed ora...dove la trovo la forza di rispondergli?
Io sono sempre stata la sua piccola...non mi aveva mai chiamata Fran prima d'ora.
Mi mordo le labbra, continuando a piangere come una bambina. 
-Ti sei divertito abbastanza stasera?-
Brian mi guarda con un espressione buffa ma confusa.
-Non sono una delle tue prostitute.- 
-Non voglio che tu lo sia.-
-...-
-Piccola...tu...mi piaci.-
-E' solo questo vero?-
-Cosa vuoi che ti dica?-
-Niente. Non devi dirmi assolutamente niente Brian. Io voglio tornare a casa.-
-Abbiamo un patto.-
-Non puoi constringermi...-
-Si che posso. Quando dico che sei mia, non scherzo.-
-Io ho bisogno di tornare dai miei bimbi e dalla mia famiglia.-
-Quei cazzo di mocciosi resisteranno.-
-Ma cosa ne puoi sapere tu dell'amore? Dell'amore che quei piccoli angeli mi donano in ogni istante della mia esistenza?-
-Solitamente, preferisco far del male alle persone che mi tradiscono.-
-Questo non è tradire...questa è libertà.-
Brian come scosso, si posiziona sopra di me, senza darmi l'opportunità di dimenarmi.
Egli mi punta una pistola sul petto ed io ricomincio a tremare. Perchè è così...violento?
-Credevo che per te contasse quello...quello che c'è stato tra di noi ieri notte.- Balbetto tra le lacrime, tenendogli la mano che ha impugnato
la pistola.
Brian non mi risponde, incenerendomi con un solo sguardo. 
I suoi occhi...così profondi, non fanno altro che rompere un pezzo di me.
-Sapevo che saresti stata un problema sin dall'inizio.- Borbotta Brian, penetrandomi con gli occhi.
-Potrei essere tua per stanotte...-
Brian sorride, rubandomi il cuore e tutto ciò che ne resta di me.
-E se ne volessi ancora?- 
La sua domanda, mi rende una povera illusa. 
E' così incasinato...glielo si legge negli occhi.
Brian lancia ben presto la pistola a terra, baciandomi come solo lui sà fare.
Finalmente sazia dei suoi baci, insieme, ci lasciamo andare in un momento di passione che ci porterà insieme al patibolo...































NOTE DELL'AUTRICE.

Ma buonsalve a tutti miei meravigliosi lettori!
Eccomi qui con un nuovissimo aggiornamento! Okay, se la ff non vi piace,
vi dò l'opportunità di lanciarmi i pomodori, le patate, un secchio d'acqua, un calzino (?) addosso!
Si, vi capirei!
Bene, detto questo, come vedete...la situazione diventa sempre più stabile ed i Sevenfold sono già più 
carini con Frances sapendo che è la donna del loro migliore amico.
(Ma perchè vi sto spiegando cose già ovvie!? Bah, capitemi XD )
Apparte questo, vi consiglio apertamente di dare un'occhiata al profilo di
"VengenzIsMyLife"
Perchè merita davvero. Aggiorna in fretta e sta scrivendo una ff meravigliosa che a me fa sempre perdere qualche battito cardiaco.
Questo è il link della storia : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2389680&i=1

Insomma, io penso che se siamo davvero una famiglia, dobbiamo anche aiutarci tra di noi no?
Quindi, vi consiglio ancora di visitare il suo profilo e di lasciarle delle recensioni perchè...si, scrive divinamente secondo 
il mio parere.
Bene meraviglie...aspetto con ansia le vostre recensioni e se notatate che l'immagine d'introduzione al capitolo è cambiata...è perchè
l'altra non riuscivo più a caricarla! Spero vi piaccia!


Un bacio miei dolcissimi lettori che non vi smentite mai. Siete fantastici!



-SynysterIsTheWay.
 
   
 
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