15/01/2014
2 recensioni
Capitolo 1
L'attacco di Kaioshin
«Ormai ci siamo, Kaioshin, ancora un po' di energia e Majin Bu si risveglierà, ih ih ih!» sghignazzò Babidi mentre la lancetta sul quadrante posizionato davanti al bozzolo era vicinissima alla M nera. Accanto al mago, il demone Darbula stringeva tra le mani la spada che egli stesso aveva fatto apparire dal nulla per combattere contro Gohan e Kaioshin.
Il figlio di Goku, pieno di graffi su tutto il corpo, aiutò Kaioshin a rialzarsi: la divinità era ferita a una spalla e con la mano sinistra si pulì la guancia sporca di sangue.
«Kaioshin, cosa facciamo ora?».
La divinità ansimò e deglutì rumorosamente, poi chinò la testa e strinse i pugni: «Non ho altra scelta, a quanto pare» mormorò cupo.
«Come?».
Kaioshin non rispose e incrociò i pugni davanti al petto, lasciandosi avvolgere completamente da un'aura verdastra: «Gohan, scappa più lontano che puoi» disse con la voce roca.
«Scappare? Ma Darbula e Babidi...».
«Penserò io a loro, tu devi andartene subito o la tecnica che userò potrebbe ucciderti per sbaglio».
Gohan esitò continuando a non capire, mentre l'aura verdastra del dio mandava scariche elettriche.
«GOHAN, VATTENE!» ruggì Kaioshin e il figlio di Goku si allontanò. Stava ancora correndo quando un grido fortissimo gli arrivò all'orecchio, poi uno spostamento d'aria lo fece volar via e cozzare contro una parete di roccia. Poi tutto fu confuso e buio.
La prima cosa che Gohan avvertì appena riprese i sensi fu un forte mal di testa. Il giovane si mise seduto e si guardò intorno, constatando con sollievo che non c'era più traccia né di Babidi, né di Darbula, né tantomento del bozzolo contenente il mostro.
Anche quella volta, la Terra era salva.
Gohan si alzò in piedi e rimase stupito dall'enorme voragine che si apriva a un passo da lui. Si sporse per vedere se Kaioshin fosse ancora lì e al centro della voragine notò una piccola figura umana vestita di blu distesa in posizione supina.
«Kaioshin!» lo chiamò Gohan saltando al centro della voragine e si chinò sulla divinità, scuotendola per le spalle: «Kaioshin, ha visto? Ce l'ha fatta, il suo colpo ha funzionato! Si svegli, guardi!» gli esclamò non riuscendo a trattenere la gioia, ma Kaioshin continuava a non muoversi.
«Kaioshin?» lo chiamò nuovamente il figlio di Goku e, preso da un bruttissimo presentimento, premette due dita contro il collo di Kaioshin. A parte il freddo della pelle ormai grigia, i polpastrelli di Gohan non sentivano nulla.
Tutto ciò per cui aveva faticato negli ultimi secoli era stato distrutto.
Babidi si alzò adirato dalla piccola nicchia creata dal suo scudo magico "Kaioshin me la pagherà cara per questo affronto!" pensò il mago prima di vedere Gohan inginocchiato che gli dava le spalle. Sembrava che il giovane non si fosse accorto di lui, preso com'era a stringere al petto Kaioshin come un freddo pupazzo.
Un momento, Kaioshin era morto?
"Ma questo cambia tutto!" pensò Babidi sorridendo. Ora che aveva tolto di mezzo colui che aveva ucciso suo padre, gli sarebbe bastato andarsene dalla Terra e radunare un nuovo esercito da sottomettere con la magia con cui conquistare l'universo. E chissà, magari anche lui avrebbe potuto creare un nuovo Majin Bu.
«Dove credi di andare, Babidi?».
La gelida voce di Gohan fermò il mago mentre cercava di arrampicarsi lungo le pareti della voragine. Il ragazzo si era alzato e si era voltato verso di lui, guardandolo con profondo odio.
«Lontano da questo pianeta, naturalmente» rispose Babidi cercando di nascondere il panico che provava: «Quello che dovevo fare qui l'ho fatto, dopotutto Kaioshin è morto» aggiunse alzandosi lievemente da terra.
«Non ti muovere» sibilò Gohan tra i denti.
«Devo aggiungere che è stata una morte piuttosto stupida e inutile» continuò il mago ignorando l'avvertimento di Gohan: «Io sono ancora vivo e, quando creerò un nuovo Majin Bu, non ci sarà nessun idiota che si farà esplodere come ha fatto lui». Detto questo, Babidi si mise a ridere.
«Smettila!» ringhiò il ragazzo scattando verso il nanerottolo e assestandogli un tale pugno sul mento da farlo volare in aria. Mentre il mago era sospeso a mezz'aria, Gohan congiunse le mani sul fianco come gli aveva insegnato Goku e lanciò la sua onda energetica con un potente grido.
Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi mentre gli ultimi frammenti di Babidi si disperdevano nel vento, poi una mano verde si posò sulla sua spalla.
«Mi dispiace Gohan» mormorò Junior.
Note dell'Autrice
Bonsoir (sì, stasera mi sento molto francese!),
benvenuti nella mia nuova long, avevo in mente di pubblicarla tra due settimane, ma a causa di un contest ho preferito anticipare tutto.
Questa storia non considera minimamente tutto ciò che è stato detto e fatto durante la saga di Majin Bu. Inoltre, per questioni di trama, Goku è stato riportato in vita dopo il Cell Game.
Il bellissimo banner che vedete in alto e che vi accompagnerà per tutta la long è stato fatto dalle manine sante di Nede.
Non mi viene in mente altro da dirvi, perciò vi lascio. Spero che possiate gradire l'idea.
Un bacio,
Triz
Il figlio di Goku, pieno di graffi su tutto il corpo, aiutò Kaioshin a rialzarsi: la divinità era ferita a una spalla e con la mano sinistra si pulì la guancia sporca di sangue.
«Kaioshin, cosa facciamo ora?».
La divinità ansimò e deglutì rumorosamente, poi chinò la testa e strinse i pugni: «Non ho altra scelta, a quanto pare» mormorò cupo.
«Come?».
Kaioshin non rispose e incrociò i pugni davanti al petto, lasciandosi avvolgere completamente da un'aura verdastra: «Gohan, scappa più lontano che puoi» disse con la voce roca.
«Scappare? Ma Darbula e Babidi...».
«Penserò io a loro, tu devi andartene subito o la tecnica che userò potrebbe ucciderti per sbaglio».
Gohan esitò continuando a non capire, mentre l'aura verdastra del dio mandava scariche elettriche.
«GOHAN, VATTENE!» ruggì Kaioshin e il figlio di Goku si allontanò. Stava ancora correndo quando un grido fortissimo gli arrivò all'orecchio, poi uno spostamento d'aria lo fece volar via e cozzare contro una parete di roccia. Poi tutto fu confuso e buio.
La prima cosa che Gohan avvertì appena riprese i sensi fu un forte mal di testa. Il giovane si mise seduto e si guardò intorno, constatando con sollievo che non c'era più traccia né di Babidi, né di Darbula, né tantomento del bozzolo contenente il mostro.
Anche quella volta, la Terra era salva.
Gohan si alzò in piedi e rimase stupito dall'enorme voragine che si apriva a un passo da lui. Si sporse per vedere se Kaioshin fosse ancora lì e al centro della voragine notò una piccola figura umana vestita di blu distesa in posizione supina.
«Kaioshin!» lo chiamò Gohan saltando al centro della voragine e si chinò sulla divinità, scuotendola per le spalle: «Kaioshin, ha visto? Ce l'ha fatta, il suo colpo ha funzionato! Si svegli, guardi!» gli esclamò non riuscendo a trattenere la gioia, ma Kaioshin continuava a non muoversi.
«Kaioshin?» lo chiamò nuovamente il figlio di Goku e, preso da un bruttissimo presentimento, premette due dita contro il collo di Kaioshin. A parte il freddo della pelle ormai grigia, i polpastrelli di Gohan non sentivano nulla.
Tutto ciò per cui aveva faticato negli ultimi secoli era stato distrutto.
Babidi si alzò adirato dalla piccola nicchia creata dal suo scudo magico "Kaioshin me la pagherà cara per questo affronto!" pensò il mago prima di vedere Gohan inginocchiato che gli dava le spalle. Sembrava che il giovane non si fosse accorto di lui, preso com'era a stringere al petto Kaioshin come un freddo pupazzo.
Un momento, Kaioshin era morto?
"Ma questo cambia tutto!" pensò Babidi sorridendo. Ora che aveva tolto di mezzo colui che aveva ucciso suo padre, gli sarebbe bastato andarsene dalla Terra e radunare un nuovo esercito da sottomettere con la magia con cui conquistare l'universo. E chissà, magari anche lui avrebbe potuto creare un nuovo Majin Bu.
«Dove credi di andare, Babidi?».
La gelida voce di Gohan fermò il mago mentre cercava di arrampicarsi lungo le pareti della voragine. Il ragazzo si era alzato e si era voltato verso di lui, guardandolo con profondo odio.
«Lontano da questo pianeta, naturalmente» rispose Babidi cercando di nascondere il panico che provava: «Quello che dovevo fare qui l'ho fatto, dopotutto Kaioshin è morto» aggiunse alzandosi lievemente da terra.
«Non ti muovere» sibilò Gohan tra i denti.
«Devo aggiungere che è stata una morte piuttosto stupida e inutile» continuò il mago ignorando l'avvertimento di Gohan: «Io sono ancora vivo e, quando creerò un nuovo Majin Bu, non ci sarà nessun idiota che si farà esplodere come ha fatto lui». Detto questo, Babidi si mise a ridere.
«Smettila!» ringhiò il ragazzo scattando verso il nanerottolo e assestandogli un tale pugno sul mento da farlo volare in aria. Mentre il mago era sospeso a mezz'aria, Gohan congiunse le mani sul fianco come gli aveva insegnato Goku e lanciò la sua onda energetica con un potente grido.
Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi mentre gli ultimi frammenti di Babidi si disperdevano nel vento, poi una mano verde si posò sulla sua spalla.
«Mi dispiace Gohan» mormorò Junior.
Note dell'Autrice
Bonsoir (
benvenuti nella mia nuova long, avevo in mente di pubblicarla tra due settimane, ma a causa di un contest ho preferito anticipare tutto.
Questa storia non considera minimamente tutto ciò che è stato detto e fatto durante la saga di Majin Bu. Inoltre, per questioni di trama, Goku è stato riportato in vita dopo il Cell Game.
Il bellissimo banner che vedete in alto e che vi accompagnerà per tutta la long è stato fatto dalle manine sante di Nede.
Non mi viene in mente altro da dirvi, perciò vi lascio. Spero che possiate gradire l'idea.
Un bacio,
Triz