Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Prof    15/01/2014    2 recensioni
Sul viso porta ancora i solchi della trasformazione, ma è l'espressione tesa e sofferente a catturare l'attenzione del ragazzo.
Di ritorno da una spedizione fuori dalle mura, Jean si sveglia di soprassalto su uno dei carri arrangiato al trasporto dei feriti, ritrovando al suo fianco un incosciente Eren.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eren Jaeger, Jean Kirshtein
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conforto








Uno scossone del carro più forte di tanti altri riporta bruscamente Jean alla veglia, strappandolo a un sonno inquieto e pieno di incubi.
Apre gli occhi su un cielo al tramonto, nuvole che sfrecciano veloci sopra il suo sguardo ancora confuso. Tutt'attorno è lo scalpicciare di cavalli al galoppo e ruote di carri pesanti che solcano strade sterrate, come quello sul quale è stato lasciato.

Sospira, permettendosi di accarezzare una pallida sensazione di sicurezza (è più che altro un'illusione, ma bisogna pure sapersi accontentare); nemmeno ci prova a tirarsi su a sedere, ché tutto il suo corpo è un fascio di dolore, e la testa gli pulsa così tanto da non essere sicuro di non svenire non appena abbandonata la posizione sdraiata.
Sta persino pensando di ricadere nell'incoscienza - tanto rimanere sveglio in quelle condizioni è puramente inutile, e se proprio un gigante deve venire a divorarlo forse è meglio che lui continui a dormire - quando un secondo scossone del carro porta a far scivolare morbidi capelli contro la sua guancia.

Jean si volta, pronto a reclamare il suo spazio vitale con tutta la veemenza del caso, e si ritrova sotto il naso un Eren addormentato, calmo come solo da incosciente può essere (a parte quando diventa titano, ma quello è un altro discorso, totalmente). Sul viso porta ancora i solchi della trasformazione, ma è l'espressione tesa e sofferente a catturare l'attenzione del ragazzo.
Lascia perdere l'iniziale intenzione di spingerlo via con malagrazia, e in un moto che non sa spiegare egli stesso per primo porta la mano a carezzare il viso di Eren; ha il volto caldo, così come lo è tutto il corpo. Non si risveglia, ma distende appena i tratti, più rilassato dal contatto gentile.
Jean gli sistema alcuni ciuffi scuri di capelli sulla fronte, prima di ritirare la mano e nasconderla sotto la cappa; cerca quella di Eren, e la stringe intrecciando le loro dita.

L'ultima cosa a cui bada attenzione, prima che la stanchezza lo trascini di nuovo in un lungo sonno senza sogni, è il tiepido sorriso che si distende sulle labbra di Eren.










Note: ispirata a queste fanart
E niente. Volevo scrivere qualcosa su loro due perché sono troppo belli. ;v; E perché ho bisogno di fluff. ;v;  Ho già detto che sono belli?
   
 
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