Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Rallienbow_    16/01/2014    1 recensioni
Seconda classificata al contest di Bellatrix_Black "Halloween’s Night ~ Contest" sul forum di Efp. Vinti i premi speciali "Originalità" e "Mrs". Giudicia sostitutiva: Robiniki.
-Spero che il mio lavoro vi piaccia e…- sfilò dalla tasca dei pantaloni una bacchetta magica, comprata direttamente in uno dei negozi presenti al parco divertimenti di Orlando, poi la batté sui fogli. –Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.-
{ Prologo. }
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I fondatori, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-D’accordo, signor Freeman. Abbiamo soppesato con accuratezza la sua richiesta, ed infine abbiamo deciso di accettarla. E’ la prima volta che prendiamo una decisione simile, spero non ci farà pentire di questa scelta.-
-Oh, n-no, no! Vedrete, ne sarete e-entusiasti! Pot-e-ete credermi sulla parola. E davvero, non voglio alc-u-una retribuzione, lo sto facendo p-e-erché-é ci tengo molto.-
-Riguardo a questo ultimo punto, signor Freeman, i miei soci erano un po’ titubanti, ma alla fine abbiamo deciso che lei verrà pagato in base all’affluenza che ci sarà all’evento. Mi raccomando, sia puntuale. Sabato prossimo alle nove della mattina. Non un minuto di ritardo!-
-Ma c-certo, signor Walder, ma c-certo! Sarò p-p-puntualissimo! Grazie inf-finite per l’opportunità, e arrive-e-derci!-
Jack Freeman, di ventiquattro anni, si chiuse alle spalle la porta della biblioteca di Atlanta, Georgia, con un gran sorriso stampato in pieno viso: aveva appena concluso l’affare più grande della sua vita. Lui era uno scrittore, o meglio, stava andando all’università per poi diventare uno scrittore- magari, di grande successo.
Sempre con quel grande sorriso, che non accennava minimamente a dare segni di abbattimento, si mise a correre per il viale alberato, con i fogli della burocrazia ancora in mano, la tracolla che sbatacchiava ad ogni falcata del giovane. Jack sapeva che non avrebbe dovuto correre, per via della sua asma (ed essendo in primavera, con tutte quelle graminacee in giro, era anche peggio!), ma doveva immediatamente comunicare quella splendida notizia a Caitlin, non poteva aspettare un attimo di più. Farlo per telefono non sarebbe stato nel suo stile, e poi era talmente eccitato che non poteva non dirglielo di persona.
Aveva appena spalancato la porta del loro bell’appartamento, con il fiatone e il petto che andava su e giù davvero troppo velocemente rispetto al normale. Infilò la mano in una tasca della tracolla, prese l’inalatore e diede qualche bel respiro; dopo poco, riuscì a calmarsi, evitando l’iperventilazione.
-Lin! Lin! Dove sei? Devo parlarti!-
-Lucian! Sono in cucina! Ma cosa sta succedendo? Perché hai il fiatone? Hai corso? Che c’è di così importante? Vuoi un bicchiere d’acqua?- Caitlin Marshall, una ragazza dai capelli biondi come il grano, un po’ ricci, non troppo alta e dagli occhi azzurri, sbucò nel salotto, con in mano un canovaccio rosso sporco di sugo, segno che si era di nuovo messa a cucinare qualcosa di strano.
-No, Lin!- ah, Jack amava quando Caitlin usava il secondo nome per chiamarlo, lo faceva impazzire- non che il resto non facesse lo stesse effetto, s’intende. Un sorriso diverso, questa volta più dolce, si dipinse sul volto del giovane universitario; gli faceva tenerezza quando lei lo soffocava di domande. –La biblioteca ha accettato. Sabato mattina potrò andare a leggere i miei racconti. Mi metteranno a disposizione un’area apposta, allestita con un palchetto e quella specie di porta fogli..-
-Leggio!- Caitlin lo corresse al volo.
-Quel coso lì, insomma. E tutte le sedie per gli spettatori, cavolo, avrò degli spettatori! Qualcuno verrà a sentire le mie storie, raccontate da me! Dico, ci credi? E io che quest’anno volevo cambiare corso!-
-Come la metterai con la storia della balbuzie? Lo sai che di fronte alla gente che non conosci inizi a balbettare in quel modo..-
-Terrificante, lo so. Ma prenderò un tranquillante prima di arrivare in biblioteca, dovrebbe bastare per farmi rilassare ed evitare quello spiacevole inconveniente.-
-Sono sicura che andrà a meraviglia, Lucian.- Caitlin si avvicinò a lui, appoggiando il canovaccio rosso sul tavolo del salotto, e puntò gli occhi azzurri dentro quelli del ragazzo, che li aveva dello stesso colore, anche se leggermente più chiari.
-Se tu sarai al mio fianco, Lin, niente potrà andare per il verso storto.- Jack prese il volto della ragazza fra la mani, dopo aver messo i fogli nella tasca posteriore dei jeans, e le diede un bacio dolcissimo sulle labbra rosee, assaporando quel gusto misto di vaniglia e ciliegia che le apparteneva fin da quando lui ne aveva memoria.

                                                                                                                                                                   {…}

Sabato mattina Jack si era vestito nel modo più appropriato, proprio come gli aveva insegnato sua madre, Samantha: camicia bianca infilata dentro i pantaloni neri, scarpe nere lucide e i capelli biondi erano a posto, anche se qualche ciuffo tendeva a scappar via, un po’ ribelle.
In quel momento si trovava in biblioteca, con Caitlin, ed erano entrambi seduti sul palchetto in legno che era stato allestito per l’evento. Prese un bicchiere d’acqua e ingoiò una pastiglia bianca, per calmare quell’agitazione che aveva dentro.
Appena le porte si aprirono, molte persone entrarono: per lo più amici e parenti, ma con suo grande stupore (e gioia!) vide anche dei visi del tutto sconosciuti, con il volantino dell’evento in mano e un’espressione curiosa in volto. Dopo che tutti quanti ebbero preso posto Jack, con passo un po’ insicuro e un sorriso timido che gli ornava il viso, poggiò il raccoglitore con i fogli del suo lavoro sul leggio, lo aprì e avvicinò il microfono alle labbra. Poi prese un gran respiro.
-Buona mattina a tutti quanti. Innanzitutto, volevo ringraziarvi per essere venuti in così tanti! Accidenti, non mi aspettavo proprio tutte queste persone..!- fece una piccola pausa, imbarazzato. Era talmente felice che stava per commuoversi. –Mi scuso anticipatamente se a volte mi sentirete balbettare, purtroppo è una caratteristica che ho fin da bambino. Oggi ho deciso di impegnarmi, ma potrà accadere questo fatto, quindi..- non trovava le parole per finire la frase. –Quindi, vi invito a godervi il mio racconto. Volevo solo spendere qualche parola riguardo al perché di questa storia. Io sono cresciuto con Harry Potter, mia madre mi regalò il primo volume, Harry Potter e la Pietra Filosofale, quando avevo dieci anni; fu il primo libro che segnò la mia vita. Ho deciso quindi di scrivere quattro capitoli che narrano una storia unica, ma visti dai tre diversi punti di vista: Godric Grifondoro, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde. Non ho scritto di Tosca Tassorosso, ma credo che durante il corso della lettura capirete per quale motivo non l’ho fatto. Spero che il mio lavoro vi piaccia e…- sfilò dalla tasca dei pantaloni una bacchetta magica, comprata direttamente in uno dei negozi presenti al parco divertimenti di Orlando, poi la batté sui fogli. –Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.-


Angolo della scrittrice.
Buonasera, buonasera. Questa storia avrei dovuto pubblicarla prima di dicembre, ma fra la maturità, fra che aspettavo che il contest a cui mi ero iscritta -proprio con questa storia- chiudesse, non sono riuscita a postarla prima. Ma finalmente eccola qui! E' un qualcosa di un po' diverso dal solito, ho voluto provare a fare questo piccolo esperimento, diciamo. Di seguito trovate lo specchietto obbligatorio da inserire per il contest:

Nick (Forum ed EFP): somebodymixedmymedicine__

Titolo: All the happy endings have a sad beginning.

Genere: Azione, Dark, Mistero.

Rating: Arancione.

Pacchetto scelto: Quattro.

Personaggi: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde, altri inventati.

Vostre note: Ammetto che ho faticato non poco a scrivere questa storia, e credo di essere andata anche un po' fuori tema, a dir la verità. Più che altro perché nell'anno Mille, quando è stata fondata Hogwarts, non esisteva ancora il concetto che abbiamo noi adesso di questa festa. Ho cercato di essere il più coerente possibile con il periodo e di inserire qualche scena che fosse pertinente al tema del Contest, spero sia venuto fuori qualcosa che possa piacerti. Buona lettura!

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Rallienbow_