Dopo quella notte di studio ci salutavamo spesso nei corridoi e parlavamo di tanto in tanto, anche se sempre per poco tempo; i suoi impegni con George erano tantissimi, insieme stavano sempre in giro a combinare qualcosa! Continuavamo ad incontrarci per caso in sala comune a tarda notte: come al solito io per studiare, lui a causa dell'insonnia. Nonostante le poche ore di sonno, era sempre pieno di energia, eccezionale! Era bellissimo parlargli, non mi annoiavo mai.

Una sera mi raccontò di George e del loro rapporto; ricordo che mi emozionai molto.
«Anne sai una cosa?» Disse all'improvviso, nel silenzio della sala comune, «Sei davvero brava ad ascoltare le persone e... Sono contento di averti conosciuta, di esserti amico!» Esitò, «Siamo amici, vero?»
«Certo!» Mi affrettai a dire, «Sono contenta anch'io della nostra amicizia: non potrei chiedere di meglio!»
Sorrise ed io mi sentii disarmata, ricambiai il suo sorriso con entusiasmo e lui continuò:
«Sai, avendo George, non ho mai sentito il bisogno di trovare altri con cui passare il mio tempo... Se c'è George tutto è divertente e pieno di vita, siamo sempre stati inseparabili e lui è mio fratello ma anche il mio migliore amico, il mio mentore ed il mio alunno, è tutto questo allo stesso tempo. Ci siamo cresciuti a vicenda: con tanti fratelli era inevitabile. Stiamo sempre insieme, siamo uniti come se fossimo una cosa sola! Mi sento sempre confondere con lui e spesso lo facciamo di proposito, è davvero divertente!» Rise al ricordo di qualche scherzo, di sicuro! Sorrisi guardandolo e lui si voltò fiisando il suo sguardo nel mio, poi continuò:
«In ogni caso, lui c'è sempre per me, la mia vita è legata a lui in un modo così profondo che, anche volendo, non riusciremmo a separarci nè a sopravivere l'uno senza l'altro! Quindi, capirai che...Non ho mai sentito bisogno d'altro, mio fratello è tutto per me. Avere qualcuno come te con cui parlare e che, per di più, mi distingue da George senza difficoltà, è davvero una novità ed è... Fantastico! Necessario, anche: mio fratello non soffre d'insonnia e non avrei saputo cosa fare per passare il tempo, senza te!» Rise ed io gli sorrisi raggiante e lo abbracciai in preda all'emozione, con le lacrime agli occhi: mi stavo comportando come una bimba! Imbarazzata, cercai di spiegarmi:
«Scusami! Oddio, è che... Mi hai fatta emozionare! Sono contenta che ti piaccia passare le tue ore di insonnia con me!» Risi, tra le lacrime! «Ma, soprattutto, è fantastico il modo in cui parli di tuo fratello! Siete così incredibili insieme e sei fortunato ad averlo accanto, lo è anche lui ad avere te!»
«Oddio!» Rise, «Non volevo farti piangere! Anche tu potrai sempre contare su di me, comunque... Lo sai, vero?»
«Certo, e anche io sarò qui per te quando vorrai.» Gli sorrisi e ci guardarmmo imbarazzati...
«Ehm... Meglio andare ora, buonanotte amico mio!» Esclamai, ridendo.
«Buonanotte, amica mia!» Rise, di rimando.

Passammo i mesi e gli anni successivi a parlare, quando potevamo: lui mi raccontava dei loro nuovi scherzi e mi aiutava nel mio arrancare a scuola. La nostra amicizia procedeva così, in modo semplice e senza pretese! Sì, mi piaceva, ma non sentivo il bisogno di qualcosa di più... Ero solo una ragazzina e lui era il mio migliore amico, oramai.
Le strane vicende di Hogwarts in quegli anni, la paura per le aggressioni del mio secondo anno e il terrore per Black evaso da Azkaban durante il terzo, sparivano una ad una quando ero con lui!