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Autore: Diosmira    17/01/2014    2 recensioni
Una storia che parla d'amore e di paura, speranza e perseveranza.
Leggendola scoprirete la storia di una ragazza alla ricerca di ciò che le è stato tolto molto tempo fa: la Famiglia.
Lotterà con tutta se stessa per riaverla e attraversando gli oceani del tempo riuscirà ad ottenere la cosa più dolce: L'amore!
Ma potrebbe presto scoprire che spesso "l'amore può essere freddo come una tomba, un biglietto di sola andata per una tristezza infinita"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga, Successivo alla saga
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Serpent Ride

http://youtu.be/-ik-vPAMYYU

“That is not death which can eternal lie
And with strange aeons death may die”

 
Chicago, Illinois. 1918

Nonostante la confusione presente nell’ospedale, lo studio personale del Primario era piuttosto accogliente.
Lo spazio era ristretto ma rilassante: sembrava quasi impossibile che soltanto una porta proteggesse quel luogo dal dolore e dalla disperazione che regnavano fuori.
Una lunga scrivania color mogano ospitava una quantità infinita di scartoffie varie:
la maggior parte di queste contenevano i nomi delle persone che si erano rifugiate nella clinica con la speranza di guarire ma che non ce l’avevano fatta; altre, pochissime purtroppo, segnalavano le persone che invece avevano incontrato la salvezza.
Su entrambe le liste però mancava un nome : Edward Anthony Masen. 

- Com’è possibile che non sappiate dov’è!? Era sotto le vostre cure, voglio sapere che ne avete fatto! -

Emily prese un respiro profondo cercando di calmarsi. Non che fosse facile, aveva appena scoperto di essere completamente orfana da ben due giorni e l’unica persona sulla quale ora riponeva le sue speranze era scomparsa!

D’altro canto lei era soltanto una ragazzina e non poteva permettersi di perdere il controllo e fare scandali.

- La prego signorina Masen di ascoltarmi bene. – disse serio il Primario.

Era un uomo sulla cinquantina, ma la stanchezza degli ultimi giorni lo avevano provato molto.
Discuteva con quella giovane ragazza ormai da mezz’ora e, nonostante le facesse pena, non poteva permettersi di indugiare ancora; aveva del lavoro da fare e lei gli aveva fatto perdere fin troppo tempo!
 - Mi rincresce doverle recare un ulteriore dolore, ma deve capire che questi sono tempi difficili. Qui i malati arrivano come mosche e altrettanti ne escono morti! Non abbiamo i mezzi per controllarli tutti, è molto probabile che suo fratello sia morto e deve farsene una ragione!
Ora mi scusi ma devo proprio andare - Fece per uscire dallo studio ma la ragazza lo fermò ancora:

- Per carità dottore, se anche fosse  ...morto vorrei almeno sapere dove è stato condotto il c.corpo ..per favore, non c’è un modo per scoprirlo? -

Emily parlava trattenendo le lacrime: era straziante parlare di Edward in quei termini, ma se davvero se n’era andato anche lui, lei doveva vederlo.
Il Primario sospirò e ritornò alla scrivania, prese un foglietto pulito e vi scrisse qualcosa mentre Emily lo fissava. - Tenga, è l’indirizzo del dottor Cullen, è stato lui a denunciare la morte di sua madre. E’ un dottore brillante, sono sicuro che saprà darle delucidazioni riguardo a quanto è successo a suo fratello -

 - La ringrazio di cuore dottore! -

La ragazza, commossa, gli strinse la mano con un sorriso triste ma fiducioso.
 
Un altro sospiro uscì dalle labbra del medico.
“spero soltanto che Carlisle non deluda questa povera bambina” pensò.
Poi, mentre l’accompagnava all’uscita disse: - Mi raccomando, faccia attenzione e si riguardi. Il dottore di cui le ho parlato manca da un paio di giorni, temo si sia ammalato -

- Non si preoccupi, farò attenzione. Arrivederci! -

Così dicendo Emily si affrettò a raggiungere la carrozzina dove Albert la stava aspettando.
Poco lontano, il Primario sperò di non doverla più rivedere tra le mura di quell’ospedale.

"Non c’è morte che possa mentire in eterno
e tra miliardi di anni anche la morte potrebbe morire"

Prima di andare a cercare il dottor Cullen, Emily decise di tornare a casa.

Dovevo sistemare le carte per il funerale dei suoi genitori.
Non aveva nessuno da invitare, nessuno che potesse condividere il suo dolore.. e poi doveva trovare Edward.
Non nutriva molte speranze, infondo erano già passati due giorni dalla sua scomparsa.
Sapeva che se davvero era morto, probabilmente era già stato seppellito… magari in una fossa comune.
Cercò di scacciare quei pensieri dalla mente e andò a farsi un bagno.
Emily Mary Masen, hai passato una pessima giornata!
E mentre l'acqua bollente della vasca si scontrava sulla sua pelle, piangeva.
Mamma.. Papà.. Ed..   non aveva visto nessuno di loro per ben tre anni, da quando era stata mandata in quello stupido Istituto!
Nessun sorriso, nessun abbraccio... Niente! Solo lettere e parole buttate al vento!
La realtà dei fatti le tolse il respiro quando realizzò che davvero, era sola.

But a cold heart is a dead heart
And a deserted soul is gone

 
Forks, Washington. 2006

Era una sera di festa in quella casa, ma ormai nessuno aveva voglia di festeggiare.
Qualcosa era decisamente andato storto, ma del resto è una cosa più che naturale che vi siano catastrofi quando un’umana si unisce a Vampiri.
Creature molto insolite, i vampiri. Sono esseri mostruosi, assetati di un sangue che ormai nelle loro vene non scorre più. 
Senza anima, bramano la vita più di chiunque altro.
Eppure avvolte anche ciò che sembra essere immediato e autentico riesce a sorprendere la Natura, e questi vampiri particolari sono pipistrelli che giocano a fare le colombe.
 
Ma colui che ha permesso che ciò accadesse, lo stesso che ora, in una bella cucina luminosa si sta prendendo cura di una ragazza umana ferita,
Lui che è stato il primo a cambiare, ha commesso un piccolissimo errore.
Un errore destinato a cambiare le vite di molte persone e forse anche la sua.
 
Mentre Carlisle puliva la ferita di Bella, decise di raccontarle come fu la trasformazione di Edward. Pensava potesse esserle utile per capire come mai la trasformazione fosse per loro un argomento così delicato.
Ricordò il clima angosciante dell’ospedale, l’atmosfera opprimente di morte.. e poi la famiglia Masen.
Una preghiera, una supplica delirante lo avevano convinto a compiere un gesto che per secoli aveva evitato e temuto.

- Non mi sono mai pentito di aver salvato Edward - le disse - Le circostanze erano a mio favore: l’ospedale era pieno di morti e di malati, più morti che malati, nessuno poteva accorgersi della sua assenza. Inoltre i suoi genitori erano morti e lui era rimasto solo. Non mi sento in colpa per quello che ho fatto -
Carlisle finì di parlare con un sospiro nostalgico.. e rammaricato.
 
Perché Lui sapeva di aver mentito, perché la sua prima vittima non era sola.

Ma un cuore gelido è un cuore morto
E un'anima abbandonata è perduta

 

Chicago, Illinois. 1918

Erano le quattro del pomeriggio quando Carlisle, con il suo fine udito, sentì qualcuno indugiare davanti alla porta di casa sua.
Si alzò cauto dalla sieda sulla quale era seduto per vegliare meglio sul ragazzo.
Edward.. temeva che qualcuno avesse sentito le sue urla incessanti.
Erano giorni che lo guardava impotente, ma capiva che la trasformazione stava andando avanti grazie al ritmo decelerato del suo cuore.
Aveva smesso di gridare solamente da poche ore, ma ancora non dava cenni di ripresa. Lento, il cuore batteva ancora, a singhiozzi: ormai è questione di minuti pensò.
 
Toc Toc. Chiunque fosse là fuori, si era deciso a bussare.
Il vampiro andò ad aprire la porta, pregando affinché il ragazzo non ricominciasse ad urlare nel momento meno opportuno.
Ciò che vide una volta uscito di casa lo registrò nel suo cuore gelido come una ferita non rimarginabile
Fuori dalla sua abitazione lo aspettava una ragazzina minuta dai lunghi capelli ricci ramati. Aveva gli occhi dannatamente verdi!
Non poteva avere più di diciassette anni, e il sospetto di chi potesse essere gli martellò il petto con fitte dolorosissime che mai avrebbe pensato di poter sentire.
Bum---Bum----BumBum----Bum
Si fissarono per alcuni secondi, entrambi avevano la morte e l’angoscia nel cuore. Poi la ragazza parlò:

- Lei è il Dottor Cullen? -

- Sì e lei? -

La ragazza gli sorrise, e senza sapere quanto dolore gli stava infliggendo rispose:

- Mi chiamo Emily, Emily Mary Masen. Sono la figlia di Elizabeth e di Edward Masen. Non sono sicura che se li ricordi, ma mi hanno detto che li ha seguiti lei..-

Carlisle annuì tristemente
Bum-Bum----Bum--------

- Certo che li ricordo, mi dispiace molto, non avevo idea che avessero anche una figlia -

Non lo sapevo…
La ragazza abbassò il capo qualche secondo, ma si riprese quasi immediatamente.

  • È per questo che sono qui. Mio fratello. È sparito dall’ospedale, mi hanno detto che forse lei può aiutarmi. La prego, voglio solo sapere se è vivo, e se è morto vorrei sapere dove l’hanno.. portato! -
    Le guance della ragazza si colorarono per la forza con cui disse quelle parole.
    Carlisle.. cosa hai fatto?

     

    E mentre il cuore della giovane ragazza correva impazzito in cerca di una vaga speranza, a pochi passi da lei, silenzioso, un altro cuore..
     
    Bum---bum-b—bum-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

.. cessava di battere.


Il vampiro scosse la testa:

- Mi dispiace tanto, Emily - pronunciò il suo nome con calore e dolore

- Non posso fare niente per te -

Poi le chiuse la porta in faccia, lasciandola in lacrime sotto casa sua.
Quando si mise a gridare e a colpire la porta con pugni e calci, fece finta di non sentire.
Non posso fare più niente. Edward ora ha soltanto me. 







A.D.A (02/10/2014)
Le canzoni citate in questo capitolo sono:
- Serpent Ride, H.I.M
- Buried Alive By Love, H.I.M

Spero che il capitolo vi abbia coinvolto come ha fatto con me durante la sua stesura.
Buona lettura
*Diosmy*


 

  
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