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Autore: Katherin    17/01/2014    1 recensioni
Sara Simons è la figlia 18 enne del direttore della famosa rivista di moda Vogue. Di professione fa la modella. E' la solita figlia viziata, maleducata e testarda. Dopo un conflitto con i genitori viene mandata in Germania, a Schwangau per fare una ''vacanza''. Accompagnata da Mitchell, un amico di famiglia, la ragazza inizia le sue avventure dal castello di Neuschwanstein. Un particolare viaggio le cambierà radicalmente la vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte 6


La Sala da pranzo...quell'enorme sala, decoratissima. 
Le tende rosse con una decorazione di fili d'oro erano abbinate al tappeto dello stesso colore.
Al centro della sala si trovava un tavolo enorme, color oro.
Sulle pareti erano dipinti dei mosaici che raffiguravano dei cigni,il simbolo di Neuschwanstein.
Il Re era seduto a capo tavola e intorno a lui c'erano vari personaggi.
Vicino al Re era seduta Sofia, la sua fidanzata e anche Fredrick era stato invitato a cena.
-Signorina Sara... accomodati!- disse il Re alzando un calice d'oro.
-Si, mio signore!- si inchinò e Marta le aiutò a sedersi.
Lanciò un occhiata a Fredrick. Quanto odiava quel ragazzo...
-Allora.. Sara... raccontaci qualcosa dell'America!- disse il Re.
-Oh ma certo... America...è America, il solito,come sempre. A New York ci sono molto spesso le mostre d'arte, di moda, di musica.
Quasi tutte le settimane ci sono dei concerti. 
Molti famosi personaggi vengono a esibirsi nella grande mela. E una delle città più famose del mondo, è ovvio!-
-Che tipo di personaggi famosi? Io sono un appasionato di musica, conosco quasi tutti i musicisti- chiese il Re.
-Beh.. tutti.. Beyoncé, Justin Bieber, Miley Cryus, Demi Lovat.......- si fermò quando vide le facce schifate degli altri.
-Chi?- chiese il Re alzando il tono della voce.
-Hehehehe, scherzavo, scherzavo!- ridacchiò Sara e cercò di ricordare qualcosa della storia della musica.- Volevo dire William Billings, ehm....eh....H..Henry Cowell..eh..molti altri- sorrise a 32 denti per coprire in qualche modo la situazione imbarazzante che aveva creato.
-Crowell..lo conosco!-sorrise il Re.
-Già..è veramente..fantastico- deglutì con un sorriso forzato stampato in faccia.
-Bene Sara..molto bene- sorrise il Re - Ti assumo come mio consigliere!-
-Ma ... Mio Signore...- si alzò in piedi Fredrick.
-SILENZIO!- gridò il Re battendo un pugno sul tavolo.
Il ragazzo deglutì - Mio signore....- si inchinò e uscì dalla Sala.
-Ma perché fa cosi?- chiese Sara a Sofia.
-Non ne ho idea- alzò le spalle Sofia.
-Non fate caso a Fredrick...lui ha sempre qualcosa da obiettare- ridacchiò il Re.
Finirono di cenare e Marta accompagnò Sara nella sua stanza.
-Marta... ma che cos'ha Fredrick...mi odia!-
-Non ne ho idea, mia signora!- disse Marta mentre alimentava il cammino della camera di Sara. Lei nel frattempo si era distesa sul letto e guardava il cellulare.
-Se serve qualcosa basta suonare il campanello- sorrise Marta e uscì dalla stanza.
-Stupido Fredrick... ma che cazzo vuole da me?- mormorò Sara e buttò via il cellulare per poi addormentarsi guardando il fuoco.
..............
I raggi del sole splendente di giugno le illuminarono il viso. 
Aprì gli occhi e sussultò quando vide che si trovava ancora nel castello.
Non era un sogno...era ancora lì, nel 1800.
Sospirò e si alzò, sedendosi sul letto.
Si guardò intorno di nuovo. La stanza era bellissima come sempre.
Si strofinò gli occhi e aprì le finestre per poi uscire sul balcone.
Il vento fresco le sfiorò il viso. Chiuse gli occhi.
Qui, l'aria era freschissima e pulita a differenza da New York. La sua stanza era in una delle Torri più alte del castello e da lì c'era una vista da mozzafiato.
Si vedeva tutta la valle intorno. 
Era veramente una bella giornata...ma lei era triste. Le mancava Mitchell e odiava vivere nel 800' dove non funzionava ne wi-fi, ne internet, ne cellulari...niente di niente.
Era come se....fosse tornata a quando aveva 5 anni, anzi, peggio.
Rientrò nella stanza e si guardò allo specchio. 
-Wow..sono...orribile...- fece una smorfia.
Iniziò ad aprire i cassonetti per cercare dei trucchi ma non ne trovava.
Prese allora il campanellino e lo suono.
In poco tempo, Marta era già lì.
Le aiutò a sistemarsi i capelli e le portò dell'acqua per lavarsi.
Dopo di ché le aiutò a mettere su un nuovo vestito e la preparò per la colazione.
Questa volta però non era a tavola con il Re, ma solo con i funzionari di corte.
Una volta pronta, Marta la accompagno nella sala da pranzo dove erano riuniti una decina di persone. 
Si sedette vicino a Fredrick...purtroppo quello era ovunque.
Fece una smorfia e si sedette senza degnarli di uno sguardo.
-Ora non mi degno nemmeno di un saluto...-
disse il biondo con un tono provocatorio.
-Cosa vuoi Fredrick?- chiese senza guardarlo.
-Niente. Maleducata!- rispose lui e si mise a mangiare.
Lei roteò gli occhi e iniziò a chiacherare con gli altri presenti nella sala.
Tutti le chiedevano dell'America, della sua vita e lei era felice di raccontare a tutti la sua storia...ovviamente modificandola da certi punti di vista per renderla adatta per le persone dell'800.
-Vino?- chiese il maggiordomo.
-Si- rispose Sara sorridendo gentilmente.
Chiese lo stesso a Fredrick ma mentre stava versando il vino nel bicchiere, il bicchiere gli scivolò dalla mano e cadde sul vestito azzurro della ragazza sporcandolo.
Lei si alzò di scatto e pure il ragazzo.
-Brutto Figlio di P....- si bloccò vedendo le facce
degli altri funzionari.
Sospirò e corse via per poi uscire dalla sala.
Lui sa segui gridando il suo nome ma la ragazza non si fermò.
Uscirono dalla Sala... lei a qualche metro più avanti correva salendo le scale. 
-Sara...Fermati!- gridava Fredrick.
-Vai a Fanculo Fredrick!- correva senza fermarsi.
Ma il biondo la raggiunse velocemente e l'afferrò per la mano bloccandola sulle scale a chiocciola che portavano alla stanza della ragazza.
-Fermati!- le disse con un tono calmo e silenzioso.
-Non mi fermo! Guarda cosa hai fatto! Mi fai fare delle figure di merda davanti a tutti i funzionari! Perché mi odi così tanto?!- gridava Sara con le lacrime agli occhi.
-Ma io....io non ti odio- rispose il ragazzo.
-Ah davvero? Sono due giorni che sono qui e hai fatto di tutto pur di farmi stare male! Lo vedo benissimo.-
-Sara...mi dispiace. Io non l'ho fatto apposta!- disse lui trattenendola e guardandola negli occhi.
-VAI A FARTI FOTTERE!- gridò Sara e con un gesto rapido si tolse la mano dalla sua presa e corse in camera sua.
-D'accordo Stronza! Fa come ti pare.. Io ero venuto a scusarmi.. e tu fai ancora la dura! Va bene.. tanto sei la preferita del Re ora!- ripose gridando e scese dalle scale.
Sara entrò nella sua camera sbattendo la porta per chiuderla e si appoggiò su di essa sospirando.
-Non c'e la faccio più!- sussurrò e si mise a piangere. 
Scivolò e si sedettee per terra con le mani sul viso. Perché doveva essere lì, in quel luogo?
Chi è stato a fare quell' incantesimo e portarla in quel tempo? E perché? 
Le mancava la sua vita...quella vera, dove non doveva fingere di essere qualcun' altro.
In quell'istante l'unica cosa certa che aveva era che odiava tutto quanto in quel posto.
  
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