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Autore: Sognatrice_2000    17/01/2014    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Shiho non avesse mai abbandonato l'organizzazione?Come sarebbe stata la sua vita?
La nostra protagonista dovrà affrontare nuove sfide,nuovi amori ed eventi inaspettati.
(GinxSherry)
Dedicato a Cami sunny,che ha seguito con pazienza la mia precedente storia. Grazie mille,Cami!
Genere: Introspettivo, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Akemi Miyano, Gin | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Shiho alzò nuovamente lo sguardo per osservare meglio l’uomo che aveva di fronte. Sembrava un uomo normale,come tanti altri,ma la ragazza percepì chiaramente la cattiveria e l’odio nei suoi occhi. Inoltre aveva notato che per tutto il tempo non aveva smesso di guardarla,e la cosa la infastidiva e la intimoriva al tempo stesso.
La voce di Vermouth riecheggiò tra le pareti della stanza,destando la scienziata dai suoi pensieri:-Bene,per ora occupatene tu,te lo affido. Da oggi lui è la tua nuova cavia,sei autorizzata a testare su di lui tutti i farmaci ed i prodotti che non sono ancora stati sperimentati sugli esseri umani. Ora vi lascio,buon lavoro.
Detto questo,uscì velocemente dalla stanza,lasciando Shiho e Akira da soli. Shiho si sentiva leggermente in soggezione dalla sua presenza,ma non voleva che egli lo notasse.
Decise quindi di occuparsi del suo lavoro,e lasciare da parte le sue sensazioni.
-Allora,mi servirebbero i tuoi dati e le tue caratteristiche fisiche. Naturalmente avrò anche bisogno di farti un piccolo prelievo di sangue-disse con tono calmo e professionale.
Eppure tutta la sua tranquillità svanì quando sentì ciò che Akira aveva pronunciato subito dopo:-Per me è davvero un grande onore essere utile ad una scienziata così bella.
Shiho sentì un lieve rossore sulle guance,ma decise di fare finta di niente,non rispondendo alle parole di quell’uomo.
Invece prese una siringa e imbevette d’alcol un batuffolo di ovatta.
-Siediti lì- gli disse indicando un lettino bianco sul fondo della stanza-devo prelevarti un po’di sangue,ci vorrà soltanto un minuto.
L’uomo si sedette sul lettino che Shiho gli aveva indicato,e la ragazza si avvicinò. Gli tirò su delicatamente la manica della camicia,dopodiché infilò l’ago nel braccio. Pochi secondi dopo lo sfilò piano,e premette sulla sua pelle un batuffolo intriso d’alcol. Stava per ritrarre la mano,quando sentì quella dell’uomo che si posava sulla sua. Scorse nei suoi occhi una luce diabolica.
-Cosa vuoi fare?Lasciami immediatamente-disse Shiho con tono sostenuto. Spaventata, lo vide avvicinarsi ancora di più a lei,ma per fortuna proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta. Akira si allontanò infastidito,mentre Shiho corse in un attimo ad aprire la porta. Chiunque fosse,lei era estremamente grata a chi fosse venuto,perché altrimenti non sapeva cosa avrebbe potuto fargli Akira. E fu ancora più felice quando aprì la porta e vide la sagoma alta e imponente di Gin.
-Ciao,come mai sei venuto qui?-gli chiese sorridendo.
-Avevo voglia di vederti-le rispose lui abbracciandola forte.
Lei ebbe un brivido di piacere,poi si ricordò di tutti i suoi impegni e si staccò da lui.
-Mi fa piacere,ma adesso ho molto da fare-disse Shiho.
A quel punto Gin sbirciò all’interno della stanza,e fu sorpreso nel vedere un uomo seduto su di un lettino.
-Chi è lui?-le chiese leggermente infastidito,indicandolo.   
Lei gli rivolse un sorriso:-Oh,lui è la mia nuova cavia. Vermouth ha deciso di affidarlo a me per fargli testare i miei medicinali.
-Dovrei stare tranquillo?-domandò allora lui.
Shiho capì a cosa si riferiva:-Vediamo se questo ti basta come risposta.
E dopo aver detto così si sollevò sulle punte dei piedi e sfiorò dolcemente le sue labbra.
-D’accordo,direi che mi hai convinto. Ci vediamo,Sherry- disse lui in tono scherzoso,facendole una lieve carezza sulla guancia.
La scienziata lo salutò, e quando fu uscito,notò che Akira la guardava seccato.
-E così hai un fidanzato … -disse lui a voce bassa.
Shiho rimase stupita da quell’affermazione inaspettata,ma si riprese subito:-Esatto,proprio così. Sai,all’inizio non avrei mai pensato di innamorarmi di lui. Ma poi un giorno mi ha aiutata,e i miei sentimenti sono cambiati. Ho cominciato a provare un’attrazione fisica nei suoi confronti,che pian piano si è trasformata in amore vero.
Poi si bloccò. Ma cosa le saltava in mente? Perché raccontare ad uno sconosciuto tante cose personali?
Akira la fissò per qualche secondo,poi per la prima volta sorrise:-Lo sai,sei davvero una ragazza molto carina. Mi sei piaciuta subito,ma anche sei fidanzata,non ho proprio nessuna speranza?
Shiho rise sommessamente:-Direi proprio di no. Però potremo essere amici. Ho sempre sognato di avere accanto qualcuno a cui poter confidare i miei pensieri,e che mi apprezzasse per quello che sono.
-Allora hai trovato la persona giusta. Amici?-chiese lui.
-Amici- assicurò lei con un luminoso sorriso.
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Erano passati molti giorni da allora. Shiho viveva la sua vita serenamente,senza pensieri. Quando ogni giorno si recava al laboratorio,era felice perché poteva parlare con Akira. Finalmente aveva trovato un vero amico. Le sue giornate in quel posto così monotono si erano fatte più allegre,e la ragazza poteva dire per la prima volta,che finalmente la sua vita stava diventando normale. Aveva una sorella che le voleva moltissimo bene,un amico che sapeva consigliarla in molte occasioni,e un uomo che amava con tutta sè stessa. Non avrebbe potuto desiderare di più. Ma quella gioia non era destinata a durare a lungo. Shiho in realtà non poteva sapere che,nonostante quello che avesse detto,Akira fosse ancora innamorato di lei. Anzi,nello starle così vicino per tanto tempo tutti i giorni,adesso lo era ancora di più. Ma presto,molto presto,l’avrebbe scoperto.
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Sembrava una giornata qualunque,il tramonto ne segnava la fine,colorando di varie sfumature rosse i palazzi. Shiho si sentiva molto stanca,quel giorno aveva lavorato più del solito. Akira,seduto su una sedia lì vicino,tamburellava le dita sul tavolo,non  sapendo cosa fare.
La scienziata diede un’ultima occhiata al suo lavoro,poi spense il computer.
-Bene,per oggi ho finito. Stasera Gin mi ha invitata a cena in un ristorante qui vicino,e non mi resta molto tempo per prepararmi-disse con tono felice.
Akira si sentì travolto da un’ondata di gelosia: basta,non ce la faceva più ad andare avanti così.
-Ci vediamo domani,Akira -disse ancora Shiho con un sorriso,aprendo la porta.
-Ehi,aspetta!-la richiamò lui-mi pare che tu abbia dimenticato qualcosa sulla scrivania.
La ragazza socchiuse la porta,e si diresse verso il tavolo sospirando.
-Dove?-chiese- io non vedo nien--— si bloccò all’improvviso,notando che Akira le si era avvicinato alle spalle.
Con uno scatto fulmineo,le afferrò i polsi con forza e la sbattè con violenza contro il muro.
-Cosa fai?Akira … -disse lei spaventata.
-Io non ce la faccio più … devi essere mia. Non sopporto che tu ami un altro- rispose avvicinandosi al suo viso.
Shiho cercò di dimenarsi,ma lui la teneva stretta impedendole di muoversi.
In un attimo,Shiho sentì le labbra di Akira che premevano sulle sue.
Dallo spiraglio della porta,un occhio di ghiaccio scrutava la scena.
  
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