Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: tatarella20    18/01/2014    3 recensioni
Quando ti accorgi che nella tua vita c'è qualcosa che non va, che hai accanto la persona sbagliata, è proprio quello il momento in cui tutto e tutti tornano al loro posto!Un ritorno atteso da troppi anni, una verità nascosta a tutto e a tutti, un amore senza limite che oltrepassa gli oceani, e una vita piena di inaspettate sorprese, di amici fidati e di situazioni scomode e a volte divertenti, un agglomerato di situazioni che porteranno Patty, Matias, Bruno, Antonella, Guido, Giusy e tutti gli altri protagonisti del Mondo di Patty a scontrarsi con la vita da quasi 30enni, e a far capire che si deve crescere, anche se non si vuole!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matias Beltràn, Nuovo Personaggio, Patricia Díaz Rivarola, Un po' tutti | Coppie: Antonella/Bruno, Guido/Josefina, Matias/Patricia
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gli occhi di Carlos:

 

6. Shock e flashback

 

Mai nella vita avrei creduto di trovarmi in una situazione simile, mio padre fermo sulla porta della cucina, lo sguardo terrificante così come l'urlo che pochi istanti prima aveva lanciato. Matias si parò davanti a me cercando di darmi il tempo di rivestirmi e cercando di proteggermi dalla furia di mio padre:

  • “Leandro calma!” - disse Matias ma fù poco convincente

  • “Non mi dire di stare calmo Matias!”

  • “Papà ti prego...” - dissi mentre scesi dal tavolo e recuperai la maglietta di Matias

  • “Patty!Per favore...Sono pur sempre tuo padre!Che tu abbia un figlio o meno, come credi che mi possa sentire vedendoti nello stato in cui eri...?Spiegamelo...”

  • “Schifato?” - chiesi cauta

  • “No!Non è questione di essere schifato...E' questione che non riuscite a capire...”

  • “Cosa c'è da capire Leandro!?” - chiese Matias, mentre mia madre si affacciava alla porta cercando di capire cosa stesse succedendo

  • “Matias, sei in casa mia, con mia figlia, abbi un briciolo di rispetto...Non so se ti rendi conto, ma di là c'è tuo figlio...Che cosa sarebbe successo se fosse entrato lui invece che me!?”

  • “Ma non è successo...” - risposi tranquilla

  • “Ma scusate che sta succedendo?” - chiese mia madre ferma ad ascoltare

  • “Succede che nostra figlia e il signore qui presente stavano dando spettacolo!” - disse mio padre infervorato

  • “Oh cielo!In cucina...?”

  • “Sul tavolo...” - rispose mio padre

  • “Oh!Wow...” - rispose incredula mia madre, mio padre si voltò verso di lei con sguardo ammonitore cercando di farle capire qualcosa

  • “Tesoro, pensi veramente che non sarebbe successo?” - chiese invece mia madre con calma

  • “Carmen ti prego...Non diciamo assurdità!”

  • “Hanno quasi 30 anni, sono grandi abbastanza da capire cosa vogliono e cosa non vogliono...E non mi pare che noi abbiamo fatto diversamente!” - rispose mia madre

  • “Carmen quando tre anni fa Patty tornò a casa e ci disse di aspettare un figlio, sapevamo perfettamente di chi fosse, ma speravo che fosse finita lì...Che un assurdità del genere non continuasse!Adesso torna e crede di poter fare ciò che vuole con mia figlia...!?”

  • “Papà e se fosse ciò che voglio anche io?!” - gli sguardi di mio padre, mia madre e Matias si concentrarono su di me

  • “Tesoro ti prego ragiona!” - rispose mio padre

  • “No papà...Prova tu a ragionare!Tu e la mamma avete fatto uguale a noi...Ti stavi per sposare con una persona che non amavi, siete sempre stati innamorati e non potete assolutamente prendervela con noi!Non puoi recriminare su una cosa del genere...” - dissi

  • “Leandro...Non sono tornato con l'intenzione di farla stare male!Anzi inizialmente avevo intenzione di non fare nulla...Però ho conosciuto Carlos e quando ho visto i suoi occhi mi hanno detto che mi stavano aspettando!E' stato più forte di me, voi penserete che sono un cretino, un idiota e un fesso, ma non permetterò a nessuno di prendersela con lei...Sono stato io a riavvicinarmi e non ho intenzione di cambiare idea...” - disse deciso guardando fisso negli occhi mio padre che vidi arrendersi e si avvicinò a Matias mettendogli una mano sulla spalla

  • “Va bene!Ma possiamo parlarne quando ti sarai rivestito...E magari davanti a una pizza...”

  • “Eheheh!Scusa hai ragione Leandro...” - rispose Matias, la tensione creata si sciolse, mia madre ridacchiò divertita

  • “E anche tu!” - disse mio padre rivolto verso di me

  • “Si!Ora usciamo...” - fecero per uscire ma mia madre si girò verso di noi, bloccando l'uscita anche a mio padre

  • “Un ultima cosa!Vorrei che ci fossero anche Roberto e Laura a questa pizza improvvisata!Mi sembra giusto...”

  • “Certo!” - rispose Matias, vidi mio padre sorridere e alla fine uscirono

  • “Ci mancava anche la figuraccia...” - dissi imbarazzata cercando di mettermi il reggiseno senza togliere la maglietta, facendo un po' di difficoltà

  • “Beh!Per lo meno abbiamo chiarito un paio di cose...”

  • “Hai ragione!” - risposi circondandogli il collo con le mia braccia

  • “Ah proposito del discorso di prima...” - disse malizioso

  • “Immagino che tu voglia sapere quando lo potremmo riprendere!” - risposi altrettanto maliziosamente

  • “Uhm si!”

  • “Se questa sera lasciassimo Carlos ai tuoi noi potremmo passare un po' di tempo insieme!”

  • “Una notte magari?”

  • “Siamo impazienti...” - risposi maliziosa

  • “Tu non ne hai idea...” - rispose ricominciando a baciarmi, questa volta riuscimmo a fermarci in tempo, mi staccai da lui e mi ricomposi

  • “Dopo...” - mi disse tossendo

  • “Si, dopo!Ora ho fame quindi andiamo?” - dissi

  • “Si, andiamo!”

Uscimmo dalla cucina e trovammo tutti ad attenderci, compresi i genitori di Matias, così mi chiesi per quanto tempo eravamo rimasti chiusi in quella stanza.

Andammo a mangiare fuori e fù una delle serate più belle della nostra vita eravamo al completo, mancavano solo Guido e Giusy e poi saremmo stati veramente contenti, Matias non sapeva ancora nulla della gravidanza della sorella, e anche se non si erano più visti speravo che si convincesse a parlare con lei, magari proprio la sera dopo a cena, con tutti gli altri.

 

Dopo cena, lasciammo Carlos ai genitori di Matias, i nostri rispettivi genitori ci lasciarono con il beneficio del dubbio e sparimmo nel cuore della notte di Buenos Aires dirigendoci verso casa sua, che era la più vicina tra le due.

Eravamo al limite la nostra resistenza era finita, appena arrivati davanti alla porta, cercai di aprire ma i baci che Matias mi lasciava sul collo erano molto distraenti, alla fine riuscii nel mio intento appena entrammo Matias chiuse la porta con un calcio e mi ritrovai appoggiata al muro, i baci si fecero più intensi e desiderosi, il respiro iniziò ad essere affannoso, gli tolsi la maglietta e passai le mie mani sul suo petto scolpito, sentii la mia camicia strapparsi e in pochi secondi mi ritrovai con la schiena appoggiata a terra, facemmo l'amore sul pavimento all'entrata della casa, la voglia, la passione che ci aveva infuocato il sangue ci aveva costretto a non arrivare al letto ma a fermarci un po' prima.

 

Il mattino arrivò troppo presto, nella notte riuscimmo a spostarci lentamente nel letto, passammo per il divano, per la cucina e per la famosa vasca da bagno.

Mi ritrovai alla fine stesa nel letto, completamente nuda, un solo lenzuolo che copriva sia me che lui, il sole penetrava dalla finestra e mi sentii carezzare la schiena, mi voltai lentamente e lo vidi sorridere e sorrisi in risposta:

  • “Buongiorno...!” - mi disse

  • “Giorno!”

  • “Come stai?”

  • “Io...?Alla grande...Tu?”

  • “Molto bene...” - rispose baciandomi la punta del naso

  • “Mmmm...ti ricordi in Spagna!?”

  • “Oh Si!Tre giorni impegnativi...” - rispose malizioso

  • “Io pensavo alle mattine impegnative!” - risposi baciandolo, lo sentii ridacchiare sulle mie labbra, finché il bacio si fece più profondo, per poi staccarsi

  • “Dobbiamo organizzare la serata!Se la passiamo a letto non penso che gli altri siano molto entusiasti... - rispose, allontanandosi, protestai staccandomi da lui e ributtandomi sul letto - Però un oretta non dovrebbe recarci tanto disturbo!” - mi disse, riprendendo a baciarmi, rifacemmo l'amore e quando ci svegliammo di nuovo, l'orologio sul comodino segnava mezzogiorno passato

  • “Oddio!Matias, Matias svegliati...”

  • “Che c'é?” - chiese alzandosi di scatto sul letto

  • “Hai visto che ore sono?”

  • “No...perchè? - lo vidi girare lo sguardo verso l'orologio – Oh Cazzo!!”

  • “Parola appropriata...” - risposi alzandomi e cercando le mie cose per la casa, non trovandole dovetti ripiegare sulla sua maglietta che trovai all'ingresso

  • “Patty...come ci organizziamo per questa sera?” - chiese scendendo le scale, il campanello suonò in quel momento e visto che ero vicina alla porta andai ad aprire.

Bruno, Guido, Alan e Fabio mi guardarono da testa a piedi e sorrisero maliziosi. Io in risposta gli chiusi la porta in faccia.

  • “Chi era?!” - chiese Matias

  • “Per te!” - risposi correndo per la casa cercando almeno i pantaloni, mentre il campanello suonava di nuovo

  • “Arrivo..” - disse Matias, quando aprii la porta lo sentii dalla camera scoppiare a ridere, i quattro ragazzi entrarono, non potei vederlo in quel momento ma dopo Matias mi raccontò che Alan passando vicino al mobile all'ingresso trovò il mio reggiseno

  • “Come va ragazzi?”

  • “Oh noi bene!A te invece?”

  • “Non fare queste domande Guido, non lo vedi come sta messo?” - rispose Fabio ridacchiando, da sopra le scale vidi Matias abbassare la testa e scoprire di essere ancora in boxer

  • “Io ho un paio di boxer con le pecorelle....Antonella li detesta!” - rispose Bruno sghignazzando divertito

  • “Davvero?” - chiese Matias, trovando i suoi jeans vicino al divano e infilandoseli

  • “Si, ha cercato più di una volta di eliminarli...”

  • “Non c'è mai riuscita immagino?” - chiese Alan

  • “No!Sono sempre riuscito a salvarli...”

  • “A proposito di donne!Lo splendore che ci ha aperto in maglietta pochi istanti fa dov'è finito?” - chiese Fabio malizioso

  • “Sono qui...” - risposi rossa come un peperone da in cima alle scale

  • “Buongiorno Patty!” - disse Guido mentre gli altri mi salutarono con la mano

  • “Buongiorno a tutti!” - risposi, scesi le scale e rimasi immobile dietro Matias lui tirò fuori il mio reggiseno dalla tasca e me lo passò

  • “E' tuo...” - mi disse, la mia faccia diventò color pomodoro e i ragazzi, mentre fuggivo di nuovo su per le scale, scoppiarono a ridere

  • “Antonella mi ha detto di questa sera?!” - disse Bruno

  • “Si, l'abbiamo sentita ieri sera e dobbiamo organizzare qualcosa...Solo che...” - rispose Matias ma non concluse la frase, facendo un gesto ovvio

  • “Si, lo abbiamo capito!” - rispose Guido

  • “Se volete c'è ne occupiamo noi...Siamo arrivati poco fa...” - disse Alan

  • “C'è anche Giusy?” - chiese Matias

  • “Si è a casa!”

  • “Bene!!Allora se per voi non è un problema io dovrei parlare con te e Giusy prima di questa sera...” - disse Matias

  • “Ok!” - rispose Guido

  • “Allora facciamo così...Noi organizziamo tutto!E poi ti facciamo sapere...Tu sistema quello che hai da sistemare con tua sorella...Vi va bene?” - disse Alan

  • “Si perfetto...Ci sentiamo più tardi allora?!” - chiese Fabio alzandosi insieme a Bruno e Alan mentre Guido rimase seduto

  • “Si vi ringrazio!” - Matias li accompagnò alla porta mentre io mi riaffacciai dalle scale, vidi Guido seduto sul divano e si mise a ridere

  • “Mai avrei creduto di vederti ridotta così!” - mi disse ridendo

  • “Non fare commenti!”

  • “Ti prego concedimelo...E' una scena che non si vede tutti i giorni!Se avessi avuto la prontezza di fotografarti con il cellulare, saresti già su Fotolog!”

  • “Non oseresti mai, un avvocato in gamba come te, non sarebbe in grado di pubblicare foto spiacevoli!” - dissi sedendomi

  • “Tu non lo sai, ma di Giusy pubblicate c'e ne sono parecchie!” - rispose ammiccante, io rimasi a bocca aperta e Guido riprese a ridere

  • “Che avete da ridere voi due?” - chiese Matias

  • “Veramente è solo lui che ride!” - risposi accigliata

  • “Oddio!!Non c'è la faccio più...Patty eri bellissima!!Una scena favolosa, questa è da mettere nell'annuario...” - rispose Guido piegato in due dal ridere

  • “Fate ancora l'annuario...?” - chiese Matias

  • “Ovvio...E' la tradizionale cena del sabato sera...E visto che è sabato!Purtroppo verrà aggiornato questa sera...” - risposi amareggiata

  • “E chi c'è l'ha quest'anno?” - chiese Matias

  • “Sol e Santiago!” - rispose Guido riprendendosi dalla ridarella

  • “Come mai tu sei ancora qui...?!” - chiesi a Guido non capendo perchè gli altri se ne fossero andati e lui era rimasto

  • “Ah già!Hai ragione, mi faccio una doccia...Vieni con me?” - mi chiese Matias

  • “Eh no!Me ne vado...” - rispose Guido

  • “Ha ragione!Vado a casa...” - dissi io

  • “Ti aspettiamo da noi...” - mi disse Guido, mentre mi accingevo ad andare verso la porta

  • “Perchè?” - chiesi curiosa, mentre Matias spariva nel bagno

  • “Matias vuole parlare con noi...E visto che ci devi essere anche tu...” - rispose

  • “Ok!Una mezzora e sono da voi!A tra poco...”

Uscii di corsa, quando fui in strada mi accorsi di avere ancora la maglietta di Matias in dosso, aveva un buon profumo, arrivai a casa mi feci la doccia e usci per dirigermi dalla mia migliore amica.

Arrivai da Giusy prima di Guido e Matias:

  • “Ciao tesoro...” - dissi rivolta a Giusy

  • “Ehi!Dov'è il mio nipotino?” - mi chiese appena entrata in casa

  • “Con i tuoi!”

  • “Come mai?”

  • “Beh è una lunga storia!”

  • “Ho tempo...”

  • “No!Non ne hai, stanno per arrivare Guido e Matias e visto che tuo fratello vuole parlare con voi direi che la storia di Carlos in questo momento non ti interessa!” - risposi sedendomi sul divano, andò a prendere due tè belli caldi e qualche biscotto

  • “E tu come fai a saperlo...?” - chiese

  • “Storia lunga pure quella!” - risposi sorseggiando la bevanda calda

  • “Sei misteriosa oggi!”

  • “Eheheh!No!”

  • “Hai anche qualcosa di diverso!” - mi disse sospettosa

  • “Io? Nulla!”

  • “Non mi convinci...”

  • “Tu come stai piuttosto?Come è andato il viaggio?!Ti vedo un po' stanca...”

  • “Insomma!Viaggiare di notte non è il massimo, fortuna che eravamo in prima classe altrimenti non so come avrei fatto...E' stata una settimana impegnativa!”

  • “I tuoi suoceri cosa vi hanno detto...”

  • “Sono entusiasti!Era la notizia che aspettavano...Abbiamo dovuto presiedere a diverse serate di gala, i genitori di Guido hanno voluto portarci fuori ogni sera e non sono sempre stata bene!Però c'e la siamo cavata...Adesso posso riposarmi!Poi fortunatamente lavorando da casa, posso continuare a lavorare anche durante i mesi di maternità quindi me la prendo con la dovuta calma...Il dottore mi aveva detto di non esagerare e devo evitare di fare grandi cose come mio solito!Adesso mi godo le coccole di Guido...” - rispose raggiante

  • “Sono felice per voi!” - le dissi abbracciandola, in quell'istante Guido aprii la porta di casa e vidi la mia migliore amica respirare a fondo, mi sedetti più comoda sul divano, appena entrarono nel salotto scoppiarono a ridere, io li fissai furiosa e quando decisero di finirla si sedettero

  • “Cosa c'è da ridere?” - chiese Giusy curiosa

  • “Dobbiamo aggiornare l'annuario...” - le disse Guido sorridente

  • “Ah si?!Cosa è successo...?”

  • “Dopo...adesso parliamo di un altra cosa!” - rispose Matias ricomponendosi

  • “Si!Va bene...” - disse Giusy seria

  • “Un paio di settimane fa Antonella e Bruno mi hanno accennato un paio di cose, mi potreste spiegare, immagino che tu sappia di cosa sto parlando!Ho cercato di corrompere anche Patty e nonostante metodi molto persuasivi, non ha fiatato!” - lo guardai male e sentii Guido sghignazzare

  • “Beh!Del bambino te ne avevo parlato in una mail giusto?”

  • “Si, del bambino e dell'incidente me ne hai parlato!”

  • “Beh prima di quel fatto ti sei perso quattro anni...” - disse Guido

  • “Cosa vuol dire?!”

  • “Allora da dove posso iniziare...” - disse Giusy rivolta a suo marito

  • “Da dopo la scuola?” - propose Guido

  • “Si...”

  • “Vado io?” - chiese Guido, vedendo Giusy un po' stanca

  • “E' meglio...” - rispose Giusy

  • C'era una volta...”

  • “Guido ti prego fa il serio!” - disse Matias e io e Giusy ci mettemmo a ridere

  • “Lasciami fare!Te la racconto come una favola perchè la è...- disse Guido e Giusy gli diede una carezza sulla spalla e sorrise – Stavo dicendo!Ah si...

C'era una volta, un ragazzo e una ragazza molto innamorati l'uno dell'altra, il loro era un amore che aveva superato molti ostacoli, c'erano state tante persone che negli anni avevano cercato di separarli ma nessuno era ancora riuscito nel suo intento. Un giorno però il ragazzo fù costretto a trasferirsi negli Stati Uniti a New York per volontà della famiglia e nello stesso periodo la ragazza ricevette la proposta di lavorare come giornalista in un giornale molto famoso nel mondo, a Sydney in Australia. Nonostante la separazione forzata i due ragazzi con il tempo riuscirono a mantenere i contatti e la loro relazione procedette, ma la distanza e gli impegni di entrambi li portò a separarsi definitivamente...”

  • “Guido stai parlando in terza persona...!” - disse Giusy perplessa

  • “E' simpatico...” - rispose

  • “Più che simpatico sembra ridicolo!” - disse piccata Giusy

  • “Lasciamelo fare, lo sanno che siamo noi e poi non so raccontarla in maniera diversa... - rispose Guido, ma Giusy lo ammonì con lo sguardo – Oh e va bene!Dicevo?”

...Il tempo passò inesorabile e perdemmo completamente i contatti, Giusy prosegui la sua carriera di giornalista e divenne famosissima nel mondo del web, io invece andai al college e presi la laurea, iniziai a fare pratica nello studio di mio padre. A New York mio padre è un nome molto noto nell'alta società così riuscii a inserirmi senza problemi. Mentre Giusy in Australia conobbe Diego io a New York conobbi Sarah, se devo essere sincero credevo che sarei rimasto con questa ragazza, ma un pomeriggio Bruno mi chiamò e contemporaneamente Antonella chiamò Giusy e ci dissero delle nostre due nuove storie d'amore, ci rimasi male e lei anche. Così decidemmo che non saremmo mai più tornati sui nostri passi, ma il destino o fato o chiamalo come vuoi, aveva dei piani diversi e per puro caso, ci siamo trovati nello stesso evento a Roma in Italia, io ero lì per accompagnare Sarah che è una modella Cilena molto famosa...”

  • “Aspetta stai parlando di Sarah Ramirez?!” - chiese Matias

  • “Si...La conosci?”

  • “Per la miseria...Tu eri il suo ragazzo?”

  • “Perchè?”

  • “E' la moglie di un mio ex-compagno del Barcellona!” - esclamò Matias sorpreso

  • “Si è sposata!?” - chiese Giusy sorpresa

  • “Si e hanno un figlio di tre anni!Ma non ci posso credere, lei mi parlò di un fidanzato argentino ma non avrei mai immaginato che fossi tu!”

  • “Eh già!”

  • “Continuiamo?!” - chiesi spazientita

  • “Meglio...” - rispose Giusy evidentemente gelosa

...Mentre Giusy accompagnò Diego che era un calciatore del U.S Sidney, tra l'altro molto bravo...”

  • “Non parlerai mica di Diego Riveira...?” - chiese Matias

  • “Conosci anche lui?” - chiese Giusy, la faccia stralunata di Matias li fissò per un istante incredulo

  • “E' colpa vostra quindi?”

  • “Di che stai parlando?” - chiese Guido

  • “Diego è il marito di Sarah, è lui il mio ex-compagno di squadra...” - affermò, la faccia di Guido e Giusy perplessa scatenò la mia ilarità

  • “Non è possibile!Si odiavano...” - rispose Guido

  • “Ehm!Anche voi!” - rispose Matias

  • “Andiamo avanti...” - commentò Guido

  • “Meglio...” - dissi

...Comunque, lì per lì non ci incontrammo, ma nel corso della serata fù proprio una lite tra Diego e Sarah che ci permise di ritrovarci, mi ricordo ancora il suo vestito. Era rosso fuoco, lungo con un briciolo di strascico, la schiena scoperta che mi chiedo ancora ora, come facesse a rimanere in piedi, era bellissima, io sembravo un cretino in confronto a lei, ci ritrovammo faccia a faccia dopo quasi cinque anni, quando presentammo i nostri nuovi accompagnatori mi accorsi subito che qualcosa non andava per il verso giusto, Giusy non doveva stare al braccio di quel damerino e io non dovevo rimanere accanto a quella sventola, ma li per lì non me ne accorsi, Giusy divenne molto amica con Sarah – la faccia di Giusy tradì il contrario – ci rincontrammo il giorno dopo a pranzo e passammo il resto della giornata solo io e lei in giro per Roma, dopo quella volta perdemmo i contatti nuovamente… Ognuno tornò alla propria vita e nonostante Sarah continuasse a dirmi cosa succedeva alla vita di Giusy io cercai di non pensare mai a lei e così fece Giusy, ma non fini lì, anche se pensavamo di non incontrarci più le nostre speranze andarono in fumo per colpa dei miei genitori. Un pomeriggio mia madre entrò nello studio raggiante, ed annunciò che la sera stessa avremmo avuto a cena proprio Giusy, lei mi raccontò che non voleva assolutamente e che aveva cercato in tutti i modi di fuggire, ma visto che mia madre era sempre stata una donna insistente alla fine fu costretta ad accettare. Quella sera a malapena ci parlammo davanti ai miei genitori, ma dopo successe un “fattaccio”, - disse Guido facendo le virgolette in aria - i miei genitori non si accorsero di nulla, ma percepirono un po' di tensione, ci separammo di nuovo per due anni, io presi un master e a conseguire l'esame per lavorare così decisi che avrei messo su uno studio tutto mio, mio padre cercò di aiutarmi e mi fece un offerta che non potei rifiutare, e cioè trasferirmi di nuovo a Buenos Aires e aprire qui uno studio, accettai immediatamente, nonostante la bellezza e la gente di New York non avevo amici e l'Argentina mi mancava troppo così tornai entusiasta della nuova avventura. Mentre Giusy in quei due anni di lontananza fece carriera e divenne giornalista di ruolo, la sua casa editrice le propose di creare una nuova rivista che sarebbe stata lanciata a livello internazionale sulla moda e così nacque Madness, senza sapere nulla accettò la proposta e la spedirono qui a Buenos Aires, volevano che fosse scritta con il cuore e quale posto migliore se non casa propria?La casa editrice pubblicò il primo numero e la sua ascesa divenne inesorabile, adesso ha superato Vanity Fair e Vogue, il suo successo regalò fama e notorietà a Patty, ad Antonella, a Tamara e alla casa discografica di Alan e Fabio, così per poter firmare alcuni documenti sul contratto tra la casa editrice e i miei clienti, fui costretto ad andare nel suo ufficio, Giusy quasi svenne alla mia vista, non potevo crederci, nessuno dei nostri rispettivi amici aveva parlato e in quel momento capii che Alan e Fabio ci avevano teso una trappola, io ero ancora fidanzato con Sarah mentre credetti che lei stesse ancora con Diego. Ricominciammo a frequentarci come amici e nel giro di poco rimanemmo da soli come pirli a causa delle coppiette, iniziammo a uscire insieme da soli, insomma ci stavamo riavvicinando, un pomeriggio Sarah si presentò a casa mia, era domenica, Giusy era addormentata sul divano e io ero seduto sulla stesso divano con in braccio le sue gambe e guardavo alcune partite di calcio. Sarah si arrabbiò molto, anche se non avevamo fatto nulla di male, così la sera stessa tornai a New York con lei, passò una settimana e tornai a casa, lasciai Sarah e scoprii che Giusy e Diego si erano lasciati, non ci riprovammo subito, i ragazzi lo sapevano, Gonzalo e Tamara erano un po' arrabbiati con noi, perchè credevano che avremmo combinato dei gran casini, ma alla fine l'amore che ci legava fu più forte, cinque mesi dopo le chiesi di sposarmi e lei accettò...Ed eccoci ancora qua, dopo sei anni!”

  • “Io pensavo fosse qualcosa di peggio, quando Antonella me ne parlò sembrava un apocalisse e invece è tutto qui...?Ah proposito la storia del bambino?”

Quella fù una tragedia, stavo attraversando la strada, ero incinta di quattro mesi, una macchina uscita dal nulla mi prese in pieno, Sol e Belen dissero che feci un volo di quasi tre metri, rimasi in coma per quasi un mese, persi il bambino e c'era il rischio che non potessi mai riprendermi e invece ci riuscii...

  • “Ho capito!E perchè non me ne avete parlato prima, avevate paura?”

  • “No!E' solo che tu avevi i tuoi problemi e prenderti in spalla anche i miei sembrava esagerato, quindi abbiamo voluto soprassedere...” - rispose Giusy

  • “Ho capito!C'è un però...e lei cosa centrava in tutto questo?!” - chiese Matias indicando me e io sorrisi

  • “Beh lei è stata la nostra spina dorsale!E' grazie alla qui presente se Bruno, Antonella e tutti gli altri ci tenevano informati oppure organizzavano delle trappole...” - rispose Guido ridacchiando

  • “Cioè?”

  • “Patty era l'unica che continuava a tenere i rapporti con tutti, a quel tempo Antonella e Bruno giravano il mondo per promuovere la casa di moda e si tenevano in contatto solo con lei, Caterina si è aggiunta dopo, all'inizio aiutava Fabio e Alan nella costruzione della casa discografica e fù proprio Patty una delle loro prime “scoperte”, mentre mio padre curava gli interessi legali, sia di Patty stessa, che di tutti gli altri. Quando iniziai a lavorare si spostarono tutti da me, Gonzalo mi chiese di diventare il suo legale di fiducia e così fece anche Tamara, poi Sol e Santiago quando aprirono il ristorante, chiesero aiuto per l'inaugurazione a tutto il gruppo, Giusy iniziò a pubblicizzare gli amici nei suoi articoli, Viny diventò famoso e dovetti occuparmi anche di lui mentre Felipe, Luciana e Pia iniziarono ad interpellarmi per varie questioni di vicinato, insomma se non ci fosse stata Patty nessuno di noi sarebbe qui, ne come amici ne nell'ambito lavorativo, scoprii in seguito che fù proprio lei a consigliare ai ragazzi di affidarsi al mio studio legale di New York per le varie pratiche così mi sono fatto un nome e quando è diventata una Talent Scout il mio lavoro è aumentato, perchè le persone conoscevano lei e lei lì manda da me...Insomma dobbiamo molto a Patty e quando abbiamo saputo che era incinta nessuno di noi si è tirato indietro sopratutto io e Bruno...”

  • “Ho capito!Hai fatto da cupido in vari ambiti...” - disse Matias rivolto a me

  • “Beh, io consigliavo!Poi stava alle persone stesse scegliere e quando conoscevano Guido e suo padre se ne innamoravano all'istante...” - risposi sorridente

  • “Sei diventato l'avvocato delle star...Ti manco solo io!” - rispose Matias

  • “Hai ragione!” - rispose Guido sghignazzando

  • “Se devo essere sincero non ho mai avuto un avvocato di fiducia, un po' perchè non mi è quasi mai servito e poi ho sempre pensato che i paparazzi fossero un bene per la notorietà...”

  • “Credimi a volte sanno essere spietati!” - rispose Guido guardando me

  • “Quindi la cosa di ieri era vera?” - chiese Matias rivolto a me

  • “Certo che era vera!Credevi ti stessi mentendo?!” - risposi

  • “Quale cosa?” - chiese Giusy

  • “Ieri pomeriggio quando voi eravate via, ci siamo incontrati al parco e siamo andati a prendere un caffè...Mi sono accorta che dietro una siepe c'era Pixel...” - risposi

  • “Oh no!Di nuovo?!” - commentò Guido alzando gli occhi al cielo

  • “Uhhh!Manna per i rotocalchi rosa...C'era anche Carlos?” - chiese Giusy

  • “No!Però l'ho convinta a giocare con il paparazzo...” - rispose Matias colpevole

  • “Cioè?!” - chiese Guido

  • “Beh!Mano nella mano, l'ho abbracciata e l'ho baciata...” - rispose Matias, io lo guardai scandalizzata

  • “I dettagli risparmiamoli, magari!” - risposi piccata

  • “Patty!Cosa ti avevo detto!?” - disse Guido furioso

  • “Hai ragione!”

  • “E' stata colpa mia...Ora credo di aver capito cosa volesse dire Antonella con “Pensate alle conseguenze”!” - disse Matias

  • “Ovvio!Non aspettavano altro, ci siete caduti come due cretini!Sono anni che riuscivamo a tenerli a bada, adesso impazziranno solo a vedervi da lontano!” - rispose Guido

  • “Ti sono stati così addosso?” - chiese Matias perplesso

  • “Oh!Si sono divertiti negli anni!” - esclamò Guido

  • “Abbiamo intrapreso varie cause legali contro di loro e tutte sono finite a nostro favore!” - risposi

  • “Questa volta credo non si possa fare nulla!” - rispose Guido sospirando

  • “L'importante è che non mettano di mezzo Carlos!” - rispose Giusy

  • “A quello devono pensare loro due...” - commentò Guido dubbioso

  • “Hai ragione!Dobbiamo stare attenti...” - rispose Matias

  • “Pensa se al posto nostro c'era Pixel davanti alla porta di casa tua questa mattina...” - disse Guido ricominciando a ridere e Matias si unì a lui

  • “Finitela...” - risposi seccata

  • “Spiegatemi vi prego!Sono curiosa!Sono una donna incinta, non potete fare nascere il piccolo con una voglia di pettegolezzo!” - all'affermazione di Giusy vidi Matias bloccarsi e guardare prima la sorella e poi il cognato che ora sorrideva a 32 denti

  • “Sei, cosa?” - chiese Matias sorpreso

  • “Sono incinta di quasi tre mesi...” - rispose Giusy euforica

  • “E cosa aspettavi a dirmelo...!” - disse Matias alzandosi per abbracciare prima Giusy e poi Guido

  • “Tranquillo a me non lo voleva nemmeno dire...” - rispose Guido e Giusy gli diede un colpo sulla spalla

  • “Ora!Spiegatemi cosa è successo questa mattina!” - disse Giusy sempre più curiosa

  • “Beh!Dobbiamo iniziare da ieri sera, siamo andati a cena fuori con i nonni al gran completo...Quindi c'erano anche i nostri genitori Giusy!E poi siamo andati a casa mia, solo io e lei...” - disse Matias indicando me e sorrisi in risposta, lo sguardo amareggiato di Giusy mi tolse il sorriso

  • “Il più bello è stato questa mattina. Andiamo da Matias, io Bruno, Alan e Fabio e ci apre una bellissima bionda, minuta, con addosso una sola maglietta e basta, noi l'abbiamo squadrata da cima a fondo poi lei ci ha sbattuto la porta in faccia ed è fuggita. Poco dopo ci viene ad aprire Matias con solo i boxer addosso e mentre ci dirigiamo verso il salotto Alan passando accanto al mobile dell'entrata trova il suo reggiseno – dice Guido indicando me – e lo passa a Matias che diventa viola!E' stata una scena stupenda...”

  • “Insomma...” - risposi

  • “Oh andiamo!Non credo di aver mai riso così tanto...” - rispose Guido continuando a sghignazzare

Giusy mi fissò per un istante e mi accarezzò il braccio io le sorrisi in risposta:

  • “Occhio a quello che fate!” - disse lei alla fine

  • “Si!Ci siamo andati fin troppo cauti...” - rispose Matias

  • “C'e Carlos di mezzo e non voglio vederlo stare male, come è stato con Lucas, tu sei suo padre e credo che la sua speranza di vedervi insieme non possa essere evanescente!Con Lucas se n'è fatto una ragione perchè non gli è mai piaciuto, ma tu...State all'occhio ragazzi...” - disse Giusy seria rivolta a entrambi

  • “Si, ci andremo con i piedi pesanti!” - risposi

  • “Bene!Avete mangiato?” - chiese Guido

  • “No!Voi...?”

  • “No!Nemmeno noi...E visto che siamo delle capre fra tutti in cucina, propongo un take-away...Ci state?” - disse Guido eccitato

  • “Si!Un italiano magari...” - propose Giusy

  • “Ottima scelta!” - dissi entusiasta

  • “Allora futuro Zio alzi il culo e mi segua...Facciamo i cavalieri!” - disse sarcastico Guido, i ragazzi uscirono di casa per andare al ristorante italiano più famoso dell'intera Argentina per recuperare qualcosa di buono mentre io e Giusy rimanemmo in casa a ciarlare, poco dopo il mio telefono suonò era Sol

  • “Pronto?!”

  • “Ciao Patty...Siamo arrivati!”

  • “Oh Sol ciao tesoro!” - mimai con le labbra a Giusy che i vacanzieri erano tornati in patria

  • “Com'è andato il viaggio?”

  • “Oh fantastico!”

  • “Bene!Siete a casa?” - chiesi

  • “No siamo in macchina che stiamo rientrando!”

  • “Perfetto!Ci vediamo questa sera allora?!”

  • “Si, portiamo l'annuario...?” chiese Sol

  • “Si, vogliono aggiornarlo!” - risposi scocciata

  • “Non sembri felice!”

  • “Questa sera vi spiego!O meglio vi spiegheranno...”

  • “Sei a casa?!”

  • “No Sol!Sono da Giusy che vi saluta!”

  • “Ok!Allora a questa sera, andiamo a ballare?”

  • “Chi vuole venire è invitato...Ci si vede più tardi!Dai un bacio a tutti...” - chiusi la chiamata e mi voltai verso Giusy che mi guardava con sorriso sornione

  • “Annuario eh??!” - esclamò, la mia faccia disperata fu la risposta e la sua risata Argentina si sparse per la casa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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