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Autore: _crazy_mofos    18/01/2014    2 recensioni
Non mi potranno mai restituire la mia migliore amica.
Non mi potranno mai restituire mio fratello.
Due anni dalla morte di Johanna Jonson.
Un anno dalla morte di Jack Smith.
Adesso sono la cattiva ragazza di Bradford, come mi definiscono...ma sono solo parole, non me ne frega niente.
A meno che non arrivi lui...
Scombussolerà tutto, di nuovo, come aveva fatto due anni fa, troppo tempo per me.
Tempo che ormai bisogna cancellare, dimenticare, ma sarà dannatamente difficile se lui sarà di nuovo qui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUATTRO

Shit


Non sentivo quel nome da così tanto tempo, non riuscivo a capacitarmi del fatto che l'avevo appena sentito dalle uniche labbra che non avevo mai dimenticato, la sua voce così familiare, eppure dannatamente nuova.
Aly...aveva appena sussurrato, e sapevo che l'unica persona che mi chiamava così non la sentivo da ben due anni.
Il cuore batteva all'impazzata, il respiro era accelerato, le mie mani tremavano e il mio corpo era lacerato da non so cosa, forse il pensiero che lui fosse dietro di me, mi mandava il cervello a puttane.
Cazzo! Era dietro me.
Volevo soltanto andare a casa, infilarmi sotto le coperte e ,magari ascoltare la musica del mio Ipod. Invece mi girai e fu l'errore più brutto della mia vita.
Non era cambiato per niente, era sempre lo stesso ragazzo che avevo conosciuto molti anni fa, solo che, adesso, era un uomo di ventuno anni, con la barba folta sul viso ambrato, i suoi capelli raccolti in una cresta alta, i suoi occhi color caramello, così intensi che ti ci perdevi ad ogni minimo sguardo, le sue labbra rosee e carnose e il suo sorriso appena accennato, come sempre.
Era cresciuto, eppure tanto, ma i suoi occhi erano sempre gli stessi, lui era sempre lo stesso.
La persona a cui avevo dato il mio primo bacio, la mia prima volta, il mio primo amore, e forse, anche l'ultimo.
E adesso cosa dovevo fare? Parlargli come se non fosse successo niente, come se avessi dimenticato tutto e avessi intrapreso una nuova vita? Beh, avevo intrapreso una nuova vita senza lui, ma non era facile dimenticare tutti così in fretta.
"Ciao..." Solo questo riuscì a dire, e forse, fu anche un miracolo, visto che la mia mente non riusciva a mandare impulsi elettrici alla mia bocca, ero come paralizzata, e mi diedi della cretina mentalmente.
"Come stai, Moon?" Disse avvicinandosi a me.
Il mio nome pronunciato dalla sua voce era così terribilmente bello da ascoltare.
Ma ancora non avevo risposto alla sua domanda: come stavo? Nemmeno io lo sapevo.
"Bene...tu?"Gli chiesi, cercando di evitare il più possibile i suoi occhi.
"Bene" sorrise e si avvicinò ancora di più, cosa voleva fare, eh? Voleva farmi morire per caso?
Alzò una mano e la posò sulla mia guancia, accarezzandola con il pollice.
"Sei cresciuta così tanto" Disse con tono amareggiato, guardandomi negli occhi.
No, dannazione, non poteva fare così, tornare e toccarmi come se nulla fosse, proprio no!
Mi ritrassi dal suo tocco, allontanandomi sempre più.
"Già...adesso devo andare. Ciao...Zayn" e mi girai, tornando verso casa, cominciando realmente a respirare.
Entrai in casa e mi recai in cucina, dove mia madre stava preparando la cena.
"Ciao mamma" le sorrisi e mi avvicinai a lei, abbracciandola da dietro.
"Ehi, tesoro. Finalmente sei tornata." Disse con tono sollevato
"Si. Che cosa stai preparando di buono?" Chiesi appoggiando il mio mento sulla sua spalla.
"Lasagne, tesoro" sorrise amaramente, era il piatto preferito di mio fratello e da allora lo faceva quasi sempre.
"Ti voglio bene mamma." Gli diedi un bacio sulla guancia e andai ad apparecchiare la tavola.
                                                                         
Dopo aver cenato, raggiunsi la mia stanza e mi sdraiai sul mio letto, cercando di non pensare a tutto quello che oggi era successo, ma non c'era niente da fare, non riuscivo a chiudere occhio, mi compariva sempre il suo viso e questo mi faceva stare male.
Presi il mio amato Ipod, mettendo una canzone qualsiasi, e mi spuntò I wish you were here di Avril Lavigne.
Ma cavolo il mondo ce l'aveva con me.
Ascoltai parola per parola le frasi di quella canzone e mi sentì  mancare il fiato, era come la mia storia.


"Posso essere dura...
Posso essere forte...
Ma con te, non è
affatto così.
C'è una ragazza
che se ne frega.
Dietro questo muro,
devi solo attraversarlo.
E mi ricordi tutte
quelle cose pazze
che hai detto...
Le hai lasciate correre
 nella mia testa.
Tu sei sempre lì,
sei ovunque.
Ma ora vorrei
che tu fossi qui...
Tutte quelle cose
folli che abbiamo fatto.
Non ci ho mai pensato,
le ho fatte e basta.
ACCIDENTI
ACCIDENTI
ACCIDENTI
Cosa non farei
per averti qui.
Amo il tuo modo
di essere
E così che sono,
non devi provare molto.
Abbiamo sempre detto
le cose come stanno
E la verità....
E' che mi manca molto!"

E' con queste note mi addormentai.

Un raggio di sole mi colpì dritto in faccia, costringendomi a una contorsione sotto le coperte per cercare un angolino di buio sotto il cuscino, mugugnai qualcosa di incomprensibile, possibile  che splendeva davvero il sole?
Tirai la testa fuori dal cuscino e aprii piano piano gli occhi, stiracchiandomi. Incredibilmente, oltre la mia finestra c'era il blu intenso di una giornata di sole.
Scivolai da fuori le coperte, mi infilai un paio di Jeans a tubo e una felpa di mio fratello, mia madre non aveva dato niente, voleva i suoi ricordi per casa.
Raccolsi i capelli in una treccia, portandola di lato e bloccandola con l'elastico.
Scesi giù rapidamente, prendendo lo zaino e salutando i miei per poi uscire di corsa.
Sarebbe stata una giornata pesante, me lo sentivo.
Dopo pochi minuti mi trovai all'entrata dall'High school. Cercai con gli occhi Lizzie, ma non la trovai da nessuna parte. Entrai dentro l'edificio, raggiungendo il mio armadietto per prendere i libri della prima ora. Che palle, avevo inglese e il nostro professore era davvero un tipo "perfettino", mi stava sui coglioni come io stavo sui cogliona a lui, perfetta amicizia.
Entrai in classe e trovai Lizzie tra gli ultimi banchi, mi andai a sedere accanto a lei, buttando il mio zaino sopra il banco.
"Dov'eri?" Gli chiesi, girandomi per incontrare il suo viso sorridente, come sempre.
"Stavo parlando con Liam" rispose con gli occhi a cuoricino, alzai gli occhi al cielo sbuffando, "sei una cretina" dissi, dandogli un pizzicotto sul braccio, mentre ascoltavo le sue lamentele.
"Stai zitta. Piuttosto, hai parlato con Harry?" Chiese e nel frattempo aveva preso il libro e il quaderno, mentre il professore entrava in classe.
"No, ci penserò oggi" sbuffai alzandomi per dare il buongiorno al prof di inglese.
Quando tutti ci sedemmo, iniziò a fare l'appello per poi iniziare la nuova lezione noiosa.
Mi avvicinai a Lizzie, sussurrandogli: "ieri ho visto Zayn..." lei spalancò le palpebre e socchiuse la bocca, girandosi velocemente per guardarmi negli occhi.
"Merda! Che ti ha detto?" Sussurrò per non farsi sentire.
"Niente, alla fine me ne sono andata." Dissi con noncuranza, alzando le spalle.
"Brava, hai fatto bene" mi fece l'occhiolino e poi la conversazione si concluse.
Alla fine non ascoltai niente di niente, troppo presa a pensare all'incontro con Zayn, ora che ci pensavo sarebbe venuto anche lui in questa scuola, che schifo!
Quando finirono quelle maledettissime sei ore, uscii e mi diressi nel retro per stare un po' sola con me stessa e la mia sigaretta, cosa che non accadde, visto che qualcuno alle mie spalle parlò.
"Non sapevo che fumassi." Quella voce, di nuovo, era così vicina ma allo stesso tempo così lontana.
"Le persone cambiano, Zayn." Dissi aspirando la mia Malboro per poi buttare il fumo dalla bocca.
Sentii i suoi passi farsi sempre più vicini e sedersi accanto a me, nel mio muretto.
Non lo guardai nemmeno per un secondo, anche se la tentazione era forte, ma adesso era tutto cambiato, il gioco era cambiato e stavolta dovevo fare scacco matto.
"Già...tu sei cambiata" lo disse più per convincere se stesso che me ed io non potei che ridere amaramente.
Appena finii la mia sigaretta, la buttai e la schiaccia con la suola delle mie Converse, alzandomi per dirigermi all'uscita dell'istituto, ma una mano prese il mio polso e mi fece girare, trovandomi difronte il suo viso a pochi centimetri.
"Ma in realtà sei sempre la stessa Moon, vero Aly?" Sussurrò per farsi sentire soltanto da me e per un attimo spalancai gli occhi, ma poi mi ripresi, sottraendomi da quella presa e andandomene via.
Lo sapevo, questa giornata era da cancellare.
Merda.


-Autice
HIIIII PEOPLE!!!!!
Come state? io bene :)
 Scusate per il ritardo, ma in questi giorni ho avuto interrogazioni a non finire -.-
Ho fatto il banner, mi sento realizzata :D mentre, per quanto riguarda il trailer, una mia amica mi sta aiutando mucho, grazie Martinaaaaaaaa! Ti voglio bene.
Come vi sembra questo capitolo? A me, personalmente, non piace molto, l'ha fatto di fretta, quindi se ci sono errori scusatemi D:
grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo, siete state dolcissime :')
VI VOGLIO BENE!!!!
   
 
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