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Autore: MistStrega6723    20/01/2014    5 recensioni
Dal 1° capitolo:
'Sei una strega Rachel!'
'Una s-strega? Ma no! E' i-impossibile!
'Fai mai capitare qualcosa, qualcosa che non ti spieghi quando sei arrabbiato o spaventato?'
Dal 4° capitolo:
'Devi tornare a scuola.' Disse solamente. 'Non lo dirai a nessuno, vero?' Rachel sorrise. 'A nessuno. Domani tornerò, ti porterò qualcosa da mangiare. Dormi bene, mi raccomando. A domani!'
Quando Rachel tornò nel suo letto caldo, si addormentò rilassata e felice come mai.
Suo zio era innocente e quando tutta quella storia sarebbe finita sarebbero tornati a essere una famiglia.
Se vi ho incuriosito entrate e continuate a leggere la mia FF!
Le recensioni sono molto apprezzate!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Da quella sera in poi Rachel tornò alla Stamberga Strillante tante e tante volte.
La mattina di Halloween, Rachel si svegliò con tutti gli altri e scese a fare colazione, più depressa del solito.
Tutta la scuola, dal terzo anno in poi, si preparava per andare a Hogsmeade, tranne lei e Harry.
Passò tutta la mattinata in giro per la scuola tutta sola, cosa che non la disturbava affatto.
Passò una volta davanti all'ufficio del professor Lupin e si accorse che dentro c'era già un altro studente.
Quando tornò indietro, l'ufficio era vuoto, ma decise di non disturbare il professore.
Ma fu lui a disturbare lei.
'Rachel?'
La ragazza tornò indietro e si affacciò dalla porta.
'Si?' Domandò timidamente.
'Niente Hogsmeade per te?' Il professore sorrise amichevolmente.
'No, con Sirius Black in giro per l'Inghilterra non mi fanno uscire.'Rispose Rachel, rimanendo ancora appoggiata sullo stipite della porta.
Passarono pochi secondi di silenzio.
'Puoi entrare, se vuoi!' Esclamò poi Lupin, continuando a sorridere.
Rachel annuì, mentre faceva qualche passo verso la cattedra e si sedeva.
All'angolo c'era un grande acquario, con dentro una piccola creatura di un verde malsano, con piccole corna sulla fronte . Schiacciava il muso contro il vetro e faceva strane smorfie, piegando le lunghe dita magre.
'Come va la scuola? Ti piacciono i corsi?' Domandò Lupin, mentre tirava fuori da un cassetto una ciotola piena di dolci di Mielandia.
'Cioccorane?'
Rachel scosse la testa.
'Si mi piacciono molto i corsi' Spiegò la Grifondoro.
'Posso farle una domanda?'
'Certo.'
'Conosceva Sirius Black professore? Ha mai pensato che fosse... Innocente? Che avesse scontato la pena di un altro? Ci pensi Signore, pensi a un piccolo dettaglio che può esserle sfuggito.' Disse lei duramente.
'Mi dispiace, non volevo turbarla.' Si affrettò a dire quando Lupin cambiò radialmente espressione.
'E' mio z-zio...credo sia naturale che ne voglio sapere di più...'
Il professor Lupin rimase qualche secondo con gli occhi fissi sulle sue mani, intrecciate davanti a lui e poggiate sulla cattedra. Poi alzò lentamente lo sguardo su Rachel.
'Come fai a sapere che è tuo zio?!' Mi chiese stupito.
'Ehm..' 'Non lo so, Rachel.' Rispose rassegnato.
'Mi dispiace.... Conoscevo Black, di vista, mentre i genitori di Harry... James e Lily... E' li che ho conosciuto tua madre, già la conoscevo....'
Rachel rimase in silenzio, in attesa che Lupin tornasse a parlare, e così fece.
'Era la migliore amica di Lily, la mamma di Harry. Sirius Black fece da... testimone, a James e Lily e credo che proprio lì ci siamo conosciuti.'
'E che tipo era Black? Si comportava normalmente o...?'
Lupin degrludì. Quella ragazzina e la sua capacità di tirare fuori dalla gente le informazioni...
'Sembrava un ragazzo apparentemente normale.' Disse solamente.
Solo in quel momento Rachel decise che poteva bastare. Annuì, accennando un sorriso e abbassò lo sguardo.
Passò un altro quarto d'ora li, parlò con il professor Lupin di tutto quello che poteva turbarla, un pò come si faceva come un amico.
Subito dopo la deliziosa cena, Rachel seguì il resto dei Grifondoro lungo il consueto percorso fino alla torre, ma quando raggiunsero il ritratto della Signora Grassa vi trovarono decine di studenti. 'Perché non entriamo?' Domandò un ragazzino del primo anno.
Rachel cercò di guardare oltre la folla, il ritratto sembrava vuoto. 'Permesso, fatemi passare, per favore.' Disse Percy, il Caposcuola, facendosi largo con aria di importanza.
'Che succede? Non è possibile che abbiate dimenticato la parola d'ordine tutti quanti! Scusate, sono Caposcuola!'
E poi il silenzio cadde sulla folla.
Percy guardava il ritratto rotto e vuoto della Signora Grassa, si girò di nuovo verso gli studenti.
'Qualcuno vada a chiamare il professor Silente. Subito!'
Rachel si fece spazio tra la gente, arrivò abbastanza vicino da vedere meglio cosa era successo. La signora grassa era sparita dal ritratto, la tela era stata lacerata.
Quando finalmente arrivarono i professori, Silente diete ordine di trovare la Signora Grassa.
'Non c'è bisogno di cercarla!' Esclamò Pix, che stava proprio sopra agli studenti e galleggiava a metà aria.
'Si è arrabbiato moltissimo quando lei non l'ha lasciato entrare. Che caratteraccio quel Sirius Black!'
Silente rispedì tutti i Grifondoro nella Sala Grande, che furono raggiunti anche dai Tassorosso, Corvonero e Serpeverde, estremamente confusi.
I quattro tavoli erano spariti e avevano fatto posto a dei sacchi a pelo viola.
Rachel era arrabbiata, era furiosa con Sirius. Come poteva metter in pericolo così? E se l'avessero visto?
Quella notte non riuscì ad addormentarsi, e quando fu convita che tutti, perfino i professori, che erano tornati nei loro uffici, fossero tra le braccia di Morfeo, impugnò la bacchetta e uscì.
Quella sera Rachel era la ragazza più arrabbiata del mondo.
Era arrabbiata con Sirius, perchè aveva corso un rischio troppo grosso; era arrabbiata con Remus, perchè continuava a mentire sulla sua amicizia con Sirius Black; era arrabbiata con la McGranitt, perché non la interroga mai a Trasfigurazione; era arrabbiata con i suoi amici perché non l'avevano considerata.
Si ritrovò senza accorgersene all'interno della Stamberga Stillante, silenziosa e sporca come al solito.
'Sirius? Sei qui?' Domandò lei, cercando di non urlare tutta la sua rabbia contro di lui.
'Si.' Una voce fioca proveniva dalla stanza in cui l'aveva incontrato la prima volta.
Rachel entrò e lo vide, con una ferita sulla testa e lo sguardo più vuoto che mai. Si avvicinò a lui.
'Perchè sei entrato a Hogwarts?' Urlò lei duramente.
'Ti avrebbero scoperto! Saresti già in viaggio verso Azkaban a quest'ora! Vuoi lasciarmi da sola un'altra volta!? ' Sirius sospirò.
'Sono stanco.' Disse solamente.
'Vorrei che tutto questo finisse presto. Voglio prendere Minus!' 'Sei un incosciente, ora capisco da chi ho ripreso!' Esclamò lei sedendosi accanto a suo zio.
'Se solo mi permettessi di aiutarti... Potrei parlare con Lupin, tu e lui eravate amici...'
'No. Non devi mischiarti in questa faccenda.' La bloccò Sirius.
'Già è troppo che ti dò il permesso di venire qui!'
'Facciamo così. Io non parlo con Lupin se tu non ti comporti più da incosciente.' Propose lei ghignando.
'Allora, accetti o no?'
Sirius sospirò, mentre alzava gli occhi al cielo.
'E d'accordo allora!'
Quella ragazzina... Tutta sua madre...
Così i mesi passarono lenti. Tutte le mattine Rachel si alzava, andava a fare colazione nella Sala Grande e si precipitava a lezione. Dopo pranzo nascondeva un pò di cibo nella borsa e, senza farsi vedere da nessuno, sgattaiolava fuori dal castello per andare alla Stamberga Strillante.
Quella fredda notte del 28 Gennaio, Rachel saltellava verso il castello di Hogwarts, infreddolita e felice. Aveva tredici anni già da trenta minuti e ancora non se ne era accorta.
Sirius le aveva comprato un regalo.
Non sapeva cosa esattamente poteva piacere a sua nipote, così pensò a cosa poteva piacere a lui.
Con l'aiuto di un gatto molto intelligente dal pelo arancione comprò a sua figlia un utile libro sugli gli schemi da applicare durante una partita di Quidditch. E lei ama il Quidditch!
Continuò a saltellare finché da dall'angolo più vicino spuntò una luce bianca.
Rachel si immobilizzò e la luce continuava a camminare verso di lei, all'improvviso si ritrovò Piton ad un palmo da lei.
'Cosa ci fai a zonzo per i corridoi Wilson e soprattutto, cosa ci fai a zonzo per i corridoi e con un assassino in libertà?'
'Sono sonnambula.' Rispose lei sorridendo.
Gli occhi vuoti di Piton si ridussero a due fessure.
'E' incredibile quanto somigli a tuo padre, anche lui era estremamente arrogante.'
'Mio padre non era arrogante, e nemmeno io. Ora cortesemente, vorrei che abbassasse la bacchetta.'
Piton la fissò con espressione vuota, abbassò la bacchetta, ma continuò a fissarla.
'Le tasche. Svuota le tasche.'
Rachel sbuffò, mentre tirava fuori dalla tasca il libro di Quidditch che Sirius le aveva regalato, Piton lo prese e lo sfogliò perplesso.
'E perchè tieni un libro sul Quidditch nelle tasche e soprattutto, perchè tieni un libro di Quidditch in tasca, in piena notte?' Domandò Piton con tono di sfida.
'E' un regalo, di un mio amico....'
Piton la fissò con i suoi occhi vuoti. Sembrava quasi dispiaciuto del fatto di non aver trovato nulla che non andava nelle tasche della ragazzina.
'Meno sessanta punti a Grifondoro.' Sentenziò.
'Fatti vedere di nuovo in giro per i corridoi di notte, Wilson e una bella punizione non te la toglie nessuno.'
Intanto, dietro la spalla di Piton, una luce bianca avanzava verso di loro.
'Professor Piton.'
'Lupin. Fuori per una passegiata al chiaro di luna?' Domandò Piton scoprendo i suoi denti inregolari in un ghigno.
Rachel sapeva a cosa si riferiva, prendere in giro una persona con una tale maledizione... Solo Piton poteva essere tanto cattivo.
'Ci sono problemi?' Domandò il professor Lupin con voce gentile come al solito.
'Come mai in giro per il corridoio a quest'ora, Rachel?' 'Io... Avevo sentito un rumore...' Mentì la ragazza.
Rachel moriva dalla voglia di gridare al mondo che suo zio, desiderava dirlo a Lupin più di ogni altra cosa, dirgli che il suo migliore amico era innocente!
'Ci penso io Severus, puoi andare.' Disse Lupin, fece cenno a Rachel di seguirlo, così la ragazza sorrise divertita a Piton e si incamminò per il corridoio buio.
Camminarono fino all'ufficio del professore in perfetto silenzio e Rachel cominciò a pensare a quale punizione avrebbe ricevuto. Era il suo compleanno ed era già iniziato malissimo. Entrarono nell'ufficio e Lupin chiuse la porta alle sue spalle subito dopo essere entrato in compagnia di Rachel.
'Siediti.' Disse. Lei obbedì immediatamente.
'Ti rendi conto del pericolo che hai corso!? Sirius Black era nel castello e tu te ne vai in giro da sola in piena notte?'
'Ho sentito un rumore.'Rispose lei con naturalezza.
'Mi dispiace, professore. Sono stata incoscente. Non si ripeterà più.'
Lupin la scrutò per un attimo, poi ne suo sguardo si accese qualcosa.
Rachel continuò a tenere la testa bassa, lo sguardo puntato sul pavimento.
'Non avrai pensato di andare a cercare Black, vero?'Domandò Lupin.
Lei non rispose e Lupin sbuffò.
'Ti accompagno in Sala Comune.'
'Non c'è bisogno!' Esclamò Rachel alzandosi.
'So badare a me stessa e sono sicura che le protezioni intorno al castello terranno lontano Sirius... voglio dire... Black, dal castello. Buona notte, professore.'
Rachel percorse l'aula di Difesa contro le Arti Oscure con passo sicuro, mise la mano sulla maniglia e spalancò la porta.
'Approposito.' Disse all'improvviso Lupin.
'Buon compleanno.'
Lei sorrise.
'Grazie.'

*angolo dell'autrice*
Salve a tutti!
Scusate per l'enorme ritardo ma la scuola babbana mi uccide .-.
Anyway.... Spero che il capitolo sia di vostro gradimento :D
Ringrazio tutti quelli che recensiscono e seguono la mia FF!
Vi voglio bene alla prossima!
Bacioni :*
  
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