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Autore: Aubrey28    20/01/2014    0 recensioni
Definizione di Fine: [fì-ne]
Punto estremo, nello spazio e nel tempo, in cui qualcuno termina.
Cessazione definitiva di qualcosa.
Fase finale di qualcosa.
...o più comunemente definita come rituale periodico della mia vita in cui l'unica vittima sono io.
Forte. Ribelle. Ho lottato per essere qui. [...]
Pazza. Il mio problema... o almeno quello che gli altri credono che sia e con "Altri" intendo la mia famiglia. [...]
Cessazione, chiusura, conclusione, decadenza, decadimento, declino, epilogo, finale, termine.
Dipende da quello che vuoi capire.
Questa è la mia definizione di "Fine":
Desiderio, Finalità, Intento, Intenzione, Meta,Obiettivo, Scopo, Compimento. Perché solo io posso decidere la mia fine.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1


Primo giorno di scuola. Piove. Scusa ottima per portarmi in macchina. Mi lasciano davanti al cancella della vecchia scuola. Una delle meno famose. Una scuola da persone normali. Tutti gli occhi mi sono addosso e anche la lemousine che aspetta insistentemente alle mie spalle non passa inosservata. Mamma ha ordinado a Kevin , il nostro autista, di non partire finché non sarei stata all'interno dell'istituto. Mi avvio velocemente sotto la tettoia per evitare di fradiciarmi poi mi siedo su un muretto vicino dove alcuni ragazzi intenti a fumare si fermano a fissarmi. Cercando di essere il più indifferente possibile mi metto le cuffie e sparo la musica a palla mentre mi rimprovero mentalmente. Dovrei esser qui per far amicizia e mi sto isolando come una cogliona. Ho paura. Paura di non riuscir ad adattarmi. Avevo interrotto bruscamente la scuola quando i miei iniziarono a tenermi chiusa in casa e da quel giorno non ho avuto più rapporti di nessun genere con persone che non fossero i miei, psicologi, cameriere o infermieri. Spero vivamente che qualcuno, chiunque si avvicini a me e si presenti ma non succede. Suona la campanella. Vedo Kevin partire ed entro insieme al branco di scalmanati che mi stanno attorno.

* * * *

Prima e seconda ora: storia.
Ho già studiato questa roba. I miei insegnanti privati sono sempre stati severissimi. Sono molto più avanti col programma ma sicuramente non glielo dico. Col cavolo. Sinceramente non sono qui per studiare al contrario di quello che dicono i miei. Ho già studiato troppo. Il mio compagno di banco è talmente timido che quando mi sono presentata si è messo a ridere nervosamente. Davanti a me sta una ragazza. Lunghi capelli neri sono tirati su in una coda di cavalo stretta da un elastico verde ricoperto di payette dello stesso colore. Ogni tanto alza la mano scuotendola per rispondere ad una delle tante domande della professoressa. Nel farlo scuota i campanellini attaccati ai tanti braccialetti colorati che le ricoprono il polso minuto. La sua voce è dolce e vivace e mette voglia di sorridere. Riesco solo a vedere la maglietta a maniche corte blu elettrico aderente con una fila di payette nere in fondi e i jeans scuri abbinati alle vans nere. Il viso mi rimane nascosto ma ho come la sensazione che sia una bella ragazza. Il fisico già di suo lo è. Invidiabile. 
Sento molti sguardi puntati con falsa indifferenza su di me ma non ci faccio caso o almeno ci provo. È normale. Sono il giocattolino nuovo. Sulla mia destra un ragazzo castano scuro mi fissa insistentemente. È grosso, troppo muscoloso, pallido, occhi neri, ghigno malizioso e fare da bullo. Sarò neanche la metà di lui. Uno scricciolo. Lo guardo infastidita sperando smetta di fissarmi ma al contrario mi fa l'occhiolino e mi squadra da capo a piedi. Sbuffo mi volto a sinistra. Un biondino è intento a finire un pacchetto di patatine col suo compagno che non riesco a vedere. Sorrido a quell'immagine del biondo che divora le sue scorte. Si accorge di me e mi saluta con un sorriso ebete che mi fa ridere. Ricambio il saluto ma non mi volto. Lui sembra offrirmi del cibo che accetto volentieri. Lui si sporge e mi lascia una manciata di patatine alla paprica nella mano. Ringrazio e inizio a sgranocchiare. L'insegnante non si accorge di nulla così provo nuovamente a chiacchierare col ragazzo.
"Come ti chiami?" sussurro sperando mi senta.
"Niall! Tu sei Rose giusto?" sorride cordialmente. Annuisco e mi rigiro verso la lavagna in cerca di una domanda intelligente.
"Più tardi ti faccio conoscere dei miei amici. Vorrai ambientarti immagino." propone. Gentile da parte sua. Sembra un ragazzo per bene.
"Grazie, mi piacerebbe." 
"Ti cerco a pranzo allora."

* * * *

Entro incerta nella sala pranzo. Una ragazza mi accompagna. Precisamente la ragazza che era di fronte a me. Come mi aspettavo è molto bella, con i suoi occhi azzuri e il sorriso contagioso. Si chiama Holly e abbiamo la maggior parte delle ore insieme. Mi sono seduta accanto a lei a biologia e abbiamo chiacchierato tutta l'ora. Ci avviamo all'interno e noto Niall che si sbraccia da un tavolo. Lo saluto e mi avvicino ma poi mi blocco notando lo sguardo sbalordito della ragazza fisso su di me.
"C-che c'è?" chiedo incerta.
"Ha stretto amicizia col biondo?" sussurra avvicinandosi a me come per non farsi sentire.
"Niall?... Si perché?" sono confusa. Cos'ha di male?
"È un ragazzo per bene...lui... La sua frequentazione un po meno." mi avverte.
"Ma ormai mi ha invitata... Non posso rifiutare..."
"io non vengo." 
"Non vorrai lasciarmi da sola?" domando spaventata. Lei si guarda intorno indecisa.
"Ti scongiuro Holly! Solo per oggi!" la supplico. Lei posa il suo sguardo indeciso sul mio.
"Ok. Ma non si deve ripetere." 
"Graziee!" saltello eccitata. Torno seria e ci avviamo al tavolo. Altri quattro ragazzi sono seduti con lui.
"Rose! Sei venuta! E lei?" chiede divertito voltandosi verso Holly che è rossa per l'imbarazzo. Che strano. Io al contrario mi sento completamente a mio agio...
"Lei è Holly... Ci ho fatto amicizia oggi. Spero non ti dispiaccia..."
"No,no, tranquilla! Siediti"
Sorrido e mi siede in mezzo a lui e Holly.
"Ragazzi lei è Rose e lei Holly." ci presenta agli altri. Non sembrano così male come dice Ly. 
"Rose, loro sono Harry, Liam, Zayn e Mat." continua poi indicandomeli uno ad uno. Riconosco Mat: il palestrato dallo sguardo da tonno. Involontariamente sorrido a tutti tranne a lui a cui lascio una smorfia disgustata. Nessuno sembra accorgersene e continuano a parlare.
"Novellina, da quanto abiti qui?" domanda il riccio... Harry mi pare. Le fossette decorano il sorriso curioso mentre con gli occhi verde smeraldo mi scruta. Ora che gli dico... Se dicessi la verità sospetterebbero qualcosa. Dopotutto non aver mai incontrato una ragazza che abita nel tuo piccolo paese da quattro anni è un po strano.
"I miei abitano qui da quattro anni mentre io li ho raggiunti la scorsa settimana." mento.
"E dove sei stata nel frattempo?" ...cazzo.
"Emh... Da mia... Mia zia." Sembrano crederci e non chiedono più nulla.
"Stasera Liam ha organizzato una festa... Ti va di venire? Può venire anche Holly." Domanda gentilmente Zayn sorridendo alla mia amica.
"Emh... Veramente non posso ma se vuole Holly può venire!"
"Nonono. Rose da sola non ci vado." mi sussurra la ragazza innervosita. Ridacchio fra me e me.
"Dai Ro! Non farti pregare!" si lamenta Liam.
"Mi dispiace ma non posso."
"E che hai da fare di così importante?" protesta il riccio.
"Emh... Vado a trovare mia nonna." non sono credibile.
"Balle. Dai dicci la verità!" sbuffa Niall. A quel punto con i nervi alle stelle sbatto violentemente un pugno sul tavolo e nella sala cade un silenzio di tomba. Tutti mi fissano sbalordito compresi loro. Sono in piedi con un espressione imbufalita mentre la guardo male.
"Fatevi gli affari vostri!" sbotto per poi uscire. Appena fuori dalla mensa sento ripartire le chiacchiere e cercando di calmarmi raggiungo il bagno. Non dovrei perdere il controllo... Mi fa male. Tengo le mani sul lavandino che uso come sostegno mentre faccio respiri profondi per calmarmi. Sento la porta aprirsi e richiudersi subito dopo ma per via dei miei occhi chiusi non capisco chi sia. 
"Rose... Scusa." dice debolmente. Niall.
"No scusa io." continuo senza aprire gli occhi.
"Non volevo impicciarmi"
"Niall, non hai nulla di cui scusarti. Solo che... È una situazione difficile la mia e sinceramente non voglio parlarne." confesso. Quel ragazzo mi ispira fiducia. Apro gli occhi e mi accorgo che Holly è accanto a lui. Le sorrido debolmente e abbasso lo sguardo.
"Capisco... Gli altri se la sono presa. Sai sono un po permalosi." Ridacchio.
"Beh non hanno tutti i torti in fondo." commento. Lui si stringe nelle spalle e mi fa segno di seguirlo. La campanella è suonata e i corridoi sono nuovamente pieni di gente. Harry e Liam ci raggiungono mentre Zayn si ferma all'armadietto i Holly.
"Rose ti veniamo a prendere noi se è quello il problema." insiste Liam. Niall gli tira una gomitata facendomi ridere.
"No grazie" riesco solo a dire.
"Hai paura di noi?" chiede serio Harry.
"no." sussurro con lo stesso tono. Anche Niall e Liam si sono fermati a guardarmi.
"Non ci conosce ancora." ridacchia Liam.
"Se vuole." commenta Niall.
"Non ho e non avrò paura di voi." dico sicura.
"Vedremo..." sussurra con malizia Harry.
  
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