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Autore: Hermione Weasley    24/11/2004    13 recensioni
Seguito di "Punizione con Ron", il primo appuntamento di Ron ed Hermione dopo la dolce serata nella capanna di Hagrid. Leggete e Recensite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E eccomi ancora qua con il 3° chap di questa storia

E eccomi ancora qua con il 3° chap di questa storia.

Allora prima di cominciare vorrei fare un domanda: Tutti hanno capito dove guardava Ron, vero? No perchè qualcuno [senza fare nomi, vero Cho89???] non aveva capito. Tanto per essere sicuri.

 

La storia si fa sempre più dolce [Cavoli lo voglio io Ron!!!!!]

Bè comunque non voglio tediarvi e prolungarmi oltre, leggete e lasciatemi un commentino!!!!

 

HERMIONE WEASLEY

_______________________________________

 

*Il Ballo d'Inverno*

3

 

 

-Oh no- Ron si sedette, borbottando, incapace di credere a ciò che aveva appena fatto. Non che fosse colpa sua, se Hermione aveva intenzione di indossare vestiti del genere, allora dova diavolo pretendeva che guardasse? Se era così elegante, allora magari avrebbe dovuto pensare anche a questa possibilità. Ma il fatto di essere stato colto sul fatto cambiava le cose, e molto.

 

-No no no no no no no...-

 

-Che è successo?- era Ginny, sembrava che si stesse divertendo. -Colin è andato a prendere il punch, dov'è Hermione?-

 

-Sta' zitta-

 

La bocca di Ginny si spalancò in segno di protesta -Ma se non ho detto niente!-

 

-Dov'è Harry?- chiese Ron in preda al panico, facendo velocemente una panoramica della Sala Grande con lo sguardo.

 

-Come faccio a sapere dov'è?- Ginny incrociò le braccia. -Qual'è il problema?-

 

-Non sono affari tuoi-

 

Ginny gli scoccò un'occhiata terribile. -Non riesco a capacitarmi di come tu, Ronald Weasley, riesca a trovare delle accompagnatrici!- gli disse arrabbiata -Se Colin torna digli che sono andata in bagno-

 

Ron si passò una mano tra i capelli e non fu per niente sollevato quando Harry gli si sedette accanto. Aprì la bocca per esporre il problema all'amico ma poi la richiuse immediatamente, quello non era il genere di cose che era solito confessare a Harry. Non c'era nulla da fare se non rimanere lì a sedere ed essere umiliato, sperando che Hermione non stesse già dormendo nel dormitorio femminile.

 

-Dov'è Susan?- chiese a Harry.

Harry si guardò intorno -Sta parlando con Colin di fotografia o robe varie. Ma che è successo? Dov'è Hermione?-

 

Ron scosse la testa. -Se la vedi, dille che sono uscito, va bene? Mi fa caldo-

Afferrò un bicchiere di punch e si diresse verso l'uscita e poi nel Giardino delle Rose. Si sedette su una panchina, pensando che quella fosse proprio la fine della serata. Non avrebbe mai avuto il coraggio di rientrare. E dubitava del fatto che Hermione avrebbe mai cambiato idea.

 

*

 

-Oh sei qui- Ginny sbattè la porta del bagno, sembrava fuori di se. -Ho chiesto a Ron dove fossi ma non me l'ha voluto dire.-

 

Hermione si voltò verso di lei immediatamente. -Non sa dove sono, non posso parlargli, Ginny, lui....- Fece una pausa.

 

Ginny la stava guardando curiosa, ma Hermione non sapeva quanto avrebbe dovuto dirle di tutta la faccenda. Era una situazione alquanto delicata in quanto stava parlando con la sorella di Ron.

 

-è stato davvero maleducato- concluse. Si afferrò con forza lo scollo del vestito cercando di farlo stare il più su possibile.

-Conosci un incantesimo per far salire questo scollo?- le chiese.

 

Ginny la guardo divertita. -No, perchè?- Ma dopo un'ultima occhiata al vestito di Hermione, fece due più due e la situazione le parve più che evidente. -Ohhh...Hermione....-

 

Hermione scosse la testa. -No, non dire nulla- disse velocemente, rendedosi conto che parlarne faceva diventare la cosa più vera e orribile. -è tutto ok.-

 

-Sei molto carina- disse Ginny esitando -Magari era solo un complimento?-

-No-

-Posso andare in Sala Comune e prenderti una giacca.-

-No!- Hermione si sentì avvampare -è davvero così malvagio?- chiese riferendosi al vestito.

 

Ginny le andò accanto, guardando le loro facce riflesse nello specchio. Scosse la testa.

-Non c'è niente di male- disse, sembrava che pensasse davvero ciò che stava dicendo. -Sembri un quadro. E pensaci, credi che mia madre ti avrebbe fatto indossare questo vestito se fosse stato indecente?-

 

Hermione pensò all'osservazione di Ginny, la cosa la fece stare subito un po' meglio. Era vero che la signora Weasley non le avrebbe mai fatto comprare qualcosa di veramente scandaloso. Stava ancora fissando Ginny, sperando che l'amica dicesse qualcosa di confortante.

 

Ginny sospirò. -Non credevo che ti avrei mai detto una cosa del genere.-

-Ma?- chiese Hermione speranzosa.

-Ma dovresti tornare indietro. Perchè gli piaci un sacco.-

 

Hermione non si sarebbe mai aspettata un commento così diretto. Si fissò le mani incapace di guardare Ginny in faccia. Le parole erano suonate giuste, come se quello che la piccola Weasley stesse dicendo fosse la verità, ma era difficile crederlo. Scosse la testa in segno di protesta.

 

-Dico sul serio- le assicurò Ginny -Una volta la scorsa estate, ha fatto una partaccia a Leotordo perchè aveva fatto un foro su una delle tue lettere e alcune parole non si leggevano-

 

Hermione quasi sussurrò -Non è vero-

 

-Si, è vero. Ed è sempre più preoccupato per te, visto che sei di origine Babbana di quanto non lo sia per Harry- Continuò Ginny. -Di solito si mette davanti a casa così- Regolò il tono della voce in modo che fosse il più somigliante possibile a quella del fratello.

-Harry a casa di quei Dursley è protetto da una sorta di antico incantesimo, ma Hermione? Chi la protegge a casa dei suoi genitori?-

 

Hermione la fissò, il cuore cominciò a martellarle nel petto. -Ha detto così?- chiese piano, mentre una sensazione di pace le invadeva lo stomaco. I suoi nervi si era calmati e adesso si sentiva le farfalle nella pancia.

 

Ginny annuì. -Lo so che è stupido, ma ti prego torna da lui, così almeno non dovrò parlarci io- sorrise.

 

Hermione sorrise in risposta, rincuorata dalle parole dell'amica, voleva darle anche lei una sorta di rassicurazione. -Spero che tu possa ballare con Harry-

 

-Mi sto divertendo con Colin, sul serio- disse Ginny -Non è una cattivo ballerino. Ci vediamo fuori- Sparì attraverso porta del bagno.

 

Hermione guardò lo scollo ancora una volta, e decise di non pensarci più, non importava dove Ron avrebbe guardato. Finì il suo punch, scrollò le spalle e uscì dalla stanza per andare a cercarlo.

 

*

 

-Così è andata via prima, non è vero?- Fred era appena apparso nel Giardino delle Rose, con una terribile smorfia dipinta sul viso. -Non è il massimo della classe, direi-

 

Ron afferrò una rosa da un cespuglio, era la terza che distruggeva nel giro di 5 minuti. Non era proprio in vena di rispondere al fratello.

 

-Seriamente, Ron- continuò lui, non sembrando serio per niente -Che le hai fatto?-

-Ascolta, vattene e basta- gli disse bruscamente. La situazione era già abbastanza critica senza che Fred stesse lì a fissarlo con quell'aria a ebete. Fece cenno ai grandi cespugli di rose, nelle quali le coppie di studenti cercavano rifugio. -Perchè tu e la tua ragazza non vi prendete un cespuglio e sparite dalla mia vista?-

 

Sembrava che Fred stesse per replicare, ma si stoppò prima di dire qualsiasi cosa fissando qualcuno o qualcosa oltre la spalla del fratello minore.

 

-Erm...Ron?-

 

Scattò in piedi prima di potersene rendere conto. Quella era la voce di Hermione. Si voltò di scatto, vedendola lì in piedi che lo fissava torturandosi le mani l'una con l'altra. I suo capelli erano ancora ben pettinati e lei ancora nel suo abito, vestita per il Ballo. Non se n'era andata.

 

Lei gli scoccò un'occhiata nervosa, poi guardò oltre. -Ciao Fred- disse esitando un poco, prima di ritornare a fissare Ron. -Vuoi ancora...- iniziò, poi guardò di nuovo verso Fred schiarendosi la voce.

-Vuoi ancora rimanere e ballare?-

 

Ron tentò di non svenire. Era già difficile credere di essere stato trovato. Non era possibile che gli avesse chiesto di ballare con lei. E gliel'aveva chiesto davanti a Fred...bè questa era la cosa migliore che potesse fare.

 

-Scusaci- disse seriamente rivolto a Fred che era rimasto appena appena sconvolto dal corso degli eventi. Ma Ron non  si curò a lungo del fratello. Velocemente tornò a guardare Hermione, non aveva nessunissima intenzione di aspettare che la ragazza revocasse l'offerta. -Certo- disse tendendole un mano -Andiamo dentro.-

 

Hermione annuì e lo prese per mano, ma non si mosse in direzione dell'entrata. -Veramente- disse guardandosi attorno -Ti dispiace rimanere fuori un minuto? Qua fuori mi piace e dentro fa troppo caldo.-

Ron potè sentire Fred che si schiariva la voce e sapeva che se fosse rimasto fuori con Hermione nel Giardino delle Rose, poi ne avrebbe pagato le conseguenze. Ma non gli importava.

 

-Certo, possiamo restare- le disse tentando di sembrare tranquillo, e  fu alquanto sollevato di sentire i passi di Fred che si allontanavano in direzione della Sala Grande. -Vuoi sederti?-

 

Hermione sorrise. -Grazie, sto bene-

 

La sua mano era ancora ben stretta nella sua, Ron la teneva fermamente, ricordando come tutto era cominciato una settimana prima. L'aveva tenuta per mano per almeno un'ora nella neve, prima di poter combinare qualsiasi altra cosa. Niente di tutto ciò che era successo nella Capanna di Hagrid sarebbe potuta accadere quella sera, non c'era nessun posto abbastanza appartato dove andare. Ron si morse le labbra, guardandola.

 

Si sentiva la musica provenire dalla Sala Grande. Parecchie canzoni scatenate erano state suonata mentre Ron era seduto lì fuori. Ma adesso ne stava cominciando una lenta. Guardò velocemente verso Hermione. Sembrava che stesse studiando le fate sugli alberi.

 

Ron prese il coraggio a due mani. Strinse ancora un po' la mano della ragazza. -Balliamo?- le chiese.

 

Hermione si guardò le mani, sembrava sorpresa di essere ancora legata a lui. -Ok- rispose piano guardandosi attorno. -Entriamo?-

 

Ron scosse la testa. Si sentiva bene là fuori, con lei. La situazione era meno pressante rispetto a dentro, con tutte quelle persone. Dentro si sentiva osservato dai suoi fratelli, da Ginny, da Harry. Lì fuori era buio, calmo e tranquillo. -No- rispose facendo un passo verso di lei. -Riesco a sentire la musica, tu?-

 

Hermione annuì nervosa. -Si- disse avvicinandosi.

 

Ron le mise una mano sulla schiena di nuovo, e la spinse contro di se, erano molto più vicini di quanto non fossero stati durante il loro primo ballo. La sentiva contro di se e tentò di non guardare quella parte che attualmente gli stava premuta contro. Sapeva quali problemi avrebbe causato. Si stava concentrando sulla sua pettinatura, solo allora si rese conto di quanto fosse complicata e strana. Era anche più carina dell'anno precendente, e Ron sentì una strana sensazione di trionfo pervedarlo.

 

Hermione alzò improvvisamente lo sguardo verso di lui. -Mi piace il tuo vestito, ti sta benissimo- Guardò subito altrove.

 

Ron sentì il cuore accellerare i battiti. Le orecchie diventarono veramente rosse. -Grazie- balbettò, facendo un altro passo avanti verso di lei, mentre si muovevano ancora in circolo. -I gemelli me l'hanno dato questa mattina per Natale.-

 

Hermione lo guardò di nuovo stupita. -Te l'hanno regalato Fred e George?- Scrutò il vestito con attenzione. -Sono stati davvero carini, non credi? e come hanno fatto a comprarlo?-

 

-Vendendo quelle merendine, suppongo. Sono contento che si siano ricordati di me, ma credo che abbiano fatto anche troppo-

 

Hermione sembrava dubbiosa ma disse solamente -Bel gesto da parte loro-

 

-Sicuramente meglio di quello dell'anno scorso, vero?- le chiese scherzando rendendosi conto di quanto fosse fortunato a ballare con lei, in QUEL vestito e non in quello marrone con pizzi e merletti che avrebbe dovuto indossare fino a quella mattina.

 

-Si è vero- ammise Hermione. -E quando hai imparato a ballare?- chiese, mentre si stavano avvicinando alla porta e quindi alla musica. Sembrò un po' sorpresa di sentire quelle parole come se credesse di averle solo pensate.

 

Ma Ron non se ne curò. -Mia madre pretendeva che imparassimo- le disse -Non è una scelta in casa nostra, ma un obbligo per tutti.-

 

-Da chi?-

 

-Da mia madre- mormorò. -Io provavo con Ginny. Tutti gli altri dovevano far finta di essere la ragazza a turno. Bille e Charlie poi Fred e George-

 

-Con chi ballava Percy?- chiese Hermione curiosa.

Ron rise -Con mia madre. è stato lui a chiederle di ballare con lui. Che lecchino!-

 

Hermione trasalì, diventando improvvisamente seria, guardando ancora verso Ron, come se si fosse ricordata di qualcosa di importante. -Avete parlato con Percy?- chiese.

 

Lo stomaco di Ron si fece pesante. Scosse la testa. -Non ha ancora parlato con papà. Credo che mamma sia andata da lui, sai, per Natale...-

 

-Era alla Tana allora, oggi?- chiese Hermione speranzosa.

 

-Spero di si- sospirò Ron -Ma dubito. Ha scritto una lettera in cui dice che è molto occupato con il lavoro e...- Si stoppò non volendo andare oltre in quella spiacevole conversazione. Suo fratello era sempre stato difficile da comprendere, ma mai fino a questo punto.

 

Hermione sospirò. All'improvviso Ron, sentì l'inaspettata leggera pressione della testa di Hermione sulla sua spalla. Senza pensarci l'avvicinò ancora di più e con sua grande sorpresa, la sentì rilassarsi completamente contro di lui. Gli cinse il collo con le braccia.

 

Ron poggiò il mento sulla sua testa. Perchè lei stesse facendo una cosa del genere con lui, non lo sapeva. L'aveva sperato, ma fino alla settimana passata non lo avrebbe mai creduto...e anche durante quegli ultimi giorni era seriamente dubbioso sulla buona riuscita della serata. La teneva stretta a se, sentendo il suo petto fare su e giù mentre lei respirava.

 

Lentamente la strinse ancora, più abbracciandola che ballando. Ron respirò il profumo dei suoi capelli . Era stupendo.  Non era mai stato così vicino da potersene rendere conto. Aveva un gran bisogno di baciarla, ma non era sicuro di come lei avrebbe reagito. E sicuramente non era sicuro di come sarebbe stata quella reazione in pubblico. Anche sapendo che loro due erano le uniche persone visibili nel giardino, non erano sicuramente soli. I cespugli continuavano a muoversi. Il sospiri degli altri studenti si alternavano nel buio della notte e comunque Ron non aveva nessunissima intenzione di infilarsi con Hermione dentro uno di quei cespugli.

 

La musica finì. Ci fu uno scroscio di applausi proveniente dalla Sala Grande. E poi una canzone scatenata cominciò. Ma Hermione non aveva ancora lasciato la presa su di lui e viceversa, e sembrava che l'idea non avesse sfiorato nessuno dei due. Rimasero lì in piedi per un bel po' di tempo, finchè uno strano rumore e alcune grida provenienti da un cespuglio non li fecero allontanare l'uno dall'altra.  Appena qualche passo più in là una voce stava distribuendo punizioni a destra e a manca. Era sicuramente quella di Piton.

 

Hermione guardò velocemente verso Ron. -Entriamo?- chiese sottovoce.

 

Ron non voleva, ma non avrebbero ottenuto nulla rimanendo lì aspettando di essere trovati da Piton.

 

-Certo- disse infine, seguendola dentro, sperando che ci fosse stato un momento per rimanere solo con lei, davvero solo con lei, prima che la serata volgesse al termine.

___________________________________________________

Allora? Come vi è sembrato? Voglio un po' di pareri!!!!

Non lamentetavi perchè questo chap era lunghissimo!

Spero di poter tradurre al più presto il prossimo!

Li avete guardati i disegni? Spero di si... Che dolce Ron, vero? possibile che gente così esista solo nelle storie? [SI] ok ok ok basta...

 

Allora Ringrazio si cuore:

 

Nightmare

Cho89

Ginny89

Elly

Seya

Miwako

Maho

Miciamao

Nene89

 

Davvero Grazie!!!!

 

 

 

Lasciatemi un commentino!!!!!

Un bacione

HERMIONE WEASLEY

  
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