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Autore: Anonimadaicapellibiondi    20/01/2014    1 recensioni
"Andy aveva una vita vita davanti. Un sogno. Degli amici,una famiglia. Aveva me". Un amore rovinato in una notte, un incidente fatale. Perchè la vita è una cosa meravigliosa,ma tutto ciò che lei da poi si riprende. E puoi solo cercare di andare avanti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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cap6

Sabato pomeriggio. Io e Anna passammo una giornata insieme. Siamo restate a casa a parlare, ad abbracciarci e qualche sorriso me l’ ha strappato anche lei. Forse avevo voglia di sorridere. Forse stavo riuscendo a convincermi: non starò mai più con lui, se ne è andato. Basta. Devo essere forte. Ovviamente non potei pensare però al suo viso bianco quel giorno all'ospedale e mi sentii triste.

  • lui sarebbe contento se ora mi facessi un bel sorriso,sai? L’ ha sempre detto che se sei felice tu, è felice anche lui –

    le sorrisi. Era un sorriso timido e pure un po’ sforzato. Ma aveva ragione, me lo ripeteva sempre Andy: “hai un sorriso da favola e se sorridi tu lo farò anche io” . Lui era la causa dei miei sorrisi, lui era la mia felicità.

  • – Anna, ti voglio bene –

    lei mi sorrise e mi baciò la guancia. Anna dormì a casa mia, mi aveva rallegrata un pochettino. Ma la notte era comunque la parte più difficile di me. La notte mi ricordava lui. La notte mi ricordava che lo amavo, che in realtà non era cambiato niente, era tutta un'illusione. Che per quanto ormai sia passato tanto tempo per me era ancora vivo. Lo sentivo semplicemente lontano. Terribilmente lontano. Mi mancava ancora. E per quanto fossi cosciente della realtà dei fatti io fingevo fosse solo una bugia. Stesa sul mio letto ripensavo a quanto stavo bene con lui, le passeggiate, le chiaccherate, le risate, i baci, gli scherzi, gli abbracci, e anche quando litigavamo io ero comunque innamorata di lui, qualsiasi cosa facessimo, per me era la persona più dolce che esistesse. E' sempre stato un ragazzo forte, molto più di me. Lui sapeva sempre tirarmi su di morale, sapeva dirmi sempre una buona parola,era sincero: mi diceva sempre come stavano le cose, ma lo faceva in modo dolce. Ogni brutta verità diventava comunque più leggera con lui. Ne abbiamo passate tante insieme.

    La mattina dopo io e lei ci svegliammo. Anna lo sapeva: anche stanotte avevo pianto e avevo avuto gli incubi. Odiavo il fatto di far star male le persone perchè piangevo. Vedevo che ci stava male anche lei ma mi abbracciò e questo mi fece sentire molto meglio. Mi trasmise il suo calore, la nostra amicizia era tornata forte.

    Domenica mattina: andammo in centro per un caffè e passammo per il parco a fare una passeggiata. Faceva freddo eppure mi andava di uscire. Stare in casa mi faceva sentire in prigione, avevo passato fin troppe giornate in casa ultimamente, avevo bisogno d'aria. Camera mia mi ricordava le lacrime spese per lui ma nello stesso tempo tutti quei pomeriggi passati su quel letto, solo io e lui. Io tra le sue braccia. Adesso odiavo il mio letto, mi ricordava che ora sarei stata sempre sola a dormire.

    Eravamo al parco, il parco dove io e Andy stavamo insieme. Dove ci siamo dati il nostro primo bacio. Ogni volta che ci pensavo mi scappava un sorriso. La nostra timidezza e il nostro imbarazzo. Il nostro primo appuntamento. Poche parole, restavamo a guardarci, senza fiatare. Incrociavamo gli sguardi e sorridevamo. E poi ci eravamo baciati, un primo bacio dato con timidezza, un bacio veloce, due labbra che si sfiorano. E poi un bacio più forte legato ad un abbraccio che mi fece capire che per me quel ragazzo, sarebbe diventato importante. Pensandoci mi rattristai molto: non avrei più potuto riparlarne con lui, dirgli

  • - Ma ti ricordi quant' eravamo timidi all' inizio? - e iniziare a parlarne.

    No, potrei solo dirmi fra me e me: com'era dolce star con lui, vorrei lo sapesse, vorrei fosse d'accordo con me. Ma comunque dovevo guardare avanti, lui avrebbe voluto così.

    Un giro in centro quella mattina mi fece bene. Anna era una ragazza fantastica, mi aveva cambiato l'umore. Avevamo riso, guardato le vetrine, state bene. Sorrisi, avevo bisogno di farlo.

    Poi tornai a casa dove trovai mia mamma e insieme guardammo la tv. Stavamo in silenzio, c'era pace in casa. C'eravamo solo noi due. Avevo bisogno anche di quest'aria. Non solo i sorrisi di un'amica, ma anche di una casa tranquilla, del “ti voglio bene” sentito dalle persone a cui tenevo di più. “Col tempo mi abituerò, lo sto già facendo” dissi tra me e me. D'altronde ho sempre creduto in me stessa, Andy lo faceva. Squillò il mio cellulare: Alex. Un sorriso spontaneo nel mio viso, una voglia di sentirlo.. risposi immediatamente.

    -Alex? Ciao!-

    -Ehi, Laure.. come stai?-

    -Alex, che dirti.. sto bene! Anna mi ha messo di buon umore! E pure tu chiamandomi!-.

    Si, era la verità. La sua voce mi faceva sentire più sicura, non mi sentivo più così persa o così sola con Alex. Lui mi capiva, era come me.

    -Mi chiedevo se stasera ti andava di vedere un film al cinema e poi ci facciamo una pizza?-

    -Volentieri!-

    E così ci mettemmo d'accordo, alle 8 passava lui a prendermi. Ero serena, lui mi rendeva felice. Con lui mi divertivo, sorridevo, sempre.

  • -E' stata una bella serata- dissi ad Alex uscendo dalla sua macchina.

    Gli sorrisi, e lui mi ricambiò. Cavolo, quanto assomigliava ad Andy. Gli occhi, i capelli, era tutto così famigliare. E forse era questo che mi rendeva sempre più serena, il fatto che comunque Andy c'èra, lo sentivo ancora. Si è vero, non c'èra fisicamente qui accanto a me, ma con il cuore lo sentivo e guardando Alex capisco che dentro di lui c'è anche Andy. Mi addormentai col sorriso quella notte, un po' come succedeva tutte le notti dopo essere uscita con Andy.

Puoi farcela, non importa a far cosa, tu lo sai.
Sei più forte di quello che credi. Passerà, e tu sarai felice.
Te lo giuro.

cap6
  
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