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Autore: saretta_    05/06/2008    3 recensioni
1. Washi
Come foglio, non ha mai dimenticato nulla.
Assorbe le storie, le stringe a sé come cimeli preziosi, li numera e li nomina.
Ricorda, ricorda e trasmette, errori ed eroi, distruttori e distrutti.
5. Shugotenshi - dedicata ad Atena11
6. Sorewa - dedicata a Crilli
7. Yuki - dedicata ad Halinor
8. Speciale! White Midnight, per tutte le Mosche Bianche!
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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[Shin]


1. Washi


Sakura sfiorò la pagina che le mostrava il venditore.
Sotto i suoi polpastrelli il foglio era liscio, ma spesso, di un bel colore sul beige sfumato.
Ottima qualità, ottimo colore e consistenza.
Si, perfetto. Grazie, ne prendo tre pacchi. Contanti.
Soddisfatta della sua spesa, Sakura tornò gongolante casa, e nel mentre incontrò un gruppo di ragazzine adolescenti cariche di sacchetti dalle firme importanti.
Sorrise guardandole: ancora non sapevano cos’era il vero comprare, quando ti serve qualcosa che cerchi da tempo con assoluta necessità, e la trovi nella migliore della sua forma.
Strinse le dita attorno alla cordicella del sacchetto.

Stiracchiandosi, si posizionò davanti alla macchina da scrivere vecchi stile, bianca e lucida.
Le piaceva la macchina da scrivere, con quei tasti distanti, con quel ting del rullo quando finiva la riga.
Al contrario, il computer era così poco affidabile: bastava uno di quei virus e, puff!, perdevi il lavoro di mesi.
No, molto meglio la sua fedele Olivetti Valentine.
Infilò la prima pagina e, per la prima volta da quando le era venuta l’idea, tentennò.
Come poteva pretendere di riuscire a scrivere più di una vita, più di un intreccio, più di un lamento e di un amore su un foglio sottile e debole?
Su un foglio a cui bastava un attimo di distrazione e finiva piegato, strappato o stracciato?
Ma soprattutto, lei non era in grado, non era abbastanza brava, per riuscire in un impresa simile.
Scrivere la storia dei giovani di Konoha, che sciocchezza.
Lei, Sakura Haruno, lunatica e debole [come quel foglio] non riusciva a finire decentemente nemmeno il cambio degli armadi di stagione [com’è noioso, però], figurati un racconto!
Cerano troppe persone, troppe storie, troppo segreti…
Schiacciò, così per curiosità, una lettera.
Su quel foglio così sottile e lacerabile la lettera rimaneva impressa come fuoco. N.
Sì. Lei era come il foglio, utile solo in certi casi e solo per certe persone, poteva venire distrutta o conservata, alla mercé degli altri, tanto era insicura delle proprie scelte.
Ma, come un foglio, non ha mai dimenticato nulla. Assorbe le storie, le stringe a sé come cimeli preziosi, li numera e li nomina.
 Ricorda, ricorda e trasmette, errori ed eroi, distruttori e distrutti.
Sakura scosse la testa, risvegliandosi dai soliti pensieri filosofici che affollavano la sua testolina.
Scrivere o non scrivere?
Amleto è nulla, in confronto a me.

Portò una ciocca rosata scappata dalla cosa alta dietro l’orecchio. Dondolò la gamba accavallata. Si passò pensierosa i polpastrelli sulle labbra sottili. Guardò con interessa fuori dalla finestra.

Un uccellino azzurro stringeva nel becco rametti leggeri, e volava sempre più in alto per raggiungere il suo nido.
Una nuvola solitaria viaggiava lentamente nel cielo sgombro estivo.
Oh, i fiori sul balconcino sono sbocciati.

Niente. Nessuna Musa, nessuna ispirazione.
Sospirando, stava per alzarsi ormai scoraggiata, quando la porta si aprì cigolando.

 «Amore scrivi?»

Domandò innocentemente un uomo dall’aspetto giovanile, posando sacchetti colmi di cibo.
Sakura roteò divertita gli occhi smeraldini.

«No, progetto una nuova navetta da mandare su Plutone. Non si capisce, baka?»

Naruto ridacchiò, togliendosi la maglietta sudata per il calore opprimenti e spettinandosi i folti capelli biondi. Sorrise malizioso, aprendo le braccio muscolose.

«Visto che addominali?»

Si vantò, gonfiando il petto.
Sakura gli assestò un pugno proprio sullo stomaco.

«Sei proprio il solito scemo. Non cambierai mai.»


«Sakura-chan, mi hai fatto malissimo!»

Si lamentò Naruto, sporgendo le labbra infantilmente.
Poi ridacchiò, rubando un bacio alla ragazza.

«Aishiteru, Sakura-chan. E continua a scrivere, sai di potercela fare! Non mollare.»

Le disse, andando verso il bagno per una doccia.
Sakura, presa alla provvista [mi conosce così bene?] rimase un attimo interdetta, poi urlò un «baka!» ben perforante.
La risata di Naruto era udibile anche sopra lo scrosciare del getto d’acqua.
Sakura borbottò qualcosa, poi si riconcentrò sulla macchina da scrivere.
Si. Non doveva mollare. Poteva farcela. Aveva superato ben altro.
Va bene, ragazzi di Konoha: siete pronti a vedervi davanti agli occhi frammenti di vita che credevate al sicuro?
Ricordate: il foglio può essere strappato, ma le parole non spariscono facilmente.
Il foglio non dimentica, il foglio passa di mano in mano finchè non troverà qualcuno che lo conserverà con dovuto rispetto.

«Sakura-chan, vieni a far la doccia con me?»




***
Spazietto! Ebbene sì, ecco l'ennesima raccolta nel mondo di Naruto.
 Non a caso, il titolo [shin = nuovo] è puramente ironico xD

Mi piace pensare la raccolta come il libro di Sakura, e tutte gli sguarci di vita dei nostri personaggi preferiti sono [nella mia fervida immaginazione^^] o vissuti da Sakura o raccontati a Sakura, da bravo foglio che si rispetti.
Ah, il washi è una carta cinese robusta ma morbida, usata anche per le lampade.

Coppie a richiesta
.
No yuri o yaoi: non per altro, ma sono totalmente incapace a descriverle.
Rischierei di coprirmi di ridicolo. ...Non che non lo faccia già xD
Un bacio a tutti *.*
sa

  
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