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Autore: MagikaMemy    05/06/2008    16 recensioni
Un risveglio un pò particolare, un ospite indesiderato e un paio di boxer renderanno la mattina di Roxas parecchio irritante!!
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WAKE UP, ROXAS!

Roxas aprì lentamente gli occhi, infastiditi dalla luce leggera del sole che filtrava attraverso le persiane.

Impiegò un po’ per spalancarli del tutto.

Aveva un sonno incredibile, ma sapeva che sarebbe stato inutile provare a riadddormentarsi.

Sbadigliò un paio di volte.

Porca miseria, era davvero assonnato.

Ma a che cavolo di ora era andato a dormire per essersi ridotto in quello stato?

Pigramente cercò di alzarsi, ma si accorse per la prima volta di essere bloccato da qualcosa.

Sollevò il lenzuolo.

Un braccio gli cerchiava la vita.

“Roxas” pensò “che cazzo hai combinato ieri sera? Possibile che non ti ricordi un cavolo?”

Guardò il braccio con attenzione.

Non era di una donna.

Si sentì sollevato al pensiero che non fosse Larxene.

Qualunque cosa fosse successa, era meglio con un maschio che con quella specie di spina elettrica ambulante.

Si voltò con cautela verso l’altro lato del letto.

Oh…mio…Dio…

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!”

“Merda, Rox, ma che ti urli?? Porca miseria!”

Axel sollevò il busto, gli occhi socchiusi, e si grattò dietro al collo con nervosismo, il tutto mentre Roxas si teneva a debita distanza, piegato sulle ginocchia e con le lenzuola che lo coprivano dal ventre in giù.

“Cosa cazzo ci fai tu qui? Nel mio letto?” chiese terrorizzato.

Axel gli sorrise.

“Buongiorno anche a te.”

“BUONGIORNO UN CORNO!” sbottò l’altro, terrorizzato “i può sapere come mai sei nel mio letto, nella mia stanza, insieme a me?”

Si guardò il petto nudo, isterico: “Mentre io sono mezzo nudo, oltretutto!!”

Axel continuava a guardarlo.

Sembrava si stesse divertendo un mondo, cosa che irritava Roxas ancora di più.

“Ehi, Rox, shut up. Prendi fiato, che sennò ci rimani secco.”

“Molto divertente” disse Roxas acido, che nonostante tutto gli diede retta e iniziò ad ispirare e a far uscire l’aria dalla bocca.

Axel sorrise di nuovo.

Lo adorava quando si innervosiva.

Diventava tutto rosso in viso, e cominciava ad affannare.

Avrebbe mentito dicendo che non faceva nemmeno un pensiero perverso quando Roxas si comportava così.

“Ok, sono calmo” concluse Roxas dopo pochi minuti.

Guardò Axel dritto negli occhi.

Cercò di non pensare a quanto erano terribilmente belli.

“Adesso tu mi dici cosa è successo ieri sera. La verità. Niente cazzate.”

Axel non riusciva a togliersi quel ghigno divertito dalla faccia.

Sapeva che faceva innervosire Roxas, e questo lo convinceva a non tornare serio.

Per un attimo considerò l’idea di mentire, magari raccontando di come avevano passato la notte a realizzare le più perverse fantasie che la mente umana avesse mai potuto immaginare.

Sarebbe stato divertente, ma sicuramente Roxas sarebbe come minimo morto d’infarto, perciò decise di essere sincero.

“Ieri sera era la festa di Demyx. Tu sei andato a dormire prima perché eri stanco.”

“Questo me lo ricordo, grazie. Possiamo per favore saltare il riassunto delle puntate precedenti e passare direttamente al sodo?” lo interruppe bruscamente Roxas.

Axel gli lanciò un ‘occhiata di fuoco.

“Punto uno: prendi una pasticca e datti una calmata. Punto due: pensavo che non ti ricordassi ‘il riassunto delle puntate precedenti’, visto che quando sei salito eri ubriaco come una scimmia.”

Roxas inarcò un sopracciglio.

“Le scimmie si ubriacano?” chiese, tra il curioso e lo scettico.

Axel allontanò la domanda scomoda con un gesto della mano.

“Posso finire?”

“Vai” gli concesse Roxas.

Axel continuò.

“Verso le undici e mezza sono salito qui al terzo piano per andare in camera, e passando davanti la tua stanza ho sentito che urlavi.”

Roxas sobbalzò, sorpreso.

“Come sarebbe a dire ‘urlavo’?”

“Sì, urlavi, hai presente quella cosa che si fa con la voce? Vuoi che ti prenda il dizionario?” chiese Axel, sbadigliando.

“ ‘Fanculo, sai cosa intendo.”

Axel si fece improvvisamente serio.

“Non sarei entrato, altrimenti.”

Silenzio.

Roxas era ammutolito di colpo.

“Quindi... sei entrato solo per controllare” disse, sollevato

“Certo! E poi scusa, mica potevo continuare a camminare facendo finta di niente! Vabbè che mi dite sempre che sono insensibile, ma anche io ho un accenno di cuore!”

Roxas lo guardò, confuso.

“Era una metafora.”
“Oh.”

“E comunque davvero, sono entrato solo per questo.”

“Ho capito, ho capito.” Si affrettò a dire Roxas, voltandosi dall’altra parte.

“Non è successo niente, dico sul serio. Sono entrato e ti ho svegliato.”

Roxas tornò a guardarlo.

“….parlavo nel sonno?”

“Urlavi nel sonno. Ti ho dato uno scrollone e ti sei svegliato. Eri spaventato.”
“”Davvero?” chiese Roxas, stavolta con un tono di voce diverso, quasi preoccupato.

Axel lo notò, e il suo sorriso finalmente svanì, ma Roxas non l’aveva notato.

Guradava le lenzuola, giocando con il lembo, ed era arrossito visibilmente.

“Roxas…cosa stavi sognando?”

“…nono mi ricordo” rispose con un filo di voce.

“Bugiardo Eri terrorizzato. E quando mi hai visto…volevi che restassi.”

Roxas ascoltava senza sollevare lo sguardo.

All’improvviso si era ricordato il suo sogno. Il suo incubo.

“…e io sono rimasto. Non potevo lasciarti solo.

“Grazie.”

Axel lo guardò intensamente.

Era bellissimo.

“Te l’avevo detto che non avevamo fatto niente. Non potrei mai fare una cosa del genere. Meno che mai a te.”

Roxas continuava a non guardarlo.

Axel insistette con dolcezza.

“Dài, me lo dici cosa hai sognato?”

Roxas lo guardò negli occhi, finalmente, e si sforzò di sorridere.

“Non era niente di che. Davvero. Un incubo. Solo un incubo.”

Axel, invece di ricambiare il sorriso, venne travolto da un’ondata di tristezza.

Roxas non parlava mai a nessuno dei suoi problemi.

Nemmeno a lui.

Il più giovane cotninuava a sorridergli, sforzandosi e pregando che Axel non si accorgesse dei suoi sentimenti reali.

Ma l’altro si sollevò un poco dal letto e, chinandosi su di lui, gli sfiorò la fronte con le labbra.

Sentì Roxas avere un fremito, e quando si sdraiò di nuovo lo vide più rosso di prima.

“Sei troppo carino.” Disse sorridente.

Roxas si alzò di scatto dal letto, tenendo il lenzuola davanti a sé.

“TU SEI UN PAZZO FURIOSO!” gridò, di nuovo isterico “MA CHE TI SALTA IN TESTA?!”

“Eddai, era solo un bacino! Però, se devi fare così ogni volta, non te ne do più!”

“Ah, ci mancherebbe altro! Senti, grazie mille per stanotte, di debbo un favore eccetera eccetera, ma adesso esci di qui, chiaro?” esclamò il più piccolo, velocemente.

Axel tornò a sogghignare.

Rieccolo, quel sorrisetto del cavolo.

Roxas lo odiava con tutto sé stesso.

“Vuoi che mi alzi?” chiese Aexl divertito.

“Sì, grazie” rispose l’altro, un po’ sollevato che Axel obbedisse con tanta facilità.

Axel si mise a ridere.

“Ai suoi ordini, signore!”

Con un gesto rapido si tolse di dosso il lenzuolo che lo aveva coperto sino ad allora, e subito dopo Roxas lanciò qualcosa come il novantaduesimo grido nell’arco di trenta minuti, per poi girarsi dall’altra parte.

“Sei uno stronzo! SEI UNO STRONZO!”

“Eddai, come ti scandalizzi con poco!” rideva Axel.

“Muori!!”

“Ma mi hai detto te di alzarmi!!” fece finta di lamentarsi Axel, che reputava la scena degna del miglior film comico.

Roxas aveva il viso infuocato, un po’ per la rabbia, un po’ per l’imbarazzo, e continuava a dare le spalle al letto.

“Ma che cazzo ne sapevo che eri nudo, porca miseria! Vattene subito!”

“D’accordo, allora mi alzo…”

“NO!” fece Roxas “Bastardo, prima mettiti le mutande!”

“Non ricordo dove le ho messe!!” fece Axel con finta voce innocente.

“Mettiti i pnataloni senza, allora!”

“D’accordo, me li passi?” chiese quello, piegato in due dalle risate.

Roxas sospirò, vide i pantaloni sul pavimento accanto a lui e li raccolse: chiudendo gli occhi, si girò e li buttò a casaccio,, per poi rigirarsi subito.

“Thank you”

“Vai a cagare” rispose un Roxas furioso “Sei un bugiardo di merd. Ti avevo chiesto di dirmi la verità! Si può sapere che è successo ieri sera?!”

“Quello che ti ho detto!” rispose Axel, infilando i jeans.

“E allora perché eri nudo?!”

“Io dormo sempre così. Te lo giuro. E poi ero stanco e mezzo ciucco, non ero molto consapevole delle mie azioni.”

Roxas si arrese.

“Ok, ho capito, ma appena vedo le tue mutande gli dò fuoco.”

“Come vuoi. Puoi girarti, ho fatto.”

Roxas non si mosse per alcuni minuti, valutando se fidarsi o meno.

Poi decise di voltarsi.

Axel (con indosso i jeans, ringraziando il cielo) era seduto sul letto, le mani raccolte davanti alla bocca.

“Posso farti una domanda?”

“No.”

“E io te la faccio lo stesso.”

Roxas sospirò.

Tnato era inutile, doveva sempre averla vinta lui.

Peggio dei bambini.

Axel indicò il lenzuolo.

“Si può sapere perché non hai mollato quel coso neanche per un secondo da quando ti sei alzato? Che c’è, sei nudo anche tu? Guarda che io non mi scandalizzo come te!”

“Chissà perché, la cosa non mi sorprende.” Disse Roxas sarcastico “ e comunque no, non sono nudo.”

“E allora perché ti nascondi lì dietro?”insistette.

Roxas lo guardò per un attimo.

“Io…”

Prima che potesse aggiungere qualcosa, Axel lo acchiappò per un braccio, trascinandolo sul letto.

Roxas cercò di opporre resistenza, ma Axel lo teneva ben saldo per la caviglia, e con curiosità gli tolse di dosso il lenzuolo.

“…”

“Sei un cretino!!”

“Pff..”Axel cercò di trattenersi, ma non riuscendo nell’intento sbottò a ridere sguaiatamente.

Roxas arrossì ancora una volta e rotolò dall’altra parte del letto, ma Axel era troppo preo dalle risate per acchiapparlo di nuovo.

“Oh mio Dio! OH MIO DIO!!” gridava Axel, sentendosi male dal ridere, che era sdraiato sul letto e si reggeva la pancia.

Roxas voleva uccidersi.

O forse voleva uccidere Axel?

No, meglio ancora, prima lo avrebbe ammazzato, poi si sarebbe suicidato dopo aver nascosto il corpo.

Una strage era più che equa.

“Sei un cretino! Ti odio!”

“Oddio, non ci posso credere! Sei peggio di un bambino!! Ahahahahah!!”

“Non sono un bambino! Tutti gli altri boxer sono in lavanderia, mi era rimasto solo questo paio!!”

Ma Axel continuava a ridere, sapendo che Roxas stava perdendo davvero la pazienza.

“Oh mio Dio! Ahahah! Non credevo avessi della roba simile sotto i pantaloni!”

“Sono-solo-dei-boxer!”

“Con delle banane che sorridono stampate sopra!”
“E allora?! Te l’ho detto, gli altri stanno in lavanderia!”

Axel sembrava non lo stesse nemmeno ascoltando.

Roxas, furioso, si avviò verso la porta.

“Eh? E ora dove vai?” chiese Axel, cercando di riprendere fiato.

Roxas lo squadrò.

“Da nessuna parte. Sei te che te ne vai.”

Axel, ancora esausto per le risate, sorrise di nuovo.

“Va bene, va bene.”

Si alzò e si avvicinò alla porta, che Roxas teneva aperta mentre batteva un piede sul pavimento.

“Ti odio” disse quest’ultimo.

“Io no. Ti va di uscire stasera?”

Roxas sussultò.

Non se lo aspettava.

Inarcò un sopracciglio.

“A dire il vero ho un po’ di sonno arretrato. Vorrei andare a dormire presto.”

Axel, stranamente, si fece serio.

“Ah. Capito.”

Senza aggiungere altro uscì sul corridoio e prese la chiave della sua stanza dalla tasca dei jeans.

Strano…era come se si sentisse…triste?

“Axel!”

Si voltò, e vide Roxas affacciato sul corridoio, in boxer.

Era del rosso più scuro che Axel avesse mai visto, ancora di più dei suoi capelli.

“…va bene domani pomeriggio?”

Axel sorrise.

Guardò per un attimo le banane sorridenti stampate sulle mutande di Roxas.

Forse anche lui se ne sarebbe comprato un paio.

Sorrise, un sorriso diverso dal solito.

“Ancora meglio.”

NOTE DELL’AUTRICE

Helloooooo!! Allora, la storia è come al solito una one-shot, è come al solito un AkuRoku e come al solito l’ho scritta a scuola XDXD.

Per la prima volta ho inserito delle parolacce, perché pensavo avrebbero dato più realismo alla vicenda.

Se il risultato è stato sgradevole, avvertitemi e non le metto più, giuro >////

Che dire di questa storiella? Mi piace molto, lo ammetto.

Non tanto per come è scritta quanto l’idea, la situazione.

E poi, diciamocelo…chi non vorrebbe avere nell’armadio un paio di mutande (boxer o slip che siano) con le banane sorridenti stampate sopra XDXDXD?

Ho pensato a lungo alla scena di nudo (aaaaaah, Axel nudooooo OççççO nd Fangirls), e non appena ho capito che poteva essere originale l’ho inserita.

Per la prima volta (almeno credo) non c’è un bacio ^__^ O meglio, c’è ma è sulla fronte! Adoro i baci sulla fronte, mi danno un enorme senso di dolcezza e protezione, più di quelli sulle labbra!

Spero che la storia vi sia piaciuta! Come al solito, vi invito a commentare in molti, ma se avete anche delle critiche da fare sono ben accette! Mi raccomando, però, fatelo con educazione ^////^, e io vi risponderò ringraziandovi per avermi aiutata! Un bacione enorme a tutti, e grazie per aver letto!

   
 
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