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Autore: Louise98    21/01/2014    4 recensioni
Ecco a voi la mia seconda fanfiction su "Le 5 Leggende"!
Un piccolo fagottino abbandonato davanti ad un orfanotrofio assieme ad una lettera e ad un libro. Che cosa significherà mai? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Avventura, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche giorno dopo tutti i Guardiani erano riuniti al Polo.
Dentolina e Nord erano nell’ufficio di Babbo Natale, Jack giocava con gli elfi mentre Merida e Calmoniglio stavano nell’atrio, proprio sotto al Globo.
<< Ehi, Calmoniglio. Ti va di sentire una cosa? >> disse Merida saltando sul Globo.
<< Che tipo di cosa? >> disse Calmoniglio arricciando il naso.
Merida si portò una mano alla gola e in quell’istante si cominciò a sentire nell’aria come un pianoforte in lontananza.
<< Quando mi sento solo, triste come non mai… >> cominciò a canticchiare Merida con la voce di Jack. << Tutto solo, mi godo la giornata ridendo con i bambini. >> disse saltellando per il Globo mentre Calmoniglio rideva. << Che cosa mi rende felice? Questi splendori che mi ritrovo in bocca: i miei bellissimi denti! >> detto questo Calmoniglio cominciò a rotolare a terra dal ridere. << I miei denti splendenti proprio come le stelle in cielo, loro che brillano e donano bellezza al mio viso! >> disse Merida indicandosi il viso. << Loro che si illuminano come le luci sugli alberi di Natale! >> disse indicando l’albero di Nord. << So benissimo che quando mi incontri rimani a bocca aperta dopo aver visto… i miei denti e me! >> disse camminando intorno a Calmoniglio.
Calmoniglio non riusciva più a trattenere le risate, tanto che cominciarono ad uscirgli le lacrime.
Dentolina, che era ancora nell’ufficio di Nord, sentì la voce di Jack provenire dall’atrio così zittì Nord e corse fuori dalla stanza.
<< Sì, sono sempre perfetti: bianchi e perlati. Sono perfetti proprio come la mia canzone preferita. >> disse volando sul Globo con delle cuffie giocattolo in mano che aveva appena preso ad uno Yeti. << Sì, io li adoro, e loro adorano me! Perché dovrei parlare con te quando ne ho 32? >> disse avvicinandosi a Calmoniglio. << I miei denti e me! >> disse in ginocchio mentre scivolava verso Dentolina.
In quell’istante il sottofondo di pianoforte svanì.
<< Ops… >> disse Merida dopo aver visto Dentolina.
<< Ehi, che succede? >> disse Jack volando preoccupato verso l’atrio.
<< Uhm… nulla… >> cercò di nascondere Merida.
<< E perché Calmoniglio sta ridendo? Come hai fatto? >> chiese curioso Jack.
<< Ecco… >> sussurrò Merida.
<< Ha cantato una canzone con la tua voce sui tuoi denti. E’ stato epico! >> gridò Calmoniglio in preda alle risate.
<< Oh, davvero? >> disse Jack sorridendo. << Che ne dici di farmela risentire? >>
Il viso di Merida si illuminò.
<< Nord! Vieni! >> disse Dentolina.
Merida si schiarì la voce e si rimise la mano davanti alla gola.
Non appena Nord arrivò nell’atrio brontolando con gli elfi, Merida cadde a terra.
<< Merida! >> gridò Nord.
Tutti i Guardiani si avvicinarono.
<< Va tutto bene, succhiapollici? >> chiese Calmoniglio preoccupato.
Jack le toccò la fronte e fece un salto in dietro.
<< E’ bollente! >> disse accarezzandosi la mano con cui l’aveva toccata.
<< Portiamola a riposare. >> disse Nord prendendola in braccio.
Pochi minuti dopo Merida si risvegliò su una brandina, circondata dai Guardiani, dagli elfi e dagli Yeti.
<< Che succede? >> chiese un po’ assonnata.
<< Merida! >> gridò Dentolina.
<< Eri svenuta, così ti abbiamo portata qui. >> rispose Nord.
<< Nah, io sto benissimo. >> disse lei alzandosi in piedi. << Dov’eravamo rimasti? >> chiese schiarendosi la voce. << Oh, giusto, la canzone di Jack! >> esclamò sorridendo. << Quando mi se- >> cominciò.
<< Cosa c’è? >> chiese Calmoniglio.
<< La musica… Non la senti? >> chiese Merida portandosi le mani sulle tempie.
<< Ad essere sincero: no. >> rispose Jack.
<< Questo è il problema! Io… non ci riesco più! >> disse gesticolando preoccupata.
Nord si accarezzò la barba pensieroso.
<< Hai fatto qualcosa di strano ultimamente? >> chiese Jack avvicinandosi.
<< No! Stai lontano, non riesco più a controllare i miei poteri! >> gridò Merida e subito un rumore molto simile a delle unghie che graffiano una lavagna si espanse per l’intero Polo.
Tutti si portarono le mani alle orecchie.
<< Basta! >> gridò Merida. << Basta… >> disse infine accasciandosi a terra.
<< Merida! >> la chiamò Dentolina.
<< Cosa sta succedendo, Nord? >> chiese Jack sperando in una risposta.
Nord abbassò lo sguardo.
<< I bambini. Non credono più in lei. >> rispose.
<< COSA?! >> esclamarono gli altri Guardiani mentre Dave cercava di tirare su la ragazza.
<< Dobbiamo farla riposare. >> disse infine Nord facendo un cenno a Dave.

Il giorno dopo Jack andò al Polo a controllare la situazione di Merida.
<< Dentolina, come sta andando? >> chiese lui.
<< Non molto bene. Sta diventando sempre più fredda. >> rispose lei sfiorandole il viso.
<< E quelle cosa sono? >> chiese Jack osservando delle cicatrici sul viso di Merida.
<< Non ne sono sicura, ma credo siano tutte le ferite che si è procurata prima di diventare una Guardina. >> osservò Dentolina.
<< Aspetta! Vuoi dire che-? >> esclamò Jack tirando via le coperte dalla ragazza.
<< Oh, no… >> sussurrò Dentolina.
Jack le rimboccò nuovamente le coperte e si mise a mezz’aria sopra il suo letto.
<< Dobbiamo fare in modo che credano di nuovo in lei! >> gridò Jack avvicinandosi velocemente alla finestra per aprirla ed uscire.
<< Aspetta… >> sussurrò Merida.
<< Merida! >> disse Jack tornando da lei.
<< Non puoi andare in giro a dire che io esisto, non ti crederebbe nessuno, non trovi? >> disse sorridendo.
<< Beh, io… >> cominciò Jack.
<< Prendi questo. >> disse Merida aprendo le mani facendo apparire una piccola nota d’oro, mentre il suo viso si faceva sempre più pallido per lo sforzo e le sue cicatrici sempre più evidenti. << Tieni questa nota. >> disse con il poco fiato che le rimaneva.
<< Cosa devo farci? >> chiese Jack.
<< Trova un oggetto che amo in un posto a cui appartengo, e tutto tornerà come prima… >> disse mentre la sua voce si faceva sempre più roca.
<< Tornerò il più presto possibile! Te lo prometto! >> esclamò Jack correndo fuori.




ANGOLO AUTRICE:

Eccomi qui dopo mesi di attesa con il nuovo capitolo di questa fanfiction!
Jack: Finalmente!
Io: Fai silenzio e vai a cercare quello che ti ha chiesto Merida! *lo guarda malissimo*
Jack: Beh, tu sei l’autrice, quindi tecnicamente scegli tu cosa farmi fare nelle tue storie…
Io: Beh, allora improvvisa!
Jack: Mi rendi in giro, vero? *ride*
*Louise strappa un foglio dal quaderno di latino e scrive: “Jack si scusa con Louise e se ne va”*
Jack: Sì, sarebbe forte se funzionasse davvero! *si lancia sul letto e comincia a ridere come un pazzo*
Io: Va beh, io ci ho provato… *sbatte la testa sulla scrivania*
Io: E comunque è anche colpa tua se ci ho messo così tanto ad aggiornare! *alza la testa dove si può notare un gigantesco livido dovuto alla scrivania*
Jack: Ah, sì? E perché? Questa la voglio proprio sentire! *si siede tranquillo sul suo bastone*
Io: Non c’è alcuna ragione. E’ sempre colpa tua! *si gira*
*Jack perde l’equilibrio*

Tornando alle cose importanti…
Non sono riuscita ad aggiornare subito a causa della scuola e dei mille impegni sportivi (e di Jack). Mi dispiace tantissimo, ma cercherò di aggiornare il più presto possibile tra un allenamento e l’altro ;D
Al prossimo capitolo: “Non sempre i buoni riescono a vincere
Louise98
  
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