Una chioma castana incornicia un volto lungo da cui spiccano dei grandi e rotondi occhi azzurri. Troppo rotondi e falsamente cerchiati di rosso. Mia, la sorella di James, mi guarda dall’alto al basso esaminando il mio aspetto. Ho un’idea di come possa vedermi in questo momento: capelli scompigliati, mascara sbavato, il fiato corto e le gambe che cedono. Questa non sono io, è solo una brutta copia, vorrei urlarle ma dalla bocca mi esce solo un verso strano.
«Ciao Allison. Entra pure.», mi incita con la mano spostandosi in modo tale che io possa varcare la porta. Ma che diavolo..?
«Tu che ci fai qui?» già che ci fa?! E soprattutto, cosa cavolo indossa??!! La felpa grigia di Liam le accarezza la pelle che a quanto pare ha sorbito troppo sole durante le vacanze. Liam odia quando le persone toccano le sue cose. Io lo so, lei probabilmente no. Fa per aprire bocca quando Liam si affaccia dal soggiorno e ci fa segno di raggiungerlo. Evita il mio sguardo, mentre io non gli stacco gli occhi da dosso per fulminarlo appena possibile.
«Siediti Allison.», e mi verrebbe da urlargli che io sono Ally per lui, non Allison! Che gli sto di fronte, che dobbiamo parlare, e invece di mezzo ci sta Mia che indossa la sua felpa. E di sicuro lui non l’ha notato altrimenti si sarebbe infuriato. No, di certo non l’ha vista, ed io sto sognando. Ci siamo solo io e lui, come è sempre stato. Ed invece no, perché la voce suadente di Mia spezza quell’aria silenziosa invitando Liam a parlare, come fosse lei la padrona di casa, come fosse lei ad essergli stata accanto in questi anni.
«Ascoltami. Mia ha dei problemi con la sua famiglia. Non vuole tornarci e ha chiesto se può rimanere qui il tempo necessario. Finché non tornerà James.»
«E lui cosa ne dice di questa situazione?», chiedo indispettita.
Mia si precipita a rispondere «Oh, lui è al corrente di tutto e mi ha promesso che verrà il prima possibile.». Vedo Liam alzare le spalle e tutte quelle belle parole che volevo che le sue orecchie recepissero, si dissolvono come polvere restituita al vento. Ed io mi sento fragile perché ora saremo in tre, e quando si vuole stare con qualcuno, di solito si è in due, mai in tre. Ma ora è così, ed io mi sento quasi di troppo a vederli ridere sul divano, mentre lei gioca con le maniche della sua felpa grigia. La stessa felpa che gli ho regalato per il Natale scorso. Adesso non avrà più il suo odore, ci sarà anche quello di Mia e lei cosa c’entra con Liam? Liam lo respiri senza paura perché sa di casa, di pulito, e tu non vorresti mai che quell’aria venisse contaminata.  Mia è quella ragazza con i tacchi troppo alti, la gonna troppo corta e la testa troppo vuota. Lei è il fumo di una sigaretta fumata in fretta e seguita subito da un’altra. La puzza del fumo le si appiccica addosso. Non è come Liam, decisamente. Ed io di cosa so? Non lo so, per ora mi limito ad ordinare una pizza che è meglio di guardarmi quei due che fingono a fare gli amici.
 
 
«Pronto?» la voce dall’altra parte del telefono mi arriva dolce come le onde sul bagnasciuga nel momento in cui sorge il sole.
«James, sono Allison.».

 
Quando arrivano le pizze mi precipito di sotto nell’intento di divorarne almeno una. Fanculo la dieta e quelle altre fesserie. Il cibo aggiusta tutto, anche questa crepa nel mio stomaco. Mentre i due sconosciuti mangiano sul divano, io mi appoggio con la schiena a questo, sedendomi sul pavimento. La televisione trasmette un film di Batman e subito il commento di Mia raggiunge le orecchie di Liam, prima che io possa farci qualcosa.
«Cambia. I film per bambini mi fanno schifo. Sono una donna io.», mi guarda con un’espressione irritata e con quella faccia che prenderei a schiaffi volentieri, ma il volto di Liam mi appaga più di qualunque atto violento. Le sue parole,però, no: «D’accordo. Hai ragione.»
Mi alzo di scatto facendo volare il cartone della pizza che Mia teneva in mano fino ad un secondo fa. La pizza le si rivolta in faccia. È, ovviamente, dalla mia parte; aggiusta tutto, anche quella faccia ipocrita ricoperta di trucco. Mi chiedo ancora chi fra lei e James, sia stato adottato. Spero lei.
«Ma cosa combini?! Sta’ più attenta! Fai sempre danni tu!», si volta e corre per le scale, verso il bagno. Le faccio la linguaccia e mi accovaccio accanto a Liam.
«Mi manchi.» e trattengo il respiro. Mi cinge le spalle con il suo braccio e anche attraverso la maglietta, riesco a percepire il suo calore che mi fa sentire più sicura. Non mi aspettavo un ‘anche tu’. Questo abbraccio va più che bene. E desidero che il mondo si blocchi in questo istante. Perché è così: quando stai bene, la felicità si insinua nella tua vita, non puoi far altro che sperarci e aggrappartici.  Ed ora la mia felicità è Liam, e mi stringo forte a lui. E siamo una persona, anche se ne siamo due. Anche se di sopra c’è n’è una terza. Ma lei non c’entra, altrimenti si sta stretti. Ed io e Liam, invece, calziamo a pennello.



Ciao bella genteeeeee! :D
Lo so, lo so, anche questo capitolo è corto e ho aggiornato tardissimo >.< giuro, la scuola mi impegna un sacco in questo periodo, però per rifarmi cercherò di aggiornare presto e...dài, il capitolo è carino *occhi dolciosi alla Liam-maniera*, quindi anche una piccola, minuscola e insignificante (non per me!!) recensione non mi fa male al cuore cc
volevo ringraziare francesca_xy e Francesca_Desinity per aver recensito la storia ♥
Douglas98 , Francesca_Desinity e suummeer per averla messa  nelle preferite ♥
Francesca_Desinity , francesca_xy per averla messa fra le seguite ♥
Baby_dreamer , mikymouse_95 , missgiulietta99  per averla messa fra le ricordate ♥
grazie a chi legge silenziosamente ♥ 
mando un bacio ed un grazie anche a voi ♥♥♥
_troppi cuoricini..oggi sono dolciosa! :3
CIAOOOO AMMORIIIIII!! ;D