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Autore: iloveroseandrosie    22/01/2014    1 recensioni
La vita di Chloe era abbastanza semplice e monotona. La mattina si svegliava, faceva colazione cercando di non uccidere il suo fratellino che la importunava da sempre, prendeva la macchina, andava a scuola, tornava a casa – se non restava a casa di qualche suo amico per cena – faceva i compiti, cenava e andava a letto. Insomma, una normalissima vita di una normalissima adolescente all’ultimo anno del liceo. O almeno così era fino a che non incontrò Lucy. Da quel momento, tutta la sua vita e di chi le stava intorno prese un’altra piega.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Era una di quelle mattine che Chloe amava anche se la mettevano in crisi. C’era un sole che spaccava le pietre, ma faceva freddo. Questo voleva dire solo una cosa per lei: panico totale, cosa mi metto? Dopo svariati tentavi di abbinare cose che non erano assolutamente abbinabili tra loro, trovò l’outfit della giornata: un semplicissimo paio di jeans e un maglione grigio con un motivo un po’ alternativo. Non la faceva impazzire, ma non aveva più tempo, doveva ancora truccarsi e fare colazione ed erano già le otto e trenta, e la campanella suonava alle otto e cinquanta.

Sua madre continuava a chiamarla, con una voce quasi isterica, probabilmente a causa dell’ora tarda. Finito di truccarsi, scese giù al piano di sotto, prese al volo un panino dolce con burro d’arachidi, e saltò in macchina, correndo verso il patibolo.

Il suo liceo era uno di quei grandi licei che si possono trovare un po’ dappertutto in America: grigio, gigantesco, con un parcheggio immenso all’esterno dove tutti amavano ritrovarsi la mattina – ovviamente quella mattina era vuoto visto che ormai erano già tutti dentro in corso. Non osò guardare l’ora sul cruscotto, avendo paura che le venisse un infarto. Prese coraggio e guardò: le nove e zero due. Quasi un quarto d’ora di ritardo! Non ce l’avrebbe mai fatta ad entrare alla prima ora!

Camminando velocemente verso l’edificio, notò una ragazza all’entrata, con una sigaretta in mano e i libri nell’altra. Non l’aveva mai vista da quelle parti, e questo era abbastanza strano visto che Chloe conosceva tutti, almeno di vista. Essendo già lanciata verso l’entrata, non si fermò a chiacchierare amabilmente con la ragazza, anche se avrebbe voluto. La incuriosiva, la attirava e non sapeva perché.

Entrando, notò che la bidella la stava ammonendo con lo sguardo. E anche con le parole, perché no.

“Chloe, è la terza volta che sei in ritardo questo mese! Che lezione hai ora?”
“Letteratura inglese… La Chapman non mi lascerà mai entrare, vero?”
“Temo di no, gioia… oggi poi era particolarmente scocciata…” disse la signora sulla mezza età, dispiaciuta.
“Non c’è nulla che puoi fare… vero?” disse Chloe, facendo gli occhioni più dolci che poteva.
“Mhh… sai che non resisto a quella faccia. Aspettami qui fuori” e detto questo, entrò nella classe della Chapman.
“Scusi se interrompo la lezione, ma volevo scusarmi per aver fatto arrivare in ritardo la sua alunna Chloe. Stamattina, ha sbattuto la testa contro lo specchietto della macchina raccogliendo le chiavi e, avendola vista un po’ stordita, le ho detto di stendersi un momentino sul lettino nel mio ufficio, di modo che potesse riprendersi… Posso farla entrare?”

E in meno di un secondo e mezzo, Chloe era seduta al suo solito posto, di fianco a Holly e Riley, i suoi due migliori amici. Tutto era come era sempre stato, normale. Eppure continuava a pensare alla ragazza con la sigaretta davanti a scuola. Pensava “Non dovrebbe entrare? Non ha lezione? Era la sorella maggiore di qualcuno di noi?” Sembrava più grande di lei di qualche anno. Forse un paio. Chloe si impose di smetterla di pensare a quella persona che non era altri che una sconosciuta, e concentrarsi su quello che la professoressa stava spiegando alla classe. Ma risultò davvero difficile non pensarla.
  
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