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Autore: iloveroseandrosie    22/01/2014    1 recensioni
La vita di Chloe era abbastanza semplice e monotona. La mattina si svegliava, faceva colazione cercando di non uccidere il suo fratellino che la importunava da sempre, prendeva la macchina, andava a scuola, tornava a casa – se non restava a casa di qualche suo amico per cena – faceva i compiti, cenava e andava a letto. Insomma, una normalissima vita di una normalissima adolescente all’ultimo anno del liceo. O almeno così era fino a che non incontrò Lucy. Da quel momento, tutta la sua vita e di chi le stava intorno prese un’altra piega.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Lucy. Lucy davanti a me, che mi sorride. Lucy che mi tende la mano. Lucy che si avvicina, sempre di più. Sta per baciarmi lo sento. Le sue labbra si avvicinano alle mie e…

Chloe cadde dal letto. Ma non perché era sua abitudine essere goffa – oddio, anche se lo era quasi sempre – ma perché suo fratello l’aveva letteralmente buttata giù dal letto. LETTERALMENTE. Cominciò ad urlargli addosso, a rincorrerlo per casa, finché non inciampò nel tappeto e per poco non si spaccò il naso sul muro di fronte.

“La giornata non poteva cominciare meglio” pensò incavolata nera con il mondo intero, “e poi, doveva svegliarmi proprio nel momento più bello del sogno. Ovvio”.
Andò a vestirsi, senza salutare nessuno, fece colazione, si lavò i denti e uscì, senza degnare di uno sguardo il fratellino. In quei momenti, anche se gli voleva un bene immenso, desiderava di essere figlia unica, almeno per qualche giorno. Una vacanza, tipo.

Ovviamente, visto che a quanto pare quella era la sua giornata “no”, la macchina non partiva. Era inutile, più provava a metterla in marcia, più faceva rumori poco rassicuranti. Decise quindi di andare a piedi, tanto era in anticipo. Camminando, ebbe il tempo di riflettere e ripensare al suo sogno. Era meraviglioso, c’erano lei e Lucy, in un prato o un posto di quel genere, stese che parlavano di tutto. Non si ricordava precisamente di cosa avessero parlato, ma la cosa più importante è che alla fine del sogno, Lucy la stava per baciare. Cosa che avrebbe fatto, se non fosse arrivato quello stupido di suo fratello. Rovinava sempre tutto. Una volta aveva letto ai suoi amici il suo diario. Potete immaginare il suo imbarazzo nel tornare a casa e sentire una delle pesti dire ridendo “Questa volta non hai dimenticato l’assorbente, vero?”.

Arrivata a scuola, vide con sua grande gioia, che il parcheggio era pieno zeppo di macchine. “Bene, almeno non mi sono incastrata lì in mezzo per trovare un posto” pensò soddisfatta. Cercò la classe, e andò a sedersi sempre di fianco ai suoi due amici, che la salutarono con un “ciao” all’unisono. Stava bene con loro, poteva essere sé stessa. Anche se quest’ultima cosa, “se stessa”, era diventata una cosa ignota anche a Chloe.

La signorina Prepon, professoressa di matematica sulla trentina e molto simpatica, cominciò a spiegare le successioni, e Chloe, invece, non vedeva l’ora di rivedere la ragazza del suo sogno. Cercava di escogitare un piano per riuscire a incontrarla di nuovo. Di certo, la fortuna era stata dalla sua parte il giorno prima, ma Chloe non credeva che lo sarebbe stata ancora per molto. Pensò che magari, poteva chiedere a Paige se voleva uscire con loro tre una di quelle sere, e che se voleva poteva portare la sorella. “No, troppo anti sgamo” pensò.

“Potrei chiedere a Paige se mi poteva dare il numero della sorella visto che volevo fare i suoi stessi studi e volevo informazioni. Aspetta… che studi faceva già? Non l’ha detto, cavolo! Potrei…” e continuò così per tutta la lezione di matematica. Alla fine dell’ora, non aveva ancora escogitato niente, e abbattuta, accompagnò fuori i suoi amici per la loro sigaretta post-lezione.

Uscita, pensò di stare ancora sognando. Lucy era davanti alla porta d’entrata, che le sorrideva.
  
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