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Autore: Kotoko_chan    22/01/2014    3 recensioni
Nel manga abbiamo sempre letto cos'è accaduto a Takano-san dopo che Onodera è scappato via, quindi il divorzio dei suoi genitori, la depressione, la relazione con Yokozawa ecc... Ma di Onodera oltre a una presunta relazione con An-chan e il suo lavoro nelle pubblicazioni Onodera, non sappiamo nient'altro. Per cui mi sono concentrata su questo. Cosa farà Ritsu con l'arrivo di amici del passato? E come si evolverà la relazione con Takano?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Masamune Takano, Nuovo personaggio, Ritsu Onodera, Shouta Kisa, Takafumi Yokozawa | Coppie: Takano/Onodera
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Verità 

"Mmm..." 
Takano alzò lo sguardo dalle bozze che stava correggendo osservando il divano. Gli era sembrato di sentire un mugolio ma Onodera si limitò a girarsi dall'altra parte facendo cadere la coperta. Abbandonò il suo lavoro e lo raggiunse sistemandogliela addosso. Gli scostò un ciuffo di capelli dietro all'orecchio accarezzando delicatamente il viso ancora umido per le lacrime che aveva versato. Strinse forte i pugni e tornò al suo lavoro. Voleva avere Jake tra le sue mani per fargli pagare tutto. Si era trattenuto perché aveva visto Onodera troppo sconvolto e in quel momento il suo benessere era la sua priorità. E poi non voleva dargli la soddisfazione di vederlo perdere il controllo, assolutamente no! Avrebbe perso la sua battaglia in partenza. 
Fece un altro paio di correzioni sulle bozze ma altro lo distrasse. Nella sua mente stava ripensando alle parole di Onodera mentre lottava: "No.. non ti permet-to di par... parlare così di Taka.. Takano-san! Lui mi ama e... anch'io lo amo!"
Lo amo... lo amo... lo AMO. Una semplice parola che rischiava di farlo impazzire completamente. Finalmente si era deciso ad ammetterlo? Oppure era l'ennesima delusione?
Con aria corrucciata si voltò nuovamente verso il divano dove vide Onodera emergere dalle coperte con aria assonnata. Si strofinò gli occhi e si stiracchiò sbadigliando. Con i capelli arruffati e la maglia stropicciata sembrava un bambino.
Sbatté le palpebre per mettere a fuoco la stanza e sobbalzò quando notò Takano intento a fissarlo con aria divertita. Lo osservò per un pò indeciso sul da farsi perché gli erano tornati prepotentemente i ricordi di qualche ora prima e sapeva che voleva delle spiegazioni.
"Ehm..." disse cercando le parole. Osservò Takano e  notò che indossava un pigiama a maniche lunghe e gli occhiali da vista, tra le mani una matita e un foglio.
"Oh! Stai lavorando! Se vuoi vado vi..."
Un pugno sferrato sul tavolo lo fece zittire.
"Ehm... non voglio distur..."
Altro pugno.
"Bene allora... posso almeno andare in bagno?" interpretò il silenzio come un consenso e a passi rapidi raggiunse il bagno chiudendosi con cura a chiave.
"Illuso" borbottò Takano sistemando i bozzetti in una cartellina. Aveva ottenuto la risposta. Ennesima illusione.
Si alzò deluso e raggiunse la cucina. Avvertì un forte freddo nel cuore che si diffuse in tutto il corpo facendolo tremare.
"La devo smettere di illudermi, altrimenti crollerò di nuovo" pensò.
Mise a fare il thé e in attesa andò a recuperare una felpa pur di sentire meno freddo. Dalla sua camera da letto notò che la finestra era imbiancata. Curioso si avvicinò e vide una forte tempesta di neve che si stava abbattendo sulla città. Gelo su gelo. Rabbrividendo abbassò le tapparelle e alzò i riscaldamenti. Un fischio lo fece accorrere in cucina giusto in tempo per spegnere il gas ed evitando lo strabordare dell'acqua del thé. Mentre lo serviva nelle tazze con la coda dell'occhio vide Onodera tornare a sedersi sul divano sistemando la coperta. Aveva uno sguardo rassegnato e ringraziò con voce spenta la tazza del thé. Lui si sedette sul divano ma a distanza appoggiandosi sul bracciolo. A quel gesto Onodere si incupì e con fare protettivo si portò le ginocchia al petto cullandosi. Fece un enorme sospiro prendendo coraggio.
"Takano-san... senti... quello che sto per dirti ora non lo sa nessuno a parte Jake, Sam ed Eddy. E sinceramente non volevo che tu ne venissi a conoscenza ma date le circostanze meriti la verità".
Un lungo silenzio seguì quelle parole. Takano era rimasto ferito da quei preamboli.
"Cosa ha sentito prima? Durante quegli... approcci troppo invadenti?" chiese incerto.
"Che dopo avermi mollato hai avuto una relazione con un altro" rispose arrabbiato.
"Maledizione! Ma che avete tu e lui?? L'ho detto e lo ripeto! Non abbiamo avuto una relazione!" esclamò agitato.
"Allora parla! Dammi l'ultimo colpo così la finiamo definitivamente con questa storia".
Onodera lo guardò con il cuore in tumulto. Cosa intendeva con "finiamo definitivamente questa storia"?
"Bene... allora torniamo indietro nel tempo, a quella primavera in cui ti ho dichiarato il mio amore per te" riprese con angoscia.
"Cosa c'entra con tutto ciò?" 
"C'entra... perché a questo punto, pur di non perderti, devo dirti tutta la verità!" 
Takano lo osservò sorpreso. Aveva sentito bene?
"Continua..." si limitò a dire incapace di aggiungere altro.
"Sai in quel periodo avevo un diario in cui annotavo tutto, anche dubbi sul mio orientamento sessuale. Ero confuso e non sapevo cosa pensare, mi sentivo sbagliato e An-chan non faceva altro che ronzarmi intorno confondendomi ancora di più. Poi un giorno ti ho notato e mi sono innamorato" arrossì "finalmente sentivo di poter essere me stesso, libero e senza pensieri. Cosa c'era di sbagliato nell'innamorarsi di un ragazzo? Nulla. Stavo bene e questo m'importava" sorrise al pensiero mentre Takano viaggiava con la mente a quei giorni e al suo piccolo stalker Oda Ritsu.
"Poi un giorno mi sono dichiarato e sai benissimo com'è andata. Ci siamo messi insieme, siamo usciti, abbiamo fatto l'a-amo-re" balbettò "finché non arrivò quel maledetto giorno" s'incupì imitato da Takano.
"Ti ho trattato male per quella incomprensione, mi sentivo ferito e il mio cuore era a pezzi. Però quando sono tornato a casa mi sono calmato e ho analizzato la situazione. Avevo capito già da quel momento che era stato un fraitendimento e..."
"Cosa???" esclamò Takano alzandosi in piedi.
"Aspetta... Takano-san!" 
"SE LO SAPEVI PERCHE' NON SEI TORNATO INDIETRO?" urlò ad alta voce. Stava provando tante emozioni contrastanti: amore, odio, rabbia, colpa, delusione... tutto il dolore che aveva passato.
"CI STAVO ARRIVANDO!" urlò di rimando Onodera cogliendolo di sorpresa. Lui si zittì e rimase in piedi ad osservarlo rabbioso.
"Dunque stavo per tornare indietro quando mio padre mi bloccò all'ingresso" un lungo brivido lo percorse tutto "aveva letto il mio diario" chiuse gli occhi mentre i ricordi di quel giorno strariparono come un fiume in piena. Le urla, le inutili spiegazioni, le botte e l'allontanamento.
"Pa... papà aveva scoperto tutto dal diario e mi ha portato via. Per la vergogna non disse nulla a nessuno, nemmeno a mia madre" disse freddamente mentre quelle parole piombarono addosso a Takano. Lui si accasciò sul divano non in grado di muoversi.
"Perché non me l'hai mai detto?" 
"Per proteggerti".
"Da chi?"
"Da mio padre. Non sapeva chi fossi perché nel diario non ho mai scritto il tuo nome, solo "senpai". Più di una volta ha provato a chiedermelo ma senza risultato, quindi decise di investigare a scuola. Non sapevo come fare!! Come proteggerti!" aggiunse con enfasi "Ma An-chan capì che qualcosa non andava e mi chiese spiegazioni. Le dissi tutto, ferendola, ma lei sorvolò sul suo dolore e trovò una soluzione. Conosceva molte persone della mia scuola e fece diffondere che io e lei stessimo insieme già da molto tempo e che finalmente avevamo deciso di rivelarlo in modo che..."
"... io lo sapessi" continuò Takano ricomponendo i pezzi del puzzle. Nonostante l'avesse ferito dopo la sua fuga aveva comunque deciso di ritrovarlo, però come aveva sentito che stava già insieme ad un'altra per un lungo periodo lo escluse dal suo cuore.
"Grazie a lei ho potuto proteggerti e partire più tranquillo per un'altra città e scuola. Mi diplomai e come premio per essermi comportato bene mi regalarono due biglietti per l'America. Uno era per me l'altro per An-chan. Come ben sai i miei genitori fanno il tifo per un nostro possibile matrimonio".
"Come dimenticarlo" commentò Takano. Onodera per rassicurarlo lo prese per mano.
"In America ci siamo divisi. Lei è andata a New York per incontrare alcune sue amiche conosciute sul web, io puntai invece la California. Sole, mare, pace..." chiuse gli occhi ripensando alla sensazione del sole sul suo viso, alla sabbia rovente e al mare.
"Poi?" chiese Takano stringendogli la mano per farlo tornare alla realtà.
"Poi in spiaggia conobbi Jake. Ha sempre amato il Giappone e si avvicinava a qualsiasi persona con gli occhi a mandorla. Abbiamo stretto amicizia e mi ha fatto conoscere Eddy e Sam. Eddy studiava al college mentre Sam gestiva un bar sulla spiaggia. Da quel momento sono iniziate le mie notti interminabili..."
"Ossia?" chiese irritato sciogliendo la stretta.
"Cosa pensi! Non facevamo altro che bere, andare in giro in auto, visitando posti e disturbando chiunque!" ridacchiò.
"Però prima a Jake hai detto che siete stati insieme una volta, mentre lui parla di più volte... addirittura di una relazione..." disse corrugando la fronte.
"Ma vi siete messi d'accordo???"
"Inoltre sembra che lui sappia della nostra relazione!"
"Perché gliel'ho detto io! In America! Ero talmente ubriaco da raccontargli tutto ed ero talmente disperato e confuso che andai a letto con lui convinto che fossi tu!!! Va bene?" aggiunse disperato voltandogli le spalle. Era imbarazzato e si sentiva in colpa per quello che aveva fatto.
"Ma le altre volte?" chiese confuso.
"Non ci sono state! Non so perché dica queste cose! Forse ti ha visto e voleva farti arrabbiare! Quando mi risvegliai e mi resi conto di ciò che avevo fatto misi le cose in chiaro e lui non mi toccò più! Perché l'unica persona che amavo eri tu!" si voltò e lo guardò con le lacrime agli occhi "l'unica persona che amo sei TU! Non sono mai riuscito a dirtelo prima per paura che mio padre ti facesse del male, maledizione!" si rannicchiò su se stesso continuando a piangere ma Takano lo avvolse in un abbraccio stritola ossa.
"Ripetilo" disse baciandolo ovunque vedesse un lembo di pelle.
"Cosa?" chiese singhiozzando.
"Che mi ami".
Onodera arrossì perché nella foga del momento non si era reso conto di ciò che aveva detto.
"Io... io... e va bene! Io ti amo! Contento?" 
Takano si sdraiò su di lui baciandolo con desiderio e per la prima volta lui non oppose resistenza perché si sentiva libero di amarlo senza alcuna paura.
Continuarono a baciarsi, due lingue in lotta che desideravano assaporare di più l'altro. Takano febbrilmente gli sfilò la maglia iniziando a torturargli i capezzoli con le mani riprendendolo a baciare facendo cozzare tra di loro i bacini. Onodera gemette assecondando i movimenti e liberò Takano dalla felpa e il pigiama e lo strinse a sé con talmente tanta forza che il più grande si scostò un pò per attaccare il suo orecchio. 
"Ritsu" mormorò facendolo gemere più forte. Stava per passare all'attacco con la lingua sul suo corpo quando Onodera lo fermò ansimando.
"Cos..." ma non fece in tempo a finire la domanda perché il più piccolo posò le sue morbide labbra sul suo collo iniziando a succhiare, strappandogli gemiti di piacere. Lui si immobilizzò incredulo da quella trasformazione del suo Ritsu ma non per molto. Andò con le mani verso il basso liberandogli la sua erezione e iniziò a masturbarlo facendolo staccare dal collo.
"Takano-san" ansimò stringendogli le spalle fino a conficcare le unghie nella sua pelle quando raggiunse l'apice.
"Sto per..." ma fermò quella dolce tortura non senza essere contestato da Onodera. Mentre liberò con una mano entrambi dai pantaloni e gli slip, con l'altra risalì nuovamente sui capezzoli fino a raggiungere la bocca e infilò dentro due dita che il più piccolo iniziò a leccare e succhiare con piacere, agitando il bacino facendo così sfregare le due erezioni.
"Aaahnn... ahnn" ansimò incontrollabile.
"Sei sleale" gemette Takano portando le dita verso il suo punto più intimo.
"Anche t-tu..." balbettò mentre un primo dito entrò "Ti prego..." continuò stanco di quella tortura.
Non se lo fece ripetere due volte. Tolse il dito e lo sostituì con la sua erezione penetrandolo completamente.
Onodera gemette per il dolore e si strinse su se stesso.
"Ssshh" disse Takano iniziando una lenta danza di piacere. Lui si rilassò un pò e allungò le mani per poter afferrare quelle del più grande.
"Senpai..."
Takano sorpreso si sdraiò su di lui per baciarlo aumentando la velocità delle spinte finché entrambi non vennero esausti.
"T-ti amo" disse con le lacrime agli occhi.
"Anch'io ti amo" rispose lui accarezzandogli il viso. 
Restarono così a lungo, coccolandosi, baciandosi, parlando finché esausti non si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro.

Ciaooooooo =D Sono tornata! So già cosa state pensando: "Noooo è finito!!!!" oppure "Nooo hai svelato tutto troppo presto!!!" 
Eheheh... tranquilli che la mia follia continuerà ancora a lungo. Spero solo che vi sia piaciuto e attendo i vostri commenti. Alla prossimaaaa =D

Note: An-chan nel manga è la ragazza che i genitori hanno scelto per il nostro Ritsu.
   
 
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