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Autore: Salieri    22/01/2014    1 recensioni
Una giovane coppia ha appena iniziato la sua vita insieme nella grande cittadina di Londra. I due sono cresciuti insieme e sin da subito il loro legame è stato molto forte, ed essendo entrambi orfani hanno, subito dopo il matrimonio, deciso di adottare due orfanelli che sembravano ricordare loro da piccoli.
Ma, si sa, non sempre tutto va alla perfezione e la giovane famiglia è costretta ad affrontare un grave lutto..
ATTENZIONE:
Rating e genere POTREBBERO cambiare con il proseguire della storia. Buona lettura.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Canada/Matthew Williams, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ff

«Je dors sur des roses
Qui signent ma croix
La douleur s'impose
Mais je n'ose pas
Manquer de toi
Dans mes nuits.»





10 Febbraio 2013 // Ore 09:30

“Mon Dieu, mi chiedo perché quello stupido si ostini a non svegliarmi.
Je ne comprends pas. Si diverte a sgridarmi?”

Disse tra sé e sé un uomo dalla lunga chioma bionda, la quale spettinata scendeva lungo le spalle. Mentre il semaforo brillava ancora della luce rossa, si concesse una veloce occhiata allo specchietto retrovisore, in modo da poterseli sistemare in una coda di cavallo.
Il semaforo divenne verde, e l'uomo premette sula frizione in modo da poter far ripartire l'auto e rimettersi nella coda che segnava il traffico mattutino di Londra. Era da poco che guidava in quelle strade. Era da poco che aveva veramente appreso la cultura anglosassone. Era da poco che quella fede brillava dorata sulle sue grandi e lisce mani. Non rammentava di dover tenere la sinistra invece che la destra.
Fu la prima volta che sperimentò il terrore, la solitudine, il freddo delle lamiere che si accartocciavano calde intorno al suo corpo rannicchiato in una futile posizione di difesa.
Una cacofonia di suoni, rumori ed urla fino a che....il silenzio più assordante.




Una donna gli tese la mano, e sorridente gli fece cenno di seguirla.

Soeur... Dove siamo?”

Ma ella non rispondeva, anzi gli faceva cenno di tacere, e solo di seguirla in quello che sembrava un giardino di rose bianche. Lentamente le andò dietro, guardandosi circospetto intorno, come se quella solitudine in cui era perso quel candido giardino fosse solo illusoria.
Man mano che si addentravano in quel giardino, la gente cominciò ad apparire. Erano tutti bianchi, nessuno sorrideva, nessuno piangeva o parlava. Le fronde degli alberi, nonostante la leggera e calda brezza le muoveva, erano silenti. Persino i loro passi non emettevano un suono, tantomeno lo scorrere dell'acqua nella fontana posta al centro del giardino.
La donna si voltò nuovamente verso di lui, e sorridendo ancora gli porse nuovamente la mano. Fu tentanto di prenderla, di afferrarla, di abbracciare ancora una volta la sorella che aveva perso in tenera età per colpa di una bianca malattia.
Solo ora se ne stava rendendo conto. Il sugli schizzi dell'acqua della fontana nulla era riflesso, se non ombre.

“Ma tu sei morta.”

Affermò, mentre un tremito gli pervadeva il corpo.
Quel candido scenario iniziò a spegnersi, quasi come un fuoco che stava trovando la sua morte. Ma il suo sorriso rimase.
Un candido sorriso accompagnato da una candida e fredda lacrima di addio.

JEANNE--”





13 febbraio // Ore 12:40


“FRANCIS!”

Una voce lo riportò alla luce degli avvenimenti presenti, e due braccia abbracciarono il suo corpo dolorante e medicato recentemente dalle infermiere. Cercò di aprire gli occhi e di focalizzare lo sguardo in quell'unica persona che in quei giorni si era degnata di parlargli e di farlo risvegliare da quel sogno che ricorreva in lui dal momento in cui quell'assordante silenzio lo pervase la prima volta. Cercò di muovere il collo, il busto, le braccia, ma si accorse di non riuscire a muovere più nulla.
Aprì la bocca per chiamare quell'uomo che ora gli aveva posato un bacio sulle labbra e che, tra le lacrime, gli sussurrava

“Non preoccuparti, penserò io a te da oggi in poi.”





«Je hais les roses.»









AUTHOR'S CORNER: Domando venia per il ritardo, fondamentalmente sono stata ultra impegnata con gli studi -e lo sarei tutt'ora devo dire, ma shh- e non ho avuto granché tempo per impegnarmi nel prosequo di questa piccola ff.

However, enjoy!

   
 
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