ehi ragazzi e ragazze vi prego non mi ammazzate.. sono passati un pochiiino di mesi e le cose sono cambiate un pò, quasta sera ero decisa e mi sono rimessa a riscrivere grazie ad una recenzione trovata su questa storia, quindi grazie mille tommo01 (:
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Capitolo undici.
Pov Jake.
guardai la stanza, non la riconoscevo.
ero in un letto matrimoniale, la finestra era spalancata e c’era molto sole..
mi stavo per mettere sotto le coperte, ma il mio sguardo cadde sull’orologio che diceva chiaramente che erano le 7a.m.
ma che scherzo era mai questo?
-Martina! Corri è tardi bisogna andare!- gridò qualcuno dal bagno nella mia camera.
-Sono pronta, sto aspettando te!- qualcun altro da lontano diceva queste parole..
usci lei colpita dal raggio di luce che entrava dalla finestra.
Aveva una tuta troppo larga per il suo esile corpo e le si intravedevano le calze rosa chiaro messe sotto, aveva una crocchia che reggeva i suoi capelli lunghissimi e una borsa grande più di lei.
-Potresti smettere di urlare?- mugolai.
-Ehi bello, se non dormo io .. non dorme nessuno.- e se ne andò lasciandomi con le labbra in aria visto che non avevo ricevuto il mio saluto.
Pov Katnees.
-Bene ragazze, per questa mattina è tutto. Ci vediamo oggi pomeriggio per moderna, au revoir!-
-Cavolo, finalmente tutto è finito. L’ultima lezione e dopo anche noi due mesi di vacanze.- sbuffai.
-Allora? Come è andata ieri sera?- chiedi a Martina.
-Tutto bene, abbiamo solo parlato come se ci conoscessimo da sempre. E’ molto educato e mi ha lasciato dormire da sola sul letto.. povero, ha dormito per terra.- rise e mi feci scappare un piccolo sbuffo.
Finalmente una ragazza che gli teneva testa!
Non rientrammo in dormitorio perché era ora di pranzo e andammo direttamente in mensa.
-Te invece Kat?- -Ehm.. diciamo che la cosa si stava scaldando, ma quando sono andata ad aprire la finestra, mentre tornavo verso il letto sentivo che stava russando, meglio cosi.- feci un sorriso un po’ triste ma alla fine ero contenta che non fosse successo niente di osceno.
-Ragazzi buona sera!- urlai rientrando dentro camera mia. -Buonasera a te!- mi salutò mio fratello. -Buonasera ragazza.- disse Jake. -Lei è Ariana, l’altra ragazza.- sorrisi presentandogli quello scricciolo di mia migliore amica.
-Piacere.- risposero in coro i due ragazzi stupendi davanti a me.
-Le uova sono pronte e voi?- annunciò mio fratello. -Scusatemi ma questa volta passo, vado a farmi una doccia, a dopo.- sorrisi e presi la mia roba per andare al bagno.
Aprii l’acqua fredda, ma decisi che visto che era l’ultimo giorno di danza potevo finalmente farmi una vera doccia, cosi chiusi tutto e mi buttai dentro alla vasca.
quando ormai ero diventata un pesce, uscii e pensai: ‘perché non tornare in Italia?’
Già, mia madre mi mancava da morire.
‘.. la preghiamo di parlare dopo il bip: ehi ma, sto tornando.. prepara la mia camera, un bacio da Londra.’