Eccomi qua con un nuovo capitolo… l’ho appena finito di scrive e rileggere e ho ancora il cuore in subbuglio da tutto quello che succede…
Buona lettura
Light
Era quasi arrivata l’ora di cena. Draco guardò con la punta dell’occhio Hermione che era tutta concentrata nella lettura dell’ennesimo libro che aveva preso dalla libreria della biblioteca.
Si soffermò a guardare la ragazza. Era diventata proprio bella. Ormai non c’era più traccia di quella ragazzina “so tutto io”, acerba, di un fiore che deve ancora sbocciare.
Sorrise leggermente tornando indietro con la mente a quel primo anno dove si era scontrato con la piccola bimbetta che aveva sul viso quell’aria presuntuosa di chi la sa sempre più degli altri.
I suoi occhi: la prima cosa che aveva catturato la sua attenzione. Occhi fieri, di quel colore intenso castano con pagliuzze dorate, pieni di determinazione e coraggio.
All’inizio il suo atteggiamento saccente gli dava i nervi e senza poterlo evitare creava ogni volta un infinito scontro tra i due.
Sorrise ancora di più girandosi a guardarla sfacciatamente, tanto sapeva, che lei non si sarebbe accorta di lui, talmente concentrata nella lettura.
Quegli scontri: il loro sistema di comunicare. Non poteva farne a meno di stuzzicarla. All’inizio lo faceva solo per il gusto di farla soffrire, poi con il passare del tempo, aveva capito che gli piaceva e l’attirava il modo in cui lei si difendeva, reagiva e soprattutto attaccava, e così alla fine, la sensazione di soddisfazione di ferirla era stata sostituita con la sensazione di piacere che provocava al suo cuore rendendo quei battibecchi ormai innocui, giusto per tenere la tradizione del loro essere.
Fece scivolare lo sguardo sul corpo della ragazza. Era semplicemente perfetta. Si era appoggiata allo schienale della sedia con il libro in mano, aveva accavallato le gambe facendole scoprire dalla gonna lasciando la sua pelle rosea di pesca e liscia in bella evidenza. Risalì piano con lo sguardo per tutto il suo corpo, come se non volesse perdersi neanche un dettaglio. Si fermò sul suo petto di giovane donna, che si alzava a intervalli regolari dettati dal respiro. Aveva lasciato la camicetta slacciata fino al bottone sul seno. Una ciocca di capelli era scivolata all’interno accarezzandogli il collo. Draco ebbe quasi la tentazione di passarle un dito per sfiorarlo, per provare quella sensazione che al solo sguardo sentiva, ma frenò i suoi istinti, cercando di tenerli a bada.
I suoi capelli ribelli e crespi erano diventati lisci, morbidi e setosi, di un bel castano chiaro con riflessi dorati. Ogni suo movimento sprigionavo un piacevole profumo di vaniglia. La sua essenza: dolce e intensa, proprio com’era Hermione Jane Granger.
Una ciocca di capelli le era caduta sul viso e lei con una mossa aggraziata della mano l’aveva portata dietro all’orecchio. Un gesto semplice, abitudinario ma che in esso scopriva la sua delicatezza ed eleganza di essere diventata una donna. Una donna coraggiosa, intraprendente, fiera, combattiva ma soprattutto bella.
A quest’ultimo pensiero il cuore di Draco perse un battito.
“Ma cosa mi sta succedendo?” si chiese stupito della sua reazione “è possibile…” bloccò i suoi pensieri prima che potesse rivelare a se stesso quello che il cuore nascondeva già da molti anni.
Chiuse gli occhi per scacciare quel pensiero assurdo e quando li aprì incontrò il suo sguardo. Era calmo, tranquillo, un oro fuso che si fonde con il freddo glaciale dei suoi occhi di iceberg.
- Hai finito?- Gli chiese Hermione sorridendo lasciando a quella domanda assumere un sacco di significati.
- Certo Granger! Molto prima di te…- le lanciò uno sguardo di sfida – sei diventata lentina?- la stuzzicò.
- Cosa????- iniziò sbalordita pronta ad attaccare quell’insolente poi stranamente si calmò – tu dici?-
Draco fu sorpreso dalla sua reazione. La vide alzarsi, prendere i fogli e dirigersi verso di lui che era seduto in poltrona poca distante da lei. Piegarsi per arrivare all’altezza del suo viso, guardarlo dritto negli occhi e appoggiandogli sul grembo la sua relazione.
- Lentina eh?- Gli rispose soddisfatta.
Draco rimase bloccato. Un’ondata di odore di vaniglia lo invase e non potè impedire al suo sguardo di scivolare dagli occhi di lei, giù sulle sue labbra increspate in un sorriso, al suo collo, giù, giù allo scollo della camicetta che in quella posizione non lasciava niente all’immaginazione, scoprendo il suo seno racchiuso in un reggiseno di pizzo bianco.
Hermione accorgendosi della posizione che aveva assunto, seguendo lo sguardo del ragazzo si sentì arrossire.
- Malfoy!- Gli urlò indignata alzandosi, portando automaticamente la mano destra per chiudere la camicetta.
Si scostò da lui e lo osservò ancora un attimo con sguardo truce mentre sul viso di Draco comparve un sorriso soddisfatto. Si allontanò da lui, raccolse in fretta le sue cose e uscì dalla biblioteca.
- Maiale!- Gli gridò una volta fuori dalla biblioteca mentre lui cercava di raggiungere quella furia.
Erano arrivati quasi in prossimità della sala grande quando il biondo riuscì a bloccarla trattenendola per un braccio.
- Oh finalmente!- Le disse cercando di riprendere fiato.- … ti sembra giusto scappare così?- La stuzzicò e la reazione della strega non tardò ad arrivare.
- Io non scappo Malfoy!- Gli rispose digrignando i denti.
- Beh non mi pare Granger… è quello che hai fatto ora con me.- Le disse alzando un sopraciglio divertito.
- Io non scappo…- lo guardò dritto negli occhi – neanche da te Malfoy!- gli sferrò un’altra occhiataccia – maiale!- Finì strattonandosi dalla sua presa.
Draco si porse in avanti, le scostò delicatamente la ciocca di capelli, che per la foga le era scivolata sul viso, dietro l’orecchio e accarezzò il suo collo, come prima aveva desiderato fare, avvicinando il viso al suo.
- Sei tu che provochi Granger.- Le sussurrò all’orecchio con voce bassa.
Hermione si allontanò di qualche passo da lui, come se quella frase fosse stata una scossa elettrica, portandosi la mano sul collo, toccando la parte di pelle dove il dito del biondo l’aveva sfiorata, e che ora bruciava.
Harry aveva appena alzato la testa
Vagò con lo sguardo alla ricerca della sua amica.
- Strano è in ritardo.- Disse soprapensiero.
- Lo sai come è fatta Hermione.-
Gli rispose Ron intento a mangiare.
- Sicuramente avrà costretto Draco a terminare la relazione.-
Sorrise tra sé divertito.
Per una volta tanto non era lui il malcapitato.
Il cuore di Harry si bloccò scorgendo i due sulla porta.
Non respirò neanche assistendo la scena tra i due.
Draco che si avvicinava ad Hermione.
La mano di lui che la sfiorava.
Strinse forte i pugni.
L’acqua del bicchiere iniziò a bollire.
- Ehi…- esclamò Ron sorpreso.
Durò solo un attimo e poi tornò tutto alla normalità
Hermione era così frastornata dall’affermazione del biondo
che non si accorse dei tre serpeverde del primo anno
che correvano verso di lei.
Senza tanti convenevoli, i tre ragazzini la travolsero,
facendola cadere a terra, ridendo come matti.
Draco si abbassò verso la ragazza impugnando la bacchetta
per dare una bella lezione ai quei tre.
Hermione prontamente gli appoggiò
la mano sulla sua per fermarlo.
Lui si girò a guardarla sorpreso.
- Non ne vale la pena, sono ragazzini.-
Gli sorrise senza togliere la mano dalla sua.
L’acqua del bicchiere riprese a bollire.
Harry si alzò di scatto.
Si parò davanti a tre ragazzini dei serpeverde
a braccia incrociate sul petto.
Li guardò con sguardo truce.
I suoi occhi di solito tranquilli e calmi,
incendiarono il verde delle sue pupille.
I tre si bloccarono impauriti di fronte a quel ragazzo
che gli metteva soggezione.
- Voi tre andate a scusarvi con Hermione!-
Gli intimò con la voce, e stendendo il braccio li invitò a fare dietro-front.
I tre abbassarono lo sguardo.
Si guardarono un attimo e poi fissarono il mago
che non ometteva obiezioni
e non gli rimase altro che ritornare sui propri passi.
Draco aveva aiutato Hermione ad alzarsi.
La ragazza voltò lo sguardo verso la sala.
Rimase stupita accorgendosi dei tre serpeverde
che stavano ritornando da lei a testa bassa.
- Ci dispiace Hermione.-
Dissero i tre in coro a bassa voce tenendo il capo chino
cercando di non guardare neanche Draco
che per la fretta prima non avevano scorto.
- Scusi signor Malfoy! Staremo più attenti.-
Disse uno dei tre verso Draco come se, qualche minuto prima, avessero travolto lui.
Il biondo fece comparire un ghigno sul viso,
stava per approfittare della situazione ma la ragazza lo precedette.
- Su, su, non è successo niente! Andate a mangiare.-
con un gesto della mano li lasciò liberi.
I tre la guardarono stupiti e incontrando il suo sorriso
non poterono che sorridere a loro volta.
Uno dei tre raccolse l’ultimo libro che era rimasto ancora per terra
e glielo porse.
- Grazie.- Disse imbarazzato.
“Fascino Granger colpisce ancora” pensò divertito Draco.
Harry notando i tre che avevano fatto
quello che gli aveva ordinato
si rilassò e andò a sedersi
di nuovo accanto a Ron.
Hermione osservando i tre ragazzi andare verso il loro tavolo
si accorse di Harry che si rimetteva seduto al suo posto
e allora comprese il perché del cambio repentino dei tre.
Sorrise felice.
- Beh come mai quel sorriso?- Le chiese Draco stupito.
- Mmm… niente, niente… andiamo a mangiare.-
Lo spinse per un braccio dentro la sala.
- Comunque…- lo guardò un attimo fermandosi
a metà dei tavoli prima dei loro posti.
- Prima non mi riferivo di certo alla fine dello studio.-
Gli sorrise divertita facendogli capire che sapeva benissimo
che l’aveva osservata per tutto il tempo.
Harry aveva sollevato proprio in quel momento lo sguardo.
Vide l’espressione felice di Hermione
ma quello che più lo colpì
fu lo sguardo intenso con il quale Draco
la guardava, come se la volesse
avvinghiare a lui solo con gli occhi.
Draco eliminò la leggera distanza che c’era tra loro.
Si mise di fronte a lei, guardando dritto davanti a sé.
Respirò il suo profumo.
Dolce vaniglia, intrigante vaniglia, intensa vaniglia
socchiudendo leggermente gli occhi.
L’acqua del bicchiere riprese a bollire
più forte di prima
creando delle grosse bolle
che si infrangevano appena toccavano il bordo
del bicchiere spruzzando piccole
goccioline d’acqua sul tavolo.
Ron osservò per un attimo il bicchiere
poi si girò verso l’amico per chiedergli che ne pensasse
ma notando la direzione del suo sguardo
e chi era soprattutto il motivo del suo nervosismo
capì quello strano fenomeno.
Sorrise e poi si volse a guardare anche lui la strana coppia.
Draco respirò a fondo
per imprimere al meglio il suo profumo
e percepirne ogni piccola differenza
in modo da poterlo riconoscere,
sempre e comunque.
A Ron sembrava così strano essere diventato amico di Draco.
Strinse forse la forchetta nella mano vedendo la scena.
Non gli piaceva la sua vicinanza ad Hermione.
Lei era una prerogativa loro, non sua.
Spostò lo sguardo un attimo e incrociò lo sguardo
di quei due occhi celesti, angelici che gli sorridevano.
Si dimenticò di tutto e si perse nell’amore
che provava per quella magnifica ragazza: la sua Luna.
- Sei molto bella Granger.-
Le sussurrò prima di avviarsi al suo tavolo
sfiorandole delicatamente il palmo della mano con il suo.
Le guance di Hermione si ricoprirono di un lieve rossore.
Si morse leggermente il labbro inferiore, cercò
di tenere a freno i battiti del suo cuore e
di tenere un comportamento indifferente.
A quella visione Harry strinse i pugni
così forte che le nocche divennero bianche.
Vedere la reazione dell’amica lo fece esplodere
non riuscendo a contenere il suo nervosismo.
La brocca dell’acqua esplose
frantumandosi completamente
riversando sul tavolo la poca acqua che conteneva.
- Harry!- l’ammonì Ron.
- Datti una calmata.-
Harry si voltò verso l’amico
accorgendosi di quello che era successo.
Sorrise imbarazzato.
- Mmmm che fame!- Esclamò Hermione sedendosi vicino ad Harry interrompendo i due amici.
- Finalmente hai lasciato libero Draco.- La canzonò Ron.
- Dovevamo finire, mica potevo lasciare la relazione a metà.- Rispose piccata come se fosse ovvio.
L’amico sorrise e riprese a mangiare tranquillamente.
- Ce ne avete messo di tempo.- Disse freddo Harry.
Hermione si girò a guardarlo, cogliendo ostilità nella sua frase, incrociando quegli occhi verde smeraldo.
Arrossì leggermente, gli facevano sempre uno strano effetto talmente intense erano le emozioni che l’amico riusciva a far trapelare dai suoi occhi.
La riccia, istintivamente, gli appoggiò la mano sulla sua.
Harry si irrigidì a quel contatto.
- Grazie.- Gli sussurrò vicino all’orecchio Hermione accostandosi a lui, sfiorandogli appena la guancia con un bacio.
Si guardarono e Harry si rilassò, le sorrise.
- Figurati…- disse imbarazzato – per te sempre.- terminò serio, sfilando la mano dalla sua e stringendola a sua volta.
Hermione rimase ferma, un palpito mancato che il cuore si dimenticò di battere, come ogni volta che i suoi occhi, il suo viso assumevano quell’espressione intensa, e si godette quella magnifica sensazione di calore che avvolse il suo animo, come sempre, quando Harry le stava accanto si silenziosamente si prendeva cura di lei.
Continua…
Spazio ai lettori:
Imma Star: grazie mi hai fatto arrossire, spero che anche questo
capitolo ti piaccia
Anija: si è la prima che scrivo su Harry Potter, fino ad
ora ho letto solo. Si sa come succede, si legge, si legge e poi parte il
criceto nel cervello e allora… avanti inventiva! Ancora non lo so come andrà a
finire se sarà un finale Auror o no… io non decido, sono i personaggi a farlo e
si costruiscono la storia loro… chi lo sa.. staremo a
vedere XD
Sabri89: grazie per i complimenti sono contenta che l’inizio è piaciuto, ero un po’ titubante, come opera prima c’è
sempre un po’ di ansia, anche perché ho iniziato a conoscere a fondo HP dalla
FF su EFP
Anjelina: che onore direttamente nei
preferiti, troppo gentile… per gli aggiornamenti cercherò di essere
più diligente, speriamo che il criceto collabori XD
Magia: ooooohhhh ma così mi emozioni… sei troppo dolce…
grazie di cuore… ma se c’è questa storia in parte lo devo alle tue FF che sono
state di grande ispirazione XD
Infine a tutti gli altri
lettori e a tutti quelli che hanno inserito la storia tra i preferiti
un grazie grande come una casa, sono contenta di tutte queste
letture e continuate a seguirmi, ma soprattutto chi volesse lasciare un segno
del suo passaggio mi renderebbe molto felice.