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Autore: ladyzaphira    25/01/2014    1 recensioni
*Completa*
Leo e Karai hanno avuto una breve storia, che però ha dato un esito del tutto inaspettato.
Come la prenderà una certa turtle dalla benda rossa?
RXL, piccoli accenni LXK
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incest
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Raphael continuò a correre, fregandosene alla grande della pioggia fredda che batteva su di lui, saltando da un tetto all’altro. Non era arrabbiato, era semplicemente FURIOSO!!
Il suo Leo, il suo fearless … padre? Di una mezza mutante? Con KARAI!!!
“Perché!? PERCHE’!!??” urlò a pieni polmoni, contro il cielo, senza smettere di correre “Come hai potuto farci, FARMI questo!!?? Con LEI!!”
Continuò a correre un altro po’ fino a quando non arrivò fino al limite dell’ultimo tetto dove era salito, si fermò lì, in bilicò sul bordo a guardare New York dall’alto nonostante la pioggia intesa rendesse il panorama freddo e opaco. Riprese fiato, rabbrividendo sotto l’acquazzone mentre un sorriso pieno di amarezza si formò sul suo volto. Beh? Perché era così sorpreso? D'altronde non era una novità che Leo corresse dietro a quella stronza!! Sempre gentile, sempre comprensivo con lei … a poco importava che fosse fedele a Shredder: Oh si, era una pericolosissima nemica, figlia del loro peggior nemico, ma … ehi!! Troppo sexy!!
Il sorriso si trasformò in una smorfia desolata pensando a tutte quelle occasioni in cui Leo e Karai si erano trovati in perfetta sintonia, neanche fossero stati dalla stessa parte, sempre con quella complicità, con quello scambio di sguardi. Gli sguardi che Leo dava a lei, più che altro. Sguardi che invece Raph avrebbe tanto voluto che il leader rivolgesse a lui.
E già, ormai era un bel po’ di tempo che il rosso non aveva più l’intenzione di negare a se stesso una verità che, ora come ora, non avrebbe mai osato rivelare a nessuno. Amava Leonardo. Ma non nel modo in cui un fratello ama normalmente un altro fratello.
No, ciò che provava lui per Leo era qualcosa di più profondo, più intenso, qualcosa che non assomiglia neanche lontanamente all’affetto che aveva per Mikey o Donnie.
“Perché a me?” sospirò sofferente Raph “Cosa c’è che non va in me?”
C’erano cose che nemmeno i duri come Raphael potevano sopportare. Alcune lacrime scesero lungo le guance del focoso, mischiandosi con la pioggia “Fra tutti noi proprio io dovevo innamorarmi …” mormorò “E fra tutte le persone proprio di Leo!!”
Ma che ironia!! E pensare che solo pochi giorni prima si era ritrovato a fare dei sogni erotici sul suo fearless che lo avevano eccitato a tal punto da svegliarsi con il membro quasi all’infuori; e la situazione al di fuori della fase rem non era neanche migliore. Troppe volte la vicinanza di Leo (Specie in bagno, le rare volte in cui capitava di non avere abbastanza tempo per usarlo singolarmente) gli aveva reso la respirazione rasa e le guance rosse di imbarazzo. Trovarsi vicino a quel corpo slanciato, scolpito e tonico; un corpo unito ad un carattere intelligente, affascinate … dolce, ma non poterlo prendere, non poterlo fare suo, lo faceva impazzire.
Ma ora …
“E’ troppo tardi adesso” si disse Raph “Dubito che Leo dimenticherà mai quella puttana” sibilò con rabbia “ E poi c’è … quella bambina”
Vederla tra le braccia di Leonardo era stato un colpo al cuore per lui. E sin dalla prima occhiata si era reso conto di odiare quella mocciosa.
Ovviamente qualcosa dentro di lui, nel profondo del suo animo, sapeva che odiare quella creatura innocente era sbagliato, ma non riusciva a farne a meno. Diavolo!! Era praticamente la prova VIVENTE “Dell’amore” tra Leonardo e Karai e questo non avrebbe potuto mai neanche lontanamente accettarlo!!
“Sarò sempre e solo un fratello per te vero Leo?” domandò Raph alla pioggia “Non potrò mai averti …”
Rimase lì qualche altro minuto, magari il tempo necessario per beccarsi un bel febbrone e così, forse, avere la possibilità di tenere la mente lontana dagli ultimi avvenimenti. Poi si voltò e ricominciò a correre, diretto a casa.
Nel frattempo alla tana si stava discutendo di una cosa molto importante: Come ci si prende cura un neonato?!
“Beh, intanto credo che bisognerà comprarle qualcosa di adatto” disse saggiamente Splinter.
“Tipo?” chiese Mikey curioso.
“Oh non saprei Mik, magari dei pannolini, ciucci, una culla, biberon … sai, cose da neonati” fece Don scuotendo la testa per l’ingenuità del fratellino.
“E se chiamassimo April?” propose Leo “Voglio dire, lei aspetta un bambino con Casey, perciò credo che si sia già fatta un’idea su come dovrà occuparsi del piccolo, no?”
“Uhm … non è una brutta idea” concordò Donnie “Più tardi la chiamo per avvertirla, così sarà già informata quando andremo a trovarla con Bea”
“Si …” concordò Leonardo che nel frattempo si era ripreso Beatrice.
Bimba ora rideva tranquilla tra le sue braccia, giocando con una delle estremità della sua maschera stretta in pugno. Sembrava piena di energia, tanto che non smetteva di scalciare e agitare le manine.
“… Senti Donnie” disse dopo un po’ il leader, oscurandosi in viso “Il fatto che Beatrice sia mutante o umana solo per metà ... non comprometterà il suo normale sviluppo vero? Per quanto tu possa saperne, dico …”
“Oh, beh …” Donnie si portò una mano alla testa insicuro “Per adesso, ad occhio si può dire che Bea stia bene ed in perfetta salute, ma più tardi potrei farle qualche esame se ti fa stare più tranquillo”
“Te ne sarei davvero grato” annuì Leo strappando delicatamente la sua maschera dalla mano della piccola, per poi sostituirla con le sue dita. Quella piccola manina verde foglia circondava a fatica le due dita della mano della tartaruga, ma Bea rise ugualmente.
“Ooooh guarda come è carina!!!” sorrise Mikey “E che energia!!”
Neanche il tempo di dirlo che Bea sbadigliò, socchiudendo gli occhioni mentre lentamente mollò la presa sulle dita del padre.
“Deve essere stanca” constatò Splinter “E ora che ci penso l’ora della nanna è passata da un pezzo, direi che è il caso di metterla al letto”
“Si, ma dove?” fece Donnie “Non abbiamo culle”
“Vorrà dire che per il momento dormirà con me, nel mio letto” decise Leo “Almeno finché non avremmo fatto un po’ di baby-spese” Si alzò in piedi camminando rapidamente ma con la massima attenzione, per non svegliarla.
“Buonanotte Bea” sussurrò Mikey prima che Leo a sua nipote lasciassero la cucina.
Leonardo sorrise a tutte quelle attenzioni, infondo le cose non era andate così male, si, beh, a parte la scenata di Raph.
“Perché Raphie?” mormorò l’azzurro ripensando a quei momenti angoscianti, ma ciò che lo preoccupava di più non era tanto la rabbia che il fratello provava nei suoi confronti, a quella era abituato … “Non mi è piaciuto affatto il modo in cui ti guardava” sospirò rivolto alla bimba dormiente “Come se fossi il nemico …”
Entrò nella sua stanza. Ed adagiò la piccola nel suo letto, stando ben attento a coprirla bene con le coperte “Ma forse era solo una mia impressione” disse accarezzandole la testolina “Zio Raph non è cattivo (Anche se a volte lui fa di tutto per sembrarlo), ansi, è buono come il pane e sono certo che alla fine sarà quello che si affezionerà più i tutti a te”
Rimase sveglio a vegliare sulla bambina, finché alla fine anche il fearless leader fu vinto dalla stanchezza (Era pur sempre uscito da un brutta battaglia dopotutto) e si addormentò accanto a sua figlia.
Era passate poco più di due ore quando Raphael, ormai sbollita (Un pochino) la rabbia, tornò alla tana. E inutile dire che come varcò la porta d’ingresso venne subito tempestato di dimproveri sul suo “Inopportuno” comportamento, domande sul perché era bagnato fradicio e raccomandazioni sul come dovesse cercare di comportarsi con Leo e la bambina in futuro.
“Come se me ne importasse qualcosa di quella mocciosa” brontolò a bassa voce, ignorando tutti e dirigendosi verso la sua stanza, proprio accanto a quella dell’azzurro.
Passandovi accanto trovò la porta socchiusa e preso da curiosità pensò di dare un’occhiata all’interno della stanza. Era tutto buio ma grazie al piccolo spicchio di luce dato dalla porta socchiusa, Raph riuscì a scorgere una figura sdraiata sul letto, probabilmente addormentata.
“Leo?” sussurrò Raph aprendo poco più la porta, rimase lì fermò, piuttosto indeciso sull’entrare o meno. Alla fine si fece coraggio e il più silenziosamente possibile entrò nella stanza.
Leonardo dormiva come un sasso, perciò Raph non ebbe alcun problema ad avvicinarsi “Uh, avevi davvero bisogno di dormire” commentò piano il rosso.
Si avvicinò ancora un po’, fino a quando non notò la presenza di un’altra persona con il fratello … la bambina.
“Anche al letto te la porti?” sibilò leggermente Raph, avvertendo nuovamente tornare la rabbia "Non c'era una cesta ... un cuscino sul tavolo magari, dove metterla?"
La bambina ebbe un piccolo fremito, si stava svegliando!!
Beatrice aprì gli occhi, muovendo la testa qua e là, e fu allora che notò quello che per lei al momento non era altro che un gigante verde con la benda rossa. La bimba vedendo la sagoma scura di Raph rise, rise così forte che Leo mosse leggermente la testa, borbottando qualcosa.
Se continuava così avrebbe finito per svegliarlo!!
“Chiudi il becco nanetta, ssshhh!!” fece Raph portandosi un dito alle labbra.
Niente da fare, la piccola continuò rumoreggiare agitando manine e piedini, finché …
“… Raph” mormorò Leo attirando l’attenzione del rosso. Strano, l’azzurro sembrava ancora addormentato, stava parlando nel sonno? … “No, Raph … Raph non andartene anche tu …”
Raphael fissò il fratello a bocca aperta, lo stava davvero sognando? A giudicare dall’espressione corrucciata dello spadaccino però non sembrava un bel sogno.
“Non … lasciarmi …”
“Tranquillo Leo” sussurrò hot-head, quasi sperando, inconsciamente, che Leo lo sentisse “Non potrei mai abbandonarti … io ti amo”
La bambina continuò il suo “Ga-ga” fino a quando Raph, scocciato, non esplose “E STAI ZITTA!!” strillò, per poi coprirsi di scatto la bocca con entrambe le mani come un allocco, con gran divertimento di Bea.
Leonardo ovviamente si svegliò di colpo, spaventato, ma prima che potesse girarsi per capire che cosa fosse successo, Raph si buttò per terra e si nascose sotto il letto.
“Ehi …” fece piano Leo guardandosi intorno perplesso “Raph ...?Ma che … Oh!!” si girò verso Beatrice, la quale si era messa seduta e aveva cominciato a dargli dei deboli colpi al braccio con i suoi pugnetti “Beatrice!! Allora eri tu, sei sveglia. Che strano ... avrei giurato di aver sentito la sua voce ..." aggiunse in un soffio.
Nonostante fosse nascosto sotto il letto, Raph non poté fare a meno di diventare più rosso della sua bandana. Quella mocciosa era riuscita a farlo sentire un perfetto imbecille!! Fortuna che Leo non si era accorto di nulla.
Leo sbadigliò e dopo aver avvolto Bea nelle sue copertine la prese in braccio. “Andiamo amore” disse Leo baciandole la fronte “Andiamo a vedere se zio Raph è tornato e se c’è del latte in frigo per te”
Raph si sorprese del fatto che l’azzurro avesse pensato subito a lui, non che la cosa gli dispiacesse, ma ad ogni modo non aveva più tempo di pensarci. Non appena fu sicuro di essere rimasto solo nella stanza, uscì fuori dal suo nascondiglio e corse immediatamente in camera sua.

 
  
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