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Autore: JanineRyan    26/01/2014    1 recensioni
La storia è ambientata alcuni mesi dopo la grande vittoria di Harry & co., ma con alcuni cambiamenti... Voldemort non è morto, anzi si è riorganizzato per un nuovo e grandioso attacco! Altri personaggi, importanti nella mia storia, non sono morti: Piton, Silente, Bellatrix e...
Storia completamente concentrata sul mio personaggio preferito: Lucius Malfoy!!! Il quale dovrà confrontarsi con una ragazza di origini babbane che metterà in crisi le sue convinzioni di purosangue!
***
Ho modificato l'intro per la piega differente presa dalla storia!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
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«Un secondo ancora…» sussurrò Lucius, allontanando con gentilezza la ragazza.
Chloe lo guardò senza capire. Quale ragione c’era per aspettare? Avevano già atteso molto tempo, forse anche troppo. Si sentì avvampare, imbarazzata per il rifiuto… era stata una sciocca a pensare che l’avrebbe baciata. A pensare che provasse dei sentimenti per lei.
Stava giocando. Lui stava giocando con lei.
La Grifondoro sentì gli occhi bruciarle, mentre si riempivano di lacrime colme d’umiliazione.
«Devo dirti una cosa. Prima di baciarti… devo rivelarti una cosa. Non posso tacere. Non posso… sono pazzo di te... davvero pazzo di te. Ma se non ti parlo... devo sapere.» aggiunse prontamente Lucius notando lo sguardo della ragazza.
Solo allora notò il volto cupo del mago, qualcosa lo preoccupava. Qualcosa tormentava la sua anima.
«Cosa accade?» domandò con un mezzo sorriso sul volto, cercando di sdrammatizzare.
Lucius si allontanò da Chloe di qualche passo, camminando all’indietro, ma continuando a guardarla negli occhi. L’espressione della giovane era diventata seria.
«Riguarda te e Narcissa?» chiese.
Chloe era terrorizzata, avrebbe voluto dire ogni cosa tranne associare il nome di Lucius con quello della moglie. Si sentiva in imbarazzo. Temeva di perderlo.
Lucius rifletté: forse era anche giunto il momento di rivelargli l’imminente divorzio con la strega, di certo avrebbe facilitato la relazione che poteva nascere tra loro.
«Ok, allora devo dirti due cose. Voglio essere onesto con te. Entrambi meritiamo la verità.» le afferrò la mano. «Sediamoci, è meglio.»
«Non voglio sedermi se prima non mi dici cosa sta accadendo! Cosa è cambiato rispetto a pochi secondi fa? Tutto era perfetto! Tu mi stavi per baciare! Io ti stavo per baciare! Stavo per mettere te al primo posto nella mia vita! Ho permesso al mio cuore di innamorarsi… ho permesso che… gliel’ho permesso!» urlò guardandolo, gli occhi inumiditi, il volto sconvolto.
«Ti prego, sediamoci.» insisté Lucius mentre raggiungeva la poltrona in fondo allo studio. Fece cenno alla ragazza di imitarlo. Non riusciva a guardarla negli occhi… dio, quelle parole… nessuna gli aveva mai detto parole tanto sincere. Nessuna prima d’allora s’era aperta con lui in quel modo. Chloe si era resa vulnerabile e lui non riusciva ad essere sincero con lei.
Chloe non si mosse. Rimase in piedi a guardare il mago senza parlare.
«Hai divorziato con lei?» chiese Chloe, la voce esprimeva la sua aria sconfitta. «Ieri sera… attraverso la porta del tuo ufficio hai detto che hai divorziato? Non ho capito male, vero? Avete divorziato?»
«Sì.» annuì. Chloe raggiunse Lucius e si accomodò sul bracciolo della stessa poltrona. Subito afferrò la mano della ragazza, per impedirgli di allontanarsi. Gli accarezzò la mano, senza guardarla però in volto. «Abbiamo deciso di divorziare.» fece un lungo respiro. «Io e Narcissa abbiamo deciso di divorziare. Non ho mai provato amore per quella donna. Non ho mai amato…»
Chloe continuò a guardare il mago, aveva il capo chino. Aveva l’aria colpevole, il suo carattere arrogante era sfumato.
«Che altro devi dirmi? Ti prego dimmi tutto. Ho bisogno di sapere tutto.»
Lucius non parlò, continuò a guardare le mani della ragazza, strette tra le sue.
«Parlami!» urlò Chloe, ritraendo le mani e alzandosi dal bracciolo. «Tu! Sei tu che mi fai impazzire…» sussurrò con voce spezzata.
«Mi sto tormentando da Halloween; quello che sto per dirti potrebbe cambiare le cose tra noi. Ma voglio essere onesto con te prima di… beh, prima di iniziare una relazione.» fece una pausa. Chloe rimase in silenzio. «Ci siamo già conosciuti, Chloe. Noi due ci conosciamo già.»
«In che senso?» chiese Chloe senza capire.
«E tu non mi hai riconosciuto…» aggiunse Lucius ignorando le parole della ragazza.
«Riconosciuto?» ripeté Chloe. «Lucius io proprio non capisco. Ci siamo conosciuti quest’estate… Lucius se vuoi una scusa per evitare di aprire il tuo cuore a dei sentimenti… devi solo dirmelo. Io mollo. Lascio stare.»
«No… ti prego… non voglio questo.» disse preoccupato, alzandosi e afferrando la ragazza per le spalle, sussurrò. «Noi ci siamo davvero già conosciuti: l’ultimo giorno dell’anno. Era il 1999. A Londra.»
Chloe corrugò la fronte, non capiva ancora: «Ricordo di essere andata ad un ballo in maschera. Al British, con i miei genitori… non era un evento del mondo magico. Nemmeno sapevo che esistesse la magia…»
Guardò gli occhi del mago, sembravano così… onesti.
«Ma io c’ero. Ero presente quella sera. Ci siamo conosciuti per strada, letteralmente scontrati in effetti. Ti ho seguita fino alla festa, ero rimasto affascinato dai tuoi occhi. Il tuo sguardo, dietro la maschera nera, mi aveva stregato… ti ho riconosciuta solo ad Halloween, quando hai rimesso la stessa maschera. Appena ti ho vista… ballare, stretta tra le braccia di…» non riuscì a dire il nome del figlio. «Ho capito tutto solo in quel momento. Eri tu la ragazza del British. Mi dicesti di chiamarti Beth, solo ora comprendo. Ma quello che non mi spiego è il tuo comportamento… ci siamo visti per le strade di Londra, tu hai visto il mio volto. Lo hai visto distintamente perché non portavo una maschera quando ci siamo incrociati per strada. Eppure…» lasciò la frase in sospeso, mi liberò dalla presa e si avvicinò alla finestra, guardando la roccia.
Chloe sospirò, osservando i suoi movimenti lenti. Pareva stanco, sconfitto, arreso
«Non ricordo molto di quella sera.» confessò Chloe, alzandosi dal bracciolo della poltrona e avvicinandosi all’uomo.
Gli dava le spalle; Chloe posò le mani sulla sua schiena, accarezzandola fino ad arrivare al collo. Gli girò attorno, incrociando lo sguardo del mago.
«Devi credermi: non ho ricordi. Per lo meno nessuno chiaro. Avevo bevuto… un po’ troppo, in effetti…» continuò la ragazza. «Mi sento così imbarazzata.»
Chloe lo guardò; aveva gli occhi pieni di paura. Teneva le mani strette al suo vestito, come per impedirgli di allontanarsi.
«Credimi…» sussurrò.
Lucius la guardò: era meravigliosa, così perfetta e bellissima. I capelli biondi color del grano erano scompigliati e le ricadevano con grandi boccoli sulle spalle, gli occhi lievemente truccati di nero e con delle sbavature. La divisa di Grifondoro con la camicia fuori della gonna, appositamente allacciata in vita per mostrare meglio le gambe e le parigine di caldo cotone nero, una scivolata fin sotto il ginocchio.
«Non ricordi davvero nulla?» le domandò guardandola negli occhi.
«Nulla… come avrei potuto scordare una persona come te?»
“Sono stato uno sciocco.” pensò sorridendo, non avrebbe mai potuto ammetterlo ad alta voce.
Chloe guardò Lucius. Era meraviglioso, così perfetto e bellissimo. I capelli biondi platino stretti in una coda bassa, gli intensi occhi grigi. La tunica nera da insegnante che ricadeva sul suo corpo muscoloso, le maniche ampie e una dolcevita grigio fumé. La ragazza carezzò il volto dell’uomo, posando la schiena alla vetrata. Lucius posò le mani al vetro, una da entrambi i lati della testa di Chloe. Si sporse in avanti, chinandosi verso di lei.
«Dunque, nessun altro segreto. Giusto?» domandò Chloe.
Lucius avvicinò la bocca all’orecchio della ragazza. Sentiva l’alito caldo dell’uomo sul collo e sull’orecchio. Le fece venire i brividi, lungo tutta la schiena.
«Nessuno.» rispose sussurrando, baciandole il collo.
«Dimmelo. Dimmi quello che provi.» gli ordinò Chloe.
«Sono pazzo di te.» disse il mago. Fece un lungo respiro e aggiunse: «Credo di amarti… ti penso… ti sogno… ti voglio…» la guardò negli occhi e prese tra le mani il volto della ragazza, guardandola ipnotizzato dai suoi occhi. «Vuoi onestà?... Ok, ti amo. Io…ti…amo.» concluse scandendo le parole.
Chloe sentì le ginocchia tremare. Chiuse gli occhi, le palpebre le tremarono dall’eccitazione. Mi morsicò il labbro inferiore e strinse lentamente i pugni. Lucius si allontanò dal collo della ragazza, sfiorò con il naso la guancia di Chloe.
«Baciami…» sospirò la Grifondoro, ansimante guardando il mago e afferrandolo con forza lo avvicinò, bramosa di sentire il suo sapore. Bramosa di conoscere il suo sapore.
  
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