Two of us
Capitolo 8: “Shopping”
“Che ne dici di questo?”
Paul e John sono usciti per
fare acquisti e John l’ha trascinato in un negozio di giocattoli. Domani è il
compleanno di Julian e John deve comprare qualche bel regalo per lui.
Tuttavia, come sempre, John ha
preso un carrello e l’ha riempito con qualunque giocattolo gli sia capitato
sottomano. Perciò Paul ha sbuffato e si è allontanato, cercando un regalo da
parte sua, un regalo più pensato.
E ora ha trovato qualcosa di
praticamente perfetto per il piccolo Lennon.
“Una chitarra?” domanda
John, perplesso.
“Certo, così può cominciare
a seguire le tue orme.”
“Ha due anni, non sa neanche
cosa sia una chitarra.”
“E invece pensi sappia
montare e giocare con quella pista per le macchinine?” ribatte Paul, indicando
il contenuto del suo carrello.
Come aveva previsto, John
l’ha riempito di giocattoli: ci sono pistole ad acqua, un monopattino, una
trottola, un telefono giocattolo, uno yo-yo, addirittura l’ultimissima novità,
un picchiaduro tra robot. E come al solito John non ha fatto caso che molti di
questi, sono troppo complicati per un bambino così piccolo.
Quando Paul glielo fa
notare, il volto di John si contrae in un cipiglio offeso: “Ehi, guarda che ieri
è riuscito a risolvere un puzzle difficilissimo per la sua età. È un bambino
molto intelligente.”
“Non lo metto in dubbio, ma
corre il rischio di annoiarsi con questi.”
“No, se si applica, vedrai
che non si annoierà. È un ragazzo in gamba, studierà e potrà fare tutto quello
che vuole da grande perché…perché lui…non è come…” afferma John, ma la sua voce
muore improvvisamente.
“Lui non è come chi?” lo esorta Paul, fissandolo
incerto.
John china il capo
mestamente, prima di scuoterlo per scacciare qualunque cosa stia pensando.
“Lascia perdere.”
Ma Paul sa cosa intendesse
John. D’istinto, afferra bruscamente il suo braccio, attirandolo dietro uno
scaffale.
“Come te, stavi per dire, vero, John?” domanda, ma anche senza aspettare che
lui parli, Paul vede la risposta su tutto il suo volto.
“E anche se fosse? È la
verità, non sono nulla, sono uno stupido che sa a malapena strimpellare una
chitarra, che solo con stupidi giochetti riesce a far credere di valere
qualcosa-”
“Smettila!” esclama Paul,
profondamente arrabbiato, spingendolo contro il muro, “Sai quando sei davvero
stupido? Quando parli così.”
“Tu non capisci.”
“Capisco benissimo, invece.
Capisco che ci hai portato fin qui, capisco quanto facilmente scrivi le tue
canzoni, capisco l’imbarazzo che provo quando vedo il mio nome accanto al tuo
in quelle stesse canzoni, sapendo che non ho contribuito affatto a renderle
così incantevoli, perché hai fatto tutto tu. E allo stesso tempo, capisco
quanto tu mi faccia sentire speciale, e tutto il coraggio e la fiducia che mi
infondi con il più semplice degli sguardi.” esclama Paul, arrossendo e
attirandolo a sé per il colletto della camicia, “E non dire più che non sei
nulla.”
John non dice davvero nulla,
si limita a fissarlo un po’ sorpreso, un po’ compiaciuto, un po’ innamorato.
“Perché per me sei tutto.”
(500
parole)
Note
dell’autrice: buona domenica. Siamo alla flash numero 8, in
pratica quasi a un terzo della raccolta. Non credo mi sia uscita proprio bene…
:/
La flash si ispira a un
aneddoto del libro di Cynthia Lennon, "John", secondo cui quando John
andava in giro per Weybridge con George, Paul e Ringo
a fare shopping, ogni volta tornava con la macchina piena di giocattoli per
Julian, ma non faceva mai caso alla difficoltà dei giocattoli, e molto spesso
comprava a Julian dei giocattoli per bambini di otto anni quando il piccoletto
ne aveva solo due! “Una volta Julian
riuscì a completare un gioco difficilissimo per la sua età, e John ne fu
orgogliosissimo, ed esclamò: ‘Bravo, figlio mio! Io non ce l'avrei mai fatta!’.”
Ecco, questo è quanto.
Grazie a kiki
che ha corretto e tutti quelli che seguono questa raccolta.
La numero 9 sarà “Hanging
out with friends”.
Alla prossima
Kia85