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Autore: _Giuls17_    26/01/2014    4 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Buona domenica a tutti =)
Ed eccoci qua con un nuovo capitolo, 
sappiate che la storia inizia a diventare molto intigrante
e che ho già un be pò di capitoli pronti!!
Grazie mille a tutti coloro che recensiscono, mi fa davvero piacere poter leggere le vostre 
opinioni e anche a coloro che hanno inserito la storia
nelle preferite, ricordate e seguite.
Questo capitolo è per voi che non mi lascte <3

Una seconda casa
 
Non sarebbe dovuta svenire, ma le forze di Hermione erano state messe a dura prova in meno di quarantotto ore e neanche la strega più brillante di tutta Hogwarts sapeva resistere al dolore della Maledizione senza Perdono.
Così quando sentì le braccia di Draco Malfoy sollevarla da terra non disse niente, non impedì neanche al ragazzo di portarla via dalla stanza.
Aveva bisogno di qualcuno di cui fidarsi, anche se tutti i sui sensi le urlavano di non rammollirsi troppo.
Ho bisogno di sapere di non essere sola, Malfoy è la mia unica speranza.
Lentamente sentì le forze tornare e quasi si meravigliò di essere stata appoggiata su un letto morbido e non dentro una cella.
-Grazie Draco, ora va’. Ci penserò io a lei.-
Il ragazzo non disse niente, posò un ultima volta lo sguardo sulla ragazza e poi uscì.
-Vediamo come siamo messe.-
Le mani di Narcissa la spogliarono delicatamente e con fare materno, certe volte esitando, per paura di essere troppo invasiva, ma a Hermione non stava dando fastidio.
Era l’unica cosa buona che le era successo da quando aveva messo piede in quella casa.
Sentì i vestiti scivolarle dal corpo per essere sostituiti con una fascia sul seno, per permettere alla dona di esaminarlo e la gonna, strappata in più punti da un pantalone di stoffa largo.
Hermione non seppe dire che magie eseguì Narcissa, ma solo dopo pochi minuti sentì il suo corpo di nuovo pieno di forze.
-Adesso dormi un po’, ti farò svegliare per l’ora di cena.-
-Mmm.-
Hermione chiuse gli occhi, cercando di cacciare via gli incubi di Bellatrix Lastrange che lanciava, una Maledizione senza Perdono, contro di lei, ma stavolta non era un semplice Crucio, ma un lampo verde smeraldo.
 
***
 
-Svegliati Granger.-
La scosse ancora, con un po’ più di forza.
-Ancora cinque minuti.- disse girandosi dall’altro lato.
-No, adesso.-
Draco si sedette accanto a lei nel letto e con un unico pizzico riuscì a farla svegliare.
-Sei sempre delicato, Furetto.- si massaggiò il braccio.
-Tu invece sei adorabile, ma adesso basta dire cazzate! Che cazzo ci fai qua?-
Il viso leggermente allarmato, come se veramente volesse sapere la verità.
-Non c’è la faccio più a ripeterlo, chiedilo a tua madre, lei lo sa molto bene.- distolse lo sguardo da lui.
So bene cosa cerca di fare, vuole leggermi nel pensiero.
Ma non vedrà niente.
-Granger perché hai lasciato Potter?-
Come avevo previsto, sono un libro chiuso.
-Sto facendo qualcosa per salvare le persone che amo.-
-Non ti credo.- disse risoluto.
-Ebbene, dovresti credermi, lo sto facendo anche per me. Se non te lo fossi scordato sono una Mezzosangue e non ho intenzione di lasciarci le penne.-
-Potter ti avrebbe protetto.-
-Lui, si forse. Ma le cose sono ben diverse da quelle che io, Harry e Ron pensavamo.-
-Non capisco.-
-La McGranitt mi ha fatto chiaramente capire che per vincere questa guerra, avrebbe fatto di tutto, anche sacrificare delle vite innocenti.- lo sguardo duro e il cuore di piombo.
Nonostante tutto è la verità, la McGranitt ha decido di sacrificare me, per il bene superiore.
-Ecco che la riconosco, la paladina di Hogwarts.- ghignò amabilmente.
-Se molto simpatico Furetto, non ti conoscevo sotto questo aspetto.-
Hermione si alzò e per la prima volta si rese conto che, nonostante la fascia, si sentisse mezza nuda, ma la lasciò ancora più turbata il fatto che gli occhi di Draco la stessero osservando, molto intensamente.
-Ehm… Mi passi quel maglione?- chiese leggermente imbarazzata.
-S… Sì Granger.- le passo il maglione, con un po’ di astio, come se stesse combattendo una guerra interiore, -Dobbiamo andare a cena.-
-Okay…-
Hermione lo seguì fuori dalla stanza, ma non riuscì a non pensare alla strana sensazione degli occhi di Draco sul suo corpo.
 
***
 
Venne fatta sedere di fronte al Furetto, Narcissa non aveva smesso un attimo di parlare delle grandi modifiche che le sarebbe piaciuto apportare alla casa.
-Ma… Gli altri?- chiese esitante la ragazza, senza alzare lo sguardo dal suo piatto.
-Qua ognuno fa quello che vuole, come se fossero in un Hotel.-
-Draco non essere maleducato, la verità è che il Manor potrebbe essere una seconda casa per ogni membro, ma nessuno lo reputa…-
-Appropriato? Giusto? Madre ci sarebbero un milione di termini da utilizzare, ma nessuno potrebbe esprimere, veramente, quello che tutti provano.-
Gli occhi di Draco la fissarono nuovamente e senza pensarci distolse lo sguardo.
-Capisco, ma è bella come casa se non fosse… Beh lo sappiamo tutti.-
-Già…-
-Non sarà per sempre, un giorno questa sarà di nuovo casa nostra Draco, ma non dobbiamo essere ingrati, ricorda.- sua madre lo ammonì con dolcezza per poi concentrarsi sulla ragazza, -Come ti senti?-
-Molto meglio, grazie. Il suo aiuto ha fatto la differenza.- disse sinceramente.
-Ne sono lieta… Hermione, il Signore Oscuro mi ha incaricato di istruirti sulla Magia Nera.-
-Lo immaginavo.-
-Sai bene che esiste questo tipo di magia e che noi ne facciamo uso, sarà un’altra manifestazione del tuo cambiamento.-
-Sarei pronta anche a prendere il Marchio, se fosse necessario.-
Sentì di nuovo il suo cuore diventare di pietra, le succeda ogni volta che faceva la coraggiosa.
Ogni volta che provava a essere chi non era.
 
***
 
-Draco falle vedere la libreria, così potrete rilassarvi un poco. Domani ricorda che devi tornare a scuola.-
Il ragazzo rispose con un cenno della testa e scortò la ragazza lungo un corridoio poco illuminato, per aprire due grosse porte e farla entrare nella biblioteca più grande che avesse visto, in vita sua.
-Wow.-
-Immaginavo saresti rimasta senza fiato.- il biondino la precedette e si sedette sulla scrivania.
-Io ho del lavoro da finire, prendi un libro e beh… Divertiti.-
Il tono di voce voleva essere ironico ma Hermione non ci badò più di tanto, così con gli occhi e il cuore pieni di meraviglia iniziò a girare per gli immensi scaffali, cercando un libro da leggere.
Li vorrei leggere tutti, veramente.
Ma uno in particolare attirò la sua attenzione, lo prese con mani tremanti ed accarezzo la copertina leggermente ruvida, si intitolava: Storia e origini della Magia Nera.
Farà a caso mio.
Si guardò attorno e senza disturbare Draco si sedette su una poltrona, non proprio compostamente e iniziò a divorare il libro.
 
-Granger direi che è arrivato il momento di chiudere.-
Malfoy si alzò dalla scrivania, scricchiolando la schiena dolente e si avvicinò alla poltrona.
Trovò la Granger intenta a dormire, con il libro aperto sul petto.
Senza volerlo, sorrise.
Un sorriso sincero e onesto.
Un sorriso, reale e non finto.
Si avviò a uno scaffale dell’ingresso e prese una coperta, non voleva spostarla, non voleva svegliarla.
Fu solo un attimo, il tempo di un battito di ciglia, non ebbe nemmeno il tempo di posare la coperta sul suo corpo che un urlò squarciò la stanza.
-Aaaa.- la ragazza si alzò di colpo, la fronte sudata e il cuore che le batteva a mille.
-Che cos’hai?-
Un Draco, stranamente, preoccupato le si piazzò davanti, cercando di capire.
-Era lì e stava per…-
-Chi? Cosa stava facendo?- le prese una mano, senza volerlo.
-Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
Draco capì, parlava di sua zia e delle Maledizioni che aveva lanciato alla ragazza.
-Non lo farò.- disse senza accorgersene e si rese conto, che aveva avuto ragione.
La presenza di Hermione Granger in casa sua non era, affatto una cosa positiva.
   
 
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