CAPITOLO 2
L'INIZIO DEL
VIAGGIO
Il luogo in cui si ritrovarono era quanto di
più diverso avevano mai visto nella loro vita: era un enorme salone,
completamente bianco, con altissime colonne di cui non si scorgeva la sommità, e
un pavimento di luce abbagliante. I quattro si guardarono attorno, straniti,
Curt e Roy Gabriel stavano dinanzi al gruppo, mentre Carolina stava accanto a
Nathan: “E adesso dove siamo stati portati? Che vogliono da noi?” interloquì
Carolina, stringendo i pugni.
Nessunò
fiatò.
“Mi sembra strano, mio padre non mi ha mai
parlato di questa sala oltre il Portale, mi ha sempre detto di essere arrivato
in un altra dimensione...” mormorò Roy Gabriel, con aria confusa, “Tuo padre è
arrivato illeso dall’altra parte del Portale? Ma come è possibile? Che io
sappia, mio zio è stato l’unico!” affermò stupita la bruna Curt, “Si, prima che
io nascessi. Ha lasciato la mamma e il nonno e la nonna ed è sparito. Solo sei
anni dopo è tornato...” rispose freddo il ragazzino, “Mio zio è ritornato a casa
un anno dopo... Ma come è possibile!!?? Io sapevo che l’unico che era riuscito a
varcarlo prima di zietto Edo era stato quello stronzo schifoso di Hohenheim....”
continuò Curtis.
Ci fu un’istante di
silenzio.
“Tu conosci Hohenheim della Luce??” chiese il
biondino con gli occhi spalancati per lo stupore, “Si, certo... è mio nonno...
Anche se non si può chiamare nonno una persona così spregevole... Invece Edward
Elric è mio zio e Alphonse Elric è mio padre.” replicò lei, stringendo i pugni
per la rabbia, non avrebbe mai perdonato a quell’uomo l’immensa sofferenza
causata alla loro famiglia.
Anche Carolina e Nathan si avvicinarono,
incuriositi dai discorsi dei due
ragazzi.
“Non dire cazzate!!!!!!! Non può
essere!!!!!!”
La voce di Roy Gabriel ruppe il silenzio, e il
ragazzino tirò un pugno all’indirizzo della più grande che, malgrado la
sorpresa, riuscì a schivarlo.
Il bambino rotolò di lato: “Che diavolo ti
prende??? Sei impazzito???” urlò lei, “EDWARD ELRIC NON PUÒ ESSERE TUO ZIO!!!!!
TU NON FAI PARTE DELLA NOSTRA FAMIGLIA!!! NON PUOI ESSERE NIPOTE DI MIO
PADRE!!!!!!!” urlò il bambino, sgainando un corto kunai dalla cintola,
scagliandosi contro la ragazza.
Curtis lo schivò, ed estrasse a sua volta un
kunai: “Ehi! Che diavolo hai detto?? Zietto Edo è tuo padre??”, era sorpresa,
non capiva che diavolo fosse accaduto, “Vuoi vedere che ha tradito zietto Roy?
Oh, ma quando ritorno a casa mi sentirà!!” pensò tra sè e sè, era sempre stata
la migliore dell’Accademia nel combattimento corpo a corpo, nessuno l’aveva mai
battuta, ma quel bambinetto le stava dando del filo da
torcere....
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Intanto, Carolina e Nathan si erano avvicinati
non visti da nessuno, in tempo per sentire gli ultimi urli di Roy Gabriel: “TU
NON PUOI ESSERE LA NIPOTE DI MIO
PADRE!!!!”.
A quelle parole, la ragazzina
impallidì.
Edward Elric... padre di quel
bambino?
Come era
possibile?
Edward Elric era suo padre! Era figlia
dell’Alchimista di Fuoco e dell’Alchimista
d’Acciaio!
Su questo ne era
certa!
O
forse...
Quelli che lei credeva esserlo, non erano i
suoi veri genitori?
Forse lei era stata solo
adottata?
Ferita da quelle parole, s’accasciò a terra, la
testa nascosta tra le braccia, sotto lo sguardo impaurito di Nathan: “Carolina,
alzati! Che ti succede?” chiese lui preoccupato, ma lei non
rispose.
“CURTIS!!!!! CAROLINA STA MALE!!!!” urlò il
ragazzino, la mora non si muoveva
più.
Subito, Roy Gabriel e la bruna si fermarono, i
kunai a mezz’aria, e si volsero verso i due. Correndo affianco alla loro
compagna esanime: “ehi, che hai?” cercò di rianimarla Roy, scuotendola
leggermente.
“Forza, al mio via giriamola, dobbiamo
lasciarla respirare.”, istruì la maggiore, prendendo la coetanea per le gambe,
mentre i due bambini la prendevano per le
spalle.
“VIA!”.
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Quando finalmente la ragazza cominciò a
riprendersi, gli animi si calmarono del tutto: “Sentite, non so che diavolo stia
succedendo, ma qui la situazione è molto complicata. Non potremmo cercare di
collaborare almeno finchè non ne saremo giunti a capo e avremo capito con chi
abbiamo a che fare?” propose Nathan, guardando Roy e Curtis con sguardo
supplichevole.
“Ok, per me va bene... Scusami per prima, non
avrei dovuto reagire così...” si scusò il minore, tendendo una mano, “Non
preoccuparti, acqua passata. Ora cerchiamo di uscire da questo posto,
d’accordo?” la strinse la maggiore, alzandosi in piedi e aiutando lui e Carol a
fare altrettanto.
Improvvisamente, una figura comparve in mezzo a
loro.
“Benvenuti,
ragazzi.”.
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Passato il primo momento di stupore, i quattro
s’accorsero che davanti a loro v’era un uomo, un uomo strano, con una lunga e
folta barba bianca.
Indossava una lunga tunica, anch’essa bianca, e
li guardava sorridendo.
“Benvenuti nella mia umile dimora, ragazzi.”
ripetè.
“Allora è lei che ci ha chiamato qui?!” esclamò
Carol, stupita.
Lui
annuì.
“Permettete che mi presenti. Io sono il
Guardiano.” disse lui, facendo un leggero inchino, con la lunga barba bianca che
toccava terra.
“Sono stato io a chiamarvi qui, ragazzi, voi
avete delle qualità molto importanti,” aggiunse, vedendo i loro sguardi confusi,
“Siete gli unici col potere per aiutarmi.” spiegò,
guardandoli.
Roy, Carol, Curt e Nathan si rizzarono in
piedi: “Chi è lei, e cosa vuole da noi?” chiese Nathan, facendosi portavoce di
tutti.
L’uomo rise bonario: “Ragazzo, adesso vi
spiegherò tutto, ma vi pregherei di sedervi, sarà una lunga storia…” interloquì
lui.
I quattro eseguirono, dovevano
sapere.
E il vecchio
incominciò.
“Molti secoli fa, fu creato un mondo, chiamato
Amestris. Era un bel pianeta, felice e ridente, dove si era sviluppata una
civiltà molto avanzata. Purtroppo, a seguito di un tremendo cataclisma, fu
diviso in quattro mondi differenti, tre mondi paralleli e un mondo centrale,
quello originario. Malgrado la separazione, i quattro mondi mantengono il loro
assetto originario, e la loro storia è andata avanti di pari passo in ognuno di
essi.” narrò lui.
“E noi cosa centriamo in tutto questo, non
capisco. Perché siamo qui?” replicò Roy piccato, a braccia conserte, “Ora ci
arriverò. In tempi recenti, la storia dei quattro mondi ha avuto dei cambiamenti
enormi. A seguito della varcazione del Portale da parte di alcuni esseri dei
mondi paralleli, la storia è stata modificata, penso abbiate già capito in che
modo..” disse lui.
I quattro si guardarono
allibiti.
“Voi quattro siete stati scelti per una ragione
ben precisa, avete tutti un origine comune, siete tutti legati dal destino: Roy
Gabriel, tu sei figlio e nipote dei due alchimisti più importanti del tuo mondo,
figlio di Edward Elric e nipote di Roy Mustang, Carolina, tu sei figlia dei due
alchimisti, Curtis, tu e Nathan ne siete i nipoti. Le modifiche che la storia di
ognuno dei mondi ha avuto ha dato vita a voi quattro, ognuno di voi ha un
particolare legame con loro, ed è per questo che siete qui.” terminò
lui.
Curtis prese la parola: “Ma perché proprio
zietto Roy e zietto Edo? Cioè, cosa hanno di speciale quei due?” esclamò
lei.
Il vecchio rise: “Curtis Cain Elric, i tuoi zii
sono molto speciali. Loro, infatti, sono i discendenti dei primi
alchimisti.”.
Le ultime parole dell’anziano furono quasi una
mazzata per i ragazzi.
“Voi quattro, Curtis Cain Elric, Nathan Anthony
Elric Mustang, Roy
Gabriel Elric e Carolyna Melanie Elric, siete i figli dei tre mondi, e il vostro
compito, come è segnato nelle antiche profezie, è proteggere i mondi dalla
distruzione. Il mondo centrale sta riattirando a sé i suoi gemelli, e la
collisione causerebbe la totale distruzione delle quattro
realtà.”.
“Cosa possiamo fare noi? Come possiamo impedire
questa distruzione?” chiesero Carolyna e Nathan, rimasti sino a quel momento in
silenzio.
“Dovrete fare in modo di assicurarvi la
collaborazione dell’Edward Elric e del Roy Mustang originario, così da creare un
collegamento con quelli dei vostri mondi. Sarà difficile, però, perché non
potrete rivelar loro tutta la verità. O almeno, non subito.” continuò l’uomo,
“Dovrete prima guadagnarvi la loro fiducia. Riscoprire voi stessi e ciò che per
voi hanno rappresentato le persone che incontrerete in questo lungo
cammino.
Sarà un lungo percorso, ma d’altronde voi siete
gli unici in grado di poterlo percorrere.” disse infine
l’uomo.
Poi li guardò, come in
attesa.
I quattro ragazzi s’alzarono in
piedi.
“Cosa stiamo aspettando, allora? Muoviamoci!” esclamò Curtis, alzando il pugno e balzando in piedi.
BUONANOTTE!!!! QUI è MEZZANOTTE, E QUALE MODO MIGLIORE PER
INAUGURARE LE VACANZE SE NON PUBBLICANDO UN NUOVO CAPITOLO??? INNANZITUTTO,
RINGRAZIO LE MIE RECENSITRICI, LE MITICHE LOVVA-CHAN, DIMEA, BG, ELY E ELISETTA,
RAGAZZE, VI VOGLIO TROPPO BENE!!!!
SPERO CHE VI PIACCIA ANCHE QUESTO
CAPITOLO.
SCUSATE, MA NON RIESCO A RINGRAZIARVI DECENTEMENTE, SONO
SFINITA..
UN BACIONE E BUONE VACANZE!
SHUN