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Autore: IrishHoranGirl    26/01/2014    2 recensioni
"Ora. Ora mi dici che cazzo è quel mostro in casa mia!" Urlò la bionda arrabbiata.
"Non c'è tempo, dobbiamo andare." disse lui sempre serio.
"Andare dove? Un idiota mi regala un ciondolo a forma di fiocco di neve, una sottospecie di lupo compare in casa mia distruggendola, lo stesso idiota si presenta a casa mia dicendo che dobbiamo andare. Nient'altro?"
"Diana ti spiegherò tutto dopo, lo prometto. Ora però seguimi."
La bionda non ebbe neanche il tempo di replicare che la bestia che era entrata uscì dalla finestra della casa, sfondandola.
"Cazzo."
Diana si immobilizzò, poi nulla. Artigli sul viso. Urla. Tentativi di difesa vani. Un forte fischio. Il vuoto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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III.Frozen

"And the time is frozen.."


"I-io sono Diana." 
"Bionda, so il tuo nome!" disse il moro con tono divertiro.
In quel momento la bionda si sentì una perfetta cretina per aver detto tale cosa. 
Zayn distaccò -finalmente- lo sguardo dal soffitto dopo aver cacciato una nube di fumo grigio dalla sua bocca, si concentrò sulla ragazza con un sorriso malizioso.
"Primo: non guardarmi così, non ti conviene; secondo: ...come sai che riesco a..."
"Creare il ghiaccio? Ci sono molte cose che dovresti sapere tu, sai?" disse il moro continuando la frase della bionda.
Diana alzò il sopracciglio confusa e fissò Zayn.
"S-scusa?" disse abbastanza confusa.
Il moro si limitò a ridacchiare per poi buttare il mozzicone di sigaretta sotto i suoi piedi e calpestarlo.
"Se permetti, rientro in classe ragazza."
Diana poggiò il suo sguardo sull'orologgio del corridoio e notò che l'ora era passata. Poco dopo suonò la capanella e si diresse in classe.

Altre ore chiuse in quella sottospecie di prigione, interminabili. Ma ecco finalmente il suono della campanella.
Si diresse verso l'armadietto e posò i libri, diede un'occhiata al poster e alla lettera e lo richiuse sforzando un sorriso.

"Diana!" una voce la chiamò. 
L'avrebbe riconosciuta fra mille, era lui, il suo migliore amico: Niall.

Per lei Niall era una presenza importante nella sua vita, proprio come Katniss. Forse gli unici due veri amici che aveva, di cui si poteva fidare.

"Biondo!" esclamò andandogli in contro in cerca di un'abbraccio.
Si strinsero forte per poi proseguire il resto del lungo corridoio assieme chiacchierando.
Sentiva però la presenza di qualcuno dietro di lei, il suo primo pensiero fu Harry che le squadrava il culo con il suo solto da pervertito. Il solo immaginarlo la fece incazzare di brutto tanto da farle stringere il pugno sempre più gelido di rabbia pronta a scagliare sulla sua faccia -a volte pensava di essere fin troppo cruda con le persone, ma infondo era lei-.
Fece cenno al biondo di fermarsi un'attimo per poi voltarsi col gelido pugno alzato.
"Ti avrò detto centinaia di volte che non dev-" si bloccò alla vista del moro che la guardava divertito.
Questo alzò le mani.
"Ehy, cala ragazza!" disse il un ghigno.
"E adesso cosa c'è?" disse infastidita abbassando il pugno.
Il moro afferrò la mano della bionda ponendogli qualcosa, probabilmente un ciondolo pensava.
"Questo..beh, penso che ti appartenga"
Sorrise e poi avanzò veloce verso l'uscita, scomparendo fra gli studenti.

Diana rimase abbastanza confusa da quel gesto e si perse fra i pensieri per qualche istante.
"Ammiratore segreto?" domandò ironico Niall dando un paio di leggere gomitate alla spalla della bionda.
"Spero di no.." disse ancora confusa.
Aprì la mano dove vi era posato l'oggetto. Guardò bene. Era un ciondolo, precisamente un fiocco di neve in acciaio.
"Ha senso dell'umorismo il ragazzo.." ringhiò sottovoce.
Posò la collana nella tasca del Jeans non dandogli molta attenzione.

*** 

"Allora a domani..!"
"A domani biondo!"
Diana arrivò a casa e salutando il biondo afferrò le chiavi e si diresse verso l'ingresso per aprire. Entrò e la prima cosa
che pensò fu a una doccia calda -cosa che trovava contraddittoria per una che creava ghiaccio-.

Cadde in un totale relax mentre l'acqua le scorreva sulla pelle e sui suoi capelli biondi ricoperti di schiuma.

Uscì piano dalla doccia e in pochi minuti fu asciutta e vestita, pronta per andare a prepararsi un panino.
Esatto, un panino. Non amava cucinare.

Erano le cinque circa e il sole invernale già si stava preparando per calare. Uscì dalla porta sul retro della casa, scavalcò lo steccato che raccoglieva il minuscolo spazio verde dietro casa sua e iniziò a correre velocemente in avanti.
E mentre l'odore di muschio mutava man mano si ritrovò già a qualche chilometro da casa sua in pochi minuti.

Si poggiò su una roccia lungo un piccolo laghetto nascosto fra gli alberi, affannata.
Gli era solito andare in quel posto, era per lei una specie di zona relax, dove poteva imeggersi nei suoi pensieri sola e con la mente libera.
Guardava fisso il suo riflesso nell'acqua che sfiorava con le dita creando dei piccoli cerchi che poi si propagavano.
Iniziò a giocherellare con l'acqua muovendola delicatamente con le dita affusolate finchè questa non si sollevò piano trasformandosi in una piccola colonna di ghiaccio.
Afferrò il ciondolo che aveva lasciato nella tasca del pantalone e lo osservò girandolo e rigirandolo fra le dita.

"Questo..beh, penso che ti appartenga"

Lo rigirò e notò una microscopica scritta sul retro.
Sforzò la vista e mise a fuoco quell'incisione.
"Frozen"
"Davvero divertente" sussurrò in quell'ambiente silenzioso.

Notò poi una seconda scritta, un simbolo precisamente.

" þ» "

La bionda fu subito colpita da questo strano simbolo, balzò in piedi e si pionbò in casa a cercare una lente di ingrandimento.
Puntò il sibolo.

"La..ap..Laptis.." Lesse cercando di capire qualcosa.
D'un tratto il ciondolo si illuminò di una lieve luce azzurrina. Diana si allontanò e sentendosi la mano gelare la guardo, in effetti stava accadendo qualcosa. Una luce azzurrina si materializzò nel suo palmo diventando sempre più intensa fino a ricoprirgli la mano per poi scaraventarsi sulla mensola che si distrusse e cadde a terra, sostituita da un irregolare strato di ghiaccio.

"Oh mio dio!" 
Si guardò la mano con il fiatone spaventata per l'accaduto.
Afferrò il ciondolo che era tornato normale e lo posò agitata nel cassetto della scrivania. Ed ecco che la parte della scrivania che aveva toccato si congelò sotto una spessa patina di ghiaccio.
Allontanò la mano sobalzando all'indietro e poggiandosi al muro. Ecco che anche questo si congelò sotto il suo tocco.
"Oh cazzo..Oh cazzo oh cazzo!"


 
Salvo(?) Grazie per le poche ma essenziali recensioni. Ho deciso di cambiare a volo il titolo della storia perchè si collegherà poi in futuro per un motivo che ovviamente non vi dico. TROLOLO.
Domanda: Secondo voi cos'è in realtà il ciondolo?
Questo era più un capitolo di passaggio. Spero apprezziate <3
 
  
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