Dedicato a mio fratello Angelo,
il primo ad avermi suggerito la coppia.
Partecipa alla fanfiction
challenge II:
Personaggi:Elsa, Jack Frost.
Prompt: eccolo, è
un principe azzurro per davvero!
Cap.1
Re e regina del ghiaccio
Elsa
avanzò verso il balcone del suo
palazzo di ghiaccio, si fermò vedendo un ragazzo appollaiato
sul bordo della
balaustra con la schiena china, indossava un cappuccio.
Continuò ad avanzare
verso di lui e i suoi passi rimbombarono.
Jack
Frost si voltò, socchiuse gli
occhi guardandola e sbuffò. Una ciocca di capelli argentei
gli finì davanti al
viso pallido oscurando la visuale per metà.
“Ecco
un’altra persona che mi
passerà attraverso per affacciarsi”
borbottò.
Elsa
deglutì, sorrise e unì le mani
avanzando. Arrivò fino alla finestra di ghiaccio e
piegò di lato il capo.
“Non
ho mai attraversato nessuno.
D’accordo che ho sempre vissuto sola, e ora voglio continuare
a farlo, ma non
ti scaccerò certo facendo cose così
strane” spiegò la regina. La treccia bionda
le sbatteva ritmicamente contro il petto.
Jack
sgranò gli occhi, si alzò in
piedi tenendo i piedi nudi sopra la balaustra ghiacciata e sorrise. Si
sfilò il
cappuccio marrone della palandrana che indossava, fece girare su se
stesso il
bastone nerboruto di legno che teneva in mano e sorrise.
“Tu
riesci a vedermi?” domandò.
Un
soffio di vento gelido girò
intorno al ragazzo scompigliandogli i corti capelli argentei e dei
fiocchi di
neve caddero per terra, cristallizzandosi a contatto con la superficie
ghiacciata più azzurrastra.
“E
anche tu hai dei poteri di
ghiaccio?” chiese Elsa.
Jack
ridacchiò, saltò giù e fece
apparire una palla di neve nella mano. La lanciò e la
riprese al volo.
“L’omino
dietro la luna si diverte a
distribuire questi poteri, ma solo alcuni diventano guardiani. Altri,
come la
goccia di sole Rapunzel, sono destinati a perderli e per questo non lo
diventano. Altri ancora non possono perché sono mortali e
penso sia il tuo
caso. Io, invece, sono un guardiano fuggitivo”
spiegò. Elsa incrociò le dita
tra loro e piegò il capo.
“Distribuire
cose così pericolose
provoca danni. Non vedo come si possa definire guardiano qualcuno che
invece di
custodire può distruggere” spiegò. Le
iridi azzurre di Frost si rifletterono in
quelle di lei.
“La
gente ne ha paura, bisogna
celarli, domarli. Come possono rivelarsi mai utili?”
domandò Elsa.
Jack
sorrise, le sue iridi divennero
lucide e infilò una mano in tasca, stringendo più
forte il bastone fino a far
sbiancare le nocche.
“Perciò
tu sei qui per celarti
ancora? Farei volentieri a cambio. Io farei qualsiasi cosa per non
essere
sempre celato, non visto” borbottò.
Spiccò un salto e volò sopra un soffio di
vento gelido, riatterrando al centro del fiocco di neve gigante che
formava il
pavimento. Osservò il vestito azzurro di lei, sorrise e la
sua maglia divenne
azzurra.
“In
questo regno la regina sono io,
Elsa” sussurrò con voce roca.
“Jack
Frost. Se lei è la regina dei
ghiacci, io posso dire di essere il re del gelo”
spiegò.
Elsa
sorrise e le iridi azzurre le
brillarono.
<
Non ci credo, Anna ha ragione,
spuntano dal nulla. Eccolo, è un principe azzurro per
davvero! No, non posso
dare ragione a mia sorella, credo fermamente in quello che le ho detto
e come sorella
maggiore devo dare il buon esempio >
pensò.
“Beh,
di sicuro lei è un principe
azzurro davvero, adesso, grazie ai suoi abiti; ma per essere re deve
prima
sposarmi” spiegò.
Jack
ghignò, le si avvicinò
mettendosi sulle punte dei piedi nudi e la guardò in viso.
“Sposami”
mormorò.
“Io,
al contrario di mia sorella
Anna, so che non ci si sposa con il primo incontrato senza essersi
conosciuti a
lungo. Inoltre, se vuoi rimanere qui, dovrai darmi qualcosa in
cambio” disse
gelida.
Jack
ridacchiò, indietreggiò e fece
un inchino. Allargò le braccia, girò su se stesso
e si raddrizzò.
“Facciamo
così. Tu fai in modo che
la gente creda in me e mi veda. Ed io, oltre che un principe azzurro,
sarò
anche colui che t’insegnerà a non far disastri con
i tuoi poteri” disse.
Elsa
annuì, il vento le fece
ondeggiare i veli leggeri che formavano lo strascico del suo vestito.
“Affare
fatto” rispose.