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Autore: Hermit_    27/01/2014    3 recensioni
-Cosa vuoi esattamente?- Chiese il signor Swan,ancora terrorizzato di fronte a Edward che sghignazzò impercettibilmente.
-Tua figlia.- 

Bella non è una ragazza normale,è speciale.Ha dei poteri soprannaturali molto utili ad una banda di Vampiri.
Il signor Swan ,nonchè padre di Bella ,dopo un contratto con questi vampiri è costretto a cedere la propria figlia nelle mani dei Vampiri,capitanati da Edward Cullen.
Cosa nascerà tra i due esseri immortali? Sarà l'inizio di una grande storia d'amore ?
...
REVISIONATO FINO CAPITOLO 3
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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             LOVE CONTRACT


                             Capitolo quarto


Allo sfogliare le pagine dei libri si sentiva bene,erano la sua vera casa e ... accidenti,dov'era finito Orgoglio e Pregiudizio? Un attimo fa ce l'aveva in mano!
Sbuffò mordendosi il labbro. -Posso portare qualche libro con me?- Gli chiese da dietro lo scaffale.
Lui annuì distratto mentre aveva iniziato già a sfogliare qualche pagina di chissà che libro addocchiato per passare il tempo, sembrava davvero incuriosito.
Bella sorrise e poi ricercò con gli occhi il suo libro. Però mancava qualcosa si rese conto iniziando a leggere le prime pagine già rilette miliardi e miliardi di volte. Non era la stessa cosa di leggere il SUO di libro, a casa.
-Edward... a casa mia,c'è un libro.Posso passare a prenderlo?-
-Stai cercando di scappare?- Per un attimo sollevò gli occhi dal libro,alzando un sopracciglio.
-No..- Rispose lei alzando gli occhi al cielo. -Però mi serve proprio quello,per favore.-
Forse si stava un po troppo approfittando della bontà del ragazzo ma quel libro le serviva davvero,era l'unico ricordo di sua madre...
-Con tutti questi libri non riesci a trovare quello che ti serve?-
-A me serve quello che ho a casa,è importante Edward ,ti prego,riguarda mia madre.-
La osservò indeciso per qualche secondo. -E sia.- Sospirò infine guadagnandosi l'ennesimo sorrisone di Bella. Non poteva resisterle con quegli occhioni dolci. -Però prima voglio la ricompensa.-
-Di che tipo?-
Sembrava davvero un bambino,si ritrovò a pensare Bella,mentre sfoggiava quel ghigno dolce e si avvicinava a lei quasi con il labbro di fuori. -Non so,vedi un po te. Un bacetto forse?-
Era il suo rapinatore,quello che la aveva portata via dalla sua vita ,dalla sua casa e da tutti gli affetti e ..non poteva,anzi non doveva lasciarsi andare. Assolutamente. Tuttavia era anche vero che era comunque stato premuroso,gentile e la stava accontentando in tutto;anche se per essere precisi doveva farlo per forza per via dello scambio equo di Salvaci-La-Vita-E-Ti-Porto-In-Libreria,ma vabbè,sorvolando.
Scuotendo il capo si riscosse dai pensieri negativi accorgendosi appena adesso che i passi di Edward si erano avvicinati e che lui era vicinissimo. La faccia da bambino da vicino sembrava ancora più come quella di un cane bastonato.
Si alzò sulle punte dove un Edward la aspettava pazientemente, e aggrappandosi alle braccia incrociate di lui gli sciocchiò un bacio sulla guancia a tradimento.E poi scese giù,accennando ad un sorriso.
-E questo cosa sarebbe scusa?- Chiese indicandosi la guancia.
-Un bacio. È quello che mi avevi chiesto,no?-
Edward scuotè il capo divertito e si chinò di nuovo. -Questo è un bacio.- Disse,prima di affondare le labbra in quelle di Bella,e muoverle in simultanea.
Bella si riprese giusto in tempo, gli morse il labbro con tutta la sua forza e lo fece allontanare subito. -Ma sei pazzo?! Dio,siamo in biblioteca! Se ci vedeva qualcuno!-
Edward,capito il problema la avvicinò di nuovo a sè e la trascinò sul tavolo.
-Ma ti ho appena detto che siamo in biblioteca e tu che fai?-
-Ah,eddai,chi vuoi che ci sia? Qui è completamente deserto!- Disse sfilando da dietro la maglia di Bella.
-Non ci provare.- Lo ammonì riscendendo la maglietta che lui le aveva appena alzato. -Io rispetto i libri! Ma dico: siamo davanti a Cime Tempestose!-
Edward sospirò pesante accennando un ghignetto divertito e si allontanò per lasciare a Bella il modo di scendere. -Una mano,no eh?-
-Non vorrai sdegnare i libri spero!-
-Divertente.- Commentò afferrando qualche libro. -Piuttosto,ricordi dov'è la mia casa?-
-La tua ex-casa.-
-Come,scusa?-
-Ormai quella non è più casa tua,o sbaglio?-
-Sì,ma non per molto,mi lascerete andare dopo che vi avrò aiutato a sconfiggere questi vampiri.-
-E se non volessimo lasciarti andare lo stesso? Siamo comunque noi a decidere.-
-Cosa?!- Si voltò a guardarlo. -Ma i patti...-
-Quali patti?-
-Ma...- Sembrava quasi confusa. -Non è giusto! Non potete tenermi sempre con voi!-
-Ti disgusta così tanto l'idea di passare il resto delle giornate con noi?-
Lui sembrava davvero preso dal discorso,e lei era altrettanto. Con loro si sentiva bene,altro che disgusto! Però..rimanere lì in eterno...
-Io non ho detto questo! Solo che..non potete tenermi con voi per sempre! Mi lascerete andare per forza!-
-Non credo proprio dopo tutto quello che stai dicendo,bambolina.-
Ecco,altra cosa che odiava :bambolina,perchè la chiamava così?! -Non mi chiamare così! Nessuno ti ha dato il permesso!- Forse stava esagerando,okay..sì,stava esagerando del tutto ma.. uff,cosa gli era preso a lui da comportarsi da un momento all'altro in maniera così brutale? Adesso sembrava lanciare saette dagli occhi.
-Con o senza permesso ti chiamo come mi pare e piace! Non vedo perchè non dovrei!-
-Ma mi spieghi perchè ti sei arrabbiato così tanto da un momento all'altro?-
-Io non sono arrabbiato.-
-Oh no certo,e io sono Merylin Monroe..-
-Fai poco la spiritosa,ragazzina! Qui si parla di decidere quando e se tornerai a casa e se continui così te lo scordi che ti lasci andare via dalla mia villa!-
- Adesso non puoi negare di non essere arrabbiato!-
Edward sostenne lo sguardo per altri pochi secondi con durezza,poi la superò per dirigersi verso l'uscita seguito a ruota da Bella. Sempre in silenzio,arrivò alla porta facendole segno di entrare e tenendole la porta aperta, Bella sospirò e si sedette al suo posto.
Poco dopo,anche lui salì e si misero in partenza. In silenzio e arrabbiati.

Dopo un tempo che sembrò infinito,Edward fermò la macchina ,accostandola. -Cosa ti serve,allora?-
-Un libro,lo posso andare a prendere io?-
-...Sì.- Sospirò lui,infine. -Scendi,dai.-
-Sì,okay. E mio padre?-
-Non c'è.-
-Ah.- Ma cosa gli aveva fatto da farlo arrabbiare così tanto? Non le era sembrato di esagerare. Eppure...
-Aspettami qui. Ti aprirò la porta d'ingresso adesso.- Le disse,prima di scomparire fra gli alberi e raggiungere la finestra,fortunatamente aperta.
Dopo qualche secondo vide la porta di casa aprirsi ed entrò quasi subito pronta a guidare Edward verso la libreria. Ma si fermò quasi subito,vedendo la figura davanti a lei fissarla sbigottita.
Questa non se l'aspettava. Era un illusione,sicuramente. Edward l'aveva assicurata che non c'era nessuno,no? E allora perchè c'era suo padre fermo di fronte alla porta?!
Si fermò a contemplare suo padre per chissà quanto tempo,poi lui l'abbracciò forte stringendola a sè. -Figlia mia...quanto mi sei mancata. Sei viva e stai bene,che bello..-
-Papà?-
-Sì,Bells,sono io. Come hai fatto a scappare?- Le disse portandola verso la cucina.
-Veramente io...-
-Signor Swan.- Si aggiunse una voce. Ma dove cavolo era stato lui per tutto il tempo ?! Voleva chiedere spiegazioni,sopratutto perchè le aveva mentito prima. Vide suo padre irrigidirsi di fronte a quella voce,e girarsi.
-Edward... Ci sei anche tu.-
-Sì,una piccola scampagnata . È contento? Bella prendi quello che devi e poi usciamo.-
-Aspetta.- Sentì dire da Charlie. -Non può rimanere qui,lei?-
-No. Deve aiutarci.-
Charlie abbassò lo sguardo,poi lo rivolse alla figlia,dispiaciuto. -Bella,il prima possibile tornerai a stare con me,te lo prometto.-
-Char..papà,dov'è il libro della mamma?- Lo interruppe lei,ancora mezza frastornata. Non voleva provare niente rivedendo suo padre,non doveva provare niente.
-Il libro... ah sì,è conservato in camera tua,nel cassetto.Lo porti con te via?-
-Sì,ti dispiace? Ti serve?- Domandò,quasi dispiaciuta.
-Nono,però conservalo bene.Okay? Sai quanto è importante.-
-Certo,di questo non devi preoccuparti,papà. Anch'io ci tengo molto.-
Molto titubante si avvicinò a lui e lo abbracciò leggermente ricambiata dal padre, il quale chiuse gli occhi per qualche secondo. Poi li riaprì e sciolse la stretta lentamente. -Bella,- iniziò. -Non sei arrabbiata con me,vero? Se ho fatto quel patto tempo fa con Carlisle io... pensavo che fosse una cosa..sì,insomma..non pensavo..-
-Non..non sono arrabbiata,non ti preoccupare.-Lo disse abbozzando un sorriso e dirigendosi verso le scale.
-Papà,non devo andare a morire. Smettila di fissarmi così,non è l'ultima volta che mi rivedrai,l'hai detto tu stesso.- Cercò di smorzare quella tensione con quella battuta ironica,guadagnandosi un sorriso da suo padre.
Poi velocemente salì le scale per la sua camera da letto,mentre Edward la seguiva silenziosamente.


Si girò il libro nelle mani per qualche altro secondo girando la pagina della copertina e rileggendo le piccole scritte ordinate che giacevano in alto alla pagina.
"Alla mia piccolina,per festeggiare i suoi otto anni appena compiuti. Ti auguro un anno felice e pieno di gioia.Goditi il libro! Dalla tua mamma,abbracci." Testuali parole erano scritte in modo ordinato e chiaro,di penna nera da sua madre,tanti anni fa. Quando ancora non sapeva dei suoi poteri e non l'aveva abbandonata senza timore.
Bruscamente,una voce la riportò alla realtà: -Mi dispiace per tua madre.- Disse sempre duro fissando la strada del ritorno e guidando velocemente; non l'aveva ancora perdonata.Era chiaro. Ma poi perchè era arrabbiato? Mah,misteri della vita...
Bella si lasciò sfuggire una risata amareggiata. -Ma davvero? Non si direbbe,sai?-
-è la verità,mi dispiace davvero per tua madre. Non avrebbe dovuto reagire così,se ci teneva a te non ti avrebbe abbandonata solo perchè sua figlia aveva dei poteri, non la capisco proprio. Cosa ci sarebbe di male nell'avere dei poteri? Avrebbe dovuto,anzi,essere soddisfatta di te che hai delle doti in più degli altri,non ritorcerti la cosa contro...-
Le parole di Edward la spiazzarono molto di più della sua tranquillità disarmante. -Stai dicendo sul serio?- Chiese titubante.
-Perchè dovrei scherzare?- Per un attimo abbozzò una risata vedendo la ragazza allibita a fissarlo,era così strano sentirlo parlare con gentilezza?
-Hai riso! Quindi..mi hai perdonata?-
-Mhhh...Forse.-
-Se mi spiegheresti molto gentilmente il motivo per cui ti sei arrabbiato tanto magari potrei anche farmi perdonare,non credi?-
-Davvero non l'hai ancora capito?- Le chiese,inchiondando la macchina al semaforo rosso e quindi girandosi verso di lei.
-Sinceramente? No. Non mi sembra di aver detto chissà che di così..insomma,da farti incavolare in questa maniera.-
Edward si passò una mano in fronte. -Hai ragione. Forse.. sono io che ho esagerato,lascia perdere-
-Se ho sbagliato qualcosa puoi sempre dirmelo.-
-Non c'entri,non te ne sei nemmeno accorta. Scendiamo dai,siamo arrivati-
Bella dopo essere uscita lo seguì dentro quell'ormai familiare villetta ,entrando nella sua stanza. Sobbalzò di poco quando vide una figura nell'ombra..ah sì,la madre di Edward.
-Esme?-Esclamò appena la riconosse.
-Bella,ciao,ti aspettavo. Posso parlarti un secondo? È importante,davvero.Solo qualche secondo.-
Bella fissò il viso preoccupato della donna di fronte a lei e si sedette sul tavolino allarmata.
-Che succede?- Chiese.
-Non voglio sembrarti scortese, sei appena arrivata e.. insomma,- Disse fissando per qualche secondo i libri di Bella che teneva stretti tra le mani. -Te li ha presi lui?- Sul volto della donna comparì un sorriso dolce e tenero mentre continuava ostinatamente ad osservare quei libri.
-Be...mi aveva detto che serviva il mio aiuto e così..-
-Anche Piccole Donne?- La ignorò,la donna. -Chissà quante volte l'avrò letto quel libro..per non parlare di Romeo e Giulietta,eh sì ero proprio una romanticona da giovane.Adesso li avrò persi tutti quei libri..-
-Se vuoi..- Provò Bella, -Puoi leggerli anche tu.-
Lo sguardo della madre di Edwad si illuminò in un attimo. -Oh Tesoro,sei così gentile,ma prima preferisco che li legga tu. Ho un sacco di problemi da qui a qualche mese..-
-Ho sentito che stanno per arrivare altri vampiri appena oggi.-
- è vero, Alice che ha il potere di vedere il futuro li vede arrivare,in più Edward sente i loro pensieri sempre più vicini anche se ancora in sottofondo. Lo sapevi che sapeva leggere il pensiero?-
-Ah...Eee..sì,me l'avevano detto.-
-Non ti spaventa la cosa?-
-Mi ha spiegato che non li riesce a sentire i miei di pensieri,e comunque non ci sarebbe nulla di male. Credo almeno.-
La donna le rivolse un occhiata curiosa,poi aggrottò le sopracciglia. -Comunque,tu puoi fare qualcosa per allentare ...chessò... ritardare il loro arrivo?-
Bella fece una smorfia. Cosa poteva mai fare? -Mi piacerebbe aiutarvi..ma davvero,non mi viene in mente nulla che posso fare per farli tardare. Non credo che una burrasca li farebbe fermare,tantomeno un branco di lupi..-
-Lupi! I licantropi,anche loro stanno arrivando. Non sappiamo più come fare,però una cosa è certa: finchè ci saranno i licantropi nei dintorni i vampiri non si avvicineranno. Almeno di quello possiamo esserne sicuri...-
Prese un respiro come se stesse riflettendo su qualcosa mordendosi il labbro. -Qualsiasi cosa ci venga in mente ti faremo sapere,promesso.- Le disse Esme premurosa. -Adesso vado a dare una mano a Edward,come minimo sarà arrabbiatissimo dato che abbiamo tenuto una "riunione" di famiglia senza di lui,ma visto che ti vedo così rilassata suppongo abbiate passato un pomeriggio piacevole.-
Lei?Rilassata?
-Nono,assolutamente. Tutto il contrario semmai! Abbiamo litigato per quasi tutto il tempo!-
-Bella.- La rimproverò Esme, -Se era veramente arrabbiato non ti avrebbe portato a comprare quei libri,te lo dico io che l'ha fatto per farti contenta.-
-In realtà l'ha fatto per il patto; se io l'avrei aiutato nella battaglia lui mi avrebbe compato i libri,ecco perchè l'ha fatto. È stato costretto in pratica.-
-Questo è solo quello che vuole far credere.- Aveva ribattuto Esme prima di lasciare la stanza in un secondo preciso.
Bella si ritrovò a osservare la porta per alcuni istanti,prima di scuotere la testa.Era impossibile quello che diceva Esme,non aveva nè capo nè coda. Non aveva senso in poche parole.
Doveva concentrarsi piuttosto sulla faccenda della battaglia tra vampiri VS vampiri,i licantropi non le facevano paura. Avvertì dei brividi per tutto il corpo,se non fosse stata attenta ci avrebbe rimesso la vita!
In che casini si era cacciata? Edward l'aveva rassicurata che non le avrebbero fatto del male,ed era vero.. ma non tutti gli altri,non poteva esserne sicura al cento per cento.
Sospirò e uscì dalla porta per visitare di nuovo la villetta,non poteva stare per sempre chiusa in quella sua stanza!
Appena uscì ,di nuovo quei brividi la invasero senza motivo. Non faceva granchè freddo. Si avviò all'uscita del giardino ed entrò finalmente nella calda villa,i brividi c'erano ancora. Chissà come mai.
Era decisa a chiedere ad Alice di farle da "guida turistica" per così dire in tutta la casa,quando improvvisamente le luci si spensero e si ritrovò bloccata a metà scale.
Il buio regnava sovrano dappertutto ma non se ne preoccupò molto,infondo poteva essere un momentaneo black-out e presto sarebbe tornata la luce..: Quanto si sbagliava.





Ciao a tutti!
Grazie per le recensioni (fanno sempre piacere in caso non si fosse capito >.<) e grazie anche a tutti i lettori silenziosi! Vi piace la nuova immagine di copertina? Anche questa fatta di fretta . Chiedo perdono.
Cooomunuqe,non sapevo quando inserire la parte clou della storia cioè la parte dove si ci entra più nel vivo, ma ho deciso che ci sarà nel prossimo capitolo dato che ho già accennato qualcosa in questo,nelle ultime due righe : parlo della luce spenta...
Tranne questo...spero il capitolo vi piaccia anche perchè Edward è dolcissimo.. approposito,voi avete capito perchè si era arrabbiato? Io sììì.. (naturalmente visto che l'ho scritto io -_- ) Vabbè vabbè,vi lascio qui. Ciaoo





   
 
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