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Autore: Maestroni_98    27/01/2014    1 recensioni
Brooklyn, due rgazze e nessun ricordo...
Qui inizia questa FF, tra pezzi di puzzle che si concidono e strade piene di insidie, le nostre protagoniste Lexi e Megan dal passato offuscate, si ritroveranno ad unire tutti i pezzi del puzzle.
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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E.. mi piaceva!
 

POV MEGAN
Ieri sera alla fine ero riuscita a mettere a posto la porta, con l’aiuto di Mr. Russel, il vicino.
Ora ero a scuola, e dovevo discutere un po’ con qualcuno! (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=102670348&.locale=it )
Andai alla ricerca di Jace, il primo della mia lista.
Girai per i corridoi e lo trovai che parlava con una, mi avvicinai ai due e spinsi Jace contro un armadietto: “Ora, dammi un motivo valido per quello che hai fatto ieri alla porta di casa mia!” dissi seria.
“Mmmmh se te lo dicessi non mi crederesti e poi non potrei dirtelo ugualmente” disse tranquillo.
“Almeno potevi preoccuparti di rimetterla a posto, dopo averla buttata giù!” dissi arrabbiata.
“Scusa, ma ero di fretta” disse mantenendo il suo tono rilassato.
“Per questa volta ti scuso, solo perchè sei un bel ragazzo!” dissi lasciandolo e andandomene.
Uno in meno nella lista…
Mentre camminavo per andare da Duncan, il numero due, andai a sbattere contro qualcuno e caddi, procurandomi un male lancinante al fondo schiena.
Alzai il viso e vidi Matt, dovevo parlare anche con lui.
“Signorina Steel, dovrebbe guardare dove va” disse allegro.
Mi alzai velocemente e dissi: “Professore, venga con me, la stavo cercando! C’è una ragazza che si è sentita male, venga!” dissi prendendolo per il braccio e portandolo verso la prima classe che trovai e entrandoci assieme a lui.
Quella della ragazza che stava male era stata proprio una buona scusa.
“Io e lei dobbiamo parlare!” dissi seria guardandolo.
“Miss Steel, se vuole un rapporto sessuale con il suo professore, basta che lo dica” disse lui facendo spallucce, per poi sbottonarsi i pantaloni.
“No! No! No!” dissi avvicinandomi e afferrando le sue mani: “Parlare, non agire!” dissi chiaramente.
“Oh, mi dica allora” disse riallacciando il bottone e tirando su la zip.
Feci un sospiro di sollievo!
“Perchè nella sua segreteria telefonica c’è su la mia voce?!” chiesi guardandolo.
Mi fece un sorrisetto beffardo:”E lei perchè mi ha chiamato?” chiese.
“Non si risponde a una domanda con un'altra domanda, Prof. Matt!” dissi sorridendo.
“Beh allora non credo possa rispondere alla sua se lei non risponde alla mia” disse mantenendo il suo umore allegro.
“Mi serviva il suo aiuto.. Ma lei era troppo intento a leggere poesie sulle maschere, e incasinarmi la vita per rispondere ad un fottuto cellulare, quindi è partita la segreteria telefonica, e qui la domanda: perchè la mia voce è nella sua segreteria telefonica?” chiesi incrociando le bracci al petto.
Il suo volto divenne serio:”Signorina Steel, io non so di cosa stia parlando”.
“Ora le salto addosso, lo faccio, non ho paura!” dissi avvicinandomi.
“Va bene, ma mi darebbe un secondo per togliermi i pantaloni?” mi chiese in fare cortese.
“Ma perchè lei pensa sempre male?! E’ in astinenza per caso?!” dissi portando una mano alla fronte: “Altra domanda: perchè mi aveva preso la maschera alla festa?” dissi ritornando a guardarlo.
“Se lo vuole proprio sapere sono in astinenza da sei mesi, due settimane, tre giorni e cinque ore” disse lui guardando l’orologio, per poi continuare:”Comunque alla risposta alla sua domanda, io non gliel’ho presa, l’ho semplicemente raccolta quando le era caduta” disse guardandomi, sembrava che stava parlando a un malato di mente che non capisce le cose.
“Un'altra domanda: chi le ha dato il permesso di darmi una pacca sul culo la sera della festa?!” chiesi irritata.
“Signorina Steel, lei fa troppe domande! A parte questo, il permesso me lo d’ho da solo” disse facendo spallucce.
“Si lamenta perchè faccio troppe domande?! Va bene, allora ne faccia anche lei a me!” dissi seria.
“Lei non capisce e mai capirà, io non voglio farle alcuna domanda” disse negando con la testa.
“Se non capisco allora mi faccia capire! Così è tutto più semplice!” dissi tranquilla.
“Per me sarebbe un grande onore, da suo professore farla capire, ma per farlo, mi devo spogliare” disse tranquillo iniziando a sbottonarsi la camicia.
“Se vuole le do una mano, così le viene più facile e semplice!” dissi avvicinandomi.
“Oh si, grazie, lei potrebbe slacciarmi i pantaloni mentre io penso al sopra?” mi chiese educatamente.
“Sa cosa le dico: Lei pensi al sopra e io al sotto.. ah, e sarà l’unica volta che lo farò, perchè non avrà più niente sotto da far vedere dopo!” dissi con fare minaccioso.
“Mmmh… lei crede che sarà l’ultima volta che succederà una cosa del genere? Mi dispiace che sia così illusa Miss Steel” disse slacciando l’ultimo bottone.
“Sarà l’ultima volta perchè poi non avrà più quella cosa in mezzo alle gambe, se mi spiego bene..” dissi sorridendo.
“Lei si dovrebbe meritare una nota e per questo lo segno sull’agenda” disse estraendo dalla tasca dei pantaloni il suo iPhone.
“Se lo segni, tranquillo.. io intanto vado, ho di meglio da fare..” dissi avvicinandomi alla porta e uscendo.
Non capivo cosa gli prendeva.. Ma soprattutto perchè si comportava così, io non sarei mai andata a letto con lui, cosa gli faceva credere il contrario? E perchè le cose che sta facendo a me le fa a me, non può farle a un'altra studentessa? Aspetta, questo potevo chiederlo a lui.
Mi fermai di scatto e ritornai nell’aula, lui era ancora li che si stava allacciando la camicia, quando alzò il volto e mi guardò: “Signorina Steel, vuole decidersi sul da farsi, vuole fare sesso si o no?!” mi chiese allargando le braccia e sbuffando per poi riabbassarle.
“Un ultima domanda: Perchè proprio io?” chiesi ignorando quello che mi aveva chiesto.
“Perchè voglio fare sesso con lei?” chiese avvicinandosi.
“Si! Perchè?! Perchè ha scelto me, per tutto..” chiesi non capendo.
Suonò la campanella dell’inizio delle lezioni.
“Beh, credo che la risposta dovrà attendere Miss Steel, sarà meglio andare in classe” disse lui uscendo dall’aula e dirigendosi nel corridoio.
Ok, ora non avrei più provato a ragionare..
Un professore non può fare quello che fa lui con me!
Ho deciso: gli starò alla larga, il più lontano possibile, prenderò le distanze..  Non lo guarderò, non gli parlerò.. Non farò niente che includa Matt!

POV LEXI
Ero in giro con una stupida gonna a fiori, che a mio parere era troppo corta! (http://www.polyvore.com/outfit/set?id=101152949)
Non ci pensai e bussai alla classe, era la prima volta che avevo un ritardo.
“Avanti!” disse il professore.
“Permesso” dissi entrando in classe e chiudendo la mia porta alle mie spalle, poi mi girai e continuai a parlare, evitando lo sguardo di Jace, mi ero dimenticata che avevamo le prime due ore insieme:”Mi scuso per il mio ritardo Mr Keegan”.
“Non si preoccupi Signorina, si sieda pure..” disse sorridendomi.
Mi misi al mio posto cercando di allungare la gonna, ma perchè la famiglia Steel doveva farmi come regalo di vicinato una gonna?
Non potevano darmi una torta o un dolce casalingo come tutte le altre persone?
E poi non avevo proprio voglia di conoscere loro figlio, sicuramente pieno di brufoli con la passione per i videogiochi e la tendenza a giocare a giochi da tavolo, senza contare che doveva essere un ottimo chirichetto!

POV  JACE
Lexi che arriva in ritardo?!
No, non era sconvolgente come notizia..
La cosa più sconvolgente era la sua gonna, troppo corta rispetto alle solite!
E.. mi piaceva!
Non pensate male, non mi piacevano le gonne, ma mi piaceva Lexi con le gonne, soprattutto questa… Le lasciava le gambe scoperte, e che gambe!
Ok, dovevo trovarmi un’altra ragazza per accontentarmi, e il più presto possibile!

POV MEGAN
Appena entrai in mensa, me ne pentì, proprio davanti a me per prendere il cibo, c’era Jack.
Fa che non mi veda, che non mi senta e fa che non si accorga di me!
Non volevo fare un'altra discussione, era già bastata quella con Mr Matt.
“Ehi Jack!” disse una voce femminile.
Lui si girò per vedere chi fosse e si accorse della mia presenza:”Megan” disse lui facendo uno strano sorrisetto compiaciuto.
“Jack…” dissi con tono freddo.
“Jack, ti avevo chiamato” disse Ariana avvicinandosi.
Ah ecco di chi era quella voce fastidiosa.
“Scusa Ary,ma sai era da un bel po’ che non vedevo Megan” disse lui mantenendo lo sguardo fisso su di me.
“Ah Megan, non mi ero accorta che ci fossi” disse lei con la sua voce irritante.
“Non mi dispiaceva affatto, sai?!” dissi a lei.
“Mmmh beh a me non mi dispiaceva il fatto che fossi in coma, ma sai nulla è per sempre” disse lei chinando la testa e sorridendomi.
“Infatti, il tuo aspetto è l’esempio, quando ti sei guardata allo specchio l’ultima volta?” dissi con faccia disgustata.
“Molto spiritosa Megan, ma almeno io non mi sono persa sei mesi della mia vita!” disse lei fulminandomi con lo sguardo.
“Ehi, ehi, ehi… Fermatevi un attimo… Dimmi un po’ Megan, come mai mi avevi chiamato ieri sera? Forse sentivi la mia mancanza?” mi chiese avvicinandosi al mio volto.
“Perchè non parli con Ariana, ti cerca lei, non io!” dissi allontanando il mio viso dal suo.
“Tu rispondi prima alla mia domanda” disse lui riavvicinandosi.
“Lo sai che riusciamo a parlare anche se non ti avvicini al mio volto?! Mi serviva il tuo aiuto, ma come sempre sei un cazzone, quindi ho chiamato un'altra persona!” dissi tranquilla.
“Aiuto per cosa?!” disse serio e…
Preoccupato?
“Dovevo sistemare la porta… Cos’è, adesso ti preoccupi anche?! Comunque ti ho risposto, ora lasciami in pace!” dissi seria.
“Io dovrei preoccuparmi per te?? Credo proprio che hai sbagliato, perchè non sono per niente preoccupato!” disse lui per poi andarsene con Ariana.
Finalmente se ne era andato quel.. coso!
Potevo “mangiare” senza problemi adesso.
“Oh mio Dio! Megan!” disse una voce alle mie spalle.
Ma chi era che rompeva?!

POV LEXI
Ripensai a quello che mi attendeva sta sera, una cena con gli Steel!
Mio padre sembrava ossessionato nel farmi conoscere il loro figlio, rivoltante.
Appena entrai in mensa, il mio rivoltante stava per ingigantirsi, perchè proprio quello che avevo davanti era più rivoltante.
Jace con un'altra puttanella da quattro soldi, mi piaceva questo termine.
Feci finta di niente e mi sedetti al mio solito tavolino della solitudine e iniziai a massaggiare con Caleb che era dall’altra parte della sala seduto in compagnia.
Ogni tanto alzavo lo sguardo per vederlo e notavo che mi stava fissando, non riuscì a evitare di trattenre un sorriso.

POV MEGAN
Mi girai e vidi questo ragazzo con gli occhi spalancati che mi guardava..
“Si?” dissi innervosita, cosa avevo fatto di male oggi?!
“T-tu sei qui! Non te ne sei andata!” disse scioccato.
“No, perchè dovrei essermene andata?! Va bene che non sto simpatica a tutti, ma non devo andarmene!” dissi non capendo.
Il suo sguardo divenne serio:”Megan, secondo te chi sono?” mi chiese.
“Un ragazzo che non mi permette di consumare il mio pranzo, beh, pranzo è una parola grossa, e che non conosco..” dissi facendo spallucce.
“Megan sono tuo fratello Grey, Grey Steel” disse lui mantenendo lo sguardo fisso su di me.
“Mio fratello?! Non sapevo di avere fratelli.. Non mi ricordo.. Dopo il coma nessuno mi ha parlato dei miei genitori..” dissi pensando ad alta voce.
“Coma??” chiese confuso.
“Sono stata in coma per sei mesi.. Grey” dissi seccata, l’ho ripetuto troppe volte questo fatto.
“No! Tu non eri in coma, tu sei scappata di casa!” disse seccato.
“Ascolta.. Grey, non puoi venire qui dicendo che sei mio fratello e poi seccarti perchè ti ho detto che sono andata in coma! Dovrei io essere quella seccata!” dissi innervosita.
“Beh allora credo che ti sia proprio dimenticata della lettera che ci hai mandato, dicendo che te ne andavi via” disse serio.
“Ho scritto una lettera?! E cosa diceva? Perchè dovrei essermene andata via?” dissi confusa.
“In poche parole la sera prima che litigassi con i nostri genitori, hai scritto una lettera dicendo che eri stanca di Brooklin e di tutte le persone che ci vivevano, così te ne sei andata e non sei più tornata” mi spiegò lui.
“Aspetta, andiamo in corridoio!” dissi prendendolo per mano e portandolo fuori dalla mensa.
Il corridoio era vuoto.
“Perchè ho litigato con i miei genitori?” chiesi.
“Beh perchè hai iniziato a frequentare Duncan ovviamente” disse lui con non calanche.
“Ma è un motivo cretino! Duncan lo frequento anche adesso, e non è… pericoloso!” dissi arrabbiandomi.
“Duncan non è pericoloso?! Duncan non dovresti frequentarlo! E’ Duncan il bullo!” disse alzando il tono della voce.
“Duncan non è un bullo!” dissi seria.
“Oh già, fa solo parte di un Bronx!” disse lui facendo spallucce ironicamente.
“Smettila Grey! Duncan si comporta bene con me, ha detto che eravamo amici!” dissi arrabbiata.
“Voi non eravate amici, tu detestavi Duncan e detestavi il fatto che se la prendeva con tutti, senza contare che ci provava spudoratamente con te solo per portarti a letto!” disse irritato.
Aspetta, questa frase mi era famigliare.. Mi venne in mente ieri sera, quando Jace entrò in casa mia e disse a Duncan: “Avanti Duncan, te la scoperai un'altra volta puoi aspettare, andiamo!”..
Quindi Duncan faceva il dolce con me sono per portarmi a letto?!
Non dissi niente, non ci credevo ancora.. Pian piano gli occhi iniziavano a pizzicare.
“Megan, scusa… Era meglio che non te lo dicessi in questo modo” disse lui rattristandosi.
“No.. Hai fatto bene a dirmelo.. “ dissi cercando di riprendermi.
“Ascolta, non ti chiederò di tornare a casa, perchè non credo che tu sia ancora pronta, dunque non dirò niente a mamma e a papà del fatto che eri in coma e di tutto il resto, ma ora vieni qui” disse lui facendomi gesto di avvicinarmi.
Mi avvicinai piano a lui non dicendo niente, quanto odiavo il fatto di non ricordare più niente!
Appena fui vicina a lui, mi strinse tra le sue braccia:”Mi sei mancata Megan” disse lui stringendomi a se.
“Anche tu mi sei mancato, Grey!” dissi, le parole mi uscirono spontanee dalla bocca.
Rimanemmo abbracciati per qualche istante, poi decisi di andare a fare un giro per schiarirmi le idee, che cosa avrei fatto con Duncan quando l’avrei rivisto?
Prima cosa: gli avrei urlato dietro!
Seconda cosa: non gli avrei più parlato per il resto della mia vita.
Semplice come piano, no?
 

ANGOLO AUTRICI
Salve ragazze/i!
Come prima cosa mi scuso per l’enorme ritardo, ma ho una scusa plausibile: Pensavo che ieri fosse sabato! u.u
Ok, non è molto plausibile.. però non l’avete mai sentita una scusa così, vero?!
Coomunque, parlando del capitolo..
Allora, Megan parla con Jace, Duncan e Matt (Che cerca sempre di spogliarsi, ha dei problemi quel professore!), poi incontra suo fratello.. Tan Tan Taaaaan!
Ok..
Lexi, invece, arriva a scuola in ritardo, indossando una gonna che a Jace non dispiace! Ehehehehe..
Ok..
Grazie per aver letto il capitolo,
By ML
  
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