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Autore: Lady Alice    09/06/2008    1 recensioni
La storia di Alice e Nico... una storia d'amore. Entrambi ricchi e viziati, stessa scuola e stessi amici... che dite ce la faranno a sopravvivere? E cosa succederebbe se il paese delle meraviglie di Alice improvvisamente si trasformasse in un incubo? Beh leggete e saprete!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccolo qui il nuovo capitolo!

Spero che incomincerete presto quanto me ad odiare l'ex di Nicolò^^

Questo capitolo è quello che si potrebbe definire la quiete prima della tempesta, perchè presto...

Dai dai, leggete e commentate please, ho bisogno di voi per capire se la storia piace o no!

Grazie baci!

 

Ricominciano a tempestarmi di domande e nemmeno l’arrivo della prof. di arte sembra calmarli.

Venti minuti dopo finalmente a domande esaurite la prof può cominciare a spiegare.

L’una e mezzo arriva velocemente e il formicaio di alunni si avvia verso l’uscita.

"Alice!" mi giro verso Estelle, una delle ragazze della compagnia, che mi sta raggiungendo di corsa.

"Dimmi."

"Ma allora è vero che sei assieme a Pigni?"

"Sì…"

Aggrotta le sopracciglia e sospira.

"Ok…"

"Perché è forse un problema?"

"No… è che conosco un’amica della sua ex e…"

"E?"

"E… niente, lei mi ha detto che avevano ripreso a frequentarsi quando lui è tornato dalla Francia… ma visto che adesso siete assieme penso che fosse tutto una palla…"

Rimango con la testa piegata a sinistra gli occhi ridotti ad una fessura e le labbra semichiuse per due minuti buoni.

"Beh… sì… probabilmente si è trattato di una palla…" riesco a dire alla fine.

"Ma sì dai stai tra… avrà conosciuto te e se ne sarà dimenticato!" dice lei sorridendomi.

È sincera, lo so, la conosco.

"Se vuoi però indago…" aggiunge.

"No… no Estelle, voglio fidarmi."

"Ok… dai vieni che usciamo assieme. Oggi pomeriggio ci facciamo un giro in centro, tu vieni?"

"Mmm… sì dai!"

"Perfetto! Allora ci vediamo oggi verso le tre al solito posto."

"Va bene, avvisi tu gli altri?"

"Sì. Ciao Alice!"

Ci baciamo tre volte e poi lei va da una parte e io raggiungo Nico.

È venuto a prenderci Sergio, ciò significa che i miei sono tornati a casa in anticipo.

Chiedo a Nico se vuole uscire con noi ma dice che ha da fare.

Dopo averlo portato a casa, ci dirigiamo verso la mia casetta.

Trovo la mamma ad accogliermi, tutta contenta per il viaggio a Madrid.

"Sapessi Alice, è una città così bella!"

Mi siedo in cucina mentre lei mi racconta tutti i particolari.

Tira fuori una scatola dalla borsa e me la porge.

"Ho visto che stava per finire e te l’ho preso nuovo al duty free dell’aeroporto assieme a questo, ti piacciono?"

Apro le confezioni di profumo e sorrido: Miss Dior Chérie di Dior, e L’Instant Magic di Guerlain, i miei due profumi preferiti in assoluto.

"Grazie mamma! Sei una grande, proprio quelli che volevo!"

"Prego Topo!"

Alzo gli occhi al cielo. Odio i nomignoli…

"Mamma posso uscire oggi pomeriggio con gli altri?"

"Certo, basta che ti arrangi con i compiti… ascolta, quando mi racconti di te e Nico? Ho sentito Daniela per telefono poco fa…"

"Ah… e… beh… sì insomma ci siamo messi assieme…"

"Davvero? Oh che bello!"

L’orario dell’uscita arriva praticamente subito e dopo aver salutato la mamma esco di casa.

Mi fermo davanti ad una vetrina per controllare il look: maglietta rossa con scollo a V sotto una giacchina blu con le maniche a tre quarti e il collo ad anello, jeans scuri e ballerine rosse, borsa abbinata alle scarpe e capelli lisci sciolti, occhiali di Gucci. Tutto in ordine.

Proseguo fino ad arrivare alla solita gelateria dove alcuni sono già seduti e aspettano gli altri.

Li saluto ad uno ad uno: Estelle, Giorgio, Luca, Martina, Alessandra e Federico.

Mi siedo ed ordino un frappè alla stracciatella e mentre attendo l’ordinazione arrivano anche tutti gli altri. Riccardo si siede al mio fianco e mi bacia sul naso, poi ritorna a parlare con Leonardo ed Edoardo, i gemelli più belli del mondo.

Quando ognuno ha finito il suo gelato e ha pagato, ci alziamo e andiamo a fare un giro in centro.

Tiriamo sera fra un negozio e l’altro e decidiamo di uscire a mangiare una pizza.

L’argomento della serata siamo io e Nico.

"Ma scusa ma fare una roba un po’ meno di corsa, Alice?" mi chiede Federico.

"Dai Chicco, non potevo mica programmarlo… è successo e basta."

"Va bene… comunque mio padre, che conosce il suo, mi ha detto che se ne sono andati perché la sua tipa gli ha scatenato dietro qualcuno di importante nell’azienda dove lavorava…"

"Sì si scopava il figlio del capo" dico io.

"Ah sì ecco chi era… povero…"

"Povero sfigato vorrai dire…" si lascia scappare Edo.

Faccio per dire qualcosa ma Riccardo arriva prima di me.

"Che cazzo ne sai? Era innamorato…"

"Essere innamorati non vuol dire ridursi a venire pestati da quello che ha contribuito a farti più corna del papà di Bambi con la tua ex…"

"Beh sì hai ragione forse… però Nico adesso è il ragazzo della mia migliore amica nonché la più bella e ricca ragazza di questa fottuta città quindi…"

"Quindi anche Nicolò eredita il suo pedigree!" conclude Leo.

Scoppiamo tutti a ridere.

"Certo che forse hai un po’ esagerato prima Riccardo… definirmi la più bella e ricca…"

"Alice guarda che è vero" dice Alessandra.

"Ma dai…"

"Oh non rompere i coglioni, sei bella ok?!" urla Riccardo.

Tutti si girano a guardare il nostro tavolo.

Una tipa bionda in fondo al locale ride.

Estelle mi fa un segno e mima con il labiale "Quella è la sua ex".

Senza farmi notare la fisso.

È bionda, sembra abbastanza alta, deve avere almeno una quarta di reggiseno ed è vestita come una puttana: top scollato fino all’ombelico, perizoma tirato su fino alle costole, minigonna giro passera (più corta della cintura, tanto per intenderci) e stivali a mezza coscia.

Riccardo la guarda e poi guarda me, ripete lo stesso gesto almeno dieci volte e poi parla.

"Come cazzo faceva a stare assieme ad una così quello… cioè guardala… al posto della gonna ha scritto SVENDITA TOTALE sul davanti ed ENTRATA LIBERA sul didietro!"

"E Riccardo lo sai che l’amore è cieco…" aggiunge Giorgio.

"Sì ma cazzo ma che lui si prenda un paio di occhiali allora!" commenta Edo.

Io nel frattempo mi accanisco contro la crosta della pizza.

Usciamo dal ristorante assieme al gruppo della sua ex.

Nel passarmi a fianco mi urta, poi si gira e mi fissa ridendo.

La guardo come se stessi fissando una cacca di mucca.

"Scusa è troppo difficile da dire?" le chiedo.

Fa per rispondere ma Riccardo e Federico mi si avvicinano.

"Qualche problema?" le chiede Chicco

Lei fa per rispondere ma Riccardo è più svelto.

"Guarda, di solito se vuoi andare a battere devi andare là in fondo, la vedi quella curva? Passano talmente tanti di quei camionisti che non ti immagini! Almeno ti puoi prendere un cavolo di vestito che ti copra un po’ meglio di quelli. Vieni Alice."

Mi tira via dal marciapiede mentre sento lei che da dietro mi urla qualcosa che suona molto simile a troia.

"Mai quanto tua madre!" le urla di rimando Alessandra.

Scoppiamo a ridere e ci dirigiamo ognuno verso casa sua.

Riccardo mi riaccompagna a casa, tanto abitiamo vicini.

"Grazie per prima."

"E di cosa? Piccola, se lei pensa di poterti fare qualcosa non ha tenuto in conto che ci siamo noi prima di te!"

"Già… ti voglio bene lo sai?"

"Anch’io Alice… ascolta sei veramente sicura che Nico vada bene per te?"

"Sì… spero almeno" replico sorridendo.

"Allora va bene. Basta che tu sia felice, poi anche se è la testa di cazzo più grande del mondo, a noi va bene."

Mi fermo davanti al cancello di casa mia e lo saluto con un bacio.

"Notte."

"Buonanotte Ricky… stai attento a tornare a casa."

"Sì piccola stai tranquilla."

"Ok. Ciao…"

"Ciao Alice."

Entro in casa e trovo anche papà in sala.

Gli salto in braccio e ascolto il suo resoconto del meeting.

"Dovremmo riuscire ad acquisire anche quest’impresa… Alice conosci per caso una certa Veronica Martinelli?"

"No… perché?"

"Si sono trasferiti qui da sei mesi ormai… frequenta il grafico privato, è la figlia di uno dei soci dell’impresa, anche se loro sono entrati da poco a far parte della direzione…"

"No papà, non so chi sia…"

"Va bene Alice… credo che sia ora di andare a letto sai?"

"Sì papà adesso vado. Ah, ti saluta la mamma di Riccardo."

"Ricambia, grazie, come stanno?"

"Ricky bene…"

"Sai qualcosa di come procedono gli affari di suo padre?"

Il padre di Riccardo è vicepresidente di una banca.

"Penso bene visto che sono sempre più pieni di soldi… mi ha detto che deve prendere la macchina nuova e penso che sarà come minimo una Mercedes…"

"Beh dai neanche noi possiamo lamentarci…"

"No, proprio per niente" replico io, sorridente.

"Dai, adesso fila a letto."

"Ok, notte papà."

"Buonanotte."

Vedo la luce accesa in bagno e dopo aver bussato apro la porta. Mia mamma è davanti allo specchio che si mette la crema in vestaglia.

Si gira verso di me e sorride, i capelli biondi e vaporosi raccolti per tenerli lontani dal visto e gli occhi verde scuro che brillano.

"Dimmi Alice."

"Volevo darti la buonanotte."

"Ok topina… buonanotte."

"Notte mamma."

Mi infilo a letto dopo essermi spogliata e mi addormento pensando che la mia vita è veramente perfetta: ho una famiglia che mi vuole bene, degli amici meravigliosi, ho Riccardo che è disposto a dare la vita per me pur di difendermi… e poi ho Nicolò… e lo so che è presto per dirlo, ma penso che sarei disposta a passare tutto il resto della mia vita con lui perché credo proprio di essere terribilmente presa da lui…

 

IMPORTANTE!

CI TENGO A PRECISARE CHE TUTTI I PERSONAGGI DI QUESTA STORIA SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA E NON HANNO NESSUNA CORRISPONDENZA CON LA REALTA', ECCEZION FATTA PER LA PROTAGONISTA CHE è LIBERATAMENTE ISPIRATA ALLA SOTTOSCRITTA.

  
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