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Autore: ladyzaphira    27/01/2014    1 recensioni
*Completa*
Leo e Karai hanno avuto una breve storia, che però ha dato un esito del tutto inaspettato.
Come la prenderà una certa turtle dalla benda rossa?
RXL, piccoli accenni LXK
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incest
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Passarono due settimane, due settimane di grande cambiamento per la famiglia Hamato.
April e Casey, i quali erano in attesa del loro primo figlio, si dimostrarono subito entusiasti della notizia; specialmente April, che impazziva all’idea di essere diventata zia oltre che mamma. L’aiuto dei coniugi Jones fu indispensabile per procurarsi tutto ciò di cui Beatrice aveva bisogno: Pannolini, biberon etc …
“Oh Casey non trovi che sia un amore?” disse April, che seduta al tavolo della cucina vicino a Leo non riusciva a staccarle gli occhi di dosso mentre giocherellava con la bandana del padre.
“Se continua così dubito che ci serviranno sonagli o cose simili” commentò l’azzurro sorridendo divertito “Sembra che a Bea piaccia giocare solo con la mia maschera”
Donnie si avvicino al tavolo con una tazza di caffè in mano e si sedette accanto ad April “Di un po’ April, va tutto bene con la gravidanza? Se non sbaglio ormai dovresti essere al settimo mese”
Si, sette mesi, ed April infatti mostrava già un bel pancione insieme ad un sorriso sereno sul volto.
“Tutto a posto Donatello” sorrise April.
“Avete già scoperto se si tratta di un maschio o una femmina?” domandò Mikey eccitato.
“Non ancora” si intromise Casey “Preferiamo aspettare fino al momento della nascita, sarà una sorpresa"
“Io spero tanto che sia femmina” disse April.
“Tsk, come se una non fosse già abbastanza” commentò velenosamente Raph, rimasto in disparte in un angolo della stanza, a braccia conserte.
Solo Leonardo sentì la frecciatina del rosso, in quanto era il più vicino ed April era troppo occupata a chiacchierare con Mikey e Don per accorgersene.
Il leader Sospirò affranto. le ultime due settimane erano state un via vai di alti e bassi, da una parte era felice di essere diventato padre, ma dall’altra aveva paura che questo fatto avesse rotto quel rapporto speciale che c’era sempre stato tra lui e Raph.
“Allora … se fosse femmina come la chiameresti?” domandò Leo, cercando di ignorarlo.
“Beh, io opterei per un classico” fece Casey “Stella, Jess, Lola o …”
“A me piacerebbe … Shadow” lo interruppe April.
“Bah,Shadow” borbottò Casey, che però non sembrava molto convinto di quel nome.
“Shadow è un bel nome!!” replicò April.
“Anche per me lo è” la appoggiò Leo.
“Anch’io non lo trovo male” aggiunse Donnie mentre sorseggiava il suo caffè.
“Facciamo a votazione?” propose Mikey.
Bea sbadigliò rumorosamente, socchiudendo gli occhioni.
Leo scosse la testa e la cullò amorevolmente “Mi sa che dovremmo fare un’altra volta, Beatrice è stanca e vorrei metterla al letto”
“Oh, poverina”
Altra frecciatina da parte di Raphael.
Leo fece finta di niente, ma abbassò lo sguardo, cercando di non far vedere come rimanesse male per il comportamento odioso del fratello.
“Ma certo” sorrise April comprensiva “Tornerete un’altra volta”
Non appena furono tronati alla tana Leo si sbrigò a sistemare la sua bambina al letto, lei si era già addormentata tra le sue braccia, perciò il ninja dovette stare attento a non fare movimenti bruschi.
Una volta messa a nanna Bea, Leo se ne andò in giro per la tana a cercare Raph. Si, doveva assolutamente parlare con lui, non ne poteva più di questa situazione!! Doveva capire cosa non andava!!
Lo cercò un ovunque fino ad arrivare in garage, dove tenevano tutti i loro mezzi speciali. Lo trovò lì infatti, tutto concentrato a lavorare sulla sua moto.
L’azzurro rimase fermo a guardarlo per qualche momento, insicuro se quello fosse il momento giusto per affrontarlo (Quando Raph lavorava alla sua moto diventava più irascibile del solito, specie se veniva interrotto), ma alla fine prese un bel respiro e si fece avanti.
“Raph …?”
Raphael si girò verso di lui, era inginocchiato vicino alla sua moto con il viso un po’ sporco di olio per motori “Eh? Ah, sei tu” disse con voce atona, cercando di mostrarsi indifferente.
Leo sospirò “Si, sono io” replicò avanzando di qualche passo “Dobbiamo parlare”
Raph alzò le spalle, cercando di sembrare indifferente “Si, si, non puoi aspettare?” domandò “Forse non l’hai notato ma sono molto impegnato e poi … di che dovremmo parlare? Parliamo sempre” disse ritornando al suo lavoro come se nulla fosse.
L’altro scosse la testa con forza “Se ti riferisci al “Buongiorno” la mattina e a qualche “Ciao”, beh, quelli non li definirei esattamente “Parlare”.” ribatté “Sono due settimane che non ci parliamo più”
Silenzio totale. Era come se Raph non lo avesse sentito.
“Raph …”
Niente.
“Raphael …”
Nulla.
“Raphael Hamato smetti di lavorare su quella cazzo di moto e ASCOLTAMI!!” sbottò Leo con gli occhi lucidi.
Il rosso si bloccò e si girò, lentamente, di nuovo vero l’altro. Sorpreso da quell’improvviso scoppio.
“Sono due settimane che ti comporti come se io e Bea non esistessimo!! Come se IO non esistessi!!” buttò fuori l’azzurro, sfogandosi “Ogni volta che cerco di avvicinarmi tu ti allontani!! Non so più cosa fare!!”
Raph prese uno straccio e si pulì il viso, sospirando pesantemente, ora non gli andava proprio di affrontarlo.
“Lascia perdere Leo” disse piano, alzandosi in piedi.
Leo lo guardò stravolto, sul punto di piangere; ma si trattenne, e scuotendo ferocemente la testa tornò all’attacco “Perché mi allontani?!” esclamò “Se ti ho fatto qualcosa … almeno dimmelo!! Che cosa ti ho fatto?!!”
Raphael distolse lo sguardo, rifiutandosi di guardarlo negli occhi “… Non capiresti” disse solo voltandosi, cercando di andarsene e chiuderla lì. Questa volta il leader non lo lasciò scappare, e prima che potesse allontanarsi lo bloccò per un braccio.
“Che cosa non capirei!?” replicò “Dimmelo, provaci almeno. Ti prego Raph, non ne posso più di questa situazione!!”
“Dannazione Leo, lasciami in pace!!” ringhiò il rosso cercando di scrollarselo di dosso.
“Non finché non mi dici che succede!!” lo implorò l’altro “Che cosa è cambiato tra noi?! Perché odi Beatrice?! Perché mi allontani!!?? … QUAL'E’ IL PROBLEMA!!??”
“QUESTO E’ IL PROBLEMA!!!!” esplose alla fine Raph, non riuscendo più a trattenersi. Con un rapido scatto gli prese il viso tra le mani e lo baciò ad occhi chiusi, con tutto il desiderio e la passione che fino a quel momento era stato costretto a nascondersi dentro e che ora lo inondavano come un fiume in piena.
Leo sgranò gli occhi spiazzato, mugolando debolmente mentre sentiva la lingua di suo fratello invadergli la bocca. Nell’impeto del bacio Raph si premette troppo con il corpo contro l’altro, sbilanciandolo così a tal punto che alla fine, egli perse l’equilibrio e inciampò sulla moto trascinando il rosso con lui. Caddero pesantemente sul sedile della motocicletta rischiando di rovesciarla.
“Uhppmmmmm …” gemette Leo, mezzo seduto sul sellino e mezzo in piedi.
Senza nemmeno guardare, Raph bloccò la moto per il manubrio per non farla cadere, mentre usava l’altro braccio per circondare la vita dello spadaccino e tirarlo maggiormente verso di lui; era così concentrato, così perso nell’assaporare quella bocca tanto desiderata, che badò a malapena alla rigidezza di Leonardo (Che era ancora mezzo sotto shock).
Leo d'altro canto si era come congelato tra le sue braccia, totalmente confuso e sorpreso.
Quando Raph decise finalmente di staccarsi, si allontanò di poco dal viso dell’altro ma non abbandonò la presa su di lui. L’azzurro ansimò pesantemente, quel bacio aveva consumato tutte le sue riserve di ossigeno. Sbatté le palpebre un paio di volte, stravolto.
“R-Raph …” ansimò Leo guardandolo negli occhi.
Raphael ebbe bisogno di qualche momento per rendersi effettivamente conto di cosa aveva appena fatto. Ringhiando, si staccò di colpo dall’altro, quasi come se lo avesse scottato e uscì di corsa dal garage. Tutto senza dire una sola parola.
“Raph … Oddio …” sussurrò Leo rimettendosi dritto mentre si toccava le labbra con la punta delle dita. Erano ancora umide per il bacio, e il sapore forte di Raph era ancora prepotentemente presente “Era questo …?”
Era questo che Raph non poteva dirgli? Quello che voleva dirgli?!
Che lui …
“Sono davvero un grande stupido …” mormorò Leo.
Raph corse fino alla sua stanza e ci si chiuse dentro, sbattendo sonoramente la porta. Si maledisse più volte per ciò che era appena successo. Cosa diavolo gli era preso? Perdere completamente la testa e baciarlo?!
“Bella mossa Raph, davvero geniale” disse sarcastico “Ora Leo penserà che sono impazzito, anche se … non è stato affatto male” terminò inconsciamente.
Ripensando al bacio, il rosso si leccò le labbra e fu felice di trovarvi ancora il sapore di Leo, umido e dolce, su di esse. Deglutì, sentendosi improvvisamente carico di adrenalina, ma soprattutto voglioso di più … molto di più.
“Accidenti” sibilò passandosi una mano sul viso.
Da un lato, il buon senso (Sempre che ne avesse effettivamente uno) gli diceva di aspettare un po’ affinché le acque si calmassero e poi, solo allora, tornare dall’azzurro per chiedergli scusa. Dall’altro, l’istinto gli diceva di ritornare immediatamente da Leo, prenderlo, portarselo al letto e … beh, il resto era dannatamente ovvio.
“Sono ridotto davvero così male?” mormorò Raph scioccato dai suoi stessi pensieri, fin troppo lussuriosi “Che cosa faccio adesso?”

 
  
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