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Autore: giuliaswaggy    28/01/2014    1 recensioni
“A dream of Blood”
Sono morta, ma non è poi così male. Ho imparato a conviverci grazie a delle persone che mi hanno aiutata. Mi dispiace non potermi presentare come si deve ma non ho più un nome o almeno non lo ricordo. Qui mi chiamano Crystal per via del colore dei miei occhi e della mia pelle molto chiara …
Un ragazzo di nome Niall , vampiro per l’ esattezza, mi trovò sdraiata sulle rive di quel fiume vestita di bianco e con una catena al collo, mi prese tra le sue gelide braccia e dopo aver spostato le catene immerse i suoi affilati canini sul mio collo. Io ancora non ero morta del tutto, provai un dolore terribile sentendo quei canini conficcarsi sulla mia umida pelle ancora un po’ calda … Lui lo aveva fatto per salvarmi la vita.. O almeno aveva fatto in modo che io potessi continuare a vivere anche dopo la mia morte come un Vampiro.. Il resto lo scoprirete leggendo.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIEPILOGO “ Ci sarà la luna piena!” “E quindi?” chiesi incerta. “I vampiri. A loro fa un cattivo effetto, Non dobbiamo assolutamente guardarla. Resteremo chiusi qui sta notte. Non voglio che tu mi metta nei guai un'altra volta. Sei un disastro.” *** -Con quelle parole Niall mi fece sentire una nullità come se non contassi nulla come se la mia esistenza in questo stupido mondo fosse inutile. Come se io fossi solo un peso, solo un bastone tra le ruote che non faceva altro che dare fastidio e intralciare la strada a tutti. Ma infondo aveva ragione, non avevo fatto altro che procurargli solo guai. Guai su guai che si sommavano a quelli che lui già aveva. “Ma cosa cazzo vuoi dalla mia vita? Non me ne frega un cazzo ne di te e ne di questa cazzo di luna piena. Non ci capisco un cazzo!” Gli urlai con le lacrime agli occhi. “Fai come ti pare!” si limitò a rispondermi tranquillamente per poi andarsene dalla porta. Mi aveva lasciato sola, un'altra volta. Sta volta ero davvero arrabbiata, lui era capace di prendere la mia felicità in mano stringerla e poi farla volare via soffiandoci sopra. Era capace di trasformare in un millesimo di secondo un mio pianto in sorriso e viceversa. Era come se dipendessi da lui, certo mi aveva donato la vita. Ero già morta se non ci fosse stato lui quella notte a salvarmi. Ma non poteva, non poteva tenermi in pugno, non ne aveva il diritto. Decisi di scappare ancora una volta, me ne stavo fottendo delle sue raccomandazioni riguardo la luna piena me ne stavo fottendo di tutto e di tutti, volevo solo scappare, ancora una volta, come una criminale ricercata dalla polizia. Presi una sedia un po' rotta e barcollante la poggiai al muro per poi salirci sopra, volevo scappare dalla finestra , dalla porta era troppo pericoloso rischiavo di essere vista da tutti, e la mia era una fuga segreta quindi nessuno doveva saperlo. Salii su quella sedia che si muoveva tantissimo, stavo per mettere un piede fuori dalla finestra ma di colpo la sedia non riuscì a sostenere il mio peso e cadde e io ovviamente mi lasciai cadere insieme a lei, ma non riuscii ad'arrivare al pavimento, Niall mi prese prima, mi strinse tra le sue braccia e mi lasciò scendere con delicatezza. Odiavo questo suo atteggiamento da “super eroe cattivo” che c'è sempre nel posto giusto e al momento giusto. Avrei di gran lunga preferito cadere a terra e spaccarmi la testa che essere salvata ancora una volta da lui. “Cosa stavi facendo?” mi chiese. “Scappavo. Andavo via da qui.” risposi singhiozzando. “Tu non vai da nessuna parte se non lo dico io capito?” Mi disse stringendomi i polsi. “Lasciami, cazzo, lasciami ho detto!” dissi cercando si staccare la sua presa. “Tu sei mia.” Mi disse, mentre nei suoi occhi si accennava un tocco d'arancione che si mischiava all' azzurro. “Tu mi fai paura” sussurrai tra i singhiozzi mentre andavo sempre più indietro fino a sbattere con la schiena contro il muro. Lui non rispose restò in silenzio si voltò e non mi rivolse la parola. Io ero ancora attaccata al muro e lo guardavo con gli occhi grandi e il respiro affannato mentre altre lacrime rigavano il mio viso. Volevo che si girasse e mi desse una risposta ma nello stesso tempo avevo paura, paura della sua reazione, mi terrorizzava ancora. Restò per qualche secondo in silenzio dandomi le spalle poi si voltò di colpo e mi guardo con quegli occhi sgranati e colmi di lacrime che non riuscivano a scendere ma rimanevano incatenate li, e si mescolavano con l'azzurro dei suoi occhi che sembravano una pozza di acqua limpida e trasparente, un fiume in piena che non riusciva a sfociare. Ma lui, che mi terrorizzava tanto stava piangendo. Erano lacrime quelle che aveva dentro gli occhi “azzurri”. “Scusa” Disse per un secondo fissandomi. Non sapevo cosa rispondere restai ferma immobile, in silenzio, mi aveva spiazzata. Lui non ricevendo alcuna risposta si voltò e mise una mano sulla faccia come per voler nascondere i sentimenti che provava in quel momento. Subito dopo si avvicinò a me con le braccia aperte mi prese per i fianchi, mi staccò dal muro e mi attaccò al suo corpo, facendo in modo che il mio orecchio poggiasse sul suo petto. Passo le sue mani in mezzo ai miei capelli e tenne la mia testa ferma li, proprio sul suo petto. “lo senti? Questo stupido cuore da “morto vivente” pompa il sangue da vampiro nel mio corpo, solo per te. Solo perchè tu sei qui con me. Batte per te sciocca. Io non voglio spaventarti. Scusa se l'ho fatto.” disse con convinzione. In quel momento, con quelle parole, tutta la paura che mi faceva provare passò strinsi la sua maglia ormai zuppa delle mie lacrime tra le mani, mentre lui mi abbracciava. Lui prese il mio viso mischiato ai capelli tra le mani, spostò i miei capelli dagli occhi e mi baciò. Poggiò le sue labbra sulle mie e proprio in quel momento fu come se il mondo fosse esploso, mi lasciai completamente andare a quel bacio in quel momento, Niall, avrebbe potuto farmi quello che voleva ma continuò a baciarmi così dolcemente. Ma purtroppo come tutte le cose belle anche quel bacio ebbe una fine, quando Diamond ci chiamò per andare a tavola. Andammo a mangiare e Jordan cominciò a spiegarci come ci dovevamo comportare in presenza della luna piena ma io ero troppo concentrata a fissare un punto bianco del muro e a ripensare a quel bacio. “Hey hai capito? Crystall parlo con te!” disse Jordan schioccando le dita per attirare la mia attenzione. “Si, si. Tutto chiaro!” annuii. Tornammo in camera e Niall cominciò a sistemare le tende in modo da non permettere che la luce della luna entrasse attraverso la finestra. Tutti gli altri componenti della famiglia stavano insieme in sala da pranzo per aiutarsi a vicenda ma Niall decise di portarmi in camera dicendo che sarebbe stato più sicuro. Io e lui non ci parlavamo tra noi era nata una sorta di complicità e io non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi, eravamo in due angoli diversi della stanza io sistemavo il letto e lui copriva per bene le finestre, ogni singola fessura. Dopo del tempo si avvicinò la sera e si fece buio la luna cominciò a splendere in cielo. Niall continuava a sistemare le tende aiutandosi con la solita sedia barcollante,infatti perse l'equilibrio per un attimo e per non cadere si aggrappò a una delle tende che si staccò pericolosamente lasciando intravedere uno squarcio di luna piena che notai io visto che Niall era finito a terra.. Non appena vidi la luna i miei occhi si fecero rossi e i canini cominciarono a sporgere dalla mia bocca mi avvicinai con una “velocità vampira” alla finestra e ne strappai la tenda per ammirare meglio la luna. “No. Crystall. Cazzo!” Neanche il tempo di dire una parola che i raggi della luna attraversarono gli occhi di Niall. #Racconto in 3° persona. Crystall sobbalzò addosso a Niall e cominciò a strappargli di dosso la maglietta. Cominciò con il graffiarlo lungo tutto il profilo dei suoi addominali che si notavano al buio grazie al riflesso della luce della luna che entrava dalla finestra. Inizialmente Lui cercò di togliersi lei di dosso ancora consapevole del fatto che lei non era in se e che fosse tutta colpa della luna, ma poi l'effetto aumentò anche per lui e il piacere sopraffece la ragione. Lui la baciava e lei gli mordeva le labbra facendolo sanguinare. Lei stava sopra di lui ma Niall capovolse la situazione, la prese per i fianchi e la poggiò al muro bloccandola per i polsi cominciò a baciarla e lei non poté ribellarsi perché bloccata dalla sua forte presa, cominciò a scendere con il baci lungo il collo, gli tolse la maglietta con uno scatto fulmineo e la lanciò in un angolo della stanza che era ormai in disordine. Incominciò a baciarla sotto il collo, e i baci si trasformavano in morsi, lei ricambiava il gesto il pavimento era quasi un lago di sangue di vampiro. Lei incomiciò a ribellarsi alla presa di Niall fino a quando non riuscì a scappare. Si butto dalla finestra chiusa rompendola, frantumandone il vetro in mille minuscoli pezzettini. Cominciò a correre verso il bosco ancora sanguinante ma con un ghigno divertito sul volto, lui era dietro di lei continuava a seguirla. La corsa di Crystall finì quando si trovò davanti al fiume. Niall si avvicinò a lei che non poteva più sfuggirgli, notò le sue numerose ferite e propose un bagno al fiume, si spogliarono entrambi, rimasero nudi, si tuffarono al fiume. Niall prese Crystall tra le sue braccia e la portò in riva dove l'acqua li bagnava poco, i loro respiri erano affannati, lui era sopra di lei incominciò con lo spostargli i capelli dal volto poi incominciò a baciarla lungo il ventre scendendo sempre di più fino ad arrivare all'inguine, cominciò a fare un giochetto orale a Crystall che tratteneva il respiro per non permettere che la sua bocca emettesse gemiti. Poi Niall la penetrò... Continua...
  
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