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Autore: Tem_93    09/06/2008    6 recensioni
Temari Sabaku No è una ragazza di quindici anni che frequenta un liceo scientifico nella sua nuova città.Ha due fratelli, Kankuro e Gaara e un padre assente. La madre morì dando alla luce il suo fratello più piccolo, Gaara. Così lei fu cresciuta un po’ dal padre e un po’ da sola. Crebbe i fratelli amandoli come una madre, e non vedendo mai il più piccolo con odio, anche se le aveva portato via la madre.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questioni di coraggio

La ragazza abbracciò il cuscino più forte che potè. Aveva chiuso la porta a chiave, ma nessuno stava bussando. Strinse i pugni, infilando le unghie nella carne, dopotutto non era un dolore così insopportabile. No. Non come quello che adesso provava.

Lui sarebbe tornato a casa, i fratelli gli avrebbero chiesto perché era con quella Roberta e lui li avrebbe divisi. Per troppo tempo.

Non voleva, non poteva crederci. Baki aveva rivelato il segreto che teneva da anni in un secondo, sconvolgendo la vita dei tre ragazzi. Ma perché? Perché non aveva taciuto?

Le lacrime non riuscivano a uscire, perché da sempre avrebbe voluto dirlo ai fratelli ma il coraggio …

Ecco, forse le mancava coraggio, il coraggio di affrontare lui.

Buttò per terra il cuscino . Avrebbe voluto a prendere a pugni qualcuno, così tanto per sfogarsi, per far uscire la rabbia.

No, in questo momento non avrebbe potuto parlare con i fratelli, né con baki.

Si sdraiò sul letto. Si accasciò di lato, svuotando la mente. Avrebbe voluto essere in un altro posto, magari con un’altra persona, a fare qualcos’atro, magari a ridere di sciocchezze e a lasciarsi prendere in giro. Per poi continuare a ridere e a divertirsi, magari spingendosi oltre a qualche sorriso di amicizia. Scacciò quei pensieri, ma qualcos’altro s’impossessò di essa. Quelle parole, era stato bello sentirle.

Non voglio che stai con Baki, non m’interessa se è il tuo ragazzo, non voglio…

Sorrise istantaneamente, mentre le guance si tingevano di un bel color rosso. Forse non aveva ancora scordato quel ragazzo, e forse neanche lui l’aveva fatto. Guardò fuori dalla finestra. Aveva smesso di piovere e alcune nuvole candide erano apparse, mentre il cielo si faceva più chiaro. Che strane le nuvole, avevano bizzarre forme, una diversa dall’altra. Perché a lui piacevano così tanto, non erano cose rare da vedere, anzi tutti i giorni erano monotonamente lì in posa. Forse gli piacevano perché erano uniche, ogni nuvola era diversa dall’altra un po’ come gli esseri umani. Uno diverso dall’altro. Ecco, l’unica differenza è che le nuvole sono costantemente libere. la libertà è una cosa che gli uomini non possono mai ottenere, gli umani non possono essere veramente liberi. Per loro la libertà è solo un’illusione.

La finestra!

Ecco con cosa poteva essere temporaneamente libera.

Spalancò la finestra ripensando ai vari pensieri di poco prima.

Guardò la camera, la porta era ancora chiusa a chiave. Distolse lo sguardo, sarebbe rientrata tra poco, non li avrebbe abbandonati da vigliacca, non lo avrebbe mai fatto. Le servivano solo qualche ore di ipotetica libertà.

Si sedette sulla finestra e si buttò giù. Fortunatamente la sua camera era al primo piano. Atterrò e socchiuse a fatica le ante della finestra.

Sapeva che non doveva andarci, ma tutto la spingeva lì. Forse dopo avrebbe rimpianto di esserci andata,ma non voleva avere il rimorso di non averlo fatto. S’incamminò a passi veloci e decisi verso la sua meta. Ci volle qualche minuto per arrivare, ma la parte più lunga doveva ancora venire. Si fermò vicino al campanello. Suonare o non suonare? Si accovacciò al suo fianco. Era difficile scegliere. Se avesse suonato lui avrebbe capito che lei non gli era indifferente, ma se non avesse suonato tutto sarebbe stato come sempre e magari peggio. Era troppo impegnata nella sua scelta che non si accorse dell’arrivo della persona in questione.

-temari?- esclamò sorpreso- cosa ci fai lì seduta?- ridacchiò

Temari arrossì completamente. Non avrebbe mai dovuto aspettare lì seduta. Ecco! Ora la credeva una deficiente. Quello non era stato calcolato nei suoi piani.

-Io…-balbettò, con l’espressione spaurita e quasi spaventata dalla sua reazione.

Lui ridacchiò e la ragazza di sentì derisa. Quella non era la temari che voleva fargli conoscere. Si alzò di scatto e cambiò completamente espressione, no, le non poteva farsi spudoratamente deridere da quello sciocco.

-vaffanculo Nara- gli gridò incurvando le sopracciglia chiare.No, no, no non ci stava proprio a farsi canzonare da lui.

A larghe falcate cominciò ad andarsene.

Shikamaru strinse la sua mano sul suo polso, fermandola.

-Dove pensi di andare?- domandò ancora divertito –sei venuta nella tana del lupo, seccatura!- sorrise beffardo.Ora non aveva più paura della sua reazione, perché l’aveva vista aspettare davanti a casa sua e arrossire al suo arrivo.

L’attirò a forza verso di lui e fece combaciare la loro bocche.

Lei si staccò, falsamente contraria –cosa fai Nara?- gli urlò arrabbiata.

-Qualcosa che tu non hai avuto il coraggio di fare, seccatura!- la riattirò a se – dimmi che mi sbaglio?- le chiese. Lei non rispose, ma col solito broncio lo attirò a se e lo baciò.

Nessuno poteva dirle di non avere coraggio,a parte se stessa.

Si staccò dal ragazzo che sorrideva soddisfatto.

-sappi che l’ho fatto solo perché mi hai detto che non ne avevo il coraggio!- provò a difendersi lei, senza riuscire a sciogliersi dal suo forte abbraccio.

-certo, certo seccatura- sorrise, socchiuse gli occhi e tornò a far ricombaciare i loro visi.

-e ora?- chiese il ragazzo sorridendo

-ora mi hai costretta- stavolta lo ribaciò lei

-E ora …- temari mormorava ancora con le labbra vicine a quelle del ragazzo

-ora volevi solo baciarmi- completò Shikamaru ricollegando le labbra

Temari ricambiò l’abbraccio. Sì, ora stava meglio, lui aveva sempre questa capacità. Riusciva a cambiarle completamente umore. Poteva farla sentire malissimo e poteva renderla felice come mai era stata.

-era da tanto che dovevo farlo – esclamò Shikamaru stringendo la ragazza.

-Sì, hai ragione, non dovevamo aspettare tanto- sorrise, appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.

-però, avrei una curiosità …- Shikamaru arrossì meccanicamente – chi è baki?-

Sentì la sua risatina sulla sua pelle. Temari raccontò a Shikamaru chi era l’uomo, facendo passare ogni sintomo di gelosia in lui.Sentì però che arrivando a parlare degli ultimi giorni la voce di lei s’incupiva.

-E’ successo qualcosa che non doveva succedere con lui?- chiese fissando i suoi occhi chiari.

Subito la ragazza scosse il capo. Non aveva voglia di parlarne.Poi si arrese all’insistente ragazzo e gli raccontò anche del pranzo di poco fa.

-se lo scopre ci dividerà capisci! Ci dividerà perché penserà che ci sono io dietro!- sbottò impaurita dalla sue stesse parole.

-ma baki o i tuoi fratelli non potrebbero raccontargli la verità-propose il ragazzo cercando di tranquillizzarla.

-no, no no –scosse la testa allontanandosi da lui –lui non ci crederebbe mai-

-Non è che …. Non hai il coraggio di affrontarlo?- le chiese.

Temari abbassò la sguardo. Aveva afferrato tutto. Era proprio un libro aperto per lui in questo momento. Odiava farsi vedere debole, soprattutto da lui. Ma in realtà lei era così. Debole. Il contrario di forte, ma dopotutto non tutti possono essere forti. Lei era tra quelle persone che fingono di esserlo ma alla fine sono deboli. Non rialzò lo sguardo, non avrebbe potuto fingere anche con lui, non ne era capace.

Lui l’abbracciò e sorrise. Gli piaceva poterla proteggere da quei momenti di paura che a volte aveva.

-scusa, non volevo offenderti- sussurrò alla ragazza

-No, è che hai ragione- mormorò delusa dalla verità

-E allora cosa si può fare?- domandò deciso ad aiutarla.

-Non lo so- rispose in fretta lei. Era vero, non aveva nessuna idea per la testa.

-potremmo parlare ai tuoi fratelli- le alzò il viso sorridendole sghembo –dai andiamo a casa tua.-

-no, non voglio costringerli a fingere-svelò

-Preferisci non vederli più?- le parole di Shikamaru era così dure e vere che non riuscì a non arrendersi.

-Andiamo- esclamò prendendo la mano del ragazzo e avviandosi vero casa sua.

***

Ok, il capitolo è leggermente orrendo, ma volevo aggiornare in tempo, anche perché altrimenti non ho tempo per altre cose. Mi scuso in anticipo per tutti gli errori ma è che sono stanca morta, il lavoro di animatore è fiaccante =.= non so come farò a resistere per una settimana =.= va bè, almeno mi piacciono i bambini

RINGRAZIAMENTI:

altovoltaggio:hai delle belle idee ragazza se pensi che tem sia una grande, hai già conquistato la mia simpatia^^ Grazie per la rec, un bacio tem_93

shikatema:ma che umili e umili, sono preziosissimi per me^^ come è andato il capitolo ?grazie per continuare a recensire, un bacione tem_93

tochan:i’m happy che i sia piaciuto il capitolo^^ anche a me piaceva la frase”Shikamaru ama le nuvole”, l’ho messa apposta! Un bacione tem_93ps: spero ti sia piaciuto anche questo pezzo shika/tema^^

Talpina Pensierosa:grazie ^^ per la nostra fic? Bacio tem_93

Stefy90:Vai Stefy ^^ ora io e Shikatema ci coalizziamo per farti scrivere assolutamente qualcosa ok? Io sono molto pro questa cosa^^ sono felice che il chap scorso ti sia piaciuto, soprattutto il mio Cho, questo ti dovrebbe essere piaciuto eh? Un bacione tem_93

Grazie anche a chi solo legge, bacio

Tem_93

  
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