Salve genteeeeeee!!! Ecco qui il continuo del capitolo precedente^^ ihih … scusate il ritardo ma non trovavo my sister per farlo correggere dagli errori…(ormai è la mia menager contro le mie mancanze^^”)…bèh… ora vi lascio leggere in pace ^^ buona lettura e spero che recensiate per darmi consigli o suggerimenti o dirmi le cazzate che vi passano per la testa dopo aver letto sta roba venuta fuori non so in quale momento della mia vita^^”

Si so anche che i titoli fanno schifo,,sigh…sigh..ma voi dovete guardare ogni piccolo dettaglio? Uff…scherzo^^    BUONA LETTURA (sono ripetitiva -_-      D’OH!)

Problemi di promesse fatte a se stessi.

Erano le quattro, Envy e Winry erano arrivati dieci minuti prima degli altri per parlare del loro piano per far sparire Roy, ma dovettero smettere quasi subito per l’arrivo di Breda e Fuery.

Edward e Alphonse arrivarono poco dopo seguiti da Havoc. Come il giorno prima si avviarono al campetto dove Alphonse ,Envy e Winry si appostarono su una panchina a guardare gli altri giocare.

Ed notò con tristezza che Roy non c’era e di tanto in tanto mandava occhiatine al cancello del parco per vedere se per caso stesse arrivando.

Finché finalmente arrivò; lo sentì dalle urla delle ragazze del giorno prima ma questa volta fra le urla c’erano anche sospiri.

Ed si girò con il sorriso sulle labbra al pensiero di vederlo ma ben presto il suo sorriso andò a farsi benedire.

Roy camminava abbracciato a una ragazza ed era anche più sexy del solito (OçO nd Me).

Si sedé con lei sulla panchina dove stavano Envy, Winry e Alphonse (ma che era un transatlantico? Quante persone centrano su una panchina? O_O? nd Me) e cominciarono a pomiciare sotto lo sguardo di tutti, soprattutto sotto quello di Ed che aveva sgranato gli occhi di fronte alla scenetta e un pensiero si era impadronito della sua testa: voleva tremendamente sostituirsi a quella ragazza e baciare Roy.

Ma poi vide la realtà davanti a sé e i suoi occhi erano quasi umidi, ma per fortuna questa volta nessuno se ne accorse poiché tutti quanti erano intenti a guardare Roy avvinghiato a quella ragazza (ma che guardoni!! Nd Me).

Decise di farsi forza e non pensarci, la partita ricominciò e lui provò a distrarsi cercando di giocare meglio che poteva.

Intanto Envy e Winry si godettero la partita notando che dei loro piani non ce ne era più bisogno.

Roy se ne andò poco prima che la partita finisse, ma prima di andarsene non riuscì a non fare un sorriso smagliante in direzione di Ed.

Ed rimase impietrito: prima lo vedeva pomiciare con una e poi gli sorrideva anche? Ma che cosa aveva Roy nel cervello? Rimase immobile a guardarlo andare via, aveva lo sguardo triste ed Envy se ne accorse quasi subito, si stava quasi pentendo di aver pensato come liberarsi di Roy.

-Sta soffrendo-

Nell’ultima mezz’ora di partita Ed non si impegnò… gli faceva troppo male il cuore, era come se vi fosse stato conficcato un pugnale.

Verso le sette come sempre Al si avvicinò ad Ed per dirgli che era tardi e che era ora di tornare a casa ma Ed questa volta gli disse che voleva restare ancora un po’ e che lui poteva anche andare a casa da solo. Alphonse anche se a malincuore lasciò Ed al parco e tornò a casa. Ben presto se ne andarono pure Breda, Fuery e Havoc e rimasero solo Ed, Envy e Winry. Ed era seduto sotto un albero con lo sguardo perso nel vuoto immerso nei suoi pensieri; la scena di Roy con quella ancora nitida nella mente.

Envy lo osservava attonito non sapendo che fare, mentre Winry non aveva nessuna intenzione di andarsene e lasciare quei due soli ma alle sette e cinquanta dovette andarsene per forza altrimenti sua zia si sarebbe preoccupata e sarebbe venuta a cercarla.

“Bhè… io me ne vado, ciao” nessuno dei due gli rispose.

Envy continuò a guardare Ed, era davvero triste forse non si era nemmeno accorto che gli altri se ne erano andati.

Si sedé accanto a lui, in silenzio, senza spezzare quella calma irreale, inimmaginabile quando si stava in compagnia di un tipo come Ed. Con suo grande stupore Ed poggiò la testa sulla sua spalla e a lui cominciò a battere il cuore a mille, aveva quasi paura che Ed potesse sentirlo per quanto era forte.

Ma non si mosse, la sensazione di Ed poggiato accanto a lui era troppo bella, rimasero così per qualche minuto e dagli occhi di Ed cominciarono a scendere piccole lacrime calde; Envy se ne accorse subito e con il dorso della propria mano le asciugò una a una e gli poggiò un casto bacio sulla guancia (Per adesso! OçO Nd Envy) (Cosa?? *///* nd Ed) per farlo calmare e a quanto pare ci riuscì.

Ed si calmò e molto presto smise anche di piangere, abbracciò forte Envy e si poggiò sul suo petto sussurrando un leggero “grazie” che giunse alle orecchie di Envy come il vento caldo della primavera fra i capelli, facendogli battere ancora più forte il cuore.

Envy contraccambiò quel abbraccio e piano alzò il viso dell’altro donandogli un bacio sulle labbra, ma fece interrompere quasi subito quel contatto per paura che Ed si spaventasse e che non gli rivolgesse più la parola andandosene via. Ciò non successe, anzi, Ed era calmo ed era rimasto poggiato sul suo petto… certo… nel suo espressione era un po’ sorpresa  ma non si ritrasse e questo infuse coraggio a Envy che riappoggiò le proprie labbra su quelle di Ed ma questa volta leggermente dischiuse per permettere alla lingua di uscire e di andare ad accarezzare le morbide labbra di Ed chiedendo di entrare ma Ed non le dischiuse e Envy per convincerlo cominciò a leccargli il labbro inferiore e ogni tanto a mozzicarglielo ma Ed non demordeva e quando Envy pensò che forse la sua era stata una mossa troppo azzardata finalmente Ed aprì le labbra permettendo alla lingua di Envy di entrare nella sua bocca.

All’inizio fu Envy a condurre il bacio e a giocare e stuzzicare la lingua di Ed, poi, finalmente Ed contraccambiò il bacio prima molto timidamente ma poi con crescente passione finché anche la sua lingua non andò ad esplorare l’antro della bocca dell’altro. Si separarono solo pochi secondi per riprendere fiato poi si riunirono in quel bacio sempre più travolgente.

Il parco era ormai vuoto, erano rimasti solo loro due ed Envy cominciò a scendere verso il collo lasciando una scia di baci.

La mano del petto era andata ad accarezzare la schiena facendogliela inarcare per il piacere, le labbra si soffermarono alla base del collo cominciando a succhiare la pelle nei punti più sensibili.

“E-Envy n-no…ah… rimarranno i segni..ah…anf…”

Envy non lo aveva ascoltato e continuava a succhiargli la pelle per finire la sua opera.

“Ro-Envy no… ri-rimarranno i segni” lo aveva quasi chiamato Roy ma per fortuna Envy non se ne accorse, troppo preso a gustarsi quel corpo che da tempo bramava, aveva sentito solo rimarranno i segni e così aveva smesso per tornare a baciarlo in bocca. Ed non si oppose e questa volta la lingua di Envy fu prontamente accolta.

Mentre con una mano continuava ad accarezzargli la schiena, con l’altra andò a stuzzicargli il petto per poi scendere verso i pantaloni, la mano si soffermò sulla cintura incominciando a sbottonargliela.

-…è sbagliato, è tutto sbagliato- fu questo il pensiero che venne nella mente di Ed, fece interrompere Envy bloccandolo con una mano.

“Hei Ed che hai?” chiese preoccupato Envy a quel gesto ma non intenzionato a levare la mano dai suoi pantaloni.

“E-Envy…è…è sbagliato ciò che stiamo facendo…b-basta fermati…”

“Cosaaa? Non mi dire che ti fa paura che siamo due uomini!?”

“N-Non è questo…è che…E-Envy…io non ti amo”

Ecco lo aveva detto, non poteva farci niente, ma l’aveva promesso a se stesso, non si sarebbe messo con qualcuno che non amava, men che meno ci sarebbe andato a letto.

Ma a quanto pare Envy non gradì quello che Ed gli aveva appena detto.

“COSAA?!? CHE STRONZATE DICI ED? A ME PARE CHE TI PIACESSE Ciò CHE STAVO FACENDO! E NON VENIRMI A DIRE DI NO CHE NON TI CREDO CON TUTTI QUEI VERSI CHE FACEVI !”

“E-Envy…” ora gli stava veramente mettendo paura

“Envy io non ti…” ma Envy non gli fece finire la frase

“Ed io ti amo, è da quanto ti ho conosciuto che ti amo anche se all’inizio non avevo capito cos’era quella sensazione che provavo ma ora lo so, sogno le tue labbra, il tuo corpo da troppo tempo ormai”

Cercò di baciarlo un’altra volta ma Ed si scansò.

“Mi dispiace…Envy io non ti…” non gli fece finire la frase neanche questa volta.

“MI DISPIACE? MI DISPIACE?!?!?!! ED IO TI AMO E TI VOGLIO E TU MI DICI MI DISPIACE?! ED IO TI AMO !!” e così urlando bloccò il corpo di Ed con le proprie gambe e con una mano gli prese il volto per baciarlo. Ed cercava di divincolarsi come poteva ma non ci riusciva, le labbra serrate per impedire alla lingua di Envy di entrare nuovamente. Envy non si lasciò certo intimidire da questo; con la mano libera andò ad accarezzargli la virilità ancora coperta dalla stoffa dei pantaloni facendo aprire le labbra a Ed per il sussulto di quel gesto che non si aspettava, e Envy ne approfittò subito baciandolo passionalmente in un bisogno sempre più carnale.

Al sapore di quel bacio si aggiunse qualcos’altro, qualcosa di umido e caldo che scendeva lungo le guance di Ed per poi andarsi a mescolare a quel bacio.

Envy si bloccò come se quel nuovo sapore gli avesse ridato la ragione, staccò il suo volto da quello di Ed e lo vide piangere davanti a sé… una fitta gli attraversò il cuore e cercò di asciugargli le lacrime con il dorso della mano come aveva fatto all’inizio prima che si facesse prendere dalla passione, ma ciò non fece altro che fargli versare ancora più lacrime e farlo soffrire ancora di più.

Si staccò da lui facendo in tempo a dire solo “Scusami Ed io non…” ma questa volta fu lui a non poter finire la frase, appena Envy si spostò Ed si alzò e corse via ancora piangendo.

Envy non sentì altro che il rumore dei singhiozzi e dei passi di Ed allontanarsi, non provò nemmeno a fermarlo, sapeva che sarebbe stato solo peggio e sapeva anche di aver fatto un’enorme cazzata a comportarsi in quel modo.

Ed stava vivendo un momento difficile e si era affidato a lui, ma lui ne aveva subito approfittato e ora si sentiva un verme e un grandissimo stronzo, guardò il punto in cui era appena sparito Ed e un’altra fitta raggiunse il suo cuore.