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Autore: Gotho    10/06/2008    1 recensioni
Orma la scuola è finita...i ragazzi si dovranno separare...ma riusciranno a portare avanti la loro amicizia,riusciranno a incontrasi nuovamente, e gli amori?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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3° Capitolo: Racconti

3° Capitolo: Racconti.

La ragazza si svegliò con un sobbalzo, guardò l’orologio appeso al muro della sua camera… 23.30
Sakura : << Ho dormito tutto il pomeriggio, ora mi toccherà rimanere sveglia a pensare. >>
Sakura si alzò dal letto, si cambiò mettendosi il pigiama, mentre era ancora nuda si guardò allo specchio dicendo : << Mi sto facendo davvero bella. >> si accarezzò i capelli delicatamente, poi le mani scesero sul seno molto lentamente e pensò ( peccato che queste non sono il massimo). Si guardò allo specchio per un po’, poi prese il pigiama e lo indosso, si legò i capelli rosa perlaceo e si affacciò alla finestra e notò le migliaia di stelle che brillavano nel cielo. La ragazza rimase stupita,incantata da quello spettacolo naturale, una lacrima scese per il viso e arrivata al mento cadde, contemporaneamente un stella cadde dal cielo. Sakura la notò immediatamente, stinse le mani al petto, chiuse gli occhi e secondo l’usanza espresse un desiderio, forse quel desiderio si sarebbe avverato? O è solo una sciocca usanza ?. La  ragazza distolse lo sguardo dal cielo stellato, molto lentamente si avvicinò alla scrivania, aprì uno dei cassetti dal quale estrasse un piccolo libro,come un album, ben rilegato e una scritta che toglie ogni dubbio (migliori amici), lo aprì e guardò la foto dei suoi compagni di classe, fra tutti puntò lo sguardo su Naruto ..pensò “( Mi mancherai, mi mancherà il tuo sorriso, mi mancherà il tuo modo di fare .) …

SI intravedeva la figura di un ragazzo avvolto tra le coperte, in testa un cappellino da notte celeste coordinato con il pigiama. Nella stanza erano presenti vari pupazzi che raffiguravano delle rane. Il ragazzo si alzò dal letto con aria ancora assonnata, un forte brontolio provenne dal suo stomaco, si stiracchiò e disse : << La fame chiama . >> . Si stropicciò gli occhi, mise i piedi nelle ciabatte e scese le scale che portavano al piano inferiore, aprì la porta scorrevole(tipica giapponese) e  dall’ambiente della stanza sembrava proprio una cucina, un tavolo al centro con quattro sedie, vari scaffali e mobili, un fornello e un frigo, molto spoglio come ambiente ma c’era tutto l’essenziale. Il ragazzo si avvicinò al frigo, aprì la porta e guardò dentro… pensò “ ( Cosa mi preparo oggi per colazione ? ) “. Il ragazzo prese una bottiglia di latte, lo versò in un bollilatte  e lo fece scaldare. Aprì il mobile e vide che non era rimasto molto cibo “( Mi tocca andare a fare la spesa oggi ) “ ,prese una scatola di cereali e li agitò, guardò dentro e disse : << Questa è vuota, no, non è possibile mi rimane solo questa scatola? >> Iniziò a cercare per gli scaffali,mobiletti e cassetti in cerca di biscotti o cereali. Il voltò del ragazzo si illuminò << Ah ecco un pacco di cereali…certo che questo non me lo ricordo. >> Lesse il nome sulla scatola “ Cereali fitness, LIGHT “ << NOOO, quelli dietetici no…ma non c’è altro, mi devo accontentare. >> Aprì la scatola e dentro c’era un foglietto il ragazzo lo prese in mano e lo lesse “ Naruto non so quando aprirai questa scatola, anzi non so nemmeno se lo farai, forse già sta nella spazzatura o peggio nella discarica. La devi smettere di mangiare alimenti che contengono troppe calorie altrimenti non farai più parte della squadra di calcio dell’ “Iroshiwa” . Per questo ti ho comprato questa scatola di cereali dietetici, forse sono scaduti visto che li avrai aperti solo dopo mesi. Cerca di fare ancora più movimento e di pensare a cose più serie oltre al divertimento, beh se avessi letto questo biglietto in tempo ti avrei offerto una doppia porzione di Ramen. Il biglietto risale a Febbraio. Ciao Naruto. Da Iruka . “ Il ragazzo posò il foglietto sul tavolo, pensò al professore Iruka rise e urlò : <Ramen T_T. >> Dagli occhi del ragazzo scesero fiumi e fiumi di lacrime (stile manga) e mentre piangeva udì uno strano odorino e un rumore ambiguo, si girò e : << AAAAA, il latte sul fuoco >> spense il fornello con u cucchiaino assaggiò se era troppo bollente << Scotta un pochino, attento Naruto non far cadere il latte, attento Naruto, attento. >> Versò il latte nella ciotola e mise i cereali dentro .Con molta cautela mangiò la prima cucchiaiata. Masticò e ingoiò con velocità << Bleah, latte bollente e cereali dietetici non fanno una bella accoppiata >>. Il ragazzo a malincuore finì di bere il latte, si alzò ,prese la ciotola  la lavò. Fuori il tempo era magnifico, sembrava proprio che quel temporale di ieri pomeriggio era definitivamente passato senza lasciare tracce di se. La piccola casetta di Naruto era provvista anche di un piccolo giardino e giusto al centro un orto e affianco un cartellino “ Orto piantato dal professor Iruka Umino: Naruto Mangia sano e io che ti offro pure il Ramen “. Un Salice piangente che donava ombra nei giorni caldi e sotto al grande albero un altalena. Faceva veramente caldo e con i forti raggi del sole la strada si era già asciugata dalla pioggia e sempre ripetitivo era il verso delle cicale che riporta alla mente la stagione estiva.
<< Lalalalal, mi lavo per bene, mi lavo qua e la. >> Dalla doccia uscì Naruto , l’accappatoio color verde e sul cappuccio due occhi di rana, il ragazzo si asciugò e si vesti in fretta. Una volta vestito prese il portafoglio (a forma di rana) guardò dentro e pensò “( Si..dovrei farcela con i soldi )”. Naruto economicamente era sostenuto dagli zii , ma viveva indipendentemente e per togliersi qualche sfizio faceva dei lavori part-time per poter guadagnare qualcosa in più. Il suo lavoro preferito era di portare a domicilio il Ramen di Teuchi. Il ragazzo uscì e chiuse la porta di casa.
Arrivato al supermercato prese il carrello e iniziò a riempirlo con : Cereali al cioccolato,latte,caramelle,patatine fritte,e del Ramen in scatola e pensò  “ (Il Ramen di Teuchi è sicuramente molto più buono,non ha nulla a che vedere con questo…però casomai un temporale o sono ammalato avrei la scorta a casa ) ”.
<< Ei, Naruto!!. >>
Naruto si voltò per vedere chi lo aveva chiamato e inconfondibile davanti a lui si presentò la grande mole si Choji.
Naruto : << Choji, ciao…Come mai qui? Non è lontano da casa tua questo supermercato? . >>
Choji : << Si!, ma avevano finito le patatine,patatine al gambero,salsa di soia,patatine normali,patatine alla paprika, patatine piccanti e il Ramen. >>
Naruto sorrise e annuì << Capisco Choji, ora vado a pagare, ci vediamo. >>
Choji : << Ok Naruto, ci si incontra . >>
Naruto si avviò alla cassa mente Choji continuava ininterrottamente a riempire il carrello di pacchi e pacchi di patatine.
Choji : << Prendiamo queste, queste,queste e queste..ah pure queste..si si queste sono buonissime, però anche queste, beh le prendo tutte. >>
La cassiera rimase allibita, non aveva mai visto comprare un così grande quantità di patatine e disse : << Fai un bel festino ? >>
Choji : << No, quelle sono tutte mie. >>
La cassiera rimase sconvolta. Choji uscì dal supermercato con aria soddisfatta e con un sorriso stampato sulla faccia. Le patatine riposte nelle buste e Choji camminava ondulando, si fermò e prese un pacchetto di patatine… << Chomp,chomp,chomp ..crik..crik..crak..crok ..frush … Dove trovo un cestino per buttare il pacchetto?..non ne vedo in giro, vorrà dire che lo metto nella busta.
Choji prese subito un nuovo pacco di patatine, lo mangiò con gran velocità e subito dopo ancora un altro , ancora e ancora . Camminava molto lentamente ondulando prima a destra poi a sinistra e con la mano portava alla bocca tre patatine contemporaneamente. Arrivato a casa si gettò sulla poltrona nel soggiorno mise in una ciotola la salsa di soia e ci inzuppava dentro le patatine al gambero.
Signora Akimichi : << Choji bene sei ritornato, hai comprato la roba che avevo chiesto. >>
La mamma di Choji si avvicinò prese la busta …diede un occhiata e disse : << Ancora una volta, hai preso una quantità di patatine pari ad una produzione industriale, vorrà dire che esco per andare a comprare l’essenziale. >>
Choji tranquillamente continuava a mangiare con più calma le patatine di gambero bagnate dalla salsa di soia. Guardò l’orologio e pensò “ ( è quasi ora) ”. Dindlon .
Choji : << Peccato che mamma è giù uscita, se no andava lei ad aprire la porta. Mi devo scomodare io. >>
Il ragazzo aprì la porta e .. <Choji , tutto bene? . >>
Choji : << Certo Shikamaru . >>
Il ragazzo entrò,mani nelle tasche,un filo d’erba in bocca e si gettò subito sulla poltrona. >>
Shikamaru : << Allora Choji per cosa mi hai chiamato?. >>
Choji : << Ah si, volevo dirti che mi sono iscritto alla scuola media superiore(liceo) “Setsuka”, dai iscriviti pure tu lì. >>
Shikamaru : << “Setsuka” hai detto?, bene, bene. Credo che mi iscriverò anch’io lì , è la più vicina a casa mia, non mi va di fare troppa strada. Ti va di andare alla locanda a mangiare i Dango? *( dolce tipico giapponese,lo mangia spesso Anko).
Choji : << E me lo chiedi pure?Certo che mi va, aspetta solo un secondo. >>
Shikamaru : << Ok ti aspetto fuori. >>
Passarono una decina di minuti ma Choji ancora doveva uscire di casa, Shikamaru si stese sull’erba,strappò un filetto d’erba e se lo mise tra le labbra, poi portò le mani dietro la nuca, alzò una gamba e  mise l’altra sopra…
Choji : << Che fai Shikamaru dormi? >>
Shikamaru si svegliò di scatto, guardò Choji e disse : << Che ci fai con tre buste di patatine(buste della spesa). >>
Choji : << Casomai mi venisse fame, no? . >>
Shikamaru : << Ma andiamo li per mangiare i Dango,  come ti fa a venire fame se mangi?. >>
Choji : << Misteri della vita. >>
Shikamaru : << No, è più corretto dire “i misteri di Choji”. >>
Choji : << Dai, ti alzi che mi inizia a venire fame. >> Choji prese un pacchetto di patatine e con voracità lo mangiò in pochissimo tempo.
Shikamaru : << Sei famelico Choji, ahahah ma come fai non lo so proprio. >> Shikamaru mise un dito tra il naso e il labro superiore e  lo strusciò sulla pelle.
I due ragazzi camminavano molto lentamente, uno con le mani nelle tasche e una spiga in bocca ,con aria disinvolta guardava verso l’alto e l’altro con le mani nelle buste di patatine che divorava in pochi minuti. >>
Choji : << Shikamaru chomp chomp, un giorno di questo chomp crik..cadrai se non guardi la strada , hai lo sguardo chomp chomp sempre rivolto verso l’alto. >>
Shikamaru : << E tu ti strozzerai se parli mentre mangi. >>
Choji : << Chomp u..uffa . >>
I due arrivarono alla locanda (o chiosco) , lì seduta una ragazza dai capelli biondo lucente e occhi del color del mare.
Ino : << Ragazzi, finalmente siete arrivati . >>
Choji : << Non sapevo che ci fosse pure Ino . >>
Ino : << Choji ..che c’è, non sei felice di vedermi? . >>
Choji : << Nonono, anzi . Mi fa piacere rivedere una compagna. Shikamaru andiamo a prendere i Dango?. >>
Shikamaru : << Ok, andiamo. Ino tu non vuoi niente? . >>
Ino : << Se proprio vuoi, puoi prendermi un gelato. >>
Choji : << Offri pure per me? . >>
Shikamaru : << No! Per te no!!!, altrimenti dovrei dire addio ai miei risparmi. >>
Al chiosco… Shikamaru : << Un gelato e un Dango . >>
Cassiera: << Ecco a te . E tu Choji cosa vuoi?. >>
Choji : << Oggi  voglio tenermi leggero, credo che prenderò una confezione di Dango. >>
Shikamaru : << Beh consideriamo che tu sei tu, quindi una sola confezione è poco . >>
Choji : << Si hai ragione,poi mi deperisco..ne prendo 2 !! >>
Shikamaru : << Meglio che mi stavo zitto !!. >>
Tra un boccone el’altro…
Ino : << Allora ..dove pensate di iscrivervi? . >>
Shikamaru : << Io forse alla Setsuka e Choji è sicuro che si iscrive lì . >>
Ino : << Bene,almeno forse vi incontrerete. Sapete fino ad ora non avevo mai pensato al momento del saluto,non avevo mai pensato di dovervi salutare e di non essere più vostra compagna di classe. >>
Shikamaru : << Eh si, all’inizio non si pensa mai, ma alla fine. Dai Ino casomai ci incontreremo, nella stessa scuola, o per la via…non è un addio eterno, no?.Choji sei d’accordo con me?. >>
Choji : << Chomp, si Ino, non essere triste…nessuno di noi deve morire o nessuno si trasferisce. L’importante è sapere che saremo sempre amici, insieme o no. >>
Ino : << Si , questo lo so però… >>
Shikamaru si alzò dalla panchina, mise le mani in tasca e disse : << Se continuate a parlare di ciò, me ne vado. Dai ma non deprimetevi. Ino le ragazze quando si intristiscono invecchiano e sono più brutte. >>
Ino si asciugò le lacrime e sorrise. << Sei proprio scemo Shikamaru. >>…
Choji . << ahahahaah, poi rimarrai zitella..se ti imbruttisci . >>
L’espressione di Ino si mutò, trasformandosi da un espressione triste ma spezzata da qualche sorriso a un espressione d’ira tremenda. << Chojiiiiii!!!! Ti ammazzo. >>
Lo iniziò a picchiare e a sbattere a destra e a sinistra.
Proprietaria del chiosco : << Ferma…così mi distruggi il locale, e non voglio spargimenti di sangue qui! . >>
Ino si fermo  e sventolando la mano vicino al viso da destra a sinistra disse : << Mi scusi, ho una grave malattia, sono presa da istinti omicida , e da scatti d’ira incontrollabili. >>
La proprietaria del chiosco se ne scappò da Ino.
Shikamaru : << Non credo che sarai la benvenuta qui . Ahahahaha >>
Ino : << Scemoooooooo, ti ammazzo!!. >>
Proprietaria : << Polizia aiuto!!. >>
Ragazzi : << ahahahahahaha >>

Shikamaru : << Beh ormai è tardi, io mi ritiro a casa. >>
Ino : << Si pure io, Choji rimani qui? . >>
Choji : << Nono, me ne ritorno pure io. >>
Ino : << Beh allora vi saluto , visto che devo fare un’ altra strada. Ciao ragazzi. >>
Choji e Shikamaru : << Ciao Ino. >>
… La ragazza mentre camminava muoveva la chioma di capelli , di quel biondo intenso che brillava anche di sera.
 Ino : << Mamma, papà sono ritornata. >>
Signora e signor Yamanaka : << Ino, aspetta. Vieni qui, c’è una piccola riunione di famiglia. >>
A Ino non piaceva affatto quella parola, per le riunione di famiglia significava qualcosa di negativo, almeno per lei.
Ino entrò in cucina, i due genitori erano seduti attorno al tavolo.
Signora  Yamanaka: << Ino, so che non è facile…ma papà ha trovato un altro lavoro. >>
Ino fermò  la mamma : << Bene , no?. >>
Signora Yamanaka : << Dovremo trasferirci, ha trovato lavoro sull’isola di Hokkaido, dovremo lasciare la città. >>

Lo sguardo della ragazza si fece cupo improvvisamente, tutta la lucentezza dei suoi occhi si spense, quell’azzurro così intenso era diventato nero pece.
Ino : << Va bene, so che per la famiglia e per papà è la cosa migliore. >>
Signor Yamanaka : << Sono felice che l’hai presa bene . >>
Ino uscì dalla cucina, salì le scale velocemente, asprì con forza la porta della sua camera, e la richiuse…ormai sola buttò tutto per terra. Si Buttò sul letto e iniziò a stringere fra i denti e le mani la coperta, inevitabilmente le lacrime scendevano dai suoi occhi.
Ino piangendo : << N..non è giusto. >>
Il letto iniziò a bagnarsi a causa delle lacrime della ragazza, si alzò prese la coperta,pupazzi e cusini e li buttò con forza per terra…infine si inginocchiò e continuò a piangere.
Ino : << Non è giusto. >>…

Fine 3° Capitolo
Ringraziamenti : Grazie Maho87, figliola grazie per il commento e credo che solo per te farò una NaruXSaku. Sono felice che la ff ti piaccia.




  
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