3° Capitolo: Racconti.
La ragazza si svegliò con un sobbalzo, guardò
l’orologio appeso al muro della sua camera… 23.30
Sakura : << Ho dormito tutto il pomeriggio, ora mi toccherà
rimanere sveglia a pensare. >>
Sakura si alzò dal letto, si cambiò mettendosi il pigiama, mentre
era ancora nuda si guardò allo specchio dicendo : << Mi sto
facendo davvero bella. >> si accarezzò i capelli delicatamente,
poi le mani scesero sul seno molto lentamente e pensò ( peccato che
queste non sono il massimo). Si guardò allo specchio per un po’,
poi prese il pigiama e lo indosso, si legò i capelli rosa perlaceo e si
affacciò alla finestra e notò le migliaia di stelle che
brillavano nel cielo. La ragazza rimase stupita,incantata da quello spettacolo
naturale, una lacrima scese per il viso e arrivata al mento cadde,
contemporaneamente un stella cadde dal cielo. Sakura la notò
immediatamente, stinse le mani al petto, chiuse gli occhi e secondo
l’usanza espresse un desiderio, forse quel desiderio si sarebbe avverato?
O è solo una sciocca usanza ?. La
ragazza distolse lo sguardo dal cielo stellato, molto lentamente si
avvicinò alla scrivania, aprì uno dei cassetti dal quale estrasse
un piccolo libro,come un album, ben rilegato e una scritta che toglie ogni
dubbio (migliori amici), lo aprì e guardò la foto dei suoi
compagni di classe, fra tutti puntò lo sguardo su Naruto
..pensò “( Mi mancherai, mi mancherà il tuo sorriso, mi
mancherà il tuo modo di fare .) …
SI intravedeva la figura di un ragazzo avvolto tra le coperte, in testa un
cappellino da notte celeste coordinato con il pigiama. Nella stanza erano
presenti vari pupazzi che raffiguravano delle rane. Il ragazzo si alzò
dal letto con aria ancora assonnata, un forte brontolio provenne dal suo
stomaco, si stiracchiò e disse : << La fame chiama . >> . Si
stropicciò gli occhi, mise i piedi nelle ciabatte e scese le scale che
portavano al piano inferiore, aprì la porta scorrevole(tipica
giapponese) e dall’ambiente
della stanza sembrava proprio una cucina, un tavolo al centro con quattro
sedie, vari scaffali e mobili, un fornello e un frigo, molto spoglio come
ambiente ma c’era tutto l’essenziale. Il ragazzo si avvicinò
al frigo, aprì la porta e guardò dentro… pensò
“ ( Cosa mi preparo oggi per colazione ? ) “. Il ragazzo prese una
bottiglia di latte, lo versò in un bollilatte e lo fece scaldare. Aprì il
mobile e vide che non era rimasto molto cibo “( Mi tocca andare a fare la
spesa oggi ) “ ,prese una scatola di cereali e li agitò,
guardò dentro e disse : << Questa è vuota, no, non è
possibile mi rimane solo questa scatola? >> Iniziò a cercare per
gli scaffali,mobiletti e cassetti in cerca di biscotti o cereali. Il
voltò del ragazzo si illuminò << Ah ecco un pacco di
cereali…certo che questo non me lo ricordo. >> Lesse il nome sulla
scatola “ Cereali fitness, LIGHT “ << NOOO, quelli dietetici
no…ma non c’è altro, mi devo accontentare. >>
Aprì la scatola e dentro c’era un foglietto il ragazzo lo prese in
mano e lo lesse “ Naruto non so quando aprirai
questa scatola, anzi non so nemmeno se lo farai, forse già sta nella
spazzatura o peggio nella discarica. La devi smettere di mangiare alimenti che
contengono troppe calorie altrimenti non farai più parte della squadra
di calcio dell’ “Iroshiwa” . Per
questo ti ho comprato questa scatola di cereali dietetici, forse sono scaduti
visto che li avrai aperti solo dopo mesi. Cerca di fare ancora più
movimento e di pensare a cose più serie oltre al divertimento, beh se
avessi letto questo biglietto in tempo ti avrei offerto una doppia porzione di Ramen. Il biglietto risale a Febbraio. Ciao Naruto. Da Iruka . “ Il
ragazzo posò il foglietto sul tavolo, pensò al professore Iruka rise e urlò : <
<< Lalalalal, mi lavo per bene, mi lavo qua e
la. >> Dalla doccia uscì Naruto ,
l’accappatoio color verde e sul cappuccio due occhi di rana, il ragazzo
si asciugò e si vesti in fretta. Una volta vestito prese il portafoglio
(a forma di rana) guardò dentro e pensò “( Si..dovrei
farcela con i soldi )”. Naruto economicamente
era sostenuto dagli zii , ma viveva indipendentemente e per togliersi qualche
sfizio faceva dei lavori part-time per poter guadagnare qualcosa in più.
Il suo lavoro preferito era di portare a domicilio il Ramen
di Teuchi. Il ragazzo uscì e chiuse la porta
di casa.
Arrivato al supermercato prese il carrello e iniziò a riempirlo con :
Cereali al cioccolato,latte,caramelle,patatine fritte,e del Ramen
in scatola e pensò “
(Il Ramen di Teuchi
è sicuramente molto più buono,non ha nulla a che vedere con questo…però
casomai un temporale o sono ammalato avrei la scorta a casa ) ”.
<< Ei, Naruto!!. >>
Naruto si voltò per vedere chi lo aveva
chiamato e inconfondibile davanti a lui si presentò la grande mole si Choji.
Naruto : << Choji,
ciao…Come mai qui? Non è lontano da casa tua questo supermercato?
. >>
Choji : << Si!, ma avevano finito le
patatine,patatine al gambero,salsa di soia,patatine normali,patatine alla
paprika, patatine piccanti e il Ramen. >>
Naruto sorrise e annuì << Capisco Choji, ora vado a pagare, ci vediamo. >>
Choji : << Ok Naruto,
ci si incontra . >>
Naruto si avviò alla cassa mente Choji continuava ininterrottamente a riempire il carrello
di pacchi e pacchi di patatine.
Choji : << Prendiamo queste, queste,queste e
queste..ah pure queste..si si queste sono buonissime, però anche queste,
beh le prendo tutte. >>
La cassiera rimase allibita, non aveva mai visto comprare un così grande
quantità di patatine e disse : << Fai un bel festino ? >>
Choji : << No, quelle sono tutte mie. >>
La cassiera rimase sconvolta. Choji uscì dal
supermercato con aria soddisfatta e con un sorriso stampato sulla faccia. Le
patatine riposte nelle buste e Choji camminava
ondulando, si fermò e prese un pacchetto di patatine… << Chomp,chomp,chomp
..crik..crik..crak..crok ..frush
… Dove trovo un cestino per buttare il pacchetto?..non ne vedo in giro,
vorrà dire che lo metto nella busta.
Choji prese subito un nuovo pacco di patatine, lo
mangiò con gran velocità e subito dopo ancora un altro , ancora e
ancora . Camminava molto lentamente ondulando prima a destra poi a sinistra e
con la mano portava alla bocca tre patatine contemporaneamente. Arrivato a casa
si gettò sulla poltrona nel soggiorno mise in una ciotola la salsa di
soia e ci inzuppava dentro le patatine al gambero.
Signora Akimichi : << Choji
bene sei ritornato, hai comprato la roba che avevo chiesto. >>
La mamma di Choji si avvicinò prese la busta
…diede un occhiata e disse : << Ancora una volta, hai preso una
quantità di patatine pari ad una produzione industriale, vorrà
dire che esco per andare a comprare l’essenziale. >>
Choji tranquillamente continuava a mangiare con
più calma le patatine di gambero bagnate dalla salsa di soia.
Guardò l’orologio e pensò “ ( è quasi ora)
”. Dindlon .
Choji : << Peccato che mamma è
giù uscita, se no andava lei ad aprire la porta. Mi devo scomodare io.
>>
Il ragazzo aprì la porta e .. <
Choji : << Certo Shikamaru
. >>
Il ragazzo entrò,mani nelle tasche,un filo d’erba in bocca e si
gettò subito sulla poltrona. >>
Shikamaru : << Allora Choji
per cosa mi hai chiamato?. >>
Choji : << Ah si, volevo dirti che mi sono
iscritto alla scuola media superiore(liceo) “Setsuka”,
dai iscriviti pure tu lì. >>
Shikamaru : << “Setsuka”
hai detto?, bene, bene. Credo che mi iscriverò anch’io lì ,
è la più vicina a casa mia, non mi va di fare troppa strada. Ti
va di andare alla locanda a mangiare i Dango? *(
dolce tipico giapponese,lo mangia spesso Anko).
Choji : << E me lo chiedi pure?Certo che mi va,
aspetta solo un secondo. >>
Shikamaru : << Ok ti aspetto fuori. >>
Passarono una decina di minuti ma Choji ancora doveva
uscire di casa, Shikamaru si stese
sull’erba,strappò un filetto d’erba e se lo mise tra le
labbra, poi portò le mani dietro la nuca, alzò una gamba e mise l’altra sopra…
Choji : << Che fai Shikamaru
dormi? >>
Shikamaru si svegliò di scatto, guardò Choji e disse : << Che ci fai con tre buste di
patatine(buste della spesa). >>
Choji : << Casomai mi venisse fame, no? .
>>
Shikamaru : << Ma andiamo li per mangiare i Dango, come ti
fa a venire fame se mangi?. >>
Choji : << Misteri della vita. >>
Shikamaru : << No, è più corretto
dire “i misteri di Choji”. >>
Choji : << Dai, ti alzi che mi inizia a venire
fame. >> Choji prese un pacchetto di patatine e
con voracità lo mangiò in pochissimo tempo.
Shikamaru : << Sei famelico Choji,
ahahah ma come fai non lo so proprio. >> Shikamaru mise un dito tra il naso e il labro superiore
e lo strusciò sulla pelle.
I due ragazzi camminavano molto lentamente, uno con le mani nelle tasche e una
spiga in bocca ,con aria disinvolta guardava verso l’alto e l’altro
con le mani nelle buste di patatine che divorava in pochi minuti. >>
Choji : << Shikamaru chomp chomp, un giorno di questo chomp crik..cadrai se non guardi
la strada , hai lo sguardo chomp chomp
sempre rivolto verso l’alto. >>
Shikamaru : << E tu ti strozzerai se parli
mentre mangi. >>
Choji : << Chomp
u..uffa . >>
I due arrivarono alla locanda (o chiosco) , lì seduta una ragazza dai
capelli biondo lucente e occhi del color del mare.
Ino : << Ragazzi, finalmente siete arrivati .
>>
Choji : << Non sapevo che ci fosse pure Ino . >>
Ino : << Choji ..che
c’è, non sei felice di vedermi? . >>
Choji : << Nonono,
anzi . Mi fa piacere rivedere una compagna. Shikamaru
andiamo a prendere i Dango?. >>
Shikamaru : << Ok, andiamo. Ino
tu non vuoi niente? . >>
Ino : << Se proprio vuoi, puoi prendermi un
gelato. >>
Choji : << Offri pure per me? . >>
Shikamaru : << No! Per te no!!!, altrimenti
dovrei dire addio ai miei risparmi. >>
Al chiosco… Shikamaru : << Un gelato e un
Dango . >>
Cassiera: << Ecco a te . E tu Choji cosa vuoi?.
>>
Choji : << Oggi voglio tenermi leggero, credo che
prenderò una confezione di Dango. >>
Shikamaru : << Beh consideriamo che tu sei tu,
quindi una sola confezione è poco . >>
Choji : << Si hai ragione,poi mi deperisco..ne
prendo 2 !! >>
Shikamaru : << Meglio che mi stavo zitto !!.
>>
Tra un boccone el’altro…
Ino : << Allora ..dove pensate di iscrivervi? .
>>
Shikamaru : << Io forse alla Setsuka e Choji è sicuro
che si iscrive lì . >>
Ino : << Bene,almeno forse vi incontrerete.
Sapete fino ad ora non avevo mai pensato al momento del saluto,non avevo mai
pensato di dovervi salutare e di non essere più vostra compagna di
classe. >>
Shikamaru : << Eh si, all’inizio non si pensa
mai, ma alla fine. Dai Ino casomai ci incontreremo,
nella stessa scuola, o per la via…non è un addio eterno, no?.Choji sei d’accordo con me?. >>
Choji : << Chomp, si Ino, non essere triste…nessuno di noi deve morire o
nessuno si trasferisce. L’importante è sapere che saremo sempre
amici, insieme o no. >>
Ino : << Si , questo lo so però…
>>
Shikamaru si alzò dalla panchina, mise le mani
in tasca e disse : << Se continuate a parlare di ciò, me ne vado.
Dai ma non deprimetevi. Ino le ragazze quando si intristiscono
invecchiano e sono più brutte. >>
Ino si asciugò le lacrime e sorrise. <<
Sei proprio scemo Shikamaru. >>…
Choji . << ahahahaah,
poi rimarrai zitella..se ti imbruttisci . >>
L’espressione di Ino si mutò,
trasformandosi da un espressione triste ma spezzata da qualche sorriso a un
espressione d’ira tremenda. << Chojiiiiii!!!!
Ti ammazzo. >>
Lo iniziò a picchiare e a sbattere a destra e a sinistra.
Proprietaria del chiosco : << Ferma…così mi distruggi il
locale, e non voglio spargimenti di sangue qui! . >>
Ino si fermo
e sventolando la mano vicino al viso da destra a sinistra disse :
<< Mi scusi, ho una grave malattia, sono presa da istinti omicida , e da
scatti d’ira incontrollabili. >>
La proprietaria del chiosco se ne scappò da Ino.
Shikamaru : << Non credo che sarai la benvenuta
qui . Ahahahaha >>
Ino : << Scemoooooooo,
ti ammazzo!!. >>
Proprietaria : << Polizia aiuto!!. >>
Ragazzi : << ahahahahahaha >>
…
Shikamaru : << Beh ormai è tardi, io mi
ritiro a casa. >>
Ino : << Si pure io, Choji
rimani qui? . >>
Choji : << Nono, me ne ritorno pure io.
>>
Ino : << Beh allora vi saluto , visto che devo
fare un’ altra strada. Ciao ragazzi. >>
Choji e Shikamaru :
<< Ciao Ino. >>
… La ragazza mentre camminava muoveva la chioma di capelli , di quel
biondo intenso che brillava anche di sera.
Ino :
<< Mamma, papà sono ritornata. >>
Signora e signor Yamanaka : << Ino, aspetta. Vieni qui, c’è una piccola
riunione di famiglia. >>
A Ino non piaceva affatto quella parola, per le
riunione di famiglia significava qualcosa di negativo, almeno per lei.
Ino entrò in cucina, i due genitori erano
seduti attorno al tavolo.
Signora Yamanaka:
<< Ino, so che non è facile…ma
papà ha trovato un altro lavoro. >>
Ino fermò
la mamma : << Bene , no?. >>
Signora Yamanaka : << Dovremo trasferirci, ha
trovato lavoro sull’isola di Hokkaido, dovremo lasciare la città.
>>
Lo sguardo della ragazza si fece cupo improvvisamente, tutta
la lucentezza dei suoi occhi si spense, quell’azzurro così intenso
era diventato nero pece.
Ino : << Va bene, so che per la famiglia e per
papà è la cosa migliore. >>
Signor Yamanaka : << Sono felice che
l’hai presa bene . >>
Ino uscì dalla cucina, salì le scale
velocemente, asprì con forza la porta della sua camera, e la
richiuse…ormai sola buttò tutto per terra. Si Buttò sul
letto e iniziò a stringere fra i denti e le mani la coperta,
inevitabilmente le lacrime scendevano dai suoi occhi.
Ino piangendo : << N..non è giusto.
>>
Il letto iniziò a bagnarsi a causa delle lacrime della ragazza, si
alzò prese la coperta,pupazzi e cusini e li
buttò con forza per terra…infine si inginocchiò e
continuò a piangere.
Ino : << Non è giusto. >>…
Fine 3° Capitolo
Ringraziamenti : Grazie Maho87, figliola grazie per il commento e credo che
solo per te farò una NaruXSaku. Sono felice
che la ff ti piaccia.