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Autore: bolt    30/01/2014    1 recensioni
Pochi mesi erano trascorsi dalla fine della battaglia contro il ‘’padre’’.
Ormai la città di Amestris aveva ripreso a vivere serenamente, nonostante i cittadini fossero ignari di tutto.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Elric, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry, Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UFFICIO DELL’EX GENERALE MUSTANG.
 
-Ragazzi spero proprio che voi possiate darmi dei chiarimenti.
Disse il comandante con un tono che non ammetteva repliche, questa volta fu Breda a prendere la parola:
-signore a che proposito.
-Vorrei sapere il motivo delle improvvise dimissioni del generale e del tenente, e non venite a dirmi balle, ne ho sentite troppe per oggi. E sapete meglio di me che l’esercito non può permettersi di perdere il flame alchemist e il miglior cecchino, quindi prima che prenda seri provvedimenti contro … come potrei chiamarli traditori ditemi cosa sapete.
Il comandante non poteva permettersi di parlare in altro modo è risaputo che all’interno del QG anche i muri hanno le orecchie, e sperò vivamente che i ragazzi capissero al volo che stava bleffando.
Fu ancora Breda il portavoce del gruppo:
-non abbiamo idea del motivo della loro decisione, comunque se è dato saperlo vorremo essere messi al corrente delle conseguenze, cosa accadrà al generale e al tenente.
-Questo lo deciderà il consiglio dei generali, ma probabilmente sapendo come la pensano Mustang verrà degradato e Hawkeye finirà davanti la corte marziale e molto probabilmente finirà in prigione.
-Sono provvedimenti troppo drastici, il generale non permetterà niente di tutto ciò, sappiamo bene come diventa quando le persone a lui care vengono minacciate, pensi a come è diventato dopo la morte di Hughs, solo il tenente è riuscito a calmarlo, meglio non stuzzicare il can che dorme.
-Lo so benissimo, ma rimane il fatto che la sua decisione è stata stupida, stava arrivando in alto, ancora pochi anni e sarebbe diventato comandante, per quanto riguarda la loro relazione amorosa bastava tenerla nascosta ancora un po’, in fondo per uno stratega come lui sarebbe stato un gioco da ragazzi, quel ragazzo è troppo ambizioso per aver lasciato la sua carica.
-Forse ha capito che c’è qualcosa di più importante di tutto questo?
-Cosa può portare un uomo a fare una scelta così drastica, trovarsi alle calcagna l’esercito, sa meglio di me che non lo lasceranno a piede libero, l’unica cosa che mi viene in mente che possa averlo spinto a prendere tale decisione, è la paura di perdere lei, ma in pochi sanno della loro relazione e so per certo che voi mai lo tradireste, l’unica cosa che potrebbe minarli è una … aspettate, non mi dite che è incinta.
-Come ho ripetuto più volte noi non ne sappiamo niente.
Disse Breda facendo l’occhiolino, meglio stare attenti tra quelle mura.
-Ragazzi avete bisogno di distrarvi un po’, avete il resto della giornata libera, vi accompagno al bar anche io ho bisogno di bere un bicchierino per mandar giù questa notizia.
IN UN BAR FUORI LE MURA DEL QG
-Bene ragazzi ho una missione segreta da affidarvi, sarete in congedo temporaneo per un anno.
-Quale missione.     Dissero i ragazzi in coro.
-Proteggere mia nipote.
-Sua nipote?  Dissero di nuovo in coro.
-Hawkeye è sua nipote?   Questa volta fu Havoc ad aprir bocca.
-Si, e non permetterò a nessuno di farle del male, ve la sentite di accettare la missione?
-Non c’è bisogno nemmeno di chiederlo, ci dia le direttive.
-Penserò io al supporto economico, voi avrete il compito di scortarli nella mia villa segreta, e per un anno sarete le loro guardie del corpo, non c’è bisogno che vi dica che la cosa è segretissima.
-Ok ci dica dove possiamo trovarli e dove dobbiamo scortarli.
-Sono a casa del padre del tenente, questo è l’indirizzo ….. gli porse un foglio …… ci vediamo questa sera al parco alle 8:00 vi darò il necessario lì.
CASA DEL PADRE DI RIZA
Mustang spense il motore, erano arrivati, scese dalla macchina e andò ad aprire la porta di casa, aperta una nuvola di polvere lo travolse insieme ad una marea di ricordi, tornò in dietro, prese la ragazza in braccio e si avviò di nuovo verso la casa.
Lei sentendosi sospesa si svegliò.
-Mi dispiace ti ho svegliata.
-Non ti preoccupare ho il sonno leggero, ora puoi mettermi giù?
-E perché mai? Non stai comoda?
-Non fare lo scemo, e mettimi giù.
-Che cos’è un ordine?
-Si.
-Bene visto che mi hai dato un ordine farò tutto il contrario, dove mi dirigo?
-Nella mia stanza.   Rispose lei tutta rossa in viso.
-Ok, Hayathe vieni anche tu.
-Senti non sono infortunata quindi …..
-Quindi niente stai tranquilla non ti lascio cadere.
-Non è per quello, lasciamo perdere, con te non si può discutere, la vuoi sempre vinta tu, togliamo la polvere dal letto, dormiremo con la finestra aperta di modo che la polvere non ci dia fastidio.
-Sposterò il letto sotto la finestra così potrò tenere sotto controllo la strada.
-Devi dormire anche tu, non puoi stare sempre sveglio, per qualche ora starò io di guardia.
-No tu devi …..
-Io non devo proprio niente, ora tu ti stendi e dormi un po’ altrimenti sai cosa ti aspetta.
-Mai contraddire Riza Hawkeye altrimenti si potrebbe perdere la vita, ok mi metto a nanna, ma tu ………..   allungò le braccia e l’attirò a se ………  dormi con me.
-Buona notte amore, e anche a te cucciolo, dici che mi sente?
-è appena un mese, l’unica cosa che si nota è la mia pancia che lievita e il seno che si gonfia.
-Buon per me.
Prendendola alla sprovvista cominciò a baciarle il collo e piano piano scendeva giù, ma lei lo bloccò:
-Meglio di no, ho paura di far male al bambino.
-Il bambino non rischia niente, vero piccolino?   Disse lui coccolando la pancia di lei.
-Ti comporti peggio dei bambini, come devo fare con lei.
-Come mai mi hai dato del lei Riza.
-Devi tornare indietro, così non possiamo vivere, io ho paura.      Scoppiò a piangere
-Ce la caveremo, e non dire mai più che ti devo lasciare, come potrei.
-Sogni sempre ad occhi aperti vero? Ma è meglio se li apri, così non abbiamo futuro.
-Non hai più fiducia in me?
-No non è quello.
-Ora è meglio dormire, buonanotte amore.
-Buonanotte Roy.
ORE 8:00 AL PARCO.
Gruman stava istruendo la squadra:
-Ragazzi non mi resta che augurarvi buona fortuna, mi farò vivo io più in là, ricordatevi di non fare mai il mio nome con nessuno dei due, meno cose sonno meglio è.
-Non si preoccupi signore, andrà tutto bene, ma penso che il generale scoprirà subito che dietro tutto c’è lei.
-L’importante è che Riza ne resti all’oscuro, se il piromane lo scopre ditegli di mantenere il silenzio.
-Piromane, gli hanno dato molti soprannomi ma questo non lo avevo mai sentito.
-Dovete sapere che tra i capoccioni Roy Mustang è conosciuto come il piromane arrivista.
-Mi piace, ma il generale ne è a conoscenza?
-Penso di si, ora è tempo che andiate, su questa mappa ci sono le indicazioni per arrivare alla villa, non mi resta che augurarvi buona fortuna.
-Non si preoccupi signore faremo del nostro meglio.
Salirono in macchina e partirono.
 
LA MATTINA SEGUENTE A CASA HAWKEYE.
-Buongiorno, dormito bene?
-Si, meglio degli altri giorni.
Nel mentre i ragazzi erano arrivati alla villa, accolti dal cagnolino che era uscito per la toletta mattutina, nella stanza si sentì il cane abbaiare e Roy si affacciò:
-abbiamo visite.
-Ci hanno messo poco a trovarci.
-No sono i ragazzi, ma questa volta se non mi ascoltano passerò alle maniere forti.
-Non esagerare, sarà successo qualcosa, andiamo giù.
-No, tu aspetti qui.
I ragazzi scesero dall’auto e si avviarono al portone, il primo a parlare fu il piccolo Fiury:
-dite che ci accoglierà con le fiamme?
Ma non ebbe modo di ricevere alcuna risposta perché davanti loro aveva fatto la sua comparsa il generale:
-per farvi eseguire un ordine l’unico modo è farvi allo spiedo?
-No generale siamo la vostra scorta, dobbiamo portarvi in un posto sicuro.   Disse Havoc.
-Su ordine di chi?
-Di nostra iniziativa.
-Un’ iniziativa che si chiama Gruman.
-Generale lei è troppo sveglio, ora capisco perché al comando la chiamano piromane arrivista.
-Havoc non ci tieni alla vita?
-Come è permaloso, ma dov’è il tenente?
-Sta riposando, dove dovreste scortarci?
-Alla villa del comandante.
-La vecchia volpe colpisce ancora, prendo Riza e partiamo.
-Capo il comandante vuole che il tenente ne resti alla scuro.
-Me lo ero immaginato, per il momento mi inventerò qualcosa, ma la verità non ci metterà molto a venire a galla.
 -La vedo stanco signore, vuole che guidi io?
-Si, questa notte ho fatto finta di dormire, per fare la guardia, potete chiamarmi per nome, non sono più il vostro superiore.
-Preferirei usare ancora i gradi, sa la forza dell’abitudine, ma se insiste potrei chiamarla come i capoccioni.
-E no tu alla vita non ci tieni, vieni qui così ti affumico per benino.
-Signore c’è il tenente.
-Perché ti sei alzata?
-Non cominciare, ragazzi cos’è successo, come mai siete qui?
-Vi porteremo al sicuro.
-Dove, ragazzi state rischiando troppo, è meglio se ve ne andate.
-Penso che dovremmo accettare il loro aiuto, sono le sole persone di cui ci possiamo fidare.   Disse Roy.
-Mi meraviglio di te, fatemi un favore, riportatelo con voi.
Riza si girò per rientrare in casa ma lui la fece svenire.
-Signore ma cosa fa.    Disse Havoc.
-L’unico modo per farla venire, sai bene quanto è testarda, tieni prendila e stendila sul sedile posteriore, io prendo delle cosa in casa e arrivo.
Saliti tutti in macchina partirono, nella prima macchina c’erano Havoc al volante e Riza svenuta tra le braccia di lui.
-Quando si sveglierà penso che la farà fuori.
-Speriamo di no.
Pian piano Riza riprese i sensi.
-Ok, ora mi spiegate cosa vi passa per la testa, altrimenti vi uccido tutti e due, prima te generale.
-E come le tue pistole sono confiscate per i prossimi mesi.
-Stai pur certo che troverò il modo di fartela pagare.
-Tenente si rilassi, lo stress non le farà bene.    Disse Havoc.
-Hai ragione, ma tu non la passi liscia.
-Capo non vorrei essere nei suoi panni.
-A proposito com’è che ti chiamano piromane arrivista?
-Centro tenente.
-Complimenti, continuate a prendermi in giro, Havoc posso sempre sfogarmi su di te.
-Tu prova a toccarlo ed io metto in atto la mia punizione e credimi non ti piacerà visto che è per quel motivo che sono in questo stato.
-Sai essere molto crudele.
-Complimenti tenente sa come tenerlo a bada.   Disse Havoc con il sorriso sotto i baffi.
-Ora basta altrimenti vi affumico tutti.
-Tu non affumichi nessuno, Havoc quanto manca?
-Siamo quasi arrivati mancano pochi chilometri.
-Meno male, e non appena arriviamo tu ti metti a letto, non ammetto proteste.
-Io protesto, quando arriviamo farò quel che mi va di fare.
-No tu riposi.
-Non mi contraddire, non so se ti conviene.
-Spiacente ma le tue pistole sono scomparse.
-E chi ha parlato di armi, sai benissimo di cosa sto parlando.
-No veramente non lo so, oltre le armi cosa potresti usare, ……. Aspetta non dirmi che hai intenzione di….., no non puoi.
-Ci sei arrivato, il generale Mustang che ci mette così tanto tempo per capire la strategia del nemico, si è rimbecillito per caso?
-Ancora del lei, sai mi da un po’ fastidio, ok per oggi si fa come vuoi.
-Ok, ora penso che dormirò un po’, discutere con una testa calda come te stanca molto.
Detto fatto, il tempo di accoccolarsi tra le braccia di lui e il sonno ha il sopravvento.
-L’avevo detto che dovevi dormire, ma la tua testardaggine ti impedisce di ascoltare i consigli.
Havoc con tono di voce basso disse:
-generale siamo arrivati, lei pensi al tenente al resto pensiamo noi, all’interno della villa i domestici sono già stati avvisati, sanno anche che non devono aprir bocca su questa faccenda.
-Grazie ragazzi un giorno saprò sdebitarmi.
-Non ce ne sarà bisogno, ha già fatto molto per noi.
Nel sonno Riza disse:
-è bello avere amici come voi.  Detto ciò si rigirò tra le braccia di Roy.
  
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