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Autore: sofi_gianni    30/01/2014    1 recensioni
Avrei avuto bisogno di un po’ più di tempo, ma me ne rendo conto solo ora.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-ALICE SVEGLIAA! OGGI ABBIAMO LA GITA!!!-
Mi svegliai di soprassalto e rivolsi uno sguardo truce a Elise che ancora mi scuoteva violentemente per la vita. Le rivolsi un altro sguardo assassino e dissi: -Cara Elise lo so che oggi c’è la gita ma non c’è bisogno che mi maltratti in questo modo! Mi sto alzando,ora perfavore, smettila di scuotermi!-.
Lei mi rivolse un sorrisetto trionfante mi diede il buongiorno e mi scoccò un bacio sulla guancia allora saltellò verso la porta e se la chiuse alle spalle.
Elise era la mia migliore amica, ci conoscevamo da una vita ed eravamo talmente legate che tutti ci scambiavano per sorelle, se non avessi lei tutto sarebbe tremendamente noioso.
Oggi era il gran giorno, finalmente saremmo partite per la gita di fine anno! Con questo bel pensiero mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno, mi ci chiusi dentro e mi sciacquai velocemente il viso con dell’acqua gelida per svegliarmi seriamente, dopo di che feci una doccia bollente e raggomitolata nel mio accappatoio rosso mi diressi verso il letto, qui mi aspettava Elise che era ancora in pigiama e che gesticolava nervosamente parlando del più o del meno mi avvicinai a lei e dissi: -Elise calmati! E’ solo una gita!- scoppiammo in una fragorosa risata e lei mi rispose con la sua voce squillante:       -Alice!! Sono ancora in pigiama ti rendi conto? E’ tardissimo io vado in bagno a prepararmi e tu vestiti, sbrigati!!- e se ne andò correndo.
Io avvolsi i capelli in un turbante e aprii l’armadio dove erano rimasti pochissimi vestiti visto il fatto che avevo infilato ¾ del mio vestiario nella valigia. Presi una t-shirt azzurra leggera e un paio di jeans scuri aderenti indossai i vestiti e un paio di vans blu, presi dal comodino il phone e iniziai ad asciugare i capelli.
Proprio appena lo spensi Elise uscì dal bagno, mi si avvicinò e soddisfatta disse: -Ma quanto sei bella Al? Quanto?- io sorrisi imbarazzata e risposi:-Tu di più sicuro- stava per parlare ma volevo liquidare la conversazione allora affermai:-Vado a fare colazione El tu sbrigati!- detto questo mi avviai verso la porta e scesi le scale.
Mi ritrovai nella mia cucina era una stanza rettangolare molto ampia e ben illuminata, al centro vi era un tavolo imbandito di prelibatezza sul lato sinistro c’erano due divani e la TV, il profumo invitante mi distolse dalla contemplazione della stanza allora mi diressi verso quello che io chiamavo  ‘l’angolo fornelli’  dove mia madre era intenta a sfornare due cornetti.
Le diedi un lieve bacio e dissi:-Buongiorno mamma! Mmmmh a cosa sono quelle meraviglie che vedo?- Lei sorrise e disse:-Buongiorno tesoro, comunque nutella- mi sorrise fugacemente, sapeva che erano i miei preferiti, e aggiunse:-Ora vai a bere il latte che sta sul tavolo Elise dove sta? Tra 30 minuti parte il pullman, è tardi!- Le risposi:- Si sta vestendo! Ed è in completa e totale agitazione-. Lei rise ed io mi sedetti al tavolo, bevvi il mio amato latte al cacao tutto d’un fiato e mi spalmai un po’ di burro e marmellata sulla fetta biscottata, arrivò Elise dalle scale canticchiando e andò a salutare mia madre poi si diresse verso di me e mi rubò dalle mani lo spicchio di torta che avevo tagliato, la guardai falsamente irritata e le sorrisi. Lei ricambiò.

Dopo aver completato la nostra abbondante colazione ci mettemmo in auto pronte a partire.
Mia madre mise in moto e partì, prima di girare l’angolo disse:-Avete preso le valigie vero?- Io annuii ma mi resi subito conto che le avevo lasciate sulla soglia allora urlai:-OH CAVOLOO, LE VALIGIE!!- sentii Elise sussurrare un ‘oh,no’ ed io scesi tempestivamente dall’auto seguita dalla mia amica, correvamo come delle pazze verso casa, gesticolando e maledicendoci a vicenda arrivate afferrammo le valigie e ricominciammo a correre nella direzione opposta, risalimmo in macchina col fiatone e notai mia madre che stava ridendo a crepapelle, ci unimmo a quella risata spensierata poi guardai l’orario e mi venne un colpo,dissi:-Non per rovinare questo momento ma sono le 6:29!!!- Elise mi guardò scioccata e urlò:-OH NOO, lo perderemo sento che lo perderemo-. Io esclamai:-Oh El il tuo ottimismo ci porterà molto lontano eh! Mamma daii sbrigati!-. Mia madre partì e viaggiammo a 100km/h per tutto il paese fino ad arrivare vicino a scuola dove il pullman ovviamente non c’era più e già ci stavamo autocommiserando quando mia madre esclamò:-L’ho visto! Ha appena svoltato l’angolo!!-.
Ci lanciammo all’inseguimento lo raggiungemmo dopo 200 metri, io mi sporsi dal finestrino e gesticolando cercai di attirare l’attenzione dei compagni che stavano cantando in coro, poi la professoressa di matematica mi vide, sgranò gli occhi, sospirò e andò dall’autista che accostò e si fermò. Io salutami calorosamente mia madre poi con El mi avviai verso il pullman, una volta salita a bordo vidi le facce dei professori che fissavano me ed El molto contrariati e i compagni che ci guardavano e ridevano, mi sentivo moolto a disagio e dissi:-Ehm.. buongiorno!- la professoressa di italiano soprannominata ‘miss. Nonfarmidelmale’ mi lanciò uno sguardo assassino e sbottò:-Signorina Wilson arriva con 10 minuti di ritardo e non chiede neanche scusa! Che maleducata!- Poi si rivolse a Elise:-In quanto a lei signorina Chase mi aspetto che recuperi il 3 alla verifica-. Il viso di El si fece rosso di rabbia, temetti stesse per tirare un bel ceffone a ‘miss. Nonfarmidelmale’ ma si trattenne, annuii compulsivamente e andò a trovare qualche posto libero io dissi:-Mi scusi per il ridardo miss. Nonf…… professoressa! E mi scuso con tutti per aver fatto perdere tempo-.
Camminavo per il corridoio del pullman e osservavo gli occhi che mi fissavano cercando i suoi, non li trovavo e il panico si stava impossessando di me quando li vidi, in fondo al corridoi William mi fissava sorridente e sollevato mi fece cenno di andare da lui ed io sorridendo mi avvicinai.
Lui disse:-Amore, ti ho tenuto il posto pensavo non saresti venuta mi hai fatto prendere un bello spavento- io lo baciai dolcemente e dissi:-Te l’avrei detto tesoro- lui sorrise ed esclamò con un filo d’irritazione:-Perché non mi hai risposto stamattina?- Io fui presa dal senso di colpa e dissi:-Oh amore, scusa non ho guardato proprio il cellulare, era tardi-. Lui mi abbracciò e mi sussurrò un ‘non preoccuparti, ti amo’ all’orecchio ed io posai la testa sull’incavo del suo collo.
Stavamo insieme da 1 anno e 10 mesi e ci amavamo come fosse il primo giorno, lui era alto e magro aveva degli intensi occhi color cioccolato e i capelli ricci. Arrivò El ridendo tutta agitata dicendo:-Ciao Will, visto Al ce l’abbiamo fatta!! Yeee!!- io la osservai e scoppiai in una fragorosa risata El e Will mi guardavano con aria interrogativa e dissi:-Ahahaha El ma quanto sei scema?- Continuai a ridere mentre  i due si guardavano straniti.

Il viaggio continuava da ore ormai ma quanto poteva distare Londra? Noi provenivamo da un piccolo paesino nel nord estremo dell’Inghilterra, per capirci uno di quei paesini sperduti nel mondo dove si muore di freddo anche d’estate. La nostra meta era Londra, ci ero stata 3 o 4 volte ma mai con Will o con El ero felice sarebbe stata la nostra gita. Quando ci fermammo al primo autogrill erano le 11:00 ed io avevo recuperato alcune ore di sonno appoggiata dolcemente a Will che mi cingeva la vita. Ci presimo per mano e ci avviammo verso l’uscita dell’autobus  lui disse:-Guarda non c’è nessuno, voglio salutarti come si deve!- Così dicendo mi attirò a sé ed iniziò a baciarmi il collo fino ad arrivare alle labbra iniziammo a baciarci dolcemente, ad occhi chiusi per 1 o 2 minuti fino a quando non sentimmo una voce dietro di noi:-Wilson cosa sta facendo? Allontanatevi subito, immediatamente. Queste cose non sono permesse!- a malincuore ci staccammo e annuimmo imbarazzati. Dopo essere scesi per rifocillarci risalimmo sul veicolo e ripartimmo.

Sentivo uno strano dolore alla pancia, pensai potesse essere il mal d’auto.
SPAZIO SCRITTRICE
Ciao a tutti, intanto mi scuso se il capitolo è breve ma purtroppo non ho avuto molto tempo per scrivere :c 
 Abbiamo conosciuto i personaggi principali della vicenda: Alice, Elise e William. Cosa ve ne pare?
Magari lasciate un recensione e ditemi che ne pensate, sono ben accette anche le critiche <33 
Un grazie immenso anche a chi legge e basta.
Aggiorno presto e spero vi sia piaciuto
sofi_gianni

 
  
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