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Autore: Ilovethenight    31/01/2014    7 recensioni
Phoenix,1991 Edward, come lo conosciamo, accompagna la sorella Alice a fare shopping. Ma non sa che un incontro con una bambina speciale non solo lo segnerà, ma cambierà anche la sua prospettiva per il futuro...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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Buon pomeriggio a tutti!! Vi volevo lasciare un suggerimento musicale per questo capitolo. Ecco il link https://www.youtube.com/watch?v=VjAj5OJ9weU la canzone è “A love like war” degli All Time Low con Vic Fuentes. Anche se non sono il mio gruppo preferito, questa canzone la adoro! E mi è stata veramente utile per questo capitolo.. mi trovavo in seria difficoltà e la musica è venuta in mio soccorso, sebbene la canzone non centri praticamente nulla con la storia… o.o vi lascio al capitolo! Buona Lettura!
 
The Day We Met
Una volta arrivati al McDonald, poco distante da dove ci trovavamo prima, iniziamo a cercare la mamma di Bella. Da quanto ci ha detto Bella è una donna di media altezza, magra, bionda, occhi azzurri e l’aria un po’ eccentrica. Il suo nome è Renée. La chiamiamo a gran voce, battiamo palmo a palmo tutto il locale, chiedendo anche  ai camerieri, ma senza risultati. Non ci resta che andare a fare l’annuncio.
 
 
Ad un certo punto, grazie ai miei sensi di vampiro, sento il brontolio della pancia di Bella.
“ Senti Bella, ti va se mentre Alice va a posare tutte le sue borse in macchina, noi non prendiamo qualcosa da mangiare? Così poi andiamo a fare l’annuncio con la pancia piena” le chiedo cautamente.
“ Va bene” acconsente, anche se è giù di morale per l’esito negativo delle ricerche. Decido di ridarle almeno un po’ il buon umore.
“ Alice, adesso, senza fare alcun danno alla mia preziosissima macchina, posi le borse e torni qui. Capito?” le dico con uno sguardo diffidente, porgendole le chiavi della mia adorata Aston Martin Vanquish V12, “Ci sono affezionato, mi raccomando”
“ Ufff!! Eddy, stai tranquillo, tratterò bene la tua piccolina” poi rivolta a Bella “é sempre più geloso della sua auto da quattro soldi… tiene più a lei che a me… uomini” conclude andandosene con tutte i suoi acquisti, ma poi si gira e quasi urla: “Bella! Prenditi cura di mio fratello, mentre sono via! È perso se non c’è qualcuno con lui!” e le fa l’occhiolino, per poi andarsene. Bella scoppia in una risata timida.
“ Ehi!!” protesto “E poi la mia bellissima macchina non è affatto da quattro soldi” le dico sbuffando e lei ride ancora di più, scaldandomi io cuore, anche se tecnicamente il mio cuore sarebbe morto.
 “ Vieni, andiamo a fare la fila! Se no non mangiamo più” e le tendo di nuovo la mano che lei prontamente afferra. E ci mettiamo in coda. Ad un certo punto non so cosa mi prenda, ma la prendo in braccio. Si irrigidisce,ma subito si rilassa e appoggia la sua testa sul mio petto. “Così non ti puoi perdere” le sussurro e lei mi sorride. Sento la gola bruciare di più a quel contatto, ma stringo i denti, non permetterò a nessuno di farle del male, soprattutto io.
 “ Sai che hai la pelle fredda?” mi chiede innocente. Certo che lo so, sono come morto. “ Se ti da fastidio ti faccio scendere” le chiedo anche se spero che non lo faccia.
“ No no, oggi fa tanto caldo” mi risponde sollevando la testa da me. Decido di cambiare discorso:“Che vuoi mangiare?
“ Crocchette di pollo e patatine fritte con maionese ” mi dice sicura.
“ Niente ketchup?” “ Non mi piace” e il suo viso di contorce per il disgusto.
“Ahahahah! ” rido della sua espressione
“ E da bere cosa vuoi?”
“ Acqua. E tu cosa mangi?”
“ Nulla, ho già mangiato un panino prima con Alice” anche se non si avvicina minimamente alla realtà.
 
 
Preso il cibo, ci sediamo ad un tavolo e noto con piacere che spazzola tutto quanto, ha proprio fame. Mi chiede più volte se voglio qualcosa, ma cosa le posso dire? No grazie piccola, ma dato che sono un vampiro , mi nutro di sangue!? Quando ha finito mi accorgo che ha la guancia sporca di maionese. 
 “Ehi Bella vieni qui” e la faccio sedere sulle mie gambe “Sei tutta sporca di maionese” e preso un fazzoletto la pulisco e lei mi lascia fare. Alla fine le faccio una carezza sulla guancia, beandomi di quel contatto, la sua pelle è così calda, morbida e profumata…ok ok, basta, non devo pensare a queste cose.. sennò gli occhi iniziano a diventare neri.. Lei mi guarda pensierosa e le compare quella deliziosa ruga sulla fronte e poi si decide a parlare:
“ Ma tu hai gli occhi gialli?!” e dicendolo mi fissa intensamente negli occhi. Oh cazzo! Ed ora che faccio!?! Sarà meglio che aggiri il problema:
“ Non ti piacciono i miei occhi?”
“ No no, sono bellissimi, mi piacciono tanto, solo che sono strani, non ne avevo mai visti così.. e poi, prima sono diventati più scuri, quasi neri..” dice perplessa. Ma questa bambina ha solo 6 anni?! È un’ottima osservatrice.. sono a dir poco esterrefatto: ci può stare che si sia accorta che ho gli occhi di un colore non proprio comune, ma da qui al notare che stavano diventando neri ce ne vuole. “Beh, i miei occhi, sono un po’ strani, ma non sono gialli, sono castano molto chiaro, capito? Mi offendo se dici che ho gli occhi gialli..” le dico fintamente offeso e alzando un sopracciglio e lei scoppia a ridere. Quanto è bella!
“ Va bene va bene, castano chiaro” mi dice con le lacrime agli occhi e io le sorrido compiaciuto.
“ Brava! Vedo che capisci in fretta! Sai che non so perché hai visto i miei occhi diventare neri? Magari era la luce..” mento spudoratamente.
“ Ma io gli ho visti..”si lagnò “però potresti avere ragione tu” concluse.
“ Certo che ho ragione io” le faccio presente trionfante e mi alzo per andare a mettere a posto il vassoio e a buttare quello che era rimasto sopra.
“Io vado a buttare questo a quel cestino laggiù, vedi? Torno subito” le dico rassicurante. Lei annuisce:
“ Ma non metterci tanto” ed io le sorrido nuovamente,
“ Vuoi venire con me?”
“ No, sono troppo stanca..
“ Come vuoi tu” e me ne vado. Una volta arrivato nei pressi del cestino, mi accorgo che davanti a me si sta formando una lunga coda, sbuffo, c’è troppa gente, meno male che la coda è scorrevole. Purtroppo questo non mi impedisce di metterci più  tempo di quanto avessi pensato. Una volta arrivato il mio turno e fatto quel che dovevo, mi avvio  velocemente al tavolo, dove trovo Bella sull’orlo delle lacrime.
“ Bella Bella!! Che cosa succede? Che cos’hai?” qualcuno le aveva fatto del male durante la mia assenza?! Come ho fatto ad essere così stupido!? Eppure non ho sentito nessuno che le si fosse avvicinato…  Appena mi vede,si alza di scatto e mi corre in contro, la prendo in braccio “Ehi piccola, come mai piangi?” non riesco proprio a capire il motivo delle sue lacrime e la cosa mi sta facendo preoccupare molto.
“ Avevo paura” mi dice tra i singhiozzi “Avevo paura di perderti come ho fatto con la mia mamma..”
“Bella guardami” e le faccio staccare il viso dal mio petto per poterla guardare negli occhi “Non devi aver paura, capito? Non mi perderai mai” mentre dico quelle parole una nuova consapevolezza si fece strada in me, sono io che non avrò più il coraggio di lasciarla andare, questa bambina mi è entrata dentro in una maniera che non avevo mai creduto fosse possibile. Lei annuisce, sempre continuando a guardarmi negli occhi, e tira su con il naso. La faccio scendere dalle mie braccia, ma mantengo il contatto con lei circondandole la vita e le asciugo per la seconda volta in quel giorno le lacrime. “Va un po’ meglio?” sembra più tranquilla.
“Ora che sei qui con me, sì, va meglio. Non ho più paura.” Quelle sue parole hanno l’effetto di una bomba di emozioni dentro di me: felicità, gioia, soddisfazione, commozione, sbalordimento, stupore; ma di sicuro quella che le supera tutte è la felicità, nessuno mi ha mai detto una cosa simile, mi sento bene come non accadeva da diverso tempo. Troppo. In più mi viene un groppo in gola, gli occhi iniziano a bruciare come se stessi per piangere e mi sciolgo, mi sciolgo completamente. Come fa una bambina di sei anni a scatenare una tempesta di tali dimensioni dentro di me!? “Davvero? non ti faccio io paura?” sono ancora sotto shock per poter fare attenzione a cosa dico.
“Perché dovresti farmi paura?” mi chiede stupita.
“A molte persone la faccio ” lei rimane a bocca aperta è dir poco, è attonita. “Non mi fai assolutamente paura” mi risponde con convinzione e poi mi abbraccia “Mi sento al sicuro con te” A quelle parole mi pietrifico, mai nessuno ha detto una cosa del genere ad un mostro come me, di solito gli umani sono spaventati da noi, ci stanno alla larga. Ma questo non è il caso di questa bambina, anche se  avesse scoperto cos’ero sarebbe scappata a gambe levate, ma decido di mettere quel pensiero da parte almeno per il momento e decido di godermi l’abbraccio:  fa piacere.
 
 
Dopo quello che parve un lunghissimo tempo ci sentiamo chiamare da una voce che conosco fin troppo bene. Alice. E con mio enorme dispiacere ci dobbiamo separare “Scusate se ci ho messo tanto… ma ho visto un vestito talmente tanto carino che non ho potuto resistere e l’ho comprato…” chissà  perché ma sono convinto che sia una scusa bella e buona.
“Oh non ti preoccupare Alice, io e Bella abbiamo appena finito di mangiare” le rispondo e poi troppo velocemente perché gli umani possano sentire
“Grazie Alice, grazie davvero”. Lei mi guarda con uno sguardo complice e mi dice nel pensiero:
Prego! Ma c’è qualcosa che non va? Mi sembri diverso dal solito” .
 Le rispondo sorridendo radioso “Stai tranquilla è tutto a posto”.
 
 
Ci incamminiamo verso il banco informazioni dove si fanno gli annunci. Gli spieghiamo la situazione ed essi subito fanno l’annuncio. Bella sembra meno agitata ora e sta comodamente seduta sulle mie gambe giocherellando con le mie mani che stringono la sua vita. È una sensazione meravigliosa. Per la prima volta nella mia vita mi sento felice. Ad un certo punto i pensieri di una donna piuttosto agitata prendono il sopravvento degli altri. Dovrebbe essere la mamma di Bella; infatti Bella appena la scorge balza in piedi e corre verso di lei.
“Mamma!! Mamma!!” grida mentre inizia a piangere.
“Isabella!! Vieni qui piccola mia, mi sei mancata” dice mentre le lacrima si fanno strada anche sul suo volto e l’abbraccia “Ti ho cercata in tutto il centro commerciale, ma non ti trovavo più..”
“Sono andata ad accarezzare il cagnolino e poi non ti ho più trovata… e…” le risponde con la voce rotta dal pianto:
“Shhhhhh! Isabella ora sono qui e non ti lascerò mai più” e Bella annuisce contro la sua spalla. Non mi piace vederla in lacrime, anche se sono di gioia.
“Mamma.. ” dice staccandosi dal suo abbraccio “Quelli sono Edward e sua sorella Alice.. sono loro che mi hanno aiutata a trovarti” e ci viene incontro mano nella mano con  sua mamma. La donna ci fissa con riconoscenza:
“Grazie, grazie mille, vi sarò eternamente debitrice per quello che avete fatto oggi con mia figlia e…”
“Ma non occorre che ci ringrazi, signora, l’abbiamo fatto con piacere” la interrompe Alice.
“Sono pienamente d’accordo con mia sorella e poi Bella è una bambina meravigliosa, ci ha fatto piacere passare un po’ di tempo con lei, anche se le circostanze non sono state delle migliori.. ” a quelle mie parole Bella arrossisce e noto con piacere che la malinconia se n’è andata del tutto dai suoi occhi. Adesso sono ancora più belli, brillano. Un mare di cioccolato che splende.
“Non so che altro dire, davvero..” e so che dai suoi pensieri è sinceramente commossa dalle nostre azioni.
“Oh andiamo!” la interrompe per la seconda volta Alice. “Allora grazie” ribatte Renée, poi rivolta alla figlia
“Isabella, andiamo?” in quel momento realizzo che tra pochi minuti mi dovrò separare dai suoi occhi,dal suo calore, da lei. E il panico misto a dolore si impossessa di me, irrigidendomi all’istante.
Ed rilassati, va bene? Sai la visione che ho avuto prima? Se stai calmo dopo te la faccio vedere. ” mi comunica Alice, quindi in quella visione centra Bella!? A quel pensiero un’ondata di speranza mi scioglie i muscoli e mi rilasso. Alice mi sorride.
“Isabella,tesoro, saluta Edward e Alice ché dobbiamo proprio andare.. ” No. No. No. No. Calma Edward, rilassati, fai un bel respiro, fallo per Bella, dico a me stesso mentre lei saluta Alice. Poi passa a me. La prendo in braccio e la stringo forte a me.
“Ciao Edward” sussurra al mio orecchio trattenendo a stento le lacrime. E io la stringo ancora di più. 
“Ciao Bella” e vorrei tanto piangere, ma non ne sono capace. Non posso fare altro che bearmi ancora un poco del suo calore e del suo profumo “Grazie ancora..” mi dà un dolcissimo bacio sulla guancia e poi si fa rimettere giù. Grazie a te, Bella. E la fisso per l’ultima volta negli occhi. Lei increspa le labbra, quasi a voler fare un sorriso e se ne va con la mamma, salutandoci con la manina. Prima di scomparire tra la folla si gira un’ ultima volta e fissandomi negli occhi mi sorride, un sorriso vero però, che illumina ancora di più il suo sguardo, facendomi sentire a casa, come non mi sentivo da molto tempo e scompare.                                                                                                    
 
 
Ho ancora lo sguardo nel punto in cui è andata via, quando l’immagine di un me stesso, davvero felice, abbracciato ad una bellissima donna, che riconosco subito essere Bella, mi invade la mente. La visione di AliceSospiro,
“Grazie Alice”. Lei mi sorride. “
Ed, devi promettermi una cosa..” e mi fissa dubbiosa, le faccio segno di continuare
“Promettimi che nei prossimi 11 anni non la andrai a cercare, al momento giusto sarà lei a venire da noi” non può farmi questo, avevo già in mente di osservarla da lontano per tutta la sua vita.
“Alice, non puoi chiedermi una cosa del genere.. non ne sarei capace..”
“Non metto in discussione che sarà molto difficile, ma ne va del vostro futuro, devi credermi” e come posso non credere alle parole di mia sorella?
“Ti credo Alice, ma tutti i giorni mi dovrai dire se sta bene o no, sia emotivamente, sia fisicamente, d’accordo!?” è la mia unica condizione.
“Sarà fatto Eddy! Ma te l’avrei detto anche se tu non me l’avessi chiesto”. Alice.
“Ora, dato che ho sprecato quasi tutta la giornata e non ho comprato praticamente nulla, devo assolutamente rimediare.. e tu mi accompagnerai!” sbuffo, “Subito!!” strilla lei e parte in direzione dell’ennesimo negozio. Non mi resta che seguirla. È sempre la solita, un attimo prima è la più dolce delle persone, passa un secondo e si trasforma nella versione al femminile di Hitler…
Mentre entro nel negozio il mio pensiero va a Bella, chissà se sarà una fanatica dello shopping come la nana o se avrà altri interessi più tranquilli e vicini ai miei come la musica e la lettura…  11 anni, devo solo aspettare 11 anni.
 
 
 
ANGOLINO AUTRICE
Ecco il secondo capitolo! Spero vi sia piaciuto! fatemi sapere se è così con una piccola recensione XD vorrei ringraziare J per avermi consigliata soprattutto in questo capitolo XD e poi le 5 persone che hanno recensito, mi ha fatto davvero piacere leggere cosa ne pensate di questa ff. un altro enorme grazie a tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite e seguite XD ultimi ma non per importanza grazie a tutti i lettori silenziosi! XD non so se aggiornerò questa ff lunedì o martedì… dipende dagli impegni che avrò… Vado a sistemare il primo capitolo sperando di non fare danni come mio solito -.-“ XP
Alla prossima!! Ciao ciao
  
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