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Autore: Ilovethenight    27/01/2014    7 recensioni
Phoenix,1991 Edward, come lo conosciamo, accompagna la sorella Alice a fare shopping. Ma non sa che un incontro con una bambina speciale non solo lo segnerà, ma cambierà anche la sua prospettiva per il futuro...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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The Day We Met
Vigilia di Natale. L’ennesimo Natale. Il novantesimo da quando sono nato e il settantatreesimo da quando sono un vampiro.
Vigilia che sto passando per i negozi di uno stupido centro commerciale a Phoenix. Ma non è il caso che mia sorella Alice sappia che considero un centro commerciale stupido, altrimenti mi staccherebbe la testa a morsi, e non è una metafora. Anche se credo che si intuisca dal mio viso…. Sono talmente assorto nei miei  di pensieri che quasi ignoro quelli degli altri, finché Alice non mi riporta sul pianeta Terra…
“ Si può sapere a cosa stai pensando di così interessante??” sento dire da Alice mentre solleva gli occhi dal vestito che stava guardando per posarli su di me
“ Nulla di così interessante” le rispondo, e lei guardandomi male ritorna a rivolgere la sua attenzione al capo che stava esaminando.
“ Che ne pensi di questo maglioncino per Jasper?” mi chiede, anche se è una domanda inutile dato che prevede io futuro. La guardo divertito,  inarcando un sopracciglio.   “O forse è meglio quello azz…” non finisce la frase perché una visione le appare nella mente, l’unica cosa che riesco a scorgere sono io felice e sorridente che tengo per mano qualcuno,ma non riesco a scorgere chi sia poiché si distrae immediatamente pensando a suo marito Jasper.
“ Alice! Cosa hai visto? Cosa mi stai nascondendo?”
“ Nulla di importante, stai tranquillo” mi sorride radiosa e con una luce strana negli occhi ambrati.
“ Se non è nulla di importante, allora, perché non me lo fai vedere? ” chiedo sospettoso e inarcando entrambe  le sopracciglia.
Perché conoscendoti ti faresti troppe paranoie ” mi risponde sicura di sé.
Ha ragione. Purtroppo. Mi faccio troppe paranoie,a volte. Ma che ci posso fare se sono una persona riflessiva?
“ Lo sai anche tu che ho ragione, quindi adesso aiutami a scegliere: nero o azzurro?”
“Azzurro” le rispondo ancora scettico.
“ Perfetto! Allora prendo il nero”
“ Ma scusa, allora perché mi hai chiesto un consiglio!?” ribatto leggermente offeso.
“ Ma è molto semplice, fratellino, in fatto di moda, per quanto tu abbia abbastanza buon gusto e tu sia un vampiro è sempre meglio non fidarsi” mi risponde seria. “e poi tu e Jasper non avete gli stessi gusti”.
Certo come se a Jasper potesse importare quello che indossa, lo fa solo per compiacere mia sorella.
“ Va bene, va bene! Sei tu l’esperta”
“ Esatto! Ora andiamo a pagare!” andiamo!? Ma se poi va a finire che pago sempre io!
“ Ovviamente paghi tu Edward, vero?”  infatti... 
“ Ed! Sbrighiamoci! Dobbiamo ancora passare in altri tredici negozi!!” Argh! Ho capito bene!? Tredici negozi!?!? Vabbé che sono un vampiro, ma la mia pazienza ha un limite! Soprattutto se la devo impiegare per le sedute di shopping di Alice. È estenuante starle dietro, anche per un immortale come il sottoscritto. Di solito, per la fortuna di noi uomini, la accompagnano Rosalie o Esme. Ma oggi chissà perché avevano organizzato una battuta di caccia. Proprio oggi! Che coincidenza!
“ Edddddd!!!!” la nana malefica mi sta chiamando, meglio scattare sull’attenti.
“ Sto arrivando Alice” e mi avvio alla cassa con la mia povera e martoriata carta di credito.
“ Grazie ed arrivederci! Torni presto!” dice la commessa ad Alice, porgendole le sei borse dei suoi acquisti. E ci credo! Le ha svaligiato mezzo negozio, per non dire tutto.  “ Certo! Grazie a lei e buona giornata!” le risponde Alice.
“ Bene, adesso dove devi andare?” le domando una volta uscito dal negozio.
“ In quel negozio carinissimo che ho visto mentre venivamo qui, non è molto lontano”.
“ Muoviamoci allora! Prima andiamo, prima finiamo” faccio per avviarmi quando una mano piccolina e calda mi stringe e mi trattiene per i pantaloni.


Quando mi giro verso la cosa che mi ha trattenuto mi scontro con due occhi color del cioccolato e ci annego dentro. Tutto inizia e tutto finisce in quegli occhi. Sono talmente profondi da non vederci il fondo. Appena riesco a staccarmi mi rendo conto che quegli occhi appartengono ad una bambina di circa  sei anni . E sono arrossati di pianto. Subito mi abbasso alla sua altezza:
 “ Ehi! Piccolina! Cosa c’è? Non piangere” non sopporto di vedere quegli occhi tristi. Ma nel momento in cui arrivo alla sua altezza, precisamente alla sua gola, una folata del suo profumo mi investe. Sa di fresie e di sole…di buono. E subito sento la mia gola pizzicare. Ma aumenta sempre di più: prima brucia poi arde e alla fine mi va letteralmente a fuoco. E sento che c’è un solo modo per spegnere quell’incendio… bere il suo sangue. Quel sangue denso e caldo, che scorre placidamente nelle sue vene.
Un fiotto di veleno mi inonda la gola e riesco per un istante a concentrarmi sui suoi occhi cioccolato e lo stupore che vi leggo mi fa ritornare quasi in me. E mi accorgo di una cosa: un silenzio innaturale proviene dalla sua mente. Non riesco a sentirle i pensieri.
  Il silenzio mi aiuta a non pensare al come deve essere il sapore del suo sangue che mi scende nella gola e placa la mia sete… ora basta! Mi concentro sul silenzio che viene dalla sua piccola mente, ma niente…il nulla. È come essere avvolti da una pellicola buia, ma se tu cerchi di superare questo strato, ti respinge. È la prima volta che mi imbatto in una cosa del genere…
Edward, va tutto bene?” il pensiero di Alice mi riscuote dalle mie ipotesi
“ Si, tutto bene” no che non va bene, la gola mi brucia come mai prima e i miei occhi devono essere diventati neri.
Ce la farai”mi dice fiduciosa, “L’ho visto” beh, se l’ha visto Alice sono un po’ più tranquillo.
Su! Cosa stai aspettando!? La bambina ha bisogno del tuo aiuto…” facile a dirsi, lei non ha un incendio in gola… comunque dopo tre secondi in cui si è svolto tutto ciò, torno a prestare attenzione alla bambina. Ora che la osservo meglio è la bambina più bella che abbia mai visto : ha un viso a cuore, ma un po’ paffuto  incorniciato da lunghi capelli castani ondulati, i suoi bellissimi occhi cioccolato sono umidi e arrossati per le lacrime, ha un piccolissimo nasino dritto e le sue labbra sembrano petali di rose: piccole e rosse, con il labbro superiore leggermente più grande di quello inferiore. Ha una carnagione bianchissima, quasi paragonabile alla mia. Il suo piccolo corpicino è ben proporzionato anche se un po’ paffutello (come lo sono tutti i bambini).
“ Non trovo più la mia mamma” mi risponde lei, singhiozzando. Quando sento la sua voce ne rimango incantato… è dolcissima, un coro di campane, anche se è rotta dal pianto.
“ Allora piccola,non piangere” e le asciugo le lacrime con un fazzoletto che mi ha dato Alice “Adesso andiamo a cercare la tua mamma, va bene?” le dico con voce rassicurante e mi sciolgo quando si illumina tutta e mi rivolge un sorriso dolcissimo.                                           Andiamo?” mi alzo in piedi e le tendo la mano, cosicché la possa afferrare. E lei la afferra. La sua manina calda è così piccola e fra la mia, ci scompare dentro e mi rivolge un sorriso colmo di gratitudine e io di nuovo mi perdo ad osservarla… sono proprio andato.
Edwaaaaaaaaaaard!!! Ritorna fra noi!! E l’educazione dov’è finita?! Presentati!! ” Alice mi urla nella testa. Però ha ragione, non mi sono presentato e non so quale sia il suo nome. Devo rimediare immediatamente. “ Io sono Edward, e tu piccolina, come ti chiami?” mi rivolgo dolcemente a lei. La bambina pianta i suoi bellissimo occhioni nei miei dorati.
 “ Bella”mi risponde. Bella!? Mai nome fu più azzeccato per una creatura come questa. “Hai davvero un bel nome Bella”le dico sorridendo “E poi sei una bambina molto bella, i tuoi genitori hanno avuto ragione a chiamarti così” lei a quelle parole arrossisce violentemente.
“ Ma il mio vero nome è Isabella” e mentre lo pronuncia fa una smorfia di disgusto “Solo che non mi piace e così diventa Bella” aggiunge con soddisfazione.
“ E perché non ti piace? A me invece piace molto” le dico sinceramente.                                                Prima di rispondere ci pensa e una deliziosa rughetta d’espressione le si forma sulla fronte “Mmm… è antico” .
“ Anche il mio è antico, pensa era lo stesso di mio nonno”.
“ Ma a me il tuo piace, Edward è veramente un bel nome. Ma il mio no.” Mi risponde cocciuta.
“ Allora per me sarai Bella” appena pronuncio queste parole mi fa un sorrisone. E io la fisso inebetito. Ma cosa mi prende!?
Eddyyyyyyyy!!! Ti ricordo che hai una sorella!!” Uffa!Alice sa essere una vera rompiscatole, quando vuole. “Non chiamarmi Eddy”le sibilo,troppo piano e velocemente per essere sentito da orecchie umane. Lei sbuffa. “ Bella, ti presento mia sorella Alice” le dico indicando Alice che si trova accanto a noi con tutte le borse dei suoi acquisti. Bella la fissa per un attimo e poi le dice:
“ Ciao Alice, io sono Bella” e le regala un altro dei suoi meravigliosi sorrisi.
Togliti quella faccia da ebete, Edward” pensa mentre sorride a sua volta a Bella.
“ Ciao Bella” e con mia grande sorpresa lascia tutte le borse per terra e la prende in braccio. Bella sembra prima sorpresa dall’ esuberanza di Alice, ma poi si rilassa e le sorride nuovamente. Quanto vorrei esserci io al posto di mia sorella.
“ Allora Bella, dove hai visto per l’ultima volta i tuoi genitori?” le chiede Alice con dolcezza.
“ Eravamo al McDonald che facevamo la coda ma c’era tanta gente e io mi sono allontana per accarezzare un bellissimo cagnolino e quando volevo tornare da lei, non c’era più….” La voce le si spezzò su quest’ultima parola e le lacrime ripresero a scendere sul suo viso.
“ Su su, adesso andiamo al McDonald per vedere se la tua mamma è ancora lì, se non c’è andiamo a fare un annuncio, va bene piccola?”
Lei annuisce, tirando su con il naso. “ Edward muoviti, prendi tutte le mie borse e seguimi. Io mi occupo della bambina” ordina perentoria. Come risposta alzo gli occhi al cielo e mi metto sull’attenti come un militare “Signorsì signora! ”A quel mio gesto Isabella scoppia a ridere. Alice mi guarda male e parte in quarta verso il McDonald. Non mi resta che sottostare ai suoi ordini e seguirla.
 
ANGOLINO AUTRICE
Per prima cosa volevo fare i complimenti a tutti i lettori che sono arrivati fino a questo punto XD (se mai ce ne saranno… XP) quindi GRAZIE!!! Vi chiedo un ultimo sforzo… dato che è la mia prima ff che pubblico, non è che mi lascereste una piccola recensione?? Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate ;) Per finire ringrazio la mia Amica J per avermi supportata durante la stesura di questa mini fic,spronata, consigliata e corretta, ma soprattutto sopportata ;) vi assicuro che non è facile! XD
La storia (Nata come OS ma poi trasformata in mini fic) è già conclusa e comprende altri 2 capitoli. Il prossimo sarà pubblicato venerdì e l’ultimo con molta probabilità lunedì prossimo XD A venerdì! (spero XP ) Ciao ciao!!
  
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