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Autore: intoAlcohol    31/01/2014    1 recensioni
Non ho mai smesso di amarla.
Lei era il mio tutto.
E me la sono lasciata scappare.
Ora, sto per sposarmi,
con una ragazza.. che non amo.
Con una ragazza che non amerò mai.
Ma se Lei dovesse tornare nella mia vita,
Sarò pronto per dirle..
che non ho mai smesso di amarla.
Genere: Drammatico, Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Justin Bieber, Ryan Butler, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonaseraaaa :)
Finalmente, inizia la parte che mi piace da morire ahahahah
In questo capitolo assisterete alla partenza definitiva di qualcuno, quindi ci sarà un personaggio in meno...
Chi?
E cosa succederà dopo? 
...mh, recensioni e/o commenti? :)


my twitter: IntoAlcohol
 
[The right guy.]

*JESSICA*

La mattina successiva mi svegliai e la prima cosa che vidi fu  il volto di Matt, i suoi occhi chiusi e il petto che andava su e giù lentamente. Sospirai e allungai il mio pollice percorrendo tutta la sua guancia.
Era vero, lo io amavo, ma non era la persona con la quale avrei voluto passare il resto della mia vita.     
La scintilla che avevo provato in principio era scomparsa, e non potei fare a meno di rendermi conto che volevo altre persone.  Precisamente due.
Ma anche se lo avessi spiegato a Matt, come facevo a scegliere tra Christian e Justin? Avevo un gran mal di testa.
Guardai l’orologio: erano le 8: 09.
Mi alzai dal letto e assonnata mi diressi verso il bagno.
Il vapore riempì la stanza appena aprii l’acqua calda. Mi sfilai il pigiama e mi precipitai nella doccia.
Chiusi gli occhi cercando di schiarirmi le idee, desiderando di aprire gli occhi e ritrovarmi senza problema ma in fondo, sapevo che non sarebbe potuto succedere.  Finii di lavare i miei capelli e quando uscii mi avvolsi un telo bianco intorno il mio corpo e camminai verso la valigia che non avevo ancora disfatto.
Presi dei vestiti, un paio di orecchini e la borsetta con i trucchi e tornai in bagno per sistemarmi.
Dopo di ché, andai in cucina per bere un caffè.
Mentre scendevo le scale guardando il basso, rimasi sorpresa quando mi scontrai contro qualcuno.
Ieri notte eravamo rimasti svegli fino a tardi, perché era Natale, e non mi aspettavo di trovare qualcuno già sveglio.
Era Riley, che aveva in mano i bagagli.

- Vai da qualche parte? – le chiesi, e lei arrossì.
- Chi, io? -

Alzai le sopracciglia e mi guardai intorno nella stanza. – Ci sei solo tu. -  dissi, dandole una mano con le borse pesanti.
- Me ne sto andando. – rispose, affermando l’ovvio.
- Perché? -
- Ho incontrato un ragazzo mentre mi trovavo da mio padre.. – ammise.
- E Justin? -
- Avevo intenzione di lasciare questa per lui. – disse, mostrandomi una busta, - Glie la puoi dare? -

Annuii e la misi in tasca. – Certo.. -
 
Lei sorrise e aprì la porta, sfrecciando fuori nell’aria fredda di Stratford, la vidi gettare le valigie nel porta bagagli e sedersi nel sedile del conducente, poi mise in moto e accelerò verso l’aeroporto più vicino.
 
-Qualcuno se n’è andato? – sentii  una voce profonda dietro di me.
Mi voltai trovandomi faccia a faccia con Justin. Indossava solo i pantaloni della tuta, il petto nudo.
Iniziai a scrutare ogni suo tatuaggio fino a che tossì riportandomi alla realtà, con un sorriso dipinto sulle sue labbra perfette.

- Uh.. – mi schiarì la gola. – Si. Riley se n’è andata. Mi ha detto di darti questa. -
 
Inclinò la testa quando gli consegnai la lettera, lo guardai mentre aprì la lettera iniziando a leggere il breve paragrafo che Riley aveva scritto.

- Ha incontrato un altro tizio. – disse, una volta finito di leggere.

Annuii e lui sospirò come se si fosse tolto un peso, e tirò fuori l’anello. – Sono libero adesso, credo. -
 
 - Congratulazioni, allora. – Dissi. Lui sorrise, uno dei sorrisi più belli che avesse mai fatto, quelli che ti riscaldano il cuore.
 
- Sì, sicuramente è una bella notizia. -
 
- Ora sei libero di sposare chi vuoi. – sorrisi, mentre camminammo insieme verso la cucina, fianco a fianco.
 
Lui annuì e mi guardò. Feci finta di non accorgermene.

- Sì.. a meno che la ragazza che voglio sposare non sta per sposare qualcun altro. -
 
Mi lasciò così, senza parole.

Avevo capito bene?

*JUSTIN*

Mi avvicinai alla macchinetta del caffè, premendo il pulsante per farne uno.
Jessica si trovava affianco  a me, con gli occhi spalancati.
Mi stiracchiai, facendo contrarre i miei muscoli, sapevo che questo le faceva impazzire, rendeva la situazione ancora più divertente.
Alla fine lei decise di sedersi sulla sedia e iniziò a fissare il muro.

- Allora, perché sveglia così presto? – chiesi, offrendogli il caffè.

Lei si strinse nelle spalle e si guardò le mani. – Non lo so, non riuscivo a dormire. -
                                                                                                                                                          
- Non hai passato un buon Natale? -
 
- Sì, credo di si. –

Notai che non indossava l’anello di fidanzamento, lo trovai molto strano.

- Dov’è l’anello? -
 
- Su, ho dimenticato di metterlo. -
 
Alzai le sopracciglia, ma decisi di lasciar perdere, era già troppo assorta nei suoi pensieri.
Mi appoggiai al bancone freddo, studiando ogni sua caratteristica.
I suoi riccioli castani ancora non erano del tutto asciutti, i suoi occhi scuri fissavano il muro, nessuna emozione. Ma anche in stato di trance, era bellissima.
Odiavo Matt per averle chiesto di sposarla, e volevo odiare lei per aver pronunciato quel maledetto ‘si’, perché aveva accettato? E perché io non ero intervenuto? Perché non avevo aperto bocca invece di rimanere lì, zitto, a guardare la scena come un cucciolo smarrito in attesa della risposta che, ovviamente, Jessie non era ancora pronta a dare?
Non potei fare a meno di chiedermi che, se le avessi detto che l’amavo, forse la sua risposta sarebbe stata diversa.
Mi sentii un totale idiota.
Ma adesso, Riley se n’era andata e avrei potuto fare qualsiasi cosa in mio potere per mostrare che la sua scelta giusta non era Matt.


Ero io.

 
  
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