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Autore: Ines_11    31/01/2014    2 recensioni
Qual'è il sogno di ogni otaku? Secondo me, è avere la possibilità di fare un fantastico viaggio nel mondo del proprio manga preferito. Quindi è questo che farò io? Entrerò davvero nel regno di Naruto? Se neanche voi ci credete allora leggete e poi... ditemi se tutto questo è successo sul serio perchè io ancora non ci credo!!
|| STORIA SOSPESA ||
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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nel paese die ninjia cianc

Ciao a tutti ^^
Come va la vita? Ok, lo so, è da un mese che non pubblico, mentre io avevo promesso farlo presto. Quindi perdonatemi °si inchina umilmente (come sempre xD)° 
Bè, il capitolo è lunghetto e abbastanza consistente quindi buona lettura :DD
PS: alcuni discorsi tra i ninja sono presi e copiati dal manga come avrete notato. Cioè, se non fosse arrivata Ines, tutto si sarebbe svolto come sempre, no? Dunque è ovvio che alcuni discorsi rimangano invariati u.u

Il fumo profumato salì nell'aria dalla ciotola bollente, aleggiando sotto il mio naso. Presi le bacchette, gustandomi ogni attimo di quel momento, e le separai con uno schiocco. Naruto mi guardava compiaciuto, mentre terminava di bere il resto del ramen nella ciotola. Sollevai con le bacchette alcuni fili di pasta che scivolarono lungo il bastoncino di legno. Quando assaggiai per la prima volta del vero ramen, sentii un esplosione di sapori nella mia bocca, unita all'emozione del momento. Avevo così fame che mi ero scordata di essere precipitata nel Paese dei Ninja, di aver conosciuto diversi personaggi bellissimi di Naruto e di aver visto negli occhi Itachi. C'eravamo solo io e il mio ramen. Le rotelline bianche e rosa galleggiavano nel brodo, invitanti. Non avevo mai assaggiato i naruto, quel cibo che aveva dato il nome al protagonista del mio manga preferito. Guardai il biondo accanto a me, ancora non sapeva quel piccolo segreto del suo passato. Era ancora un ragazzetto imprevedibile che voleva diventare l'Hokage del villaggio. 
-Dunque, ragazza, che mi dici? Ti piace il mio ramen?- Chiese Teuchi, il padrone del Ramen Ichiraku.
-Certo che le piace! Non vedi la sua espressione estasiata?- Esclamò Naruto soddisfatto. 
Io alzai lo sguardo con gli occhi luminosi e la bava alla bocca:
-E' la cosa più buona che abbia mai mangiato nella mia vita- Dissi fissando il signor Teuchi come se fosse un dio.  
L'uomo rise calorosamente:
-Grazie, sei l'unica assieme a Naruto che mi fa tutti questi complimenti!
Proprio in quel momento le tende del chiosco si aprirono ed entrò una figura imponente.
-Oh, ciao Jiraya!- Salutò Teuchi. 
Mi voltai verso l'uomo, cercando di non pensare a ciò che gli sarebbe accaduto in futuro. 
-Ehi, eremita porcello! Che ci fai qui?- Disse Naruto, pulendosi la bocca con la manica della felpa arancione.
-Possibile che mangi solo ramen? E ora hai trascinato qui anche lei?- Lo rimproverò l'altro scherzosamente. 
-Oh, no! Io non ho niente in contrario- Dissi in difesa di Naruto, che mi guardò adorante. 
-Bah, allora sei fissata come lui...- Sbuffò il maestro sedendosi accanto al suo allievo, poi aggiunse, rivolgendosi al signor Teuchi -Per questa volta, però, vi seguirò. Una porzione di ramen, vecchio mio!
-Vedi che neanche tu puoi farne a meno?- Disse Naruto, lanciandogli un occhiata beffarda. 
-Non c'entra niente... Sono qui per parlarvi di un'altra cosa. 
Jiraya era diventato immediatamente serio e Naruto lo guardava interrogativo. Forse, se mi ricordavo bene, sapevo cosa ci avrebbe detto. 
-Io devo andare a cercare una persona, colei che diventerà il nuovo quinto hokage- Disse senza troppi preamboli.
Le mie deduzioni non erano sbagliate allora. Jiraiya parlava del viaggio alla ricerca di Tsunade. 
-Che??! No, aspetta, guarda che ce l'hai davanti il nuovo quinto hokage!- Disse Naruto con 
un' espressione improponibilmente seria. 
Jiraiya lo ignorò:
-Per cercare questa persona devo fare un viaggio abbastanza lungo. Naruto, vorrei che tu venissi con me-
Il biondo sbuffò in modo infantile, gonfiando le guance:
-Ma perchè dovrei seguirti? Non vorrei ritrovarmi in uno di quei bordelli che frequenti tu-
-Se ti dicessi che sarà anche un viaggio d'allenamento, cambieresti idea?- Ammiccò Jiraiya in direzione dell'allievo. 
-Davvero? E mi insegnerai una tecnica nuova? Io voglio superare il mille falchi di Sasuke- 
-Oh, si! Sarà una tecnica abbastanza potente...- Queste parole uscirono dalla mia bocca curvata in un sorrisetto sarcastico, senza che io me ne rendessi conto.
-Già e sembra che lei ne sappia già qualcosa- Disse il sennin, lanciandomi un'occhiata d'intesa. 
-Non vale! Dai, muoviamoci a partire, allora!- Disse Naruto alzandosi di scatto.
Solo in quel momento una ciotola fumante di ramen si posò davanti alla faccia di Jiraya. 
-Bè, prima fammi finire di parlare e soprattutto di mangiare- Disse, arrotolando gli spaghetti sulle bacchette.
-Ho intenzione di portarmi dietro anche te, Ines, così, mi aiuterai nella ricerca e inizierò ad allenarti. Però, se vieni ho bisogno di una scorta di genin, dal momento che jonin e chunin sono impegnati in altre missioni. Sapete, le informazioni girano in fretta e tutti potrebbero approfittarsi di una semplice ragazza che ha in mano l'intero futuro dei ninja- Continuò Jiraiya. 
-Capisco... Ma chi vuoi portare?- Chiesi titubante. 
-Kakashi mi ha consigliato il team dieci e ovviamente il team sette. Voi cercateli e poi insieme gli spiegheremo la situazione.
-E la bugia su Ines?- Chiese Naruto.
-Bè, almeno a loro verrà svelata la sua vera identità. Saranno i nostri compagni di viaggio, senza contare che avremo anche Shikamaru e lui è un ragazzo difficile da ingannare.
Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. Non avevo nessuna voglia di far soffrire altre persone. 
-Ma loro accetteranno il fatto di non esistere?- Chiesi retoricamente.
-Dovranno farlo- Concluse Jiraiya, terminando il ramen e pagando per tutti. Si vedeva che andava di fretta e non vedeva l'ora di partire.
In effetti anche io ero piuttosto impaziente. Si trattava di un viaggio con il sommo Jiraiya e i miei due team della foglia preferiti alla ricerca della mia kunoichi preferita. Senza contare che l'ero-sennin aveva anche intenzione di allenarmi. Sarebbe bastato superare l'emozione iniziale, anche se la cosa, per ora, mi risultava abbastanza difficile. 

Le ombre nere si muovevano silenziose lungo la strada periferica del villaggio, che si affacciava sul fiume che scorreva altrettanto silenzioso. Asuma fece un cenno con la mano a Kurenai e la coppia si mise di fronte alle due figure, bloccandogli il cammino. Uno di loro portò la mano sul bordo del grande cappello di paglia e parlò tenendo la testa ancora bassa. 
-Asuma, Kurenai... Quanto tempo- 
Asuma sentì pronunciare il suo nome da quella persona sconosciuta e si chiese chi potevano essere quei due che stavano girando per Konoha da un pò di tempo. A Kakashi era bastato un cenno del capo e lui aveva capito chi doveva seguire e fermare. Però, ancora non aveva idea di chi fossero.
-Se ci conosci vuol dire che eri un ninja di questo villaggio- Dedusse Kurenai. 
L'altro sollevò di poco il cappello e i due intravidero il rosso dello sharingan. Gli occhi erano allungati e ricordavano quelli di un gatto. Eccetto Sasuke, l'ultimo Uchiha rimasto poteva essere solo... 
Itachi.
-Non ci sono dubbi, tu sei Itachi Uchiha- Disse Asuma guardando con odio l'uomo che aveva di fronte. Si era tolto il cappello ed ora i suoi capelli lunghi erano scossi leggermente dal vento e andavano a coprire gli occhi rossi e lucenti. 
-Itachi, sono vostri conoscenti? Allora mi presento anch'io...- Disse il suo compagno, togliendosi anch'esso il cappello e mostrando un volto azzurro che ricordava quello di uno squalo. 
-Mi chiamo Kisame Hoshigaki- Continuò lo strano personaggio -Così la prossima volta saprete chi sono.
Asuma fece un breve sorriso sarcastico:
-Non ci sarà una prossima volta- Disse determinato.
-Conosco anche te. Kisame Hoshigaki, ex ninja del villaggio della nebbia. Un traditore ricercato ovunque dal paese dell'acqua, con l'accusa di aver assassinato un daimyo e di aver ordito un colpo di stato. Nella lista dei ricercati siete entrambi segnalati come criminali speciali- Disse Kurenai, riducendo gli occhi a due lame sottili. 
Itachi sollevò piano la testa, continuando a guardarli con un espressione indecifrabile:
-Asuma, Kurenai, vi prego di non ostacolarmi. Non ho intenzione di uccidervi- Disse.
Asuma era molto diffidente nei confronti di quel traditore:
-Poco credibile detto da uno che ha sterminato il proprio clan; poi, non penso proprio che verresti qui senza un motivo preciso- Prese una breve pausa d'effetto -Qual'è il tuo scopo?
Dopo quelle parole non ci fu più tempo per dire altro. Kisame portò la mano sul manico di una spada che spuntava da dietro la sua schiena e in un movimento quasi invisibile fece scivolare l'arma lungo la sua custodia e la puntò a terra a pochi centimetri da Asuma e Kurenai. 
-Questi qui parlano troppo per i miei gusti, li uccidiamo?- Chiese disinvolto, come se stesse ordinando un panino. 
Itachi sospirò esasperato. 
-Pare che non ci vogliano far uscire dal villaggio. Però non esagerare, le tue tecniche saltano un pò all'occhio- Concluse preparandosi al combattimento. 

Una lunga coda bionda spuntò da dietro l'angolo di una casa e Naruto indicò quel punto saltellando come un bambino che aveva visto un aquilone. 
-E' Ino! Dai, corri, dobbiamo dirle del viaggio!- Esclamò impaziente.
Io arrossii lievemente e guardai in basso. 
-Ehi, guarda che non ti mangia nessuno!- Sbuffò il biondo, intercettando miei pensieri. 
-Lo so, è che... ecco, è imbarazzante... lo sarà sempre e non posso evitarlo...- Mormorai torcendomi le mani. Naruto le prese e le strinse tra le sue con forza, guardandomi negli occhi. 
-Loro non sanno chi sei, non sanno il motivo per cui sei così imbarazzata ogni volta che ci vedi. Fino a che non scopriranno la verità tutti continueranno a comportarsi normalmente. Le novità a Konoha arrivano e svaniscono senza che nessuno dica niente. Tu, per ora, sei una di queste novità e vieni considerata una semplice ragazza senza genitori che si è rifugiata nel villaggio. Non so quanto io possa capire ciò che provi nel vedere qualcuno di noi, però tu devi riuscire a fingere. Devi reprimere l'emozione e riservarla per quando tutti sapranno chi sei, capisci?
Naruto parlò con voce calma senza staccare i suoi occhi azzurri dai miei. Era difficile quello che mi stava chiedendo; aveva ragione, non poteva capire ciò che provavo di fronte a lui, di fronte a tutti loro. 
-Ci proverò- Dissi abbassando lo sguardo.
-Bene, allora muoviamoci!- Esclamò, trascinandomi con sé. 
Era tornato il Naruto di sempre, quello spontaneo, impulsivo, energico. Era difficile immaginarsi un Naruto più dolce e premuroso e io non volevo che modificasse il suo modo di fare per me; lo volevo così com'era, lo amavo proprio e solo per questo. 
Voltammo l'angolo e vidi l'intero team intento a pranzare. Ino era appena arrivata e, mentre si sedeva, guardava indignata Choji che affondava letteralmente la faccia paffuta nella bistecca. Shikamaru sbuffava ogni volta che affondava la forchetta nella carne fumante e guardava altrove, come se stesse aspettando qualcuno. Io sussultai e provai a voltarmi per scappare, ma Naruto mi teneva ferma accanto a lui, a costo di rompermi un braccio. 
-Naruto?! Che ci fai qui? Credevo stessi mangiando il tuo adorato ramen- Osservò Ino incuriosita. 
-In questo momento una causa primaria è subentrata alle mie normali abitudini culinarie- Esclamò il ragazzo mettendosi sull'attenti, come se fosse un militare. 
-Si, certo... Cosa c'è di più importante del ramen per te?- Disse Choji con la bocca piena e grondante d'olio. 
-Forse lei- Rispose Shikamaru per lui, indicandomi con un cenno del viso.
Naruto arrossì leggermente, ma si riprese subito, scuotendo forte la testa in un gesto di diniego. 
-Non si tratta di lei, bensì di un viaggio che riguarda anche voi, carissimi colleghi-
-La vuoi smettere di fare il cretino e ci spieghi bene il motivo per cui tu e quella tipa sconosciuta siete qui?- Esclamò Ino sbuffando sonoramente. 
Naruto annuì deluso e mi fece sedere accanto a lui, stando bene attento a tenermi il più possibile lontano dagli altri. Si appoggiò alla spalliera della sedia, allungando le gambe sotto il tavolo e mi lanciò un'occhiata distratta.
-La tipa sconosciuta, per chi ancora non lo sa, è la ragazza che ha urlato al funerale del Terzo Hokage, penso che ve la ricordiate tutti. Ha perso i genitori e dice di essere venuta a Konoha per diventare un ninja- Spiegò conciso. 
Ino sollevò un sopracciglio senza un minimo di compassione nello sguardo:
-Un ninja, eh? Bè, sappi come prima cosa che i ninja non urlano senza motivo durante i funerali dell' Hokage- Disse in tono freddo e distaccato. 
-Bastarda! Non hai un minimo di tatto! Purtroppo a volte ha degli attacchi di panico per colpa dello shock subito dalla perdita dei suoi cari...- Mi difese Naruto, mentendo spudoratamente.
Shikamaru ridacchiò cercando di rimanere composto, evidentemente non aveva creduto a quella favoletta sin dall'inizio. Gli altri due però non ci fecero caso: uno era troppo intento a mangiare e a commuoversi per la triste storiella che gli avevamo raccontato, l'altra ad analizzare il mio stile trasandato e il volto pallido e sudato. 
-Naruto... Potresti arrivare al dunque?- Dissi con un filo di voce, sentendo troppi occhi puntati su di me. 
-Si, hai ragione!- Esclamò tornando a sorridere -L'eremita porcello ha detto che deve fare un viaggio alla ricerca di una persona e vuole che io e Ines andiamo con lui, così allenerà entrambi. Però, ha bisogno di una scorta di genin e vuole il vostro team, dato che non siete impegnati nelle missioni- Spiegò rapidamente.
-Una persona? Quale?- Disse Choji, distendendosi sulla sedia e posandosi una mano sulla pancia soddisfatto. 
Naruto fece una smorfia infantile: -Un cretino... Il futuro Quinto Hokage.
-Un cretino? Il tuo eremita va a cercare il Quinto Hokage e tu dici che è un cretino?- Disse Ino incredula.
-Ovvio che è un cretino, chiunque esso sia! Non è giusto... Io devo essere l'unico e grande Hokage di Konoha- Replicò il biondo con una punta di fierezza nella voce.
La ragazza si passò una mano sul volto sconsolato:
-Ah, vero... Me ne ero dimenticata- Sospirò sarcastica.
Notai che era davvero molto bella. Ogni movimento che faceva risultava elegante e preciso, i suoi occhi azzurri lanciavano degli sguardi determinati e severi che la rendevano molto affascinante. I capelli biondi erano lucidi e le ricadevano sulla fronte in modo perfetto. Anche il corpo era bello e delicato: la sua statura ben proporzionata, i fianchi tondi e il seno sodo e misurato. Quando parlava le sue labbra si increspavano appena e la sua espressione era sempre molto ammaliante. Continuai ad ossevarla con discrezione, decretando infine che Ino era una ragazza perfetta e priva di difetti, almeno all'apparenza. 
Shikamaru si piegò sul tavolo di legno del locale e appoggiò il mento sulle sue mani intrecciate, assumendo un'espressione concentrata. Poi, si voltò verso Naruto:
-Dici che il sommo Jiraya ha bisogno di una scorta di genin in un viaggio d'allenamento con due ragazzini?- Il biondo lo guardò allarmato -Voglio dire, lui è uno dei tre ninja leggendari. Non dovrebbe aver bisogno di aiuto in un viaggio del genere- Continuò Shikamaru. 
Naruto sospirò, guardando quei tre volti dubbiosi e consapevoli del fatto che gli stavamo nascondendo qualcosa. Mi lanciò un'occhiata significativa e io annuii lenta.
-In effetti, ci sarebbe qualcosa che ancora non vi ho rivelato- Disse infine, facendo cadere quel velo che proteggeva la mia vera identità. 
Proprio in quel momento si udì una voce che distolse la nostra attenzione da quelle ultime parole e una figura apparì da dietro l'angolo del locale, trovandosi di fronte a noi, profondamente imbarazzata. 
-Stupida, hai rovinato tutto!- Disse una seconda persona, appena sbucata dal suo nascondiglio.
Perfetto, ora anche quei due sapevano che stavo nascondendo un triste ed inquietante segreto. Quel segreto che avrebbe assorbito l'esistenza di ognuno di loro. 

Kakashi si accasciò a terra privo di forze. Riusciva a stento a restare in equilibrio sulla superfice trasparente dell'acqua. Quel bastardo l'aveva praticamente sconfitto con un solo sguardo iniettato di sangue. Aveva raggiunto quasi subito Asuma e Kurenai sapendo che si stavano scontrando con Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki, i due ninja traditori e ricercati. Voleva avere da loro la conferma di quello che gli aveva detto Jiraiya perchè, se erano davvero alla ricerca dei cercoteri, Naruto stava correndo un grave pericolo. All'inizio aveva sostenuto abbastanza bene gli attacchi di Itachi, ma poi si era ritrovato impotente quando l'Uchiha aveva attivato lo Tsukuyomi su di lui. Per settantadue ore gli era sembrato di essere stato trafitto con una spada e mai prima di allora quel dolore era stato così reale. Asuma e Kurenai tenevano le palpebre abbassate, consapevoli che non sarebbero mai stati capaci di fronteggiare quella tecnica unica e letale. Però Kakashi aveva perso tutto il suo chakra in poco tempo ed era troppo debole per continuare. 
-Cosa ti è successo Kakashi? Dobbiamo continuare a tenere gli occhi chiusi?- Esclamò Asuma avvertendo il compagno cadere pesantemente sull'acqua. Non sentendo risposta continuò ad urlare sempre più agitato:
-Che ti prende? Sei crollato all'improvviso nel momento in cui hai finito di parlare!
-Non... aprite... gli occhi- Kakashi trovò la forza per biascicare quelle quattro parole. 
-E' impressionante che non sia crollato psichicamente dopo aver subito la tua tecnica. Tuttavia, Itachi usare troppo quell'occhio è pericoloso anche per voi- Intervenne Kisame avvicinandosi all'Uchiha.
Kakashi sospirò stancamente, poi si rivolse a Itachi con fatica:
-E' Sasuke che cerchi?- Voleva sapere qual'era il loro scopo. 
-No- Disse l'altro assottigliando gli occhi cremisi -E' l'eredità del Quarto Hokage- Concluse cupo. 
Come immaginava. Ora Kakashi ne aveva la conferma, almeno quella battaglia si stava rivelando utile, in qualche modo.
-E poi...- Aggiunse Kisame con titubanza.
-Poi?
-Abbiamo bisogno anche di lei- Disse Itachi per lui. 
-Lei chi?- Chiese Kurenai tenendo gli occhi chiusi.
-La ragazzina... Quella che conosce passato e futuro-
"Merda! Sanno già di Ines" Pensò Kakashi allarmato.
-Come fate a sapere di lei?- Chiese, notando le espressioni dubbiose di Asuma e Kurenai che non avevano idea di chi stessero parlando.
-Quando l'ho vista mi sono incuriosito così ho chiesto a Kisame se poteva raccogliere informazioni su di lei. Lui ha seguito te e Sasuke e ha ascoltato i vostri discorsi. Vi siete traditi da soli, praticamente- Spiegò Itachi atono.
Kakashi digrignò i denti, dandosi dello stupido. Come aveva potuto parlarne con Sasuke con quella superficialità, sapendo che c'era Alba nelle vicinanze?
-Non provate a rivelare in giro la sua identità- Sibilò.
-Tranquillo, sarebbe stupido da parte nostra parlarne con altre persone. Se si spargesse la voce tutti vorrebbero catturarla e così noi avremmo dei rivali insperati- Disse Kisame, con una punta di noia nella voce. 
Kakashi si alzò a fatica.
-E non vi ha causato alcun tipo di problema sapere che non esistete?- Chiese con un lieve sorriso sulle labbra. 
-Evitiamo di parlare di questo per favore- Disse Itachi spostando lo sguardo incerto. 
-Cazzo! Ti prego, dimmi che stavate scherzando!- Esclamò invece Kisame angosciato.
-E' tutto vero purtroppo...
-Posso dire addio ai miei giorni felici, allora! Tutta la mia vita non ha mai avuto senso!- Urlò ancora Kisame, sempre più afflitto. 
-Scusate, credo di essermi perso alle ultime frasi- Asuma, in effetti, era un pò confuso e guaradava Kurenai in cerca di risposte, la quale però scuoteva la testa e alzava le spalle sconsolata. 
-Bè, ragazzi, vi spiegherò dopo- Disse Kakashi sorridendo stancamente. 
Tornò a guardare Itachi e Kisame con un cipiglio sicuro sul viso.
-E così, avete intenzione di prendervi sia Naruto sia la ragazza... Sarà interessante- Disse sorridendo enigmatico.
-Da oggi è aperta la caccia ai cercoteri... e alle ragazzine che ti rovinano l'esistenza- Disse Itachi accennando un sorriso. Il primo dall'inizio del combattimento.
Kakashi ridusse gli occhi a due fessure, dichiarando silenziosamente guerra ai due nemici.
-Non sarà così facile prendere Ines, non la lasceremo mai completamente sola- Disse quasi sussurrando.
-Ci sottovaluti, Kakashi- Kisame si scrocchiò le dita sonoramente, continuando a sorridere minaccioso.
Stavano litigando per una ragazza che all'apparenza sembrava piccola e insignificante. Ines, invece, era la chiave di tutti i segreti e se fosse capitata in mani sbagliate l'intero Paese dei Ninja si sarebbe trovato in pericolo. Dovevano tenersela stretta e proteggerla più di loro stessi. Tra l'Akatsuki e la Foglia si stipulò così un accordo silenzioso, costituito da sguardi minacciosi e occhiate d'intesa. Erano gli unici a conoscere l'identità di Ines; quello sarebbe stato il segreto che li univa. Nel bene e nel male.

Benissimo! Siamo giunti alla fine ^^"
Spero che il capitolo vi sia piaciuto u.u
Che dire? Cercherò di pubblicare in fretta ma non prometto niente. Intanto spero che voi continuiate a seguirmi e a recensire, recensire, recensire! °Si lo so è una minaccia xD°
-Ines, sei cattiva :(
Zitto, Naruto, vai a dormire che è tardi!
-Ma non è tardi! Sono solo le quattro del pomeriggio!
Chissene, non interferire nella mia ff, chiaro??
-Uffa, e io che volevo parlare con i lettori >.<
Meglio di no, che poi li distrai... E ora fila via!
-Ok, ok, ciao a tuttiiiiiii °Se ne va correndo come un matto°
Bene, scusate l'inconveniente xD (ma quanto posso essere stupida??! O.o)
Allora a presto, 
Ines ;)

  
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